Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 9


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Davide domandò: "C'è ancora qualche superstite della casa di Saul? Vorrei usargli misericordia a motivo di Gionata".1 E DAVIDE disse: Evvi più alcuno che sia rimasto della casa di Saulle, acciocchè io usi benignità inverso lui per amor di Gionatan?
2 La casa di Saul aveva un servo di nome Zibà, che fu fatto venire da Davide. Il re gli domandò: "Sei tu Zibà?". Quello rispose: "Sono io, tuo servo!".2 Ora, nella casa di Saulle vi era un servitore, il cui nome era Siba, il qual fu chiamato a Davide. E il re gli disse: Sei tu Siba? Ed egli disse: Tuo servitore.
3 Aggiunse il re: "Non c'è più nessuno della casa di Saul? Vorrei usare con lui la bontà di Dio!". Zibà rispose al re: "C'è ancora un figlio di Gionata con i piedi storpi".3 E il re disse: Non vi è egli più alcuno della casa di Saulle, ed io userò inverso lui la benignità di Dio? E Siba disse al re: Vi è ancora un figliuolo di Gionatan, ch’è storpiato de’ piedi.
4 Il re gli domandò: "Dov'è?". Zibà gli rispose: "E' in casa di Machir, figlio di Ammièl, a Lodebàr".4 E il re gli disse: Dove è egli? E Siba disse al re: Ecco, egli è in casa di Machir, figliuolo di Ammiel, in Lo-debar.
5 Allora il re Davide lo mandò a prendere dalla casa di Machir, figlio di Ammièl, a Lodebàr.5 E il re Davide mandò a prenderlo dalla casa di Machir, figliuolo di Ammiel, da Lo-debar.
6 Merib-Baal, figlio di Gionata, figlio di Saul, arrivato da Davide, cadde sulla sua faccia e si prostrò. Davide disse: "Merib-Baal!". Rispose: "Ecco il tuo servo!".6 E quando Mefiboset, figliuolo di Saulle, fu venuto a Davide, si gittò in terra sopra la sua faccia, e si prosternò. E Davide disse: Mefiboset. Ed egli disse: Ecco il tuo servitore.
7 Davide gli disse: "Non temere, perché voglio usare benevolenza con te a motivo di Gionata tuo padre. Ti restituisco tutti i campi di Saul tuo padre e tu prenderai cibo sempre alla mia mensa".7 E Davide gli disse: Non temere; perciocchè io del tutto userò inverso te benignità, per amor di Gionatan, tuo padre, e ti restituirò tutte le possessioni di Saulle, tuo padre; e, quant’è a te, tu mangerai del continuo alla mia tavola.
8 Egli si prostrò e disse: "Che cos'è il tuo servo, perché tu ti volga verso un cane morto quale sono io?".8 E Mefiboset s’inchinò, e disse: Che cosa è il tuo servitore, che tu abbia riguardato ad un can morto, qual sono io?
9 Poi il re chiamò Zibà, servo di Saul, e gli disse: "Tutto quello che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa, lo do al figlio del tuo padrone.9 Poi il re chiamò Siba, servitore di Saulle, e gli disse: Io ho donato al figliuolo del tuo signore tutto quello che apparteneva a Saulle, ed a tutta la sua casa.
10 Lavorerai per lui la terra tu, i tuoi figli e i tuoi servi, e il raccolto che ne riceverai assicurerà il cibo per la casa del tuo padrone che essa mangerà; ma Merib-Baal, figlio del tuo padrone, prenderà cibo sempre alla mia mensa". Ora Zibà aveva quindici figli e venti servi.10 Tu adunque, co’ tuoi figliuoli e servitori, lavoragli la terra, e ricogline la rendita; acciocchè il figliuolo del tuo signore abbia di che sostentarsi; ma, quant’è a Mefiboset, figliuolo del tuo signore, egli mangerà del continuo alla mia tavola. Or Siba avea quindici figliuoli e venti servitori.
11 Zibà rispose al re: "Il tuo servo farà tutto esattamente come il re mio signore ha comandato al suo servo". Così Merib-Baal mangiava alla mensa di Davide, come uno dei figli del re.11 E Siba disse al re: Il tuo servitore farà secondo tutto quello che il re, mio signore, ha comandato al suo servitore. Ma, quant’è a Mefiboset, disse il re, egli mangerà alla mia tavola, come uno de’ figliuoli del re.
12 Merib-Baal aveva un bambino di nome Micà; tutti quelli che abitavano la casa di Zibà furono al servizio di Merib-Baal.12 Or Mefiboset avea un figliuolo piccolo, il cui nome era Mica; e tutti quelli che stavano in casa di Siba erano servitori di Mefiboset.
13 Però Merib-Baal risiedeva a Gerusalemme perché mangiava sempre alla mensa del re. Era storpio di tutti e due i piedi.13 E Mefiboset dimorava in Gerusalemme; perciocchè egli mangiava del continuo alla tavola del re; ed era zoppo de’ due piedi