Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 7


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Queste promesse avendo dunque, o diletti, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e spirito, compiendo la santificazione nel timore di Dio.1 Adunque avendo noi queste promissioni, carissimi, nettiamoci di ogni sozzura della carne e del spirito, e compiamo il santificamento nel timore del Signore.
2 Accoglieteci. Non abbiamo fatto ingiuria a nessuno, non abbiamo rovinato nessuno, non abbiamo messo in mezzo nessuno.2 Pigliate noi, che a niuno di voi facemino nocimento, e niuno corrompemmo, e niuno ingannammo.
3 Non dico questo per condanna, ho già promesso che siete nel nostro cuore sino al vivere e morire insieme.3 E questo non dico a vostra dannazione; chè io vi dissi dinanzi, che siete nelli nostri cuori a morire insieme e a vivere.
4 E io parlo franco con voi, e molto è il mio vanto sul conto vostro; sono ripieno di consolazione, e son colmo di gioia pur in mezzo a tutte le tribolazioni nostre.4 Grande fidanza abbio in voi, molta allegrezza abbio per voi; ripieno son di consolazione, abbondo in gaudio in ogni nostra tribulazione.
5 Difatti da quando noi siam venuti in Macedonia la nostra carne non ha avuto alcun riposo, ma in tutto patimmo tribolazione; lotte di fuori, dentro apprensioni.5 Certamente quando fussimo venuti in Macedonia, niuna requie ebbe la nostra carne, anzi avemo sofferta molta tribulazione; di fuori battaglia, di dentro paura.
6 Ma colui che consola i miseri, Iddio, consolò anche noi con l'arrivo di Tito;6 Ma quello che consola li umiii, cioè Dio, sì ha consolati noi nell' avvenimento di Tito.
7 e non solo per esser venuto lui ma anche per la consolazione che egli ebbe presso di voi, riferendo a noi il desiderio vostro, il vostro pianto, il vostro zelo per me; ond'io tanto più mi son compaciuto.7 E non solamente nel suo avvenimento, ma etiam per solazzo, nel quale consolò me in voi, ridicendo a noi e renunziando il vostro pianto, il vostro desiderio, il vostro seguitamento d' amore per me, sì che più m' allegro (che non mi contristo del nostro fatto).
8 E se anche v'ho rattristati nella lettera, non me ne pento; e se anche ne avessi avuto pena - vedo bene, che quella lettera, (sia pur temporaneamente), vi ha rattristato -8 E [non] mi pento, se io vi contristai per altra epistola; eziandio se io me ne fossi pentito, vedendo io che questa epistola vi contristò a tempo,
9 ora ne godo, non perchè avete sofferto pena voi, ma perchè la vostra pena ha servito al pentimento, la vostra pena è stata secondo Dio, sì che in nulla avete patito danno da parte nostra,9 honne allegrezza di quello contristamento; imperò che siete contristati a penitenza, e secondo Dio, e perchè nullo dannaggio n' aveste certamente.
10 perchè il dolore secondo Dio produce un ravvedimento di cui si è soddisfatti e che conduce alla salvezza, invece il dolore del mondo produce la morte.10 La tristizia, ch' è secondo Dio, adopera penitenza in salute stabile; ma la tristizia del secolo adopera morte.
11 Appunto questo aver patito dolore secondo Dio, quanta premura ha prodotto in voi, anzi quanto desiderio di giustificarvi, quanto risentimento, quanto timore, quanto desiderio! e che zelo e che castigo! Per ogni verso avete dimostrato d'essere innocenti in quell'affare.11 Ecco quanto bene adoperò in voi quello contristamento secondo Dio; (chè egli adoperò in voi) sollecitudine, difensione e isdegno (contro a' malvagi); (e ancora adoperò in voi) timore e desiderio e amore e vendetta (di mali); e in tutte cose dèste voi medesimi a essere puri e netti alla faccenda.
12 E se io ho scritto non è stato a motivo di chi ha commesso l'atto ingiurioso nè per chi l'ha patito, ma perchè palese divenisse presso di voi al cospetto di Dio la nostra premura per voi.12 E questo scrissi a voi, non (solamente) per colui che peccò e che sostenne il male, ma (eziandio) per manifestare la nostra sollecitudine, la quale avemo per voi
13 Per questo avanti a Dio siamo stati consolati. E nella nostra consolazione ancor più ci siam rallegrati per la gioia di Tito, giacchè lo spirito di lui fu da tutti voi tranquillizzato.13 dinanzi al Signore; e però siamo consolati. E nella nostra consolazione maggiormente semo allegrati per la allegrezza d? Tito; imperò che il suo spirito fu pasciuto da tutti voi.
14 Che se alcun poco mi son gloriato con lui di voialtri, non ebbi a vergognarmene; ma come ogni cosa avevamo detto a voi in verità, così il nostro vanto con Tito divenne verità.14 E non ne posso ricevere vergogna da lui, se io mi gloriava di voi in alcuna cosa; ma sì come noi tutte le cose parlammo a voi con verità, così il nostro gloriamento, che io feci a Tito di voi, si trovò verità (il mio lodamento).
15 Ed egli ancor più svisceratamente vi ama, ricordando l'obbedienza di tutti voi, e con che timore e tremore lo avete accolto.15 E (imperò) il suo amore è più abbondevole inverso di voi, ricordandosi della obbedienza di tutti voi, come voi il riceveste con timore.
16 Son contento che in ogni cosa ho piena fiducia in voi.16 Allegromi, che in tutte le cose mi posso confidare di voi.