Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 4


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Quando Gesù ebbe saputo che i Farisei avevano udito ch'egli faceva più discepoli di Giovanni e battezzava1 Or quando Gesù venne a risapere come ai Farisei era noto che lui faceva più discepoli e battezzava a più di Giovanni
2 - quantunque non Gesù ma i suoi discepoli battezzassero -2 (quanttunque Gesù non battezzasse, ma i suoi discepoli),
3 lasciò la Giudea e se n'andò novamente in Galilea,3 lasciò la Giudea e di nuovo se ne andò nella Galilea.
4 attraversando com'era necessario la Samaria.4 Doveva quindi passare per la Samaria.
5 Venne dunque in una città di Samaria, chiamata Sicar, vicina al campo che Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe,5 Giunse pertanto ad una città della Samaria, detta Sichar, vicino alla tenuta che da Giacobbe fu data al suo figlio Giuseppe,
6 dov'era il pozzo di Giacobbe. Gesù, stanco dal viaggio, si sedette così, sopra il pozzo. Era quasi l'ora sesta.6 dove era pure il pozzo di Giacobbe. Or dunque Gesù, stanco del viaggio, stava a sedere, così com'era, sul pozzo. Era circa l'ora sesta.
7 Venne una donna Samaritana ad attinger acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere»7 Venne ad attinger acqua una Samaritana. Gesù le disse: Dammi da bere.
8 (i suoi discepoli infatti erano andati in città per comprarsi da mangiare).8 I suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare.
9 La donna Samaritana rispose: «Come mai tu, Giudeo, domandi da bere a me, che sono Samaritana?». I Giudei infatti non vanno d'accordo coi Samaritani.9 Ma la Samaritana gli rispose: Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono Samaritana? chè i giudei non hanno relazione coi Samaritani.
10 Gesù riprese: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice:- Dammi da bere -, tu stessa gli avresti fatta questa domanda, ed egli ti avrebbe data dell'acqua viva».10 Gesù le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa forse ne avresti chiesto a lui, che t'avrebbe dato acqua viva.
11 «Signore», gli disse la donna «tu non hai con che attinger acqua e il pozzo è profondo; donde dunque hai tu dell'acqua viva?11 La donna gli disse: Signore, non hai con che attingere e il pozzo è profondo, donde hai quest'acqua viva?
12 Sei forse da più del padre nostro Giacobbe, il quale ci ha dato questo pozzo e ne bevve egli stesso ed i suoi figli ed i suoi armenti?».12 Sei tu forse più di Giacobbe nostro padre, che diede a noi questo pozzo, e vi bevve lui stesso e i suoi figli e il suo bestiame?
13 Gesù le rispose: «Chi beve di quest'acqua avrà sete ancora; chi invece beve dell'acqua che io gli darò non avrà più sete;13 E Gesù le rispose: Chi beve di quest'acqua tornerà ad aver sete; ma chi beve l'acqua che gli darò io, non avrà più sete in eterno;
14 anzi l'acqua data da me diventerà in lui una sorgente d'acqua zampillante nella vita eterna».14 chè anzi l'acqua da me data diventerà in lui fontana d'acqua viva zampillante in vita eterna.
15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, e io non avrò più sete e non verrò più qua ad attingere».15 E la donna: Signore, dammi di quest'acqua, affinchè non abbia mai più sete e non abbia a venir qua per attingere.
16 Gesù le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qua».16 Gesù le disse: Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui.
17 La donna rispose: «Non ho marito». E Gesù soggiunse: «Bene dicesti: - Non ho marito, -17 Non ho marito, rispose la donna. E Gesù: hai detto bene, non ho marito,
18 perchè hai avuto cinque mariti e quello che hai attualmente non è tuo marito; e però hai detto la verità».18 perchè ne hai avuti cinque e quello che hai ora non è tuo marito: in questo hai detto la verità.
19 La donna gli disse: «Signore, vedo che sei un profeta.19 Gli disse la donna: Signore, m'accorgo che tu sei profeta.
20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, mentre voi dite che il luogo dove bisogna adorare è Gerusalemme».20 I nostri padri, hanno adorato su questo monte e voi dite che il luogo dove bisogna adorare è in Gerusalemme.
21 E Gesù: «Credimi, donna; viene l'ora in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete più il Padre.21 Gesù le rispose: Credimi, donna; è venuto il tempo in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete il Padre.
22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quel che conosciamo, perchè la salute viene dai Giudei.22 Voi adorate quello che non conoscete; noi adoriamo quello che conosciamo: perchè la salvezza vien dai Giudei.
23 Ma viene l'ora, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità, chè tali sono appunto gli adoratori che il padre domanda.23 Ma l'ora viene, anzi è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Chè il Padre vuol tali adoratori.
24 Iddio è spirito, e quelli che lo adorano lo devono adorare in ispirito e verità».24 Dio è spirito e quei che lo adorano devon adorarlo in spirito e verità.
25 La donna gli rispose: «Io so che viene il Messia, vale a dire il Cristo; quando dunque sarà venuto, ci farà conoscere ogni cosa».25 Gli disse la donna: So che ha da venire il Messia, che vuol dire Cristo; quando sarà venuto lui, ci istruirà di tutto.
26 E Gesù a lei: «Sono io che ti parlo».26 E Gesù a lei: Son io che ti parlo.
27 In quel momento arrivarono i discepoli e si meravigliarono che stesse lì a discorrere con una donna; tuttavia nessuno gli domandò: «Che desideri?», oppure: «Perchè parli con lei?».27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si maravigliarono che parlasse con una donna. Nessuno però gli disse: Che cerchi? o di che parli con lei?
28 La donna, lasciata l'anfora, se ne andò in città e disse alla gente:28 Ma la donna lasciò la sua brocca e andò in città a dire a quella gente:
29 «Venite a vedere un uomo che mi ha raccontato tutto quel che ho fatto; che sia proprio il Cristo?».29 Venite a vedere un uomo il quale mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia il Cristo?
30 Uscirono dalla città e vennero da lui.30 Uscirono pertanto dalla città e andarono da lui.
31 Intanto i discepoli lo pregavano dicendo: «Rabbi, mangia!».31 In quel frattempo i discepoli lo pregavano dicendo: Maestro, mangia.
32 Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».32 Ma egli rispose loro: Io mi nutro di un cibo che voi non conoscete.
33 I discepoli perciò si domandavano l'un l'altro: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?».33 I discepoli dicevan perciò tra loro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?
34 E Gesù a loro: «Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e portarne l'opera a termine.34 Gesù disse loro: Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e così compiere l'opera sua.
35 Non dite voi: - Ancora quattro mesi e poi la mietitura ?- Ebbene, io vi dico: - Alzate gli occhi e mirate i campi che già biondeggiano per la mèsse.35 Non dite voi: Ancora quattro mesi e poi vien la mietitura? Ecco io vi dico: alzate gli occhi e mirate le campagne che già biondeggiano per le messi.
36 E chi miete riceve già la sua mercede e raccoglie frutto per la vita eterna, cosicchè tanto il seminatore che il mietitore godono insieme.36 E chi miete riceve la mercede e raccoglie frutto per la vita eterna, sicché ne goda insieme chi semina e chi miete.
37 Perchè in questo si verifica il proverbio: "Altro è il seminatore e altri il mietitore".37 In questo proprio s'avvera quel proverbio: Altri semina ed altri miete.
38 Io vi ho mandati a mietere là dove non avete lavorato: altri hanno lavorato e voi siete entrati nel campo delle loro fatiche - ».38 Io vi ho mandati a mietere dove non avete faticato; altri hanno lavorato e voi siete sottentrati nel loro lavoro.
39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo delle parole della donna, che attestava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».39 Or molti Samaritani della città credettero in lui per le parole della donna che attestava: M'ha detto tutto quello che ho fatto.
40 Quando dunque i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare presso di loro, ed egli vi rimase due giorni.40 Andati adunque da lui quei Samaritani lo pregavano a trattenersi con loro. E ci rimase due giorni.
41 E molti di più credettero in lui a cagione di ciò che avevano essi medesimi udito,41 E molti più credettero in virtù della sua parola,
42 e dicevano alla donna: «Noi non crediamo più a motivo delle tue parole, ma perchè noi stessi lo abbiamo udito e riconosciamo che egli è veramente il salvatore del mondo».42 e dicevano alla donna: Noi non crediamo già per la tua parola, perchè abbiamo noi stessi udito e conosciuto che colui è veramente il Salvatore del mondo.
43 Dopo due giorni partì e andò in Galilea.43 Passati quei due giorni se ne partì e andò nella Galilea.
44 Perchè Gesù stesso attestò che nessun profeta è onorato nella sua patria.44 Perchè lo stesso Gesù aveva affermato che non gode stima un profeta nella sua patria.
45 Giunto dunque nella Galilea, fu accolto dai Galilei avendo essi veduto quanto aveva fatto a Gerusalemme durante la festa, alla quale essi pure erano andati.45 E giunto che fu nella Galilea, i Galilei lo accolsero, perchè avevan vedute tutte le cose che aveva fatte in Gerusalemme durante la festa, alla quale anch'essi erano andati.
46 Ritornò adunque in Cana di Galilea, dove aveva cambiata l'acqua in vino. Ora a Cafarnao eravi un ufficiale del re, il cui figlio era ammalato.46 Si recò adunque a Cana di Galilea dove aveva convertito l'acqua in vino. E c'era un regio ufficiale il cui figlio era ammalato in Cafarnao.
47 Avendo sentito che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a lui e lo pregò che discendesse per guarirgli il figliuolo, il quale stava per morire.47 Ed avendo egli sentito dire che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, andò a trovarlo e lo pregò di recarsi a guarire il suo figlio che era moribondo.
48 Gesù gli disse: «Se voi non vedete dei segni e dei prodigi, non credete».48 E Gesù gli disse: Se non vedete segni e prodigi non, credete.
49 L'ufficiale del re gli rispose: «Signore, discendi, prima che il mio figlio muoia».49 E l'ufficiale regio: Signore, vieni prima che muoia il mio figliuolo.
50 «Va'», gli disse Gesù «tuo figlio vive». E quell'uomo credette alla parola dettagli da Gesù e partì.50 Gesù gli disse: Va', il tuo figlio vive. Quel l'uomo prestò fede alle parole dettegli da Gesù e partì.
51 Mentre era in cammino fu incontrato dai servi e seppe che il suo figliuolo viveva.51 E avanti che arrivasse a casa gli corsero incontro i servi con la notizia che il suo figlio viveva.
52 Domandò loro quando avesse cominciato a star meglio ed essi gli risposero: «Ieri, alla settima ora la febbre lo lasciò».52 Domandò loro pertanto in che ora avesse cominciato a star meglio. E quelli risposero: Ieri all'ora settima lo lasciò la febbre.
53 Il padre riconobbe essere quella appunto l'ora nella quale Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive», e credette lui e tutta la sua famiglia.53 Allora il padre notò essere quella appunto l'ora in cui Gesù gli aveva detto: Il tuo figlio vive; e credette lui con tutta la sua famiglia.
54 Questo nuovo miracolo fu il secondo compiuto da Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.54 Questo nuovo secondo miracolo Gesù lo fece quando tornò dalla Giudea in Galilea.