Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 6


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Partito di là, venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.1 E partito quindi, andossene nella patria sua; e li suoi discepoli seguitavanlo.
2 Giunto il sabato, cominciò a insegnare nella sinagoga e molti degli ascoltatori restavan sbigottiti di tanta dottrina, e si domandavano: «Donde sa costui queste cose? E che sapienza è questa che gli è data e che sorta di portenti son compiuti dalle sue mani?2 E fatto il sabbato, incominciò a insegnare nella sinagoga; e molti che l' udivano meravigliavansi nella sua dottrina, dicendo: donde sono tutte queste cose venute a costui? e qual è la sapienza che gli è stata data, e tali virtù che sono fatte per le sue mani?
3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Giuseppe, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui tra noi?». E si scandalizzavan di lui.3 Non è questo il fabbro, figliuolo di Maria, fratello di Iacobo e di Iosef, e di Iuda e di Simone? e le sue sorelle non sono quivi con noi? E scandalizzavansi in quello.
4 Ma Gesù diceva loro: «Un profeta non è spregiato che nella sua patria, nella sua casa e tra i suoi parenti».4 Alli quali diceva Iesù: come non è il profeta senza onore, salvo che in la patria sua, e nella casa sua, e nel parentato suo.
5 E qui non potè fare alcun miracolo, salvo che guarire alcuni pochi infermi, imponendo loro le mani.5 E quivi non poteva fare alcuna virtù, salvo ch' egli sanò pochi infermi, sopra'quali avea poste le mani sue.
6 E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava intorno per i villaggi circostanti, insegnando.6 E meravigliavasi per la loro incredulità; e circuiva le castella per dintorno insegnando.
7 Allora chiamò i Dodici e cominciò a mandarli a due a due dando loro potestà sopra gli spiriti immondi.7 Ed egli chiamò li dodici, e cominciolli a mandare a due a due; detteli etiam la potestà delli spiriti immondi.
8 E comandò loro di non prender nulla per il viaggio, tranne il solo bastone; non bisaccia, non pane, non denaro nella cintura;8 E comando'li, che alcuno di loro non portasse alcuna cosa per la via, salvo il bastoncello; non la tasca, non pane, nè moneta in borsa,
9 ma calzati i sandali, non portassero due tuniche.9 ma andassero calzati con li sandali (che sono una generazione di scarpe a modo di suole, che non sono coperte di sopra, per modo che il piede non viene esser calzato nè nudo); e che loro non si vestissero di due vestimenta.
10 E diceva loro: «In qualunque case entrerete, trattenetevi, in essa, finchè non partiate di là;10 E diceva a loro: dovunque entrarete, dimorate in quella casa, insino che vi partiate di quindi.
11 e se in qualche luogo non vi ricevono e non vi ascoltano, uscite di là e scotetevi dai piedi la polvere in testimonianza contro di loro».11 E qualunque non vi riceveranno, e non vi udiranno, uscendo voi di quindi, scossatevi li piedi dalla polvere in loro testimonio.
12 Essi adunque partiti, predicavano perchè si facesse penitenza;12 E loro usciti, predicavano che facessero penitenza.
13 scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi e li guarivano.13 E cacciavano molti demonii, e ungevano con l'olio molti infermi, e sanavano quelli.
14 Il re Erode udì parlare di Gesù poichè si era sparsa la sua fama e diceva: «Giovanni Battista è risorto dai morti e perciò per mezzo di lui si operano meraviglie».14 Essendo dunque manifesto il suo nome, e udendo Erode re, diceva come egli è Ioanne Battista, il qual è resuscitato da morte, e però drerano le virtù in quello.
15 Altri invece dicevano: «È Elia», e altri : «È un profeta simile a uno degli antichi profeti».15 Alcuni altri dicevano com' egli è Elia. Alcuni altri dicevano come è profeta, come uno de' profeti.
16 Erode però, udite queste cose disse: «Questi è quel Giovanni che io ho fatto decapitare e che è risorto».16 La qual cosa udendo, Erode disse: questo è Ioanne, il quale io feci decollare; egli è resuscitato da morte.
17 Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva imprigionato per causa d'Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, ch'egli s'era presa in moglie17 [Imperò che ] mandò Erode a pigliare Ioanne, e preso ch' e' l' ebbe, legollo e poselo in prigione per cagione di Erodiade mogliere di Filippo suo fratello, la quale Erode li avea tolta;
18 e per cui Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!».18 e per cagione che Ioanne avea ripreso Erode, dicendo: a te non è lecito di tenere la mogliere del tuo fratello.
19 Erodiade gli tendeva insidie e lo voleva ucciso, ma non poteva,19 E questa Erodiade era dolente, e odiavalo per questa parola, e cercava di farlo uccidere; ma non poteva.
20 perchè Erode aveva paura di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo e lo teneva da conto, risparmiandolo alla morte; faceva molte cose dopo consigliatosi con lui, e volentieri lo ascoltava.20 Ed Erode temeva Ioanne, imperò che sapeva ch' egli era uomo santo e giusto; e riguardavalo, imperò ch' egli aveva udito di lui, ch' egli faceva (molti segni e) molte virtuose cose, e udivalo voluntieri.
21 Ma si presentò l'occasione buona. Nel suo giorno natalizio, Erode fece un convito ai grandi della corte, ai capitani e ai primi della Galilea.21 E venendo lo opportuno giorno della festa della natività di Erode, fece una grande cena alli principi e alli tribuni (suoi) e a' maggiori (e alli più nobili) uomini di Galilea.
22 Entrata la figlia della stessa Erodiade e avendo danzato ed essendo piaciuta a Erode e ai convitati, il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».22 E (mentre che mangiavano) la fanciulla di Erodiade entrò (dove costoro mangiavano) ballando e saltando; onde molto piacque a Erode e a tutti quelli ch' erano in quello convito; onde il re disse alla fanciulla: addomandami ciò che tu vogli, e darottelo.
23 E le giurò: «quel che mi chiederai, te lo darò; fosse pure la metà del mio regno».23 E giurò di darli tutto ciò che domandasse, eziandio insino a mezzo il suo reame.
24 Ella, uscita, domandò a sua madre: «Cosa chiederò?». E quella rispose: «La testa di Giovanni Battista».24 E la fanciulla uscì fuori, e andò alla madre, e dissegli che addimando? E quella disse: il capo di Ioanne Battista.
25 Rientrata subito frettolosamente dal re, la fanciulla gli espresse il suo desiderio, dicendo: «Voglio che tu mi dia subito, su di un bacile, la testa di Giovanni Battista».25 E incontinente la fanciulla tornò, e disse al re: io voglio che voi mi date in sul disco il capo di Ioanne Battista.
26 Il re fu contristato fortemente: ma in vista del giuramento fatto e dei commensali, non volle disgustarla26 Allora il re molto si conturbò per il giuramento, e per quelli ch' erano con lui nel convito; e non volse contristare la fanciulla.
27 e spedì un carnefice con l'ordine di portargli la testa di Giovanni, e quegli lo decapitò in prigione,27 Ma mandò il giustiziere, e comando'li che recasse il capo di Ioanne Battista. Allora (il carnefice) gli tagliò il capo in prigione.
28 e ne portò la testa in un bacile e la dette alla fanciulla e questa alla madre.28 E dettelo alla fanciulla, e la fanciulla lo dètte alla madre sua.
29 I discepoli di Giovanni, saputo ciò, andarono a prenderne il corpo e lo deposero in un sepolcro.29 E udito che l' ebbero, li discepoli suoi andorono, e tolsero il corpo suo, e puoserlo nel monumento.
30 Tornati gli Apostoli da Gesù, gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato,30 E venuti li apostoli a Iesù, li raccontorono tutte le cose che loro avevano fatte e insegnate.
31 ed egli disse loro: «Venitevene in disparte, in un luogo solitario e riposatevi un poco». Giacchè, c'era un andare e venire che essi non avevano neppure tempo di mangiare.31 Ed egli li disse: venite da parte nel luogo deserto, e riposatevi uno pochetto. Ed erano molti. che venivano e ritornavano; e non avevano spazio di mangiare.
32 S'imbarcarono quindi e se ne andarono in un luogo solitario e deserto.32 Onde ascendettero nella navicella, e andorono da disparte nel luogo deserto.
33 Ora molti li videro partire e lo notarono e da tutte le città accorsero là a piedi e li prevennero.33 E molti conobbero, vedendo loro partire; e partiti da tutte le città, corsero a piedi venendo in quel luogo, e vennero prima che loro.
34 Quando Gesù scese dalla barca e vide gran folla, ne ebbe compassione, perchè erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnar loro molte cose.34 Onde Iesù uscito fuori (della nave) vide una molta turba, ed ebbeli compassione; imperò che erano a modo di pecore non aventi pastore, e incomincio'li a insegnare molte cose.
35 Siccome si era fatto tardi, i discepoli gli s'accostaron per dirgli: «Questo luogo è deserto e l'ora è tarda;35 E già era molta (grande) ora, e andorono li discepoli suoi a lui dicendo: questo luogo è deserto, e già gli è passata l'ora.
36 congedali dunque affinchè andando per le campagne e i villaggi vicini si comperino qualcosa da mangiare».36 Lassa andare quelli, acciò vadino nelle vicine ville e castella, e a sè comprino li cibi, perchè manduchino.
37 Ma egli rispose: «Date voi da mangiare a loro!». Ed essi a lui: «Ce ne andremo a comperare per duecento danari di pane e daremo da mangiare».37 E respondendo Iesù, dissegli: dateli voi a mangiare. E quelli dissero: noi iremo, e compreremo ducento denari di pane, e daremoli a mangiare.
38 Ed egli domandò a loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Dopo essersene accertati, risposero: «Cinque e due pesci!».38 Onde dissegli Iesù: quanti pani avete? andate e vedete. E quando egli ebbero conosciuto, dicono: noi abbiamo cinque pani, e due pesci.
39 Allora, egli ordinò di far sedere tutte le persone a gruppetti sull'erba verde.39 Ed egli comandogli, che facessero tutti ponersi a sedere (per mangiare) sopra il fieno verde, secondo le sue compagnie.
40 E si accomodarono a gruppi di cento e di cinquanta.40 E loro si posero a sedere a parte a parte, a centenara e cinquantenara.
41 Presi allora i cinque pani e i due pesci, e alzati gli occhi al cielo, benedisse e spezzò i pani e li diede ai discepoli perchè li distribuissero alla gente; divise poi fra tutti i due pesci.41 E Iesù, tolti li cinque pani e li duo pesci, guardando in cielo, benedisse e ruppe il pane, e dettelo a' suoi discepoli, che il ponessero dinanzi a quelli; e divise a tutti i due pesci.
42 Tutti mangiarono e si saziarono,42 E tutti manducorono, e furono satolli.
43 e furono raccolti dodici panieri pieni di avanzi di pane e di pesci.43 E raccolsero, delle requeste sopra avanzate, dodici coffe piene, e similmente de' pesci.
44 Ora quelli che avevano mangiato erano cinquemila uomini.44 Ed erano, quelli che mangiorono, cinque milia uomini.
45 Subito dopo obbligò i discepoli a montare in barca e precederlo sull'altra riva del lago verso Betsaida, mentre egli congedava il popolo.45 Onde incontanente constrinse li suoi discepoli, che ascendessero nella navicella, e che andassero innanzi a lui oltre il mare a Betsaida, mentre che egli licenziasse il popolo.
46 Dopo averlo fatto, se ne andò sul monte a pregare.46 E lasciati quelli, andossene nel monte a orare.
47 Giunta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra.47 E fatto la sera, la navicella era in mezzo del mare (e li discepoli di Iesù v'erano dentro), e Iesù era solo in terra.
48 Vedendo ch'essi s'affannavano a remare, perchè avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte andò a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli.48 E vedendo Iesù li suoi discepoli che molto si affaticavano in vogare con li remi, imperò che avevano il vento contrario, e circa alla quaria ora della notte, andò Iesù a loro sopra il mare, e voleva passare per andare oltre a loro.
49 Ma essi vistolo camminare sul mare, s'immaginarono che fosse un fantasma e si misero a gridare;49 E li discepoli tutti, vedendo che andava sopra il mare, pensavano che fosse una fantasima, e (conturboronsi molto e fortemente) gridorono.
50 perchè tutti lo videro e ne furono spaventati. Ma egli rivolse subito loro la parola dicendo: «Fatevi animo, sono io; non abbiate paura!».50 Ed egli incontanente parlò a loro, e disse: confortatevi, e non temete, imperò che io sono.
51 E montò in barca con loro, e il vento cessò; e si stupirono più che mai dentro di sè;51 E in questo montò in su la nave a loro, e il vento cessò. E anche molto più stupivano.
52 non avendo compreso il miracolo dei pani, per essere il lor cuore indurito.52 Imperò che il cuore loro era ancora accecato; chè non avevano ancora (compreso nè) inteso il miracolo de' pani.
53 Attraversato il lago vennero nel territorio di Genezaret e presero terra.53 E passorono in quello il mare, e andorono. in terra di Genesaret; e quivi discesero in terra.
54 Quando sbarcarono, la gente subito lo riconobbe54 E come furono fuori della nave, sì lo conobbero.
55 e percorrendo egli tutti i dintorni si cominciò a portare gl'infermi sui loro lettucci, dovunque s'intendeva che fosse.55 E cercorono tutto quel paese; e (le genti di quel paese) incominciorgli a portare nelli letti tutti coloro ch' erano infermi (di qualunque infermità) in ciascuua parte che udivano che Iesù fosse.
56 E dappertutto dove egli giungeva, nei villaggi, nelle campagne o nelle città posavano i malati sulle piazze e lo pregavano di lasciar toccare almeno il lembo della sua veste; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.56 E in qualunque parte che (Iesù) andava, o in terre o in città o in castella (o in ville e) per le piazze ponevano li loro infermi (dinanzi da lui); e