Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Ezechiele 24


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - E il Signore mi comunicò la sua parola nell'anno nono, il decimo mese, ai dieci del mese dicendo:1 E IL Signore parlommi l'anno nono, il decimo mese, ai dieci del mese, dicendo:
2 «Figlio dell'uomo, notati il nome di questo giorno preciso nel quale il re di Babilonia ha mosso l'attacco contro Gerusalemme, che è precisamente oggi.2 Figliuolo dell'uomo, prendi memoria di questo giorno, perchè oggi il re di Babilonia si e piantato dinanzi a Gerusalemme.
3 Proponi per esempio alla casa pervicace una parabola, e dirai loro: - Così dice il Signore Dio: " Poni al fuoco una caldaia; posta che l'avrai, versaci dentro acqua,3 E dirai a questa casa di contumaci una maniera d'allegoria, e parlerai loro con questa parabola: Queste cose dice il Signore Dio: Prendi una caldaia, prendila, io dico, e mettivi dell'acqua,
4 gettavi dentro i suoi pezzi di carne, tutte le parti buone, la coscia, la spalla, i pezzi scelti e pieni di osso.4 Gettavi dentro pezzi di carne tutta scelta, la coscia, e la spalla, le parti ottime, e piene di ossa:
5 Prendi dalla greggia il più grasso capo di bestiame e delle ossa fanne una catasta sotto. Ha già bollito a cottura e le ossa si sono stracotte dentro di essa"-».5 Prendi carne di bestie grassissime, e metti ancora una massa di ossa sotto la caldaia: ella bollirà a scroscio, e si cuoceranno dentro di lei anche le ossa.
6 Ebbene il Signore Dio dice così: «Guai alla città del sangue, alla caldaia che mantiene la sua ruggine senza che gliela si possa cavar via! Vuotala pezzo per pezzo alla rinfusa e senza distinzione di sorta.6 Per questo dice il Signore Dio: Guai alla città sanguinaria, caldaia, che è tutta ruggine, e la ruggine non si è partita da lei: getta via (la carne) a pezzi, un pezzo dietro all'altro; non si dia luogo alla sorte.
7 Perchè il sangue di cui è rea è in mezzo di essa; l'ha versato sopra una lastra tersissima, non sul terreno l'ha versato da poter esser ricoperto colla polvere.7 Perocché in mezzo a lei è il sangue, cui ella sparse: sopra tersissima pietra ella lo sparse, non lo sparse sulla terra, onde possa essere dalla polvere ricoperto;
8 Per eccitare la mia indignazione, per gridar alla vendetta ho esposto il suo sangue sopra una lastra tersissima da non poter esser ricoperto».8 Ond' io sopra di lei cader facessi la mia indegnazione, e facessi vendetta: il sangue di lei ho sparso sopra tersissima pietra, onde non resti celato.
9 Perciò così dice il Signore Dio: «Guai alla città del sangue della quale io farò un gran rogo!9 Per questo il Signore Dio parla così: Guai alla città sanguinaria, della quale io farò un gran fuoco.
10 Ammassa le ossa, ch'io vi attaccherò il fuoco, le carni saranno consumate e tutta la massa cuocerà e si disfaceranno le ossa.10 Metti le une sopra l'altre le ossa, alle quali io darò fuoco: le carni si consumeranno, e tutto quello, che entra nella caldaia, si struggerà, e si sfarineranno le ossa.
11 Poi la poserai sopra la brace, vuota, affinchè si arroventi e si liquefaccia il suo rame e si sciolga in mezzo ad essa la sua contaminazione e si consumi la sua ruggine.11 Dopo di ciò tu porrai la caldaia vuota sopra i carboni, affinchè si arroventi il rame, e si liquefaccia, onde si strugga il suo sudiciume, e si consumi la ruggine:
12 Fatica sprecata! la sua grossa ruggine non si è disfatta neppur col fuoco.12 Con fatica grande, e sudore non se le potè toglier la ruggine, neppur a forza di fuoco.
13 Esecrabile immondezza che è la tua, perchè io ti volli mondare e non ti sei mondata delle tue sozzure, ma tu non ti monderai più fino a tanto che non farò posare tutto il mio sdegno su di te.13 Degna d'esecrazione è la tua immondezza; perocché io volli mondarti, e tu non ti se' mondata dalle tue lordure: e neppure ti monderai, fino a tanto che io abbia sfogato sopra di te il mio sdegno.
14 Io, il Signore, ho parlato: - Verrà tempo e io farò, non transigerò, non risparmierò e non mi lascerò intenerire, secondo i tuoi andamenti, secondo le tue intenzioni io ti giudicherò -», dice il Signore.14 Io il Signore ho parlato: Verrà il tempo, e io farò: non darò indietro, né perdonerò, né mi placherò: secondo le tue vie, e secondo i tuoi ritrovamenti io ti giudicherò, dice il Signore.
15 E il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:15 E il Signore parlommi, dicendo:
16 «Figlio dell'uomo, ecco che io ti tolgo d'un colpo il desio de' tuoi occhi; e tu trattieni il pianto, non lasciar sgorgare le tue lacrime,16 Figliuolo dell'uomo ecco, che io repentinamente ti tolgo quel, che più amano gli occhi tuoi, e non ti batterai il petto, né piangerai, né darai libero corso alle tue lagrime.
17 soffoca i singhiozzi e non far il lutto domestico. La tua corona resti legata alle tue tempia e i tuoi calzari infilati ai tuoi piedi, non porterai la faccia avviluppata e non mangerai cibi di duolo».17 Sospirerai in segreto, non menerai duolo, come si usa pei morti: tien legata alla testa la tua corona, e avrai a' tuoi piedi i calzari, né ti coprirai con velo la faccia, e non mangerai de' cibi, usati da que', che sono in dolore.
18 Ne parlai dunque, al popolo alla mattina, e alla sera mia moglie morì; e io fece il giorno appresso come il Signore mi aveva ordinato.18 Io adunque riferii ciò al popolo la mattina, e si morì alla sera la mia moglie: e al mattino feci come m' avea comandato il Signore.
19 E il popolo disse a me: «Perchè non ci spieghi quello che significano le cose che tu fai?».19 E disse a me il popolo: Perchè non dichiari tu a noi, che voglian dire le cose, che tu ti fa?
20 E io a loro: «Il Signore mi comunicò la sua parola dicendo:20 Ed io dissi loro: Il Signore mi ha parlato, dicendo:
21 - Parla alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Ecco che io profanerò il mio santuario, l'orgoglio della vostra supremazia, il desio dei vostri occhi e quello che mette in apprensione l'animo vostro: i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati lontani cadranno sotto la spada.21 Parla alla casa d'Israele: Queste cose dice il Signore Dio: Ecco, che io profanerò il mio santuario, la gloria del vostro impero, e quello, che più amano gli occhi vostri, e quello, per cui sta in sollecitudine l'anima vostra: i figli vostri, e le figlie, che voi lasciaste, periranno di spada.
22 E voi farete come ho fatto io: non vi avvilupperete la faccia e non mangerete cibi di duolo,22 E farete come ho fatt'io, non vi cuoprirete con velo la faccia, e non mangerete i cibi usati da que', che sono in dolore.
23 porterete in capo le vostre corone e ai piedi i vostri calzari, non farete pianti, nè lamenti e vi consumerete nelle vostre iniquità, ciascuno col proprio fratello farà compianto.23 Porterete le corone su' vostri capi, e a' piedi i calzari: non vi batterete il petto, e non piangerete; ma vi consumerete a motivo delle vostre iniquità, e ognun di voi sospirerà rivolto al proprio fratello.
24 Ezechiele sarà per voi un presagio significativo: secondo tutto quello che io feci, farete voi quando ciò accadrà, e saprete che io sono il Signore Dio.24 Ed Ezechiele sarà un segno per voi, secondo quello, che egli ha fatto, farete voi quando ciò accaderà: e conoscerete, ch'io sono il Signore Dio.
25 E tu, figlio dell'uomo, ecco che nel giorno in cui io toglierò da essi la loro superiorità, e il vanto della dignità, e il desio degli occhi loro, su cui i loro animi riposano, e i figliuoli e le figliuole:25 E tu figliuolo dell'uomo, ecco, che in quel dì, in cui io torrò loro quello, che li fa forti, quel, che è loro consolazione, e loro gloria, e quel, che più amano gli occhi loro, e quello, in cuj le anime loro confidano, e torro loro i figliuoli, e le figlie:
26 in quel giorno, quando un fuggitivo giungerà a te per recarti l'annunzio;26 In quel dì quando un fuggitivo giungerà a te, recandotene la novella,
27 in quel giorno la tua bocca si aprirà all'arrivo del fuggitivo, e parlerai e non tacerai più oltre; sarai un segno fatidico per essi: e conoscerete che io sono il Signore -».27 In quel giorno, io dico, aprirai tu la bocca col fuggitivo, e parlerai, e non istarai più in silenzio; e sarai per essi un segno: e voi conoscerete, che io sono il Signore.