Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Geremia 4


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - «Se vuoi ritornare, o Israele, dice il Signore, ritorna a me; se tu toglierai dal mio cospetto i tuoi sandali non sarai scosso.1 Israel, se tu tornerai a me, or ti converti; se tu removerai quello che tu hai offeso contro a me, non sarai commosso.
2 E giurerai: -Vive il Signore con verità. con rettitudine e con giustizia e lo benediranno le genti e gli daranno lode -».2 E giurerai: vive Iddio in veritade e in giudicio e in giustizia; e le genti lo benediranno, e darannoli lode.
3 Perchè il Signore dice così agli uomini di Giuda e Gerusalemme: «Dissodatevi un campo novale e non seminate sopra le spine.3 Questo dice Iddio all' uomo di Giuda, e a chiunque abita in Ierusalem: rinnovatevi cosa nuova, e non seminate sopra la spina.
4 Circondatevi al Signore e togliete via i prepuzi dei vostri cuori, o uomini di Giuda e voi abitatori di Gerusalemme, affinchè l'ira mia non erompa come fuoco e divampi, senza potersi più estinguere davanti alla malvagità delle vostre azioni!4 Circoncidetevi a Dio, e togliete le nature dei vostri cuori, uomini di Giuda e abitatori di Ierusalem, acciò che forse la mia indignazione non esca fuori come fuoco, e sia accesa, e non sia chi la spenga per la malizia delle vostre cogitazioni.
5 Annunziate in Giuda, mandate un bando per Gerusalemme, parlate e avvisate a suon di tromba per la terra, proclamate a gran voce e dite: - Raccoglietevi ed entriamo nelle città fortificate!-5 Annunciatelo in Giuda, e in Ierusalem fatelo udire; parlate e cantate colla tromba in terra; gridate forte e dite: raduniamci, ed entriamo nelle città armate.
6 Alzate lo stendardo in Sion, rinforzate il passo, non vi fermate; perchè io fo venire dal settentrione un male, uno sfacelo grande.6 Levate lo segno in Sion; confortatevi, e non istate; però ch' io adduco lo male d' aquilone, e grande contrizione.
7 Il leone è sbucato fuori dal suo covile, il predone delle genti si è levato ed è uscito dal suo ricetto per disertare la tua terra; le tue città saranno devastate e non vi resterà più alcuno ad abitare».7 Lo leone è asceso dello suo letto, e lo predatore delle genti si levò; egli è uscito del suo luogo, acciò che ponga la tua terra in desolazione; le tue cittadi saranno guastate, rimanendo sanza abitatore.
8 Per questo vestitevi di sacco, fate lutto e lamento, perchè non si è ritirato da noi il furore dell'ira del Signore.8 Sopra queste cose accignetevi de' cilicii e piangete e urlate; però che non è rivolto il furore e l'ira del Signore da noi.
9 «E in quel giorno, dice il Signore, verrà meno il cuore al re mancherà il cuore ai principi e i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti nella costernazione».9 E in quello di sarà, dice Iddio; perirà lo cuore dello re, e li cuori delli prìncipi; e (in quello dì) saranno li sacerdoti stupefatti, e li profeti saranno ispaventati.
10 E io dissi: «ahi!ahi!ahi! Signore Dio, ma dunque tu ingannasti questo popolo e Gerusalemme dicendo: - Voi avrete la pace! - ed ecco la spada è penetrata fino all'anima?».10 E io dissi: guai, guai, guai, Signore Iddio, adunque hai tu ingannato questo populo e Ierusalem, e dicevi: la pace sarà con voi; ed ecco che ci è venuto lo coltello insino all' anima?
11 In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento infocato soffia per le vie del deserto in direzione della figlia del mio popolo, vento non da ventilare, nè da purgare le biade!11 In quel tempo sarà detto a questo popolo e a Ierusalem: lo vento ardente (divampante) nelle vie le quali sono nel deserto, le vie delle figliuole del mio populo, non è a ventolare e a purgare.
12 Una piena di vento imperversa da quelle verso di me: è il momento che anch'io pronuncerò i miei giudizi di condanna contro di essi.12 Lo spirito pieno di queste cose verrà a me; e ora io parlerò li miei giudicii con loro.
13 Ecco che si avanza come nubi, come un turbine il suo carro, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile: guai a noi, siamo perduti!».13 E ascenderae come lo nuvolo, e lo suo carro quasi come tempesta; li suoi cavalli più veloci che l'aquile; guai a noi, per che siamo guasti.
14 Lava da ogni malvagità il tuo cuore, o Gerusalemme, se vuoi essere salvata; e fino a quando dimoreranno in te propositi d'iniquità?14 Leva lo tuo cuore dalla malizia, o Ierusalem, acciò che tu sia salva; insino a quando dimoreranno in te le cogitazioni nocevoli?
15 Voce di allarme da Dan, che porta la mala novella dell'idolo dal monte Efraim.15 La voce dello annunciante da Dan, e facente manifesto l'idolo del monte di Efraim.
16 Avvisate le popolazioni: «Ecco son giunte notizie in Gerusalemme che gli assediatori vengono da paese lontano e alzeranno la loro voce contro le città di Giuda».16 Commovete le genti: ecco egli è udito in Ierusalem venire le guardie di terra lontana, e dare sopra le cittadi di Giuda la loro voce.
17 Come i guardiani dei campi staranno attorno di essa in giro, perchè mi ha provocato ad ira, dice il Signore.17 Sono fatte come guardie di campo sopra quella nel circuito, però che m'ha provocato a iracondia, dice Iddio.
18 Il tuo modo di procedere, e le tue azioni ti hanno cagionato questo, è la tua malvagità cotesta: or senti chell'è amara, ora che ti è penetrata fino al cuore.18 Le tue vie e le tue cogitazioni hanno fatto a te queste cose; la tua malizia, però ch' è amara, però che hae toccato lo tuo cuore.
19 Le viscere, le viscere mie dolgono! I sentimenti del mio cuore sono in tumulto dentro di me! Io più non tacerò perchè l'anima mia ha sentito lo squillo della tromba, il clamore della battaglia.19 Lo mio ventre mi duole, e li sensi del mio cuore sono turbati in me; non tacerò, però che l'anima mia ha udita la voce della buccina, (che pare) romore di battaglia.
20 Un disastro richiama un altro disastro, la terra è tutta in devastazione; i miei padiglioni repentinamente sono stati devastati e le mie tende all'improvviso.20 La contrizione è chiamata sopra la contrizione, e (subitamente) è guastata tutta la terra; e sùbito guastati sono tutti i miei tabernacoli, subitamente le mie pelli.
21 Fino a quando vedrò io gente in fuga e udirò il richiamo della tromba?21 Insino a quando vederò io la gente fuggendo, e udirò la voce della buccina?
22 Perchè lo stolto mio popolo mi ha disconosciuto, sono figli insipienti e imbecilli; per far male sono sapienti, ma il bene non lo seppero fare.22 Però [che] lo stolto popolo mio non m' ha conosciuto; e sono figliuoli sciocchi e pazzi; e sono savi acciò che facciano male, ma bene fare non hanno saputo che si sia.
23 Guardai la terra, ed ecco era un caos, un annientamento; i cieli, e non aveano più la loro luce.23 Io riguardai la terra, ed ecco che era vuota, e non ci era nulla; e riguardai lo cielo, e non ci era luce.
24 Guardai i monti, ed eccoli in sovvertimento, e tutti i colli andavano in isconquasso.24 Vidi li monti, ed ecco si movevano; tutti li colli sono conturbati.
25 Guardai, e non eravi più nessuno, e tutti gli uccelli dell'aria erano spariti.25 Ed io guardai, e non ci era uomo; e ogni uccello del cielo se n' era andato.
26 Guardai, ed ecco il giardino era un deserto, e tutte le sue città in distruzione, davanti al Signore, e davanti al furore del'ira sua.26 Riguardai (la terra, e io vidi), ed ecco Carmelo deserto: (Carmelo si è uno monte, che si chiama così, dove stette Elia profeta); e tutte le sue cittadi sono distrutte dalla faccia di Dio, e dalla faccia dell' ira del furore suo.
27 Perchè così dice il Signore: «Tutta la terra sarà devastata, ma non farò completo sterminio.27 ... ma io pure non farò la consumazione.
28 La terra sarà in pianto e si vestiranno a lutto i cieli di sopra, perchè l'ho detto, l'ho risoluto e non mi pentirò e da quello non recederò».28 Piagnerà la terra, e dorrannosi li cieli di sopra, però che io ho parlato; ho pensato, e non mi sono pentuto, nè rivolto da quello proposito.
29 All'urlo dei cavalieri e dei tiratori d'arco ogni città ha cercato scampo nella fuga, correndo ai recessi inaccessibili, montando sull'alto delle rupi; tutte le città sono state abbandonate e non vi è rimasto più nessuno.29 Dalla voce del cavaliere e del mandante la saetta fuggio tutta la cittade; ed entrati sono nelli luoghi stretti, e salirono le rupi; tutte le cittadi sono abbandonate, e niuno uomo abita in quelle.
30 E tu devastata che farai? Quando pur ti sarai vestita di porpora, quando ti sarai ornata di monili d'oro e avrai colorito i tuoi occhi con lo stibio, invano ti sarai abbellita; i tuoi amanti ti hanno disprezzata, verranno in cerca della tua vita.30 E tu, guastata, che farai? Conciosia cosa che tu sia vestita di coccino (cioè d' uno colore rosso), e sia adornata d'ornamento d' oro, e abbi dipinti li tuoi occhi con (ungento chiamato) stibio, invano componendo, li tuoi amadori ? hanno disprezzata; richiederanno la tua anima.
31 Ho sentito il gemito come d'una partoriente, le strida angosciate come di donna sopra parto, la voce della figlia di Sion moribonda che stende le sue mani: «Ahi, me misera, mi sento mancare per tante stragi!».31 La voce udii come di quella che parturisce, e le angustie come di quella ch' è nel parto; la voce della figliuola di Sion, come la voce delli angusti grandemente, espandente le sue mani; guai a me, però che l' anima mia sì è venuta in difetto. per li morti (di mala morte).