Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Proverbi 14


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - La donna saggia edifica la sua casa, e la stolta con le sue stesse mani, quella fatta la disfà.1 La savia donna governa la sua casa (e la sua famiglia); ma la folle donna mette a male ciò ch' ella ha tra le mani.
2 Chi cammina nel retto sentiero è uno che teme Dio, da colui è disprezzato, che batte una via ignominiosa.2 Colui che teme Dio è tenuto vile da colui che tiene vita malvaglia e disleale.
3 In bocca allo stolto è la verga della superbia, ma le labbra dei saggi sono a loro custodia.3 La bocca del folle ha tuttavia arigogliosa parola; ma il savio si guarda da molto dire.
4 Dove non sono buoi la mangiatoia è vuota, ma dove le biade abbondano è manifesta la forza di essi.4 In qualunche luogo che il prode uomo sia, molte genti ne vagliono di meglio; ma la compagnia del malvagio non averà già mai bene alla fine.
5 Il testimonio fedele non mente e il testimonio falso dice menzogne.5 Il prode uomo e leale non mentirae per altrui, (e graverà); il malvagio non averà già cura di ciò che si dica, nè contro cui elli porti testimonianza.
6 Il derisore cerca la sapienza e non la trova, ma ai prudenti la sapienza è facile.6 Il folle sì demanderà consiglio, e sì non lo troverà; e la dottrina del savio è molto leggiera ad intendere.
7 Va' contro all'uomo stolto, egli non conosce i dettami della prudenza.7 Va contro al folle; e' non intende ciò che tu gli dici.
8 La sapienza dell'uomo accorto sta in conoscere la sua strada, e l'imprudenza degli stolti è fallace.8 Il savio guarderà molto bene quello che ha a fare; il folle tuttavia è d'una parte e dall' altra, di là e di qua, (e molto ha il savio pensiero, e diverse maniere).
9 Lo stolto si fa giuoco del peccato, ma tra i giusti dimora la grazia.9 Il malvagio si rallegra nel suo peccato (e nel suo dolore); ma tra li prodi uomini non averae se none grazia (di leggieri).
10 Il cuore sa lui la sua amarezza, anche alla sua gioia non ammette alcun estraneo.10 Il cuore (che spesso guarda com' egli ha vivuto e che vita ha menata) se si sente in buono stato e sanza peccato, molto è in grande gioia; ma niuno strano non potrà già [partecipare] a sua gioia (nè a suo solazzo; chè niuno conosce sì bene l'uomo, come sè medesimo).
11 La casa degli empi andrà distrutta e i padiglioni dei giusti saranno floridi.11 La casa del malvagio (e' loro poderi) saranno distrutti (e anderanno a niente); e gli alberghi dei buoni uomini (e ciò ch' egli hanno fatto) anderanno tuttavia e saranno in buono stato.
12 C'è una strada che all'uomo sembra giusta, ma il suo estremo conduce alla morte.12 Bene addiviene che l' uomo riguarda una maniera diritta, che assomiglia buona; ma s'egli vi stesse lungamente, egli n' anderebbe alla morte (dell' inferno. Però si deve ciascuno bene guardare, in che stato egli è, se mena vita per che si possa salvare).
13 Il riso sarà mescolato col dolore e all'estremità della gioia succederà l'afflizione.13 La gioia (di questo secolo è molto picciola e) finisce in dolore, (quando conviene passare la sentenza della morte); e spesso addiviene che tutta sua vita è uno uomo in pena (in dolore e in malizia).
14 L'uomo stolto si sazierà dei frutti della sua condotta, ma molto meglio di lui l'uomo buono.14 Il malvagio uomo sarà punito (e distrutto) secondo ciò ch' elli ha fatto; il prode uomo sarà signore sopra i malvagi.
15 L'ingenuo presta fede ad ogni parola, ma l'avveduto considera i suoi passi. Non avrà mai bene il figlio ingannatoreal servo sapiente prospereranno le faccende, e le sue vie riusciranno.15 Il semplice uomo crede tutto ciò che l'uomo gli dice; ma il savio riguarda bene il suo fatto (e la parola che l'uomo gli dice).
16 Il saggio teme e schiva il male, lo stolto trascorre e si tiene sicuro.16 Il savio teme, e sì si guarda di fare male; ma il folle non guarda che fa, se gli addiviene tosto.
17 L'uomo impaziente farà qualche pazzia, l'uomo astuto riuscirà odioso.17 Quello che non è tenuto per sostenere è sostenuto per forza; e lo uomo malizioso è da schifare.
18 Gli sciocchi avranno in retaggio la stoltezza, agli avveduti spetterà l'aureola della scienza.18 Il savio tiene piccolo il folle; il savio intende volentieri ragione.
19 I tristi s'inchineranno dinanzi ai buonie i malvagi staranno alle porte dei giusti.19 I buoni sopramontano tuttavia i malvagi (che non si vogliono mettere a fare bene).
20 Anche al suo prossimo è in odio il povero e gli amici del ricco sono molti.20 Al suo prossimo medesimo il povero è inodioso; ma molte genti fanno sembianti d'amare il ricco. (Il povero ha molti pochi amici; per sembianti il ricco tengono più genti caro).
21 Chi sprezza il suo prossimo fa peccato e chi ha pietà dei poverelli, beato lui! Chi crede nel Signore ama la misericordia.21 Colui che dispregia il suo prossimo, pecca (molto gravemente); e colui che avrà pietade del povero uomo, bene incontrerà loro. Coloro che credono nel (nostro) Signore (bene averanno, e) sono pieni (di pietade e) di misericordia.
22 Errano quelli che operano il male! la misericordia e la verità sono artefici di bene.22 Coloro che fanno male, vivono in mala maniera; veritade e misericordia apparecchiano al buono vita perdurabile; (la veritade, cioè di guardarsi di misfare altrui, di ricordarsi della sua vita com' ella sta; la misericordia deve avere pietà del povero uomo che ha mestiere d' avere pietade di lui; e sarà giudicato senza peccato).
23 Sempre dove c'è lavoro c'è abbondanza, ma dove sono molte parole ivi spesso è la penuria.23 In tutti i beni averà tuttavia abondanza, (abbiendo che vogliono fare onde bene avvenga); quegli che sono pieni di male parole, saranno tuttavia in povertade.
24 L'aureola dei saggi è la loro ricchezza, la follia degli stolti follia resta.24 Le buone ricchezze fanno tuttavia a' prodi uomini grande onore; e però che il folle non sa spesso provedere al tempo e al luogo, gli aggrava molto.
25 Il testimonio verace libera le anime, e chi dice menzogne è un malintenzionato.25 Colui che è leale testimonio, libera colui per cui egli è; ma il falso e il disleale non anderà già per diritta via.
26 Nel timore di Dio c'è una forza fiduciosa e sarà pei suoi figli una speranza.26 Colui che teme Dio, ha grande fidanza (in Dio); e' suoi fanciulli saranno in buona sicurtade.
27 Il timor del Signore è una sorgente di vita per sfuggire alla rovina della morte.27 La dottrina del nostro Signore è fontana di vita, e fa alli savi lasciare il male, e gli disturba dalla morte dell' inferno.
28 Nella moltitudine del popolo è l'onore del re e nella scarsezza dei sudditi la vergogna del sovrano.28 Quanto il popolo è più grande, tanto è maggiore sua dignità; e quando sono pochi nel popolo, è vergogna del prencipe.
29 Chi è paziente si regola con molta prudenza, chi è impaziente manifesta la sua follia.29 Quello che è sofferente, governa le sue genti saviamente; colui che non è sofferente, sarà tenuto folle.
30 Sanità di cuore dà vita a tutto il corpo, ma tarlo delle ossa l'invidia.30 Chi sta in pace di cuore, molto gli è buono ciò ch' egli ha; quello ch' è invidioso, non averà già mai se non dolore.
31 Chi maltratta il medico fa onta al suo fattore e chi ha pietà del poverello gli dà gloria.31 Chi fa male al povero uomo, elli fa male al suo fattore (a colui che lo formò); e chi del povero ha pietade, somiglia bene ch' egli tema Dio, e lo onori.
32 Nella sua malizia l'empio si sente travolto, ma il giusto anche in punto di morte spera.32 Il malvagio e disleale sarà gittato (del regno di Dio) per sua dislealtade; ma il prode uomo non teme punto la morte, (anzi l'attende lealmente quando Iddio gliela manda).
33 Nel cuore del prudente la scienza riposa e saprà istruire qualunque ignorante.33 Il savio uomo ha nel suo cuore sapienza, e castiga i folli per detti e per esempli.
34 La giustizia esalta una nazione, ma il peccato immiserisce i popoli.34 Il bene fatto mette le genti ad onore (qui e nell' altro secolo); il peccato tiene l' uomo alla morte dell' inferno.
35 Il ministro intelligente è ben voluto dal re, e quello disutile proverà la sua collera.35 Al signore (che saviamente bene intende) sì è degno di servire chi (sempre) bene [intende; il folle] sostiene il suo mal talento (e il suo coraggio).