Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Neemia 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - Era venuto il settimo mese, e i figli d'Israele che stavano nelle loro città s'adunarono tutti come un sol uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque. E dissero ad Esdra scriba, che portasse il libro della legge di Mosè, data dal Signore ad Israele.1 E venne il mese settimo (della festività della Scenofegia, cioè la festa de' tabernacoli sotto Esdra e Neemia); e i figliuoli d' Israel erano nelle sue cittadi. E congregossi tutto il popolo, quasi come fosse uno uomo, alla piazza (cioè di una volontà) la qual è dinanzi alla porta dell' acque; e dissero ad Esdra scrivano, che portasse il libro della legge di Moisè, la quale comandò il Signore a Israel.
2 E il sacerdote Esdra portò la legge dinanzi a tutta l'assemblea degli uomini e delle donne, e di tutti quelli che potevan comprenderla, il giorno primo del mese settimo.2 Portò dunque Esdra sacerdote la legge dinanzi la moltitudine degli uomini e delle donne, e di tutti che poteano intendere, nel primo dì del mese settimo.
3 E la lesse pubblicamente, sulla piazza che era davanti alla porta delle Acque; dal mattino sino a mezzogiorno, dinanzi agli uomini, alle donne ed ai dotti. E tutto il popolo stava in orecchi alla lettura del libro.3 E lesse in quello apertamente nella piazza la qual era dinanzi alla porta dell' acque, dalla mattina persino al mezzodì, nel cospetto degli uomini e delle donne e de' savii; e le orecchie di tutto il popolo erano dirizzate al libro.
4 Lo scriba Esdra si pose su un gradino di legno che aveva fatto porre per parlarvi; e stavano vicino a lui Matatia, Semeia, Ania, Uria, Elcia e Maasia, alla destra; ed alla sinistra, Fadaia, Misael, Melchia, Asum, Asbadana, Zaccaria e Mosollam.4 E istette Esdra scrivano sopra una sedia di legno, la qual egli avea fatta fare per parlare; stettero appo lui Matatia e Semeia e Ania e Uria [ed Elcia] e Maasia alla sua mano destra; e alla sinistra Fadaia, Misael e Melchia e Asum e Asbadana e Zacaria e Mosollam.
5 Aprì dunque Esdra il libro alla presenza di tutto il popolo, trovandosi in luogo più alto di tutti; e quando l'ebbe aperto, tutti s'alzarono in piedi.5 E aprì Esdra il libro dinanzi a tutto il popolo; e soprastava a tutto il popolo; e dopo ch' egli ebbe aperto il libro, stette cheto tutto il popolo.
6 Esdra benedisse il Signore Iddio grande; e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani. Poi s'inginocchiarono, e adorarono Iddio, prostrati sino a terra.6 E benedisse Esdra al Signore Iddio (con) grande (voce); e rispose il popolo: Amen, Amen, levando le mani sue; e piegoronsi tutti, e adororono Iddio chinati in terra.
7 Josue, Bani, Serebia, Jamin, Accub, Septai, Odia, Maasia, Celita, Azaria, Jozabed, Anan e Falaia leviti facevano cenno al popolo che tacesse per ascoltare la legge. Il popolo stava al suo posto.7 E dopo questo Iosue e Bani e Serebia, Iamin, Accub, Septai, Odia, Maasia, Celita, Azaria, Iozabed, Anan, Falaia, Leviti, facevano segno al popolo che stesse cheto a udire la legge; e il popolo stava nel luogo suo.
8 E fu letto nel libro della legge di Dio a voce chiara e distinta, acciò fosse intesa; ed intesero quel che si leggeva.8 E leggerono nel libro della legge di Dio distinta e apertamente, sì che si potesse intendere; e tutti intesero quanto si leggea.
9 Allora Neemia (che è lo stesso che Atersata) ed Esdra sacerdote e scriba, ed i leviti che interpretavano a tutto il popolo la legge, dissero: «È questo un giorno consacrato al Signore Dio nostro; non piangete nè gemete». Tutti infatti piangevano all'udire le parole della legge.9 E disse Neemia; esso è Atersata; ed Esdra sacerdote e scrivano, e i Leviti, i quali esponevano la legge a tutto il popolo: oggi è lo [dì] santificato al nostro Signore Iddio; non istate mesti e non piagnete. Però che tutto il popolo piagnea, udendo le parole della legge.
10 Disse loro: «Andate, mangiate carni grasse, bevete vin dolce, e fatene parte a quelli che nulla avranno preparato; perchè è il giorno santo del Signore, e non dovete esser tristi perchè il gaudio del Signore è la nostra fortezza».10 E disse a loro: andate, e manucate di quelle cose grasse (che avete preparate), bevete del vino dolce, e mandatene parte a quegli che [non] si han preparato; però che oggi è di santo del Signore, e non vi contristate; lo gaudio del Signore è la fortezza nostra.
11 I leviti facevano cenno di silenzio a tutto il popolo e dicevano: «Tacete, perchè è un giorno santo, e non siate afflitti».11 E i Leviti faceano segno al popolo, dicendo: state cheti, però che oggi è di santo, e non vi dolete.
12 Se n'andò dunque tutto il popolo a mangiare e bere ed a farne parte, facendo gran festa, perchè avevano compreso quello che era stato loro spiegato.12 Andossene allora tutto il popolo a manucare e bere, e mandorono a chi non s' avea preparato, e a far grande festa; però che aveano inteso le parole le quali (Esdra li) avea manifestato.
13 Il secondo giorno, i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si riunirono presso lo scriba Esdra, perchè spiegasse loro le parole della legge.13 E nel secondo di congregoronsi li principi delle famiglie di tutto il popolo, sacerdoti e leviti; e vennero ad Esdra cancelliere, acciò che declarasse loro le parole della legge.
14 E nella legge trovarono scritto che il Signore, per mano di Mosè, aveva comandato ai figli d'Israele di abitare in tabernacoli per la solennità del settimo mese,14 E trovorono scritto nella legge, lo Signore aver comandato a Moisè, che i figliuoli d' Israel nel di solenne del mese settimo abitassero ne' tabernacoli;
15 e di bandirlo, e darne voce in tutte le sue città ed in Gerusalemme, dicendo: «Uscite per la montagna, e portate rami d'olivo, rami dei più begli alberi, rami di mirto, rami di palma, e rami d'alberi ricchi di fronde, per farne delle capanne, come sta scritto».15 e che si dovesse predicare e manifestare per tutte le sue cittadi, e Ierusalem, dicendo: uscite fuori ne' monti, e portate li rami di olivo, e li rami de' legni bellissimi, li rami del mirto e li rami delle palme e li rami de' legni de' boschi, acciò che faccino i loro tabernacoli, come è scritto.
16 Ed uscirono, e ne portarono; e si fecero capanne, ciascuno sulla sua terrazza, nei suoi atrii, negli atrii della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque, e sulla piazza della porta di Efraim.16 E uscì fuori tutto il popolo, e portoro. E fecero tabernacoli, ciascuno nel coperto suo, e nelli portici suoi, e nelli portici del tempio di Dio, e nella piazza della porta dell' acque, e nella piazza della porta di Efraim.
17 Tutta la moltitudine di quelli che eran tornati dalla cattività si fece dunque dei tabernacoli, ed abitarono in quelle capanne. Non lo avevano più fatto, i figli d'Israele, dal tempo di Giosuè figlio di Nun sino ad allora; fu dunque una straordinaria allegrezza.17 Fece dunque tutta la congregazione di coloro, che erano tornati di prigione, li tabernacoli, e abitarono nelli tabernacoli; non aveano fatto i figliuoli d' Israel, dalli dì di Iosuè figliuolo di Nun, tal solennità insino a quello dì; e fu una letizia molto grande.
18 Lesse [Esdra] dal libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo sino all'ultimo; fecero festa per sette giorni, e nell'ottavo l'assemblea generale, secondo il rito.18 E lesse nel libro della legge di Dio ogni dì, dal primo dì persino all' ultimo; e fecero questa solennità per VII dì, e nell' ottavo di fa tolta l'offerta secondo la consuetudine.