Scrutatio

Lunedi, 3 giugno 2024 - San Carlo Lwanga ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 6


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 - I figli dei profeti dissero ad Eliseo: «Ecco, il luogo dove noi abitiamo dinanzi a te è troppo angusto per noi;1 E i figliuoli de' profeti dissero a Eliseo: ecco il luogo, nel quale noi abitiamo nel tuo cospetto, è stretto a noi.
2 andiamo fino al Giordano e ciascuno prenderà dalla selva la sua porzione di legname per edificare un luogo di abitazione». Eliseo rispose: «Andate».2 Andiamo insino al Giordano, e cogliamo nella selva ciascuno legna, ed edifichiamo luogo ad abitare. Il quale disse: andate.
3 E uno di loro soggiunse: «Vieni anche tu co' tuoi servi». Ed egli rispose: «Verrò anch'io».3 E uno di loro disse: vieni tu con esso i servi tuoi. Ed egli respuose: io verrò.
4 E andò con essi. Venuti che furono al Giordano, accadde che, mentre tagliavano le legna,4 E andò con esso loro. Venuti al Giordano, tagliavano i legni.
5 uno di essi nell'abbattere una pianta, lasciò cadere il ferro della scure nell'acqua e si mise a gridare: «Ohimè! Ohimè! Ohimè! mio signore, io l'avevo presa a prestito!».5 E intervenne che tagliando uno, il ferro della scure sì cadde nell' acqua; e gridò quegli e disse: oimè, oimè, oimè, signore mio! ch' io l' avea accattato in presto.
6 L'uomo di Dio gli disse: «Dove è caduta?», e quegli gli mostrò il luogo. Eliseo allora tagliò un legno, lo mise a quel posto e il ferro venne a galla.6 E l'uomo di Dio disse: dove cadde? E quegli mostrò il luogo. E tagliò uno legno, e miselo ivi; e natò il ferro (ed entrò nel mezzo del legno).
7 Allora disse: «Prendilo»; e l'altro stese la mano e lo prese.7 E disse: togli. Il quale distese la mano, e tolselo.
8 Il re di Siria era in guerra con Israele e in un consiglio che tenne coi suoi servi, disse: «Facciamo un'imboscata nel tale e nel tal luogo».8 E il re di Siria guerreggiava contro (al re ') Israel, e tenne consiglio coi servi suoi, dicendo: in cotale (e in cotale) luogo mettiamo agguati.
9 Mandò adunque l'uomo di Dio a dire al re d'Israele: «Guardati dal passare per quel luogo, poichè i Siri stanno in agguato».9 E l'uomo di Dio mandò a dire al re d' Israel: guarda che tu non vada in cotale luogo, però che i Sirii sono ivi in agguato.
10 Il re d'Israele mandò al luogo indicato dal servo di Dio, lo occupò in precedenza e vi si premunì non una sol volta nè due.10 Onde che il re d' Israel mandò al luogo del quale avea detto l' uomo di Dio, e preselo prima, e guardossi ivi non una volta nè due.
11 Perciò il re di Siria ne fu sconcertato e chiamati i suoi servi, disse: «Perchè non mi indicate chi sia il mio traditore presso il re d'Israele?».11 E il cuore del re di Siria si conturbò per questa cosa; e chiamati i servi suoi, disse: perchè non mi dite voi, chi m' ha tradito col re d' Israel?
12 Uno dei suoi servi rispose: «Nessuno, o re mio signore; ma è Eliseo profeta, che trovasi in Israele, colui che indica al re tutto ciò che tu vai dicendo nella tua stanza».12 E uno de' suoi servi disse: signore mio re, non è così; ma Eliseo profeta, il quale è in Israel, rivela al re d' Israel tutte le parole che tu di' nel tuo core secreto.
13 E disse a loro: «Andate e vedete dove sia, perchè io mandi a pigliarlo». Gli fu annunziato che era in Dotan.13 E disse loro: andate, e vedete dov' egli sia, acciò ch' io mandi, e faccialo prendere. E dissero a lui: egli è in Dotan.
14 Mandò adunque colà cavalli e carri e un forte stuolo di soldati, i quali essendo arrivati di notte, assediarono la città.14 Onde ch' egli mandò li cavalieri e carra e la fortezza del suo esercito; i quali venuti la notte, circondarono la città.
15 Sul far del giorno però, alzatosi il servo dell'uomo di Dio, uscì fuori e vide l'esercito intorno alla città, coi cavalli e carri e gliene portò notizia, dicendo: «Ohimè! Ohimè! Ohimè! mio signore, cosa faremo?».15 E levando per tempo, il ministro dell' uomo di Dio uscì fuori, e vidde lo esercito d'intorno alla città, cavalli e carra; e nunciorono a lui, dicendo: ohimè, ohimè, signore mio, che faremo?
16 Ma quegli rispose: «Non temere. Son più quelli che stanno con noi, che non quelli che stanno con loro».16 E quegli respuose: non temere, però che più ne sono con noi, che con loro.
17 Dopo aver pregato, Eliseo disse: «Signore, apri gli occhi di costui, affinchè vegga». E il Signore aprì gli occhi del servo, il quale vide tutta la montagna piena di cavalli e di carri di fuoco intorno ad Eliseo.17 E, orato, Eliseo disse: Signore mio, apri gli occhi di costui, acciò ch' egli veggia. E aperse il Signore gli occhi di quello ministro, e vidde: ecco tutto il monte pieno di carra, e di cavalli di fuoco intorno ad Eliseo.
18 I nemici poi discesero verso Eliseo, il quale pregò il Signore, dicendo: «Colpisci, o Signore, di cecità questa gente». E il Signore li colpì, affinchè secondo la parola di Eliseo, non avessero a vedere.18 E i nemici discenderono ad Eliseo; ed egli orò al Signore, dicendo: io ti priego, Signore, che tu percuota questa gente di cecità. E percossegli il Signore, che non vedessono, secondo la parola di Eliseo.
19 Disse allora ad essi Eliseo: «Non è questa la via e non è questa la città che voi cercate». Li condusse in Samaria;19 E disse loro [Eliseo]: non è questa la via, e non è questa la città; venite dopo me; io vi mostrerò l' uomo il quale voi andate cercando. E menogli in Samaria.
20 e quando furono entrati in Samaria, disse Eliseo: «Signore, apri gli occhi di costoro affinchè veggano». E il Signore aprì gli occhi loro e videro di essere nel mezzo di Samaria.20 Ed [entrati in Samaria], disse Eliseo: Signore, apri gli occhi di costoro, acciò che veggiano. E aperse loro [il Signore] gli occhi, e viddero ch' erano in mezzo di Samaria.
21 Il re di Israele, quando li ebbe veduti, domandò ad Eliseo: «Li devo uccidere, padre mio?».21 E il re d' Israel disse ad Eliseo, vedendo quella gente: padre, ucciderò io costoro?
22 Ma egli rispose: «Non ucciderli; tu infatti non li hai presi colla spada e coll'arco tuo, per aver diritto di ucciderli; ma metti loro davanti pane e acqua, perchè mangino e bevano e se ne tornino al loro signore».22 E quegli respuose: non; però che tu non gli hai presi col tuo arco, e non col tuo coltello, che gli debbi uccidere; poni dinanzi a loro del pane e dell' acqua, che mangino e beano, e ritornino al loro signore.
23 E fu portata loro una gran quantità di cibo e mangiarono e bevettero: poi li lasciò partire e se ne tornarono al loro signore, e i predoni della Siria non vennero più nella terra d'Israele.23 E fu posto loro innanzi grandi apparecchiamenti di cibi, e mangiarono e bevèno, e lasciogli andare, e vennero al loro signore; e da indi innanzi non vennero più i ladroncelli di Siria in Israel.
24 Dopo di ciò Benadad, re della Siria, riunì tutto il suo esercito e salì per assediare Samaria.24 E dopo questo Benadad re di Siria congregò tutto il suo esercito; e ascendè, e assediò Samaria.
25 In Samaria vi fu una grande carestia; e la città restò assediata tanto, che la testa di un asino era venduta per ottanta sicli d'argento e la quarta parte di un cabo di sterco di colombi per cinque sicli d'argento.25 E fu fatta grande fame in Samaria; e tanto tempo fu assediata, che il capo dell' asino valse ottanta denari d' ariento; e la quarta parte d'una misura, chiamata CABO, di sterco di colombi si vendea cinque denari d' ariento.
26 Mentre il re passava sulle mura, una donna gli gridò, dicendo: «Salvami, o re mio signore».26 E passando il re [d' Israel] per lo muro, una femina gridò a lui, e disse: signore mio re, salvami.
27 Ed egli disse: «Non ti salva il Signore; come posso io salvarti? col prodotto dell'aia o del torchio?». Poi il re soggiunse: «Che vuoi tu?», ed essa rispose:27 Ed egli respuose: non ti salverà il Signore; per che modo ti posso io salvare? dell' aja o del torculare? E disse il re: che vuogli? Ed ella disse:
28 «Questa donna mi ha detto: - Dammi il figliuol tuo che lo mangeremo oggi; domani poi mangeremo il mio. -28 Questa femina mi disse: dammi il tuo figliuolo, acciò che 'l mangiamo oggi; e il mio figliuolo mangeremo dimane.
29 Abbiamo adunque cotto il mio figliuolo e l'abbiamo mangiato. Poi il giorno seguente dissi a lei: - Dammi il tuo figlio, che lo mangeremo -; ma essa lo ha nascosto».29 Cocessimo il mio figliuolo, e mangiassimo. E io gli dissi l'altro dì: dà il tuo figliuolo, acciò che lo mangiamo. Ed ella nascose il suo figliuolo.
30 Avendo ciò udito, il re si stracciò le vesti e passava sopra le mura; e tutto il popolo vide il cilicio, di cui era coperto sopra la carne.30 La qual cosa udito il re, squarciò le vestimenta, e passava sopra il muro; e tutto il popolo vidde il cilicio, del quale era vestito il re di sotto alla carne.
31 Disse allora il re: «Dio mi faccia questo e mi aggiunga quello, se la testa di Eliseo figliuolo di Safat resta oggi sopra di lui».31 E disse il re: questo mi faccia Iddio, e questo aggiunga, se il capo di Eliseo figliuolo di Safat istarà [oggi] sopra lui.
32 Eliseo frattanto se ne stava in casa in compagnia di alcuni anziani. Il re mandò innanzi un messaggero, ma prima che esso arrivasse, Eliseo disse ai vecchi: «Non sapete che questo figlio di un omicida ha mandato uno a tagliarmi la testa? Badate bene quando verrà il messo, chiudete la porta e non lasciatelo entrare; poichè ecco si sente già dietro a lui il rumor dei passi del suo signore».32 Eliseo sedea in casa sua, e uomini antichi sedeano con esso lui. E mandò il re uno uomo innanzi; e prima che venisse il nuncio, disse a quelli vecchi: non sapete voi, che il figliuolo dell' omicidiale ha mandato quiritta per farmi tagliare il capo? vedete, quando verrà il messaggio, chiudete l'uscio e non lasciate entrare; ecco dopo lui anche il strepito degli piedi del suo signore.
33 Stava ancora parlando, quando giunse il messaggero che veniva a lui. [Il re] diceva: «Ecco un male così grande viene dal Signore; che posso mai io aspettarmi di più dal Signore?».33 E parlando a loro Eliseo, apparve il messaggio il quale venia a lui. E disse: ecco che dal Signore è cotanto male; che aspetto io più da lui?