Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 12


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Il Signore mandò adunque Natan a Davide; e quegli, venuto da lui, gli disse: «Eranvi in città due uomini; uno ricco ed uno povero.1 Il Signore adunque mandò Nathan a David: quegli andò, e gli disse: Due uomini erano nella stessa città, uno ricco, e l'altro povero:
2 Il ricco aveva pecore e buoi in gran quantità;2 Il ricco avea in gran numero pecore e bovi:
3 il povero non aveva nulla, tranne una piccola pecora da lui comperata e nutrita; essa gli era cresciuta accanto a lui coi figli suoi, mangiando dello stesso pane, bevendo alla stessa tazza e dormendo sul petto di lui; gli era come una figlia.3 Il povero poi non avea niente affatto, fuori che una piccola pecorella, che avea comperata e allevata, ed essa era cresciuta in casa sua insieme co' suoi figliuoli, mangiando il pane di lui, e bevendo alla sua coppa, e dormendo nel suo seno: ed ei la teneva in luogo di figliuola.
4 Venuto un certo pellegrino alla casa del ricco, questi volendo risparmiare le sue pecore e i suoi buoi, per imbandire un banchetto al forestiero sopraggiunto prese la pecora del povero e con essa preparò i cibi per colui che era venuto a trovarlo».4 Or essendo arrivato un forestiero a casa del ricco, risparmiando questi le sue pecore, e i suoi bovi per fare un banchetto all'ospite, che era venuto a casa sua, si pigliò la pecora del povero, e ne fece vivande per colui che era venuto a casa sua.
5 Davide si adirò grandemente contro quell'uomo e disse a Natan: «Viva il Signore! chi ha fatto questo è reo di morte;5 Sdegnato altamente David contro un tal uomo, disse a Nathan: Viva il Signore: colui che ha fatto questo, è reo di morte.
6 egli restituirà quattro volte il valore della pecora per il misfatto commesso e per non aver risparmiata [la pecora]».6 Pagherà quattro volte il valor della pecora per aver fatto tal cosa, e non aver avuta pietà.
7 Ma Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Ecco cosa dice il Signore Dio d'Israele: - Io ti ho unto re sopra Israele, ti liberai dalle mani di Saul,7 Ma Nathan disse a David: Tu se' quell’uomo: Ecco quello che dice il Signore re Dio d'Israele: Io ti unsi re d’Israele, e io ti salvai dalle mani di Saul.
8 diedi in tua mano la casa del padrone, e nelle tue braccia le mogli del tuo signore, ti affidai la casa d'Israele e di Giuda e se ciò è poco, aggiungerò anche molto di più.8 E ti feci padrone della casa del tuo Signore, e della casa d'Israele, e di Giuda: e se questo è poco, io ti aggiungerò cose molte maggiori.
9 Perchè allora hai disprezzato la parola del Signore e hai operato il male al mio cospetto? Tu hai colpito di spada Uria l'Eteo, hai preso poi per la tua moglie la moglie di lui e l'hai fatto uccidere colla spada dei figliuoli di Ammon.9 Per qual motivo adunque hai tu disprezzata la parola del Signore, facendo il male nel mio cospetto? tu hai ucciso di spada Uria di Heth, e hai presa per tua moglie la moglie di lui, e lui hai ucciso colla spada dei figliuoli di Ammon.
10 Perciò la spada non si partirà mai dalla tua casa, poichè hai disprezzato me e hai preso per tua sposa la moglie di Uria. -10 Per la qual cosa la spada penderà sempre sulla tua casa perchè tu mi hai disprezzato, e hai presa la moglie di Uria di Heth per farla tua moglie.
11 Pertanto questo dice il Signore: - Ecco, io susciterò sopra di te un male nella tua casa, toglierò sotto i tuoi occhi le mogli tue e le darò ad un altro, il quale dormirà colle tue mogli alla luce di questo sole.11 Quindi tali cose dice il Signore: Ecco che io farò nascere le tue sciagure dalla tua stessa casa, e sotto gli occhi tuoi prenderò le tue mogli, e darolle ad un altro, il qual dormirà colle stesse tue mogli in faccia a questo sole:
12 Tu hai agito di nascosto; io invece farò questo al cospetto di tutto Israele e alla luce del sole -».12 Perocché tu hai fatto in segreto, e io farò queste cose a vista di tutto Israele, e a vista di questo sole.
13 Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore»; e Natan rispose a Davide: «Anche il Signore ti ha rimesso il peccato; tu non morirai.13 E David disse a Nathan: Ho peccato contro il Signore. E Nathan disse a David: Il Signore ancora ha tolto il tuo peccato: tu non morrai.
14 Tuttavia poichè hai fatto bestemmiare i nemici del Signore a cagione del tuo peccato, il figlio che ti è nato morirà senz'altro».14 Ma perchè tu hai fatto che i nemici del Signore bestemmiassero per tal causa, il figliuolo che ti è nato, certamente morrà.
15 E Natan se ne ritornò a casa. Il Signore percosse anche il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide, e questi ne fu disperato.15 E Nathan se ne tornò a casa sua. E il Signore percosse il bambino partorito a David dalla moglie di Uria, e non vi restò speranza.
16 Davide pregò il Signore per il bambino e digiunò rigorosamente e segregatosi da tutti giacque sopra la terra.16 E David fece orazione al Signore pel bambino, e digiunò rigorosamente, e stava segregato, giacendo sopra la terra.
17 Vennero allora gli anziani della sua casa per sforzarlo a levarsi da terra, ma egli non volle nè prese con essi cibo alcuno.17 Ma andarono a lui i più vecchi domestici per astringerlo a levarsi da terra: ma nol volle fare, e non prese cibo con essi.
18 Accadde peraltro che il giorno settimo il bambino morì e i servi di Davide temettero di annunziargli che il bambino era morto, poichè si dicevano: «Ecco, quando era ancora in vita il fanciullo, noi gli parlavamo ed egli non voleva ascoltare le nostre parole; quanto più egli si affliggerà adesso se gli diremo: - Il bambino è morto -».18 Or venne che al settimo giorno il bambino si morì: e i servi di David non ardivano di dargli la nuova della morte del bambino: perocché dicevano: Quando il bambino era tuttora in vita, noi gli parlavamo, ed egli non ascoltava le nostre parole: quanto più si affliggerà ove noi gli diciamo: II bambino è morto?
19 Davide però come vide i suoi servi bisbigliare tra loro, capì che il pargoletto era spirato e rivolto ai suoi servi chiese: «È morto il bambino?». Quelli risposero: «Sì, è morto».19 Ma veggendo David, come i suoi servi cicalavano sotto voce: comprese, che il bambino era morto; e disse a' suoi servi: E’ egli forse morto il bambino? Risposero: È morto.
20 Si levò allora Davide da terra, si lavò e si unse, e mutate le vesti entrò nella casa del Signore e l'adorò; poi tornato in casa sua chiese che gli portassero da mangiare e mangiò.20 Allora David si alzò da terra e si lavò, e si unse: e cangiate le vesti entrò nella casa del Signore, e lo adorò, e tornato a sua casa chiese, che gli portasser da mangiare e mangiò.
21 I servi poi gli chiesero: «Che significa ciò che fai? quando ancora era vivo il bambino tu per lui digiunasti e piangesti, ed ora che il bambino è morto ti sei alzato e hai mangiato».21 E i suoi servi gli dissero: Che vuol dir questo? quando il bambino era ancor vivo, tu hai digiunato, e pianto: morto che è stato, ti sei alzato, e hai mangiato.
22 Ed egli rispose: «Per il bambino, quando ancora viveva, digiunai e piansi, poichè dicevo: - Chi sa che il Signore mi voglia forse concedere la vita del bambino?22 Ed egli disse: Ho digiunato, e ho pianto a causa del bambino, mentr'ei vivea tuttora, perchè io diceva: Chi sa, che forse il Signore non me lo renda, e resti in vita il figliuolo?
23 Ora poi che è morto, a che scopo digiunare? Posso io ancora richiamarlo in vita? Potrò bensì io andare a lui, ma egli non ritornerà mai più a me-».23 Ma ora ch'egli è morto, perchè ho io da digiunare? Potrò io ancor ritornarlo alla vita? piuttosto andrò io a trovarlo: ma egli non tornerà a me.
24 Davide consolò poi Betsabea sua moglie e, venuto a lei, dormì con essa, ed essa gli generò un figlio di nome Salomone e Dio lo amò.24 E David racconsolò Bethsabea sua moglie, e andò a dormir con essa: ed ella ebbe un figliuolo, e gli diede il nome di Salomone, e il Signore lo amò.
25 Davide lo affidò a Natan profeta e lo chiamò col nome di Amabile al Signore, poichè il Signore lo amava.25 E mandò il profeta Nathan, e gli fece porre il nome di Amabile al Signore, perchè il Signore lo amava.
26 Joab frattanto combatteva contro Rabbat dei figli di Ammon, ed espugnava la loro città capitale.26 Frattanto Gioab assediava Rabbath degli Ammoniti, e stava per espugnare quella città reale.
27 Joab pertanto inviò messi a Davide per dirgli: «Ho attaccato Rabbat e resta da espugnarsi la città delle acque;27 E spedì Gioab de’ messi a David per dirgli: Io ho fatto l’assedio della città di Rabbath, e sta per esser presa la città delle acque.
28 perciò raduna il rimanente del popolo e vieni a porre l'assedio alla città e prendila, affinchè qualora la città fosse distrutta da me, non se ne ascriva al mio nome la vittoria».28 Tu adunque raduna adesso il rimanente del popolo, e dà l'assalto alla città, e fattene padrone affinchè essendo soggiogata da me non si ascriva a me la vittoria.
29 Davide raccolse l'esercito e partì alla volta di Rabbat e assalitala la prese.29 Davidde pertanto adunò tutto il popolo, e si mosse verso Rabbath, e assalitala, la prese.
30 Tolse poi dalla testa del re loro il diadema del peso di un talento d'oro, ornato di gemme preziosissime, e venne posto sul capo di Davide. Asportò anche dalla città un ricchissimo bottino.30 E tolse dalla testa del loro re il diadema, che pesava un talento d'oro, e conteneva gemme di grandissimo pregio, il quale fu posto sulla testa di David. E riportò ancora grandissima preda della città:
31 Poi condottine via gli abitanti li fece segare e rastrellare con erpici di ferro, li tagliò a pezzi con coltelli e li gettò in fornaci per mattoni. Lo stesso fece a tutte le città dei figli di Ammon. Dopo di che Davide fece ritorno con tutto il suo esercito a Gerusalemme.31 E condottine via gli abitanti li fece segare, e fece passar sopra di loro dei carri con ruote di ferro; e li fece sbranare con coltelli, e gettare in fornaci da mattoni: così egli fece a tutte le città degli Ammoniti. E se ne tornò David con tutto l'esercito a Gerusalemme.