Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Apocalisse 3


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et angelo ecclesiae, quae est Sardis, scribe:
Haec dicit, qui habet septem spiritus Dei et septem stellas: Scio opera tua,quia nomen habes quod vivas, et mortuus es.
1 E all' angelo della Chiesa di Sardis scrivi: questo dice quel che ha sette Spiriti di Dio e sette stelle: io so le tue opere, perchè tu hai nome che tu vivi, e sei morto.
2 Esto vigilans et confirma cetera,quae moritura erant, non enim invenio opera tua plena coram Deo meo;2 Sii vigilante, e conferma li altri che saranno per dover morire; per che non trovo le opere tue esser piene dinanzi dal Dio mio.
3 in menteergo habe qualiter acceperis et audieris, et serva et paenitentiam age. Si ergonon vigilaveris, veniam tamquam fur, et nescies qua hora veniam ad te.3 Adunque abbi in mente, come tu hai ricevuto e udito, e serva e fa penitenza. Adunque se tu non vigilarai, io verrò [a te] come ladro, e non saperai a che ora verrò a te.
4 Sedhabes pauca nomina in Sardis, qui non inquinaverunt vestimenta sua et ambulabuntmecum in albis, quia digni sunt.4 Ma tu hai pochi nomi in Sardis, i quali non hanno imbrattate le vestimenta sue; e vegneranno meco in vestimenta bianche, perchè sono degni.
5 Qui vicerit, sic vestietur vestimentis albis,et non delebo nomen eius de libro vitae et confitebor nomen eius coram Patre meoet coram angelis eius.
5 Quel che vincerà, così sarà vestito di vestimenta bianche, e non desfarò il nome suo del libro della vita, e confessarò il nome suo dinanzi al Padre mio, e dinanzi alli suoi angeli.
6 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
6 Quel che ha orecchie oda quel che il Spirito dice alle Chiese.
7 Et angelo ecclesiae, quae est Philadelphiae, scribe:
Haec dicit Sanctus, Verus, qui habet clavem David, qui aperit, et nemo claudet;et claudit, et nemo aperit:
7 E all' angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi: questo dice quello il quale è santo e vero, che ha la chiave di David; il quale apre, e nessuno serra; serra, e nessuno apre:
8 Scio opera tua — ecce dedi coram te ostiumapertum, quod nemo potest claudere — quia modicam habes virtutem, et servastiverbum meum et non negasti nomen meum.8 Io so le opere tue; ed ecco ch' io ho dato dinanzi a te la porta aperta, la quale nessuno potrà serrare; perchè tu hai poche virtù, e hai servato la parola mia, e non hai negato il nome mio.
9 Ecce dabo de synagoga Satanae, quidicunt se Iudaeos esse et non sunt, sed mentiuntur; ecce faciam illos, utveniant et adorent ante pedes tuos et scient quia ego dilexi te.9 Ecco ch' io darò della sinagoga di satana alcuni, li quali si dicono esser iudei, e non sono, ma mentono per la gola; ecco ch' io farò che verranno, e adoraranno dinanzi alli tuoi piedi; e saveranno ch' io t'ho amato.
10 Quoniamservasti verbum patientiae meae, et ego te servabo ab hora tentationis, quaeventura est super orbem universum tentare habitantes in terra.10 Conciosia che tu hai servato la parola della pazienza mia, e io servarò te alla ora della tentazione che ha a venire al mondo a provar quelli che àbitano in terra.
11 Venio cito;tene quod habes, ut nemo accipiat coronam tuam.11 Ecco che vengo presto; tieni quel che tu hai, acciò che alcuno non ti toglia la corona tua.
12 Qui vicerit, faciam illumcolumnam in templo Dei mei, et foras non egredietur amplius; et scribam supereum nomen Dei mei et nomen civitatis Dei mei, novae Ierusalem, quae descendit decaelo a Deo meo, et nomen meum novum.
12 Quel che vincerae farò colonna nel tempio del Dio mio, e fuor non uscirà mai più; e scriverò sopra di quello il nome del Dio mio, e il nome della città del Dio mio, della nuova Ierusalem, la quale discende del cielo dal Dio mio, e il nome mio nuovo.
13 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis.
13 Chi ha orecchie oda quel che il Spirito dice alle Chiese.
14 Et angelo ecclesiae, quae est Laodiciae, scribe:
Haec dicit Amen, testis fidelis et verus, principium creaturae Dei:
14 E all' angelo della Chiesa di Laodicea scrivi: questo dice il testimonio fedele e vero, il quale è principio della creatura di Dio:
15 Scioopera tua, quia neque frigidus es neque calidus. Utinam frigidus esses autcalidus!15 Io so le opere tue; perchè tu non sei frigido nè caldo; volesse Dio che tu fosti frigido ovver caldo!
16 Sic quia tepidus es et nec calidus nec frigidus, incipiam te evomereex ore meo.16 Ma perche tu se' tiepido, e non se' frigido nè caldo, io cominciarò a vomerti fuora della bocca mia.
17 Quia dicis: “Dives sum et locupletatus et nullius egeo”, etnescis quia tu es miser et miserabilis et pauper et caecus et nudus,17 Perche tu dici: io son ricco e pieno, e non ho bisogno di alcuno; e non sai che tu se' misero e miserabile e povero e cieco e nudo.
18 suadeotibi emere a me aurum igne probatum, ut locuples fias et vestimentis albisinduaris, et non appareat confusio nuditatis tuae, et collyrium ad inunguendumoculos tuos, ut videas.18 (Adunque) io ti consiglio che tu debba comprare da me dell' auro affogato probato, acciò che tu diventi ricco; e tu ti vestirai con le vesti bianche, acciò che non appaia la confusione della nudità tua; e ungi li tuoi occhi di collirio acciò che tu vedi.
19 Ego, quos amo, arguo et castigo. Aemulare ergo etpaenitentiam age.19 Io castigo e riprendo quelli che amo. Ama adunque, e fa penitenza.
20 Ecce sto ad ostium et pulso. Si quis audierit vocem meam etaperuerit ianuam, introibo ad illum et cenabo cum illo, et ipse mecum.20 Ecco, io sto all' uscio, e batto; se alcuno udirà la voce mia, e aprirà a me la porta, entrarò a quello, e cenarò con esso, e lui meco.
21 Quivicerit, dabo ei sedere mecum in throno meo, sicut et ego vici et sedi cum Patremeo in throno eius.
21 E quel che vincerà, darò a sedere meco nel mio trono, e così come io vinsi, e ho seduto con il Padre mio nel trono suo.
22 Qui habet aurem, audiat quid Spiritus dicat ecclesiis ”.
22 Quel che ha orecchie oda quel che il Spirito dice alle Chiese.