Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giosuè 10


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Quae cum audisset Adonise dec rex Ierusalem, quod scili cet cepisset Iosue Hai et subvertisset eam — sicut enim fecerat Iericho et regi eius, sic fecit Hai et regi illius — et quod pacem fecissent Gabaonitae cum Israel et essent in medio eorum,1 La qual cosa conciosia cosa che l'udisse Adonisedec, re di Ierusalem, che ciò fosse che Iosuè avesse presa la città di Ai, e avessela disfatta; e come avea fatto a Gerico e al re suo, così fece ad Ai e al re suo; e che i Gabaoniti se ne fossono andati ad Israel, e fossono patteggiati con loro,
2 timuerunt valde. Urbs enim magna erat Gabaon, sicut una regalium civitatum, et maior oppido Hai, omnesque viri eius bellatores fortissimi.2 ebbe grande paura; imperciò che Gabaon sì era grande cittade, e una delle cittadi regali, e maggiore che il castello d' Ai, e tutti i suoi combattitori fortissimi.
3 Misit ergo Adonisedec rex Ierusalem ad Oham regem Hebron et ad Pharam regem Ierimoth, ad Iaphia quoque regem Lachis et ad Dabir regem Eglon dicens:3 E mandò Adonisedec, re di Ierusalem, ad Oam re di Ebron, e a Faran re di Ierimot, e a Iafia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon, dicendo:
4 “ Ascendite ad me et ferte praesidium, ut expugnemus Gabaon, quia fecit pacem cum Iosue et filiis Israel ”.4 Venite su con meco a farmi aiuto, a ciò che (combattiamo e) pigliamo Gabaon, (e sappiamo quale è la cagione) che s'è fuggito ai figliuoli d' Israel a Iosuè.
5 Congregati igitur ascenderunt quinque reges Amorraeorum: rex Ierusalem, rex Hebron, rex Ierimoth, rex Lachis, rex Eglon simul cum exercitibus suis; et castrametati sunt circa Gabaon oppugnantes eam.
5 E raunati insieme cinque re degli Amorrei andorono suso, cioè il re [di Ierusalem e il re] di Ebron e il re di Ierimot e il re di Lachis e il re di Eglon, tutti insieme con loro oste (e con la loro gente da combattere, e andarono), e puosero il campo a lato a Gabaon, combattendola.
6 Habitatores autem Gabaon miserunt ad Iosue, qui tunc morabatur in castris apud Galgalam, et dixerunt ei: “ Ne retrahas manus tuas ab auxilio servorum tuorum! Ascende cito et libera nos ferque praesidium: convenerunt enim adversum nos omnes reges Amorraeorum, qui habitant in montanis ”.6 E quelli della città assediati sì mandarono a Iosuè, il quale era a campo in Galgala, e sì gli dissono non tardare di dare aiutorio alli servi tuoi, vieni suso tosto e liberaci e aiutaci, imperciò che sono raunati tutti i re degli Amorrei contro a noi, i quali abitano su ne' monti.
7 Ascenditque Iosue de Galgalis, et omnis exercitus bellatorum cum eo, viri fortissimi.7 E levossi suso Iosuè di Galgala, e tutto l'oste de' combattitori con lui, uomini fortissimi.
8 Dixitque Dominus ad Iosue: “Ne timeas eos! In manus enim tuas tradidi illos; nullus tibi ex eis resistere poterit ”.8 E disse Iddio Signore a Iosuè: non avere paura di loro, imperciò ch' io gli ho dati (e messi) nelle tue mani, e niuno di loro ti potrà contrastare.
9 Irruit itaque Iosue super eos repente tota ascendens nocte de Galgalis,9 E corse sopra di loro in fretta Iosuè, venendo tutta la notte di Galgala.
10 et conturbavit eos Dominus a facie Israel; contrivitque plaga magna in Gabaon ac persecutus est per viam ascensus Bethoron et percussit usque Azeca et Maceda.10 E lo Signore li sbigottì dinanzi alli figliuoli d'Israel, e sì gli percosse in Gabaon di una grande piaga, e sì gli perseguitò per la via dove si va suso in Bet-oron, e sì gli perseguitò (Iosuè) e uccise, insino ad Azeca e a Maceda.
11 Cumque fugerent filios Israel et essent in descensu Bethoron, Dominus misit super eos lapides magnos de caelo usque Azeca, et mortui sunt multo plures lapidibus grandinis, quam quos gladio percusserant filii Israel.
11 E fuggendo loro i figliuoli d' Israel, e fossero nell' andare giuso di Bet-oron, Iddio Signore mandò adosso loro dal cielo pietre grandissime, d'insino ad Azeca; e più ne morirono assai delle pietre, che non furono coloro che aveano morti colle coltella i figliuoli d' Israel.
12 Tunc locutus est Iosue Domino in die, qua tradidit Amorraeum in conspectu filiorum Israel, dixitque coram Israel:
“ Sol, in Gabaon ne movearis,
et luna, in valle Aialon ”.
12 E allora favellò Iosuè a Dio Signore (e ord) quel dì che gli avea dato l' Amorreo (e isconfitto) dinanzi a' figliuoli d' Israel, e disse dinanzi a loro: sole, non (ti mutare e non) ti muovere dirimpetto a Gabaon (cioè istà fermo) e tu, luna, verso la valle d'Aialon non ti muovere.
13 Steteruntque sol et luna,
donec ulcisceretur se gens de inimicis suis.
Nonne scriptum est hoc in libro Iusti? Stetit itaque sol in medio caeli et non festinavit occumbere spatio unius fere diei.
13 E istetteno il sole e la luna fermi, insino a tanto che (Iosuè e Israel) si vendicasse de' suoi nemici. Non è egli iscritto questo nel libro de' giusti? Egli istette, il sole, nel mezzo del cielo; e non s' affrettò di tramontare per ispazio d' uno dì.
14 Non fuit antea et postea sicut dies illa, oboediente Domino voci hominis, quia Dominus pugnavit pro Israel.14 E non venne mai, nè innanzi nè poi, sì grande dì, obbedendo Iddio alla voce dell' uomo, e combattendo per Israel.
15 Reversusque est Iosue cum omni Israel in castra Galgalae.
15 E tornò Iosuè, con tutti i figliuoli d' Israel, nell'oste di Galgala.
16 Fugerant autem quinque reges et se absconderant in spelunca urbis Maceda.16 E i cinque re erano fuggiti, e si nascoseno nella spelonca della cittade di Maceda.
17 Nuntiatumque est Iosue quod inventi essent quinque reges latentes in spelunca urbis Maceda.17 E fu nunciato (e ridetto) a Iosuè, che fossono trovati quelli cinque re, nascosti nella spelonca di Maceda.
18 Qui praecepit: “ Volvite saxa ingentia ad os speluncae et ponite viros, qui clausos custodiant.18 Il quale comandò a' compagni suoi, e disse: volgete (e ponete) sassi grandissimi alla bocca della spelonca, e ponetevi uomini savi e discreti, che gli guardino bene.
19 Vos autem nolite stare, sed persequimini hostes et extremos quoque fugientium caedite; ne dimittatis eos urbium suarum intrare praesidia, quia tradidit eos Dominus Deus vester in manus vestras ”.
19 Ma voi non vogliate più istare, ma perseguitate i nemici; e tutti coloro (che trovate di dietro di coloro) che fuggono, sì gli (tagliate e) uccidete; non gli lasciate entrare nelle fortezze delle cittadi loro, i quali Iddio nostro Signore ha dati nelle vostre mani.
20 Caesis igitur adversariis plaga maxima usque ad internecionem, ut reliquiae tantum ex eis effugere possent in civitates munitas,20 E tagliati (e morti) gli avversarii (e nemici) d'una grande piaga, e consumatigli quasi tutti, coloro i quali erano potuti fuggire [da] Israel sì entrarono nelle cittadi acconcie e armate.
21 reversus est omnis exercitus ad Iosue in Maceda ad castra, sani et integri; nullusque contra filios Israel mutire ausus est.
21 E tornò tutta l'oste a Iosuè in Maceda, dove allora erano le trabacche, e il campo e l'oste, tutti sani e in quello numero che sì furono; e non fu niuno ardito contro a' figliuoli d' Israel d' aprire la bocca nè fiatare.
22 Praecepitque Iosue dicens: “ Aperite os speluncae et producite ad me quinque reges, qui in ea latitant ”.22 E comandò Iosuè, dicendo loro: aprite la bocca della spelonca, e menatemi i cinque re i quali vi stanno nascosti dentro.
23 Feceruntque sic et eduxerunt ad eum quinque reges de spelunca: regem Ierusalem, regem Hebron, regem Ierimoth, regem Lachis, regem Eglon.23 E fecero i (fanti e) ministri sì come era istato loro comandato; e sì gli menarono i cinque re della spelonca; cioè il re di Ierusalem, il re d' Ebron, il re di Ierimont e il re di Lachis e il re di Eglon.
24 Cumque educti essent ad eum, vocavit omnes viros Israel et ait ad principes exercitus, qui secum erant: “Accedite et ponite pedes super colla regum istorum”. Qui cum accessissent et subiectorum colla pedibus calcarent,24 Ed essendo tutti menati a lui, sì chiamò tutti i figliuoli d' Israel, e disse a' principi dell' oste i quali erano con lui: andate e ponete i piedi sopra i colli di quegli re. I quali essendo andati, e ponendo i piedi e calcando i colli di costoro che istavano di sotto loro,
25 rursum ait ad eos: “ Nolite timere nec paveatis; confortamini et estote robusti! Sic enim faciet Dominus cunctis hostibus vestris, adversum quos dimicatis ”.25 un' altra volta disse loro Iosuè: non abbiate paura niuna, nè non vi sbigottite, confortatevi e siate (forti e) robusti; così farà Iddio a tutti i vostri nemici, contra' quali voi andate a combattere.
26 Percussitque Iosue et interfecit eos atque suspendit super quinque ligna; fueruntque suspensi usque ad vesperum.26 E sì gli percosse Iosuè (e uccisegli) e impiccogli in su cinque legni; e istetteno impiccati d'insino al vespro.
27 Cumque occumberet sol, praecepit Iosue, ut deponerent eos de lignis; et depositos proiecerunt in speluncam, in qua latuerant, et posuerunt super os eius saxa ingentia, quae permanent usque in praesens.
27 E tramontando poi il sole, comandò a' suoi compagni, che gli spiccassero d' in su le forche. I quali posti giuso, sì gli gittarono nella spelonca nella quale s'erano nascosi; e puosero loro addosso sassi grandissimi e pesanti, i quali vi stanno insino al di presente.
28 Eodem quoque die Macedam cepit Iosue et percussit eam in ore gladii regemque illius interfecit et omnes habitatores eius; non dimisit in ea ullas reliquias fecitque regi Maceda, sicut fecerat regi Iericho.
28 E in quel dì medesimo Iosuè prese Maceda, e sì la messe alle coltella, e uccise il re suo e tutti i suoi abitatori, e non ci lasciò entro reliquia (nè casa nè persona niuna); e così fece al re di Maceda sì come fece al re di Gerico.
29 Transivit cum omni Israel de Maceda in Lobna et pugnabat contra eam.29 E poi passò con tutto Israel di Maceda in Lebna, e combatteva contro a loro.
30 Quam tradidit Dominus cum rege suo in manu Israel, percusseruntque urbem in ore gladii et omnes habitatores eius; non dimiserunt in ea ullas reliquias feceruntque regi Lobna, sicut fecerant regi Iericho.
30 La quale Iddio Signore (gli) diede nelle (sue) mani d' Israel, insieme col suo re; e sì cacciarono a terra la città, e uccisero tutti i suoi abitatori (e miseno) alle punta delle coltella, e non vi lasciarono dentro niuna reliquia; e feceno al re di Lebna, come feceno al re di Gerico.
31 De Lobna transivit Iosue in Lachis cum omni Israel et, exercitu per gyrum disposito, oppugnabat eam.31 E di Lebna passò con tutto Israel in Lachis; e posto l'oste intorno alla città, sì la combattea.
32 Tradiditque Dominus Lachis in manu Israel, qui cepit eam die altero; atque percussit in ore gladii omnemque animam, quae fuerat in ea, sicut fecerat Lobna.32 E diede Iddio Signore Lachis nelle mani (de' figliuoli) d' Israel; e sì la pigliò l' altro dì, e misela alle punte delle coltella; e tutte l'anime (diuomo o di bestia) quali furono trovate dentro, così ne fece, come avea fatto alla città (e alla gente) di Lebna.
33 Eo tempore ascendit Horam rex Gazer, ut auxiliaretur Lachis; quem percussit Iosue cum omni populo eius usque ad internecionem.33 In quello tempo venne suso il re di Gazer, il quale si chiamava Oram, acciò che desse aiuto alla città di Lachis. Il quale percosse Iosuè (e isconfisse e uccise) con tutto il popolo suo, insino che ne rimase niuno.
34 Transivitque de Lachis in Eglon cum omni Israel et circumdedit34 E passò di Lachis (e partissi, e venne) in Eglon; e sì la attorniò.
35 atque expugnavit eam eadem die percussitque in ore gladii omnes animas, quae erant in ea, iuxta omnia, quae fecerat Lachis.
35 E combattella, e quello medesimo di sì messe alle coltella tutte l' anime che v'erano dentro, secondo quello che avea fatto in Lachis.
36 Ascendit quoque cum omni Israel de Eglon in Hebron et pugnavit contra eam.36 E sali suso, con tutto quanto l'oste d' Israel, di Eglon; e venne in Ebron, e combatteo contro a lei.
37 Cepitque eam et percussit in ore gladii, regem quoque eius et omnia oppida eius universasque animas, quae ibi fuerant commoratae; non reliquit ullas reliquias: sicut fecerat Eglon, sic fecit et Hebron, cuncta, quae in ea repperit, consumens gladio.37 E sì la pigliò, e misela alle coltella, e il re suo e tutte le castella di quella contrada, e tutte l'anime che dentro v'erano istate; e non vi lasciò reliquia niuna; sì come avea fatto ad Eglon, così fece ad Ebron, tutte le cose (e uomini e animali) consumando colle coltella.
38 Inde reversus cum omni Israel in Dabir oppugnavit38 Quindi tornato, venne in Dabir.
39 et cepit eam; regem quoque eius et omnia oppida eius percussit in ore gladii; non dimisit in ea ullas reliquias: sicut fecerat Hebron et Lobna et regibus earum, sic fecit Dabir et regi illius.
39 E si la pigliò, e sì la guastò; e il re suo e tutte le castella d' intorno si mise alle punte della coltella, e non vi lasciò reliquia niuna; sì come avea fatto ad Ebron e a Lebna e alle contrade loro, così fece a Dabir e al re suo.
40 Percussit itaque Iosue omnem terram: montanam et Nageb atque Sephelam et declivia cum regibus suis; non dimisit in ea ullas reliquias, sed omne, quod spirare poterat, interfecit, sicut praeceperat Dominus, Deus Israel.40 E isconfisse Iosuè (e cacciò a terra) tutte le terre de' monti e della parte del mezzodì, e tutte quelle del piano, e Asedot con tutti i suoi re; e non vi lasciò reliquia niuna, ma tutte quelle cose che poteano respirare sì uccise, come avea comandato Iddio Signore d' Israel,
41 Et percussit eos a Cadesbarne usque Gazam, omnem terram Gosen usque Gabaon,41 da Cadesbarne insino a Gaza; tutta quanta la terra di Gosen, insino a Gabaon,
42 universosque reges et regiones eorum uno cepit impetu; Dominus enim, Deus Israel, pugnabat pro Israel.42 tutti quanti i re, e le loro contrade, tutte le pigliò ad uno tratto, e sì le guastò; imperciò che Iddio Signore d' Israel si combatteo per lui.
43 Reversusque est Iosue cum omni Israel ad locum castrorum in Galgala.
43 E tornò con tutto Israel al luogo (dell' oste e) del campo in Galgala.