Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 16


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et accesserunt ad eum pharisaei et sadducaei tentantes et rogaverunteum, ut signum de caelo ostenderet eis.1 E andorono da lui li Farisei e Sadducei, tentandolo e pregandolo ch' egli li mostrasse uno segno del cielo.
2 At ille respondens ait eis: “ Factovespere dicitis: “Serenum erit, rubicundum est enim caelum”;2 Ed egli rispondendo disse a loro: fatta la sera, voi dicete: sarà sereno, imperò ch' egli è rubicondo il cielo.
3 et mane: “Hodietempestas, rutilat enim triste caelum”. Faciem quidem caeli diiudicare nostis,signa autem temporum non potestis.3 E la mattina dicete: sarà la tempesta, imperò che lampa il nuvoloso cielo.
4 Generatio mala et adultera signum quaerit,et signum non dabitur ei, nisi signum Ionae ”. Et, relictis illis, abiit.
4 Voi avete saputo (con effetto) giudicare la faccia del cielo; ma non potete sapere li segni dei tempi? La generazione prava e adultera cerca il segno; e non li sarà dato segno altro che quello di Iona profeta. E lasciati quelli, si partì.
5 Et cum venissent discipuli trans fretum, obliti sunt panes accipere.5 Ed essendo venuti li discepoli suoi oltre il mare, dimenticoronsi togliere del pane.
6 Iesusautem dixit illis: “ Intuemini et cavete a fermento pharisaeorum etsadducaeorum ”.6 Il quale disse a quelli: guardatevi dal levamento de' Farisei e de' Sadducei.
7 At illi cogitabant inter se dicentes: “ Panes nonaccepimus!”.7 E quelli fra sè pensavano, dicendo: (egli dice questo) imperò che non abbiamo tolto il pane.
8 Sciens autem Iesus dixit: “ Quid cogitatis inter vos, modicaefidei, quia panes non habetis?8 Ma sapendo Iesù, disse: che pensate voi, o uomini di poca fede, imperò che voi non avete pane?
9 Nondum intellegitis neque recordamini quinquepanum quinque milium hominum, et quot cophinos sumpsistis?9 Ancora nou intendete, nè (etiam) vi ricordate de' cinque pani e de' cinque milia uomini (che furono saziati) e di quante coffe che ricoglieste?
10 Neque septem panumquattuor milium hominum, et quot sportas sumpsistis?10 Ed (etiam non vi ricordate) de' sette pani de' quattro milia uomini, e di quante sporte voi ricoglieste?
11 Quomodo non intellegitisquia non de panibus dixi vobis? Sed cavete a fermento pharisaeorum etsadducaeorum ”.11 Il perchè non intendete, come [non] vi ho detto del pane, dicendo: guardatevi dal levamento de' Farisei e Sadducei?
12 Tunc intellexerunt quia non dixerit cavendum a fermentopanum sed a doctrina pharisaeorum et sadducaeorum.
12 Allora loro intesero ch' egli non avea detto di guardarsi dal levamento del pane, ma dalla dottrina de' Farisei e Sadducei.
13 Venit autem Iesus in partes Caesareae Philippi et interrogabat discipulossuos dicens: “ Quem dicunt homines esse Filium hominis?”.13 Ma venne Iesù nelle parti di Cesarea dove era Filippo, e domandava li suoi discepoli, e diceva: chi dicono li uomini che sia il Figliuolo dell' uomo?
14 At illidixerunt: “ Alii Ioannem Baptistam, alii autem Eliam, alii vero Ieremiam, autunum ex prophetis ”.14 Ed egli dissero: alcuni dicono ch' è Ioanne Battista, altri dicono ch' è Elia, altri dicono Ieremia, ovvero uno degli altri profeti.
15 Dicit illis: “ Vos autem quem me esse dicitis? ”.15 E Iesù disse a loro: e voi che dicete che sia?
16 Respondens Simon Petrus dixit: “ Tu es Christus, Filius Dei vivi ”.16 Rispose Simon Pietro, e disse: tu sei Cristo, figliuolo di Dio vivo.
17 Respondens autem Iesus dixit ei: “ Beatus es, Simon Bariona, quia caro etsanguis non revelavit tibi sed Pater meus, qui in caelis est.17 E Iesù disse: beato sei, Simon Bar Iona, imperò che la carne nè il sangue non te l' ha rivelato, ma il Padre mio ch' è in cielo.
18 Et ego dicotibi: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam; et portaeinferi non praevalebunt adversum eam.18 E io ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa pietra edificherò la chiesa mia, e le porte dell' inferno non averanno possanza contra lei.
19 Tibi dabo claves regni caelorum; etquodcumque ligaveris super terram, erit ligatum in caelis, et quodcumquesolveris super terram, erit solutum in caelis ”.19 E a te darò le chiavi del regno del cielo; e qualunque tu legarai sopra la terra, sarà legato in cielo; e qualunque tu scioglierai sopra la terra, sarà soluto in cielo.
20 Tunc praecepit discipulis,ut nemini dicerent quia ipse esset Christus.
20 Allora comandò alli suoi discepoli, che loro non dicessero ad alcuno, com' egli fusse Iesù Cristo.
21 Exinde coepit Iesus ostendere discipulis suis quia oporteret eum ireHierosolymam et multa pati a senioribus et principibus sacerdotum et scribis etoccidi et tertia die resurgere.21 E dopo incominciò Iesù a mostrare ai suoi discepoli, come bisognavali andare in Ierusalem, e patir molte cose dalli antiqui e Scribi, e dalli prìncipi de sacerdoti, e bisognavali essere ucciso, e resuscitare il terzo giorno.
22 Et assumens eum Petrus coepit increpare illumdicens: “ Absit a te, Domine; non erit tibi hoc ”.22 E Pietro incominciò a contradicerli, dicendo: Signore, partisi da te; questo a te non sarà.
23 Qui conversus dixitPetro: “ Vade post me, Satana! Scandalum es mihi, quia non sapis ea, quae Deisunt, sed ea, quae hominum! ”.
23 Ed egli, voltato a lui, disse: vattene indietro, Satana; tu a me sei scandalo, imperò che non sai quelle cose che son di Dio, ma quelle che sono delli uomini.
24 Tunc Iesus dixit discipulis suis: “ Si quis vult post me venire, abnegetsemetipsum et tollat crucem suam et sequatur me.24 Allora disse Iesù alli suoi discepoli: se alcuno vole venire dopo me, anneghi sè stesso, e toglia la croce sua, e sèguiti me.
25 Qui enim voluerit animamsuam salvam facere, perdet eam; qui autem perdiderit animam suam propter me,inveniet eam.25 E chi vuole salvare l' anima sua, perderalla; e colui che la perderà per me, la ritroverà.
26 Quid enim prodest homini, si mundum universum lucretur, animaevero suae detrimentum patiatur? Aut quam dabit homo commutationem pro anima sua?26 E che utilità è all' uomo, s' egli tutto il mondo guadagnasse, e patisse il danno dell' anima sua? Ovvero che cambio darà l'uomo per l'anima sua?
27 Filius enim hominis venturus est in gloria Patris sui cum angelis suis, ettunc reddet unicuique secundum opus eius.27 E il Figliuolo dell' uomo dee venire colli angioli suoi nella gloria del Padre suo; e allora renderà a ciascheduno secondo l'opera sua.
28 Amen dico vobis: Sunt quidam de hicstantibus, qui non gustabunt mortem, donec videant Filium hominis venientem inregno suo ”.
28 In verità vi dico, che sono alcuni di quelli che sono qui, li quali non gustaranno la morte insino a tanto che vederanno il Figliuolo dell' uomo venire nel regno suo.