Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Abacuc 1


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Oraculum, quod vidit Habacuc propheta.
1 Questo è il carico il quale vidde Abacuc profeta.
2 Usquequo, Domine, clamabo,
et non exaudis?
Vociferabor ad te: “ Violentia! ”,
et non salvas?
2 Insino a quando, Signore, chiamerò, e non mi esaudirai? griderò io ad alta voce a te, patendo io violenza, e non mi salverai?
3 Quare ostendisti mihi iniquitatem
et malitiam vides?
Et vastitas et violentia est coram me,
et facta est contentio, et iurgium exoritur.
3 Perche m' hai tu dimostrata la iniquità e la fatica, e ch' io veggia la preda e la ingiustizia contro a me? (Per che ragguardi i dispregiatori, e taci quando lo empio conculca colui ch' è più giusto di lui, e farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno guida?) E fatto è il giudicio, e la contradizione più potente.
4 Propter hoc languet lex,
et non pervenit usque ad finem iudicium.
Quia impius praevalet adversus iustum,
propterea egreditur iudicium perversum.
4 Per questo è lacerata (e squarciata) la legge, e il giudicio non perviene infino alla fine; però che lo empio prevale contro al giusto, e però esce il giudicio perverso.
5 “ Aspicite in gentibus et videte,
admiramini et obstupescite,
quia opus facio in diebus vestris,
quod nemo credet, cum narrabitur.
5 Ragguardate nelle genti, e vedete; e maravigliatevi, e stupefatevi; però che una operazione è fatta ne' dì vostri, la quale niuno crederà quando fia narrata.
6 Quia ecce ego suscitabo Chaldaeos,
gentem amaram et velocem,
ambulantem super latitudinem terrae,
ut possideat tabernacula non sua.
6 Però che, ecco che io susciterò i Caldei, gente amara e veloce, la quale anderà sopra la latitudine della terra, acciò che possegga i tabernacoli non suoi.
7 Horribilis et terribilis est,
ex semetipsa iudicium eius
et maiestas eius egredietur.
7 Orribile è, e terribile; e da lei medesima uscirà il giudicio e il carico suo.
8 Leviores pardis equi eius
et saeviores lupis deserti;
et accurrunt equites eius:
equites namque eius de longe venient,
volabunt quasi aquila
festinans ad comedendum.
8 I cavalli suoi sono più leggieri che pardi, e più veloci che lupi vespertini; e spargerannosi gli uomini suoi da cavallo; però che gli uomini suoi da cavallo verranno da lungi, e voleranno come l'aquila la quale con fretta va a mangiare.
9 Omnes, ut violentiam faciant, venient,
omnes facies eorum ventus urens;
et congregabunt quasi arenam captivos.
9 Tutti verranno alla preda, e le faccie loro saranno come vento ardente; e radunerà li prigioni come la rena.
10 Et ipsa reges subsannabit,
tyrannis illudet;
ipsa super omnem munitionem ridebit
et comportabit aggerem et capiet eam.
10 Ed egli trionferà delli re, e riderassi (e farassi beffe) de' tiranni; egli si riderà (e farassi beffe) d'ogni fortezza, e porterà seco il terreno per fare il monte alto rimpetto alle mura per combatterla, e piglieralla.
11 Tunc ultra progrediens quasi ventus pertransibit
et constituet fortitudinem suam deum suum ”.
11 Allora si tramuterà lo spirito suo, e trapasserà e caderà: or è questa la fortezza del suo iddio?
12 Numquid non tu a principio, Domine,
Deus meus, sanctus meus,
qui non morieris?
Domine, ad iudicium posuisti eam; petra mea, ad corripiendum fundasti eam.
12 Or non se tu il mio Signore Iddio dal principio (cioè ab eterno), e sei il santo mio, e non morremo? Signore, tu l' hai posto in giudicio; e fondastilo forte acciò che tu correggessi (molti per mezzo di lui).
13 Mundi sunt oculi tui, ne videas malum;
et respicere ad iniquitatem non poteris.
Quare respicis super inique agentes et taces, devorante impio iustiorem se?
13 Gli occhi tuoi sono mondi (e netti), acciò che tu non veggia il male; e non potrai ragguardare alla iniquità; per che non ragguardi tu sopra coloro che fanno le cose inique? e taci, quando l'empio divora colui che è più giusto di lui?
14 Fecisti homines quasi pisces maris,
quasi reptile non habens principem super se.
14 E farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno principe?
15 Omnes in hamo sublevat,
trahit eos in sagena sua
et congregat in rete suo;
super hoc laetatur et exsultat.
15 Ogni cosa solleverà coll' amo suo; trasselo (e radunerallo) nella rete sua; sopra ciò si farà lieto, e rallegrerassi.
16 Propterea immolat sagenae suae
et sacrificat reti suo,
quia in ipsis incrassata est portio eius,
et cibus eius pinguis.
16 Però sacrificherà alla rete sua, e offerirà alla rete sua; per che in essa è ingrassata la parte sua, e il cibo suo eletto.
17 Propter hoc ergo evaginabit gladium suum semper,
ut interficiat gentes sine misericordia?
17 Per questo adunque spande la rete sua, e non cessa d' uccidere sempre le genti.