Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Daniele 9


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 In anno primo Darii filii Asueri de semine Medorum, qui impe ravit superregnum Chaldaeorum,1 L'anno primo di Dario figliuolo di Assuero della stirpe de' Medi, il quale governò il regno de' Caldei.
2 anno uno regni eius, ego Daniel intellexi in librisnumerum annorum, de quo factus est sermo Domini ad Ieremiam prophetam, utcomplerentur desolationes Ierusalem, septuaginta anni;2 Il primo anno del regno di lui, io Daniele considerai ne' libri il numero degli anni, di cui parlò il Signore a Geremia profeta, che dovean essere settanta anni completi della desolazione di Gerusalemme,
3 et posui faciem meam adDominum Deum meum, ut quaererem rogationem et deprecationem in ieiuniis, saccoet cinere.3 E rivolsi la mia faccia al Signore Dio mio per pregarlo, e supplicarlo ne' digiuni, nel cilizio, e nella cenere;
4 Et oravi Dominum Deum et confessus sum et dixi:
“ Obsecro, Domine, Deus magne et terribilis, custodiens pactum etmisericordiam diligentibus eum et custodientibus mandata eius;
4 E feci orazione al Signore Dio mio, e a lui diedi laude, e dissi: Invoco te, Signore, Dio grande, e terribile, che mantieni il patto, e la misericordia con que', che ti amano, e osservano i tuoi comandamenti:
5 peccavimus,inique fecimus, impie egimus et recessimus et declinavimus a mandatis tuis aciudiciis tuis;5 Noi abbiam peccato, abbiam commessa l'iniquità, abbiamo operato empiamente, e ci siamo tirati indietro, e siamo usciti della strada de' tuoi comandamenti, e de tuoi giudizj:
6 non oboedivimus servis tuis prophetis, qui locuti sunt innomine tuo regibus nostris, principibus nostris, patribus nostris omnique populoterrae.6 Non abbiamo ubbidito a' tuoi servi, i profeti, i quali in nome tuo parlarono a nostri regi, e a' nostri principi, e a' padri nostri, e a tutto il popolo della terra.
7 Tibi, Domine, iustitia; nobis autem confusio faciei, sicut est hodieviro Iudae et habitatoribus Ierusalem et omni Israel, his qui prope sunt et hisqui procul in universis terris, ad quas eiecisti eos propter iniquitates eorum,in quibus peccaverunt in te.7 A te, o Signore, la giustizia, ma a noi il rossore del volto, come avvien ora agli uomini di Giuda, e agli abitatori di Gerusalemme, ed a tutto Israele, a que' che sono dappresso, e a que' che sono lontani in tutti i luoghi, dove tu gli hai dispersi pelle loro colpe, colle quali han peccato contro di te:
8 Domine, nobis confusio faciei, regibus nostris,principibus nostris et patribus nostris, quia peccavimus tibi;8 A noi, Signore, il rossore del volto a nostri regi, a' nostri principi, e a padri nostri, i quali peccarono;
9 Domino autem,Deo nostro, misericordia et propitiatio, quia recessimus a te.9 Ma a te, Signore Dio nostro, misericordia, e propiziazione; perchè noi ci ritirammo da te,
10 Et nonaudivimus vocem Domini Dei nostri, ut ambularemus in lege eius, quam posuitnobis per servos suos prophetas;10 E non abbiamo ascoltata la voce del Signore Dio nostro, per camminare nella sua legge data a noi da' servi di lui, i Profeti.
11 et omnis Israel praevaricati sunt legem tuamet declinaverunt, ne audirent vocem tuam, et stillavit super nos maledictio etdetestatio, quae scripta est in libro Moysis servi Dei, quia peccavimus ei.11 E tutto quanto Israele è stato prevaricatore della tua legge, e si è sviato per non udir la tua voce, ed è piovuta sopra di noi la maledizione, e l'anatema, che sta scritto nel libro di Mosè servo di Dio, perchè noi abbiam peccato contro di lui.
12 Et statuit sermones suos, quos locutus est super nos et super iudices nostros,qui iudicaverunt nos, ut superducerent in nos magnum malum, quale numquam fuitsub omni caelo, secundum quod factum est in Ierusalem.12 Ed egli ha adempiuta la parola pronunziata da lui sopra di noi, e sopra i principi nostri, che ci reggevano, mandando sopra di noi un male grande, qual mai non fu sotto il cielo, e quale è avvenuto a Gerusalemme;
13 Sicut scriptum est inlege Moysis, omne malum hoc venit super nos, et non rogavimus faciem Domini Deinostri, ut reverteremur ab iniquitatibus nostris et cogitaremus veritatem tuam.13 Secondo che era scritto nella legge di Mosè, tutto questo male è venuto sopra di noi: e noi non siamo ricorsi a te, o Signore Dio nostro, per ritrarci dalle nostre iniquità, e meditare la tua verità.
14 Et vigilavit Dominus super malitiam et adduxit eam super nos, quia iustusDominus Deus noster in omnibus operibus suis, quae fecit; non enim audivimusvocem eius.14 E il Signore fu vigilante al gastigo, e lo fé cadere sopra di noi: giusto il Signore Dio nostro in tutte le opere, ch'egli ha fatte: perocché noi non ascoltammo la sua voce.
15 Et nunc, Domine Deus noster, qui eduxisti populum tuum de terraAegypti in manu forti et fecisti tibi nomen secundum diem hanc, peccavimus,iniquitatem fecimus,15 E ora, Signore Dio nostro, che traesti il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, e facesti a te un nome, qual tu l'hai adesso, noi abbiam peccato, abbiam commessa l'iniquità.
16 Domine, in omnem iustitiam tuam; avertatur, obsecro, iratua et furor tuus a civitate tua Ierusalem et monte sancto tuo; propter peccataenim nostra et iniquitates patrum nostrorum Ierusalem et populus tuus inopprobrium sunt omnibus per circuitum nostrum.16 Signore, per tutta la tua giustizia io ti prego, rimuovi l'ira, e il furor tuo dalla tua città, Gerusalemme, e dal tuo monte santo; imperocché per ragion de' nostri peccati, e pelle iniquità de' padri nostri, Gerusalemme, e il popol tuo sono lo scherno di tutti quegli, che ci stanno all'intorno.
17 Nunc ergo exaudi, Deus noster,orationem servi tui et preces eius et ostende faciem tuam super sanctuariumtuum, quod desertum est, propter temetipsum.17 Adesso adunque esaudisci, o Dio nostro, l'orazione del tuo servo, e le sue suppliche; e per te medesimo mostra ilare la tua faccia sopra il tuo santuario, che è deserto.
18 Inclina, Deus meus, aurem tuamet audi; aperi oculos tuos et vide desolationem nostram et civitatem, super quaminvocatum est nomen tuum; neque enim in iustificationibus nostris prosternimuspreces ante faciem tuam sed in miserationibus tuis multis.18 Porgi, Dio mio, il tuo orecchio, ed ascolta, apri gli occhi tuoi, e mira la nostra desolazione, e la citta, che ha avuto nome da te: imperocché sulla fidanza non della nostra giustizia, ma delle molte tue misericordie queste preci umiliamo davanti alla tua faccia,
19 Exaudi, Domine!Placare, Domine! Attende et fac! Ne moreris propter temetipsum, Deus meus, quianomen tuum invocatum est super civitatem et super populum tuum ”.
19 Esaudisci, o Signore, placati, o Signore: mira, ed opera; per amor di te stesso, non esser lento, Dio mio, perchè la città, e il popol tuo hanno nome da te.
20 Cumque adhuc loquerer et orarem et confiterer peccata mea et peccata populimei Israel et prosternerem preces meas in conspectu Dei mei pro monte sancto Deimei,20 E mentr' io tuttor parlava, e ora va, e confessava i peccati miei, e i peccati del mio popolo d'Israele, e umiliava le mie preghiere al cospetto del mio Dio a favore del monte santo del mio Dio,
21 adhuc me loquente in oratione, ecce vir Gabriel, quem videram in visioneprincipio, cito volans tetigit me in tempore sacrificii vespertini;21 Mentr'io tuttora orando parlava, ecco che l'uomo, ch'io a principio avea veduto nella visione, Gabriele, subitamente volando mi toccò nel tempo del sacrifizio della sera,
22 et docuitme et locutus est mihi dixitque: “Daniel, nunc egressus sum, ut docerem te, etintellegeres.22 E m' istruì, e parlommi, e disse Daniele, io son venuto adesso per istruirti, e perchè tu abbi intelligenza.
23 Ab exordio precum tuarum egressus est sermo; ego autem veni, utindicarem, quia vir desideriorum es tu; ergo animadverte sermonem et intellegevisionem.
23 L'ordine fu dato (a me) fin dal cominciamento di tua orazione, ed io sono venuto a dare a te cognizione; perocché tu se' uomo di desideri. Tu adunque bada alle (mie) parole, e com prendi la visione:
24 Septuaginta hebdomades decretae sunt
super populum tuum et super urbem sanctam tuam,
ut consummetur praevaricatio,
et finem accipiat peccatum,
et deleatur iniquitas,
et adducatur iustitia sempiterna,
et impleatur visio et prophetes,
et ungatur Sanctus sanctorum.
24 Sono state fissate settanta settimane pel popol tuo, e per la tua città santa, affinchè la prevaricazione sia tolta, ed abbia fine il peccato, e sia cancellata l'iniquità, e venga la giustizia sempiterna, ed abbia adempimento la visione, e la profezia, e riceva l'unzione il Santo de' santi.
25 Scito ergo et animadverte:
ab exitu sermonis
ut iterum aedificetur Ierusalem
usque ad christum ducem,
hebdomades septem.
Et hebdomades sexaginta duae erunt;
et rursum aedificabitur platea et muri
in angustia temporum.
25 Sappi adunque, e nota attentamente: Da quando uscirà l'editto per la riedificazione di Gerusalemme fino al Cristo principe vi saranno sette settimane, e sessantadue settimane: e saran di nuovo edificate le piazze, e le muraglie in tempo di angustia.
26 Et post hebdomades sexaginta duas
occidetur christus;
et nihil erit ei.
Et civitatem et sanctuarium dissipabit
populus ducis venturi,
et finis eius vastitas,
et usque ad finem belli
statuta desolatio.
26 E dopo sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo rinnegherà. E la città, e il santuario sarà distrutto da un popolo con un condottiere, che verrà, e la sua fine sarà la devastazione, e dopo che la guerra avrà fine, sarà la desolazione stabilita.
27 Confirmabit autem pactum multis
hebdomade una;
et in dimidio hebdomadi
deficiet hostia et sacrificium,
et erit super alam abominationis vastator,
et usquedum consummatio et decretum
effundantur super vastatorem ”.
27 Ei confermerà il testamento con molti in una settimana, e alla metà della settimana verran meno le ostie, e sagrifizj, e sarà nel tempio l'abbominazione della desolazione, e la desolazione durerà sino alla consumazione,e sino al fine.