Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Baruc 3


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Domine omnipotens, Deus Is rael, anima in angustiis et spiri tus anxiusclamat ad te.1 E ora, Signore Iddio d' Israel, l'anima è nelle angoscie, e lo spirito pieno di ansietade grida a te.
2 Audi, Domine, et miserere, quia peccavimus in conspectu tuo;2 O Signore, odi e abbi misericordia, però che tu se' Iddio misericordioso; (deh ora) abbi misericordia di noi, però che noi peccammo a te,
3 quia tu sedens es in aeternum, et nos pereuntes in aeternum.3 il quale siedi in sempiterno, e non perirono (in lui) mai chi si sia fidato in te.
4 Domineomnipotens, Deus Israel, audi nunc orationem defunctorum Israel et filiorumeorum, qui peccaverunt in conspectu tuo, qui non audierunt vocem Domini Dei sui,et adhaeserunt nobis mala.4 O Signore che se' onnipotente, Iddio d' Israel, odi ora l'orazione de' morti d' Israel, e delli loro. figliuoli, però che peccarono inanzi a te, e non udirono la voce dello loro Signore Iddio, e li mali sono radunati sopra noi.
5 Noli memor esse iniquitatum patrum nostrorum, sedmemor esto manus tuae et nominis tui in hoc tempore,5 Non ti ricordare della iniquitade de' nostri padri, ma ricòrdati della tua mano e dello tuo nome in questo tempo.
6 quia tu es Dominus Deusnoster, et laudabimus te, Domine,6 Però che tu se' lo nostro Signore Iddio, ? daremo lode a te, Signore.
7 quia propter hoc dedisti timorem tuum in cornostrum, ut invocaremus nomen tuum; et laudabimus te in captivitate nostra, quiaavertimus a corde nostro omnem iniquitatem patrum nostrorum, qui peccaverunt inconspectu tuo.7 Però che per questo dèsti lo tuo timore nelli nostri cuori, acciò che noi chiamiamo lo tuo nome, e laudiamo te nella [nostra] prigionia; però che noi ci convertiremo dalla iniquità delli nostri padri, i quali peccarono in te.
8 Ecce nos hodie in captivitate nostra, quo nos dispersisti inopprobrium et in maledictum et in expiationem, secundum omnes iniquitates patrumnostrorum, qui discesserunt a Domino Deo nostro ”.
8 Ecco, che noi siamo nella nostra servitù oggi, per che tu ci dispergesti in vituperio e in maladizione e in peccato, secondo tutte le iniquitadi dei nostri padri, i quali si partirono dinanzi da te, Signore Iddio nostro.
9 Audi, Israel, mandata vitae;
auribus percipite, ut sciatis prudentiam.
9 O Israel, odi i comandamenti della vita; colle orecchie attendi, acciò che tu sappi lo senno.
10 Quid est, Israel?
Quid est quod in terra es inimicorum?
10 O per che è questo, o tu Israel, che tu sei in terra di nimici?
11 Inveterasti in terra aliena,
coinquinatus es mortuis,
reputatus es cum eis, qui apud inferos sunt.
11 Tu se' invecchiato in terra d' altrui, tu sei contaminato colli morti, e se' deputato con quelli che scendono nello inferno.
12 Dereliquisti fontem sapientiae!12 Tu hai abbandonato la fonte della sapienza.
13 Si in via Dei ambulasses,
habitasses in pace in aeternum.
13 Però che se tu fossi andato per la via di Dio, in verità tu averesti abitato sopra la terra in pace.
14 Disce, ubi sit prudentia,
ubi fortitudo, ubi sit intellectus,
ut scias simul, ubi sit longiturnitas dierum et vita,
ubi sit lumen oculorum et pax.
14 Appara dove sia la prudenza, e dove sia la virtù, e dove sia lo intelletto, acciò che tu sappi insieme dove sia la lunghezza della vita e dello vivimento, e anche dove sia lo lume delli occhi, e dove sia la pace.
15 Quis invenit locum eius?
Et quis intravit in thesauros eius?
15 Chi è quello che trovoe lo luogo suo? e che entroe nelli suoi tesori?
16 Ubi sunt principes gentium
et qui dominantur bestiis, quae sunt super terram,
16 Dove sono li principi delle genti, e quelli che hanno signoria sopra le bestie le quali sono sopra la terra?
17 qui in avibus caeli ludunt,17 E dove sono quelli che giuocano colli uccelli del cielo (cioè li uccellatori)?
18 qui argentum thesaurizant et aurum,
in quo confidunt homines,
neque est finis acquisitionis eorum;
qui argentum fabricant et solliciti sunt,
nec est inquisitio operum illorum?
18 e quelli che radunano tesoro nello argento, e l'oro nel quale li uomini si confidano, e non è fine della loro radunazione (cioè che sempre più desidera, per la qual cosa si figura l'avaro)? quelli che fabbricano l' argento, e sono solleciti, e non è trovamento della loro opera, (cioè che è tanta, che non si puote trovare fondo, tanto è grande questa opera, come li mercatanti)?
19 Exterminati sunt et ad inferos descenderunt,
et alii loco eorum surrexerunt.
19 Sono guastati, e discesono nello inferno, e altri in loro luogo si levarono; (cioè che, per che muoia l'usuraio o il mercante, viene lo figliuolo, e ricomincia egli, sì che non si puote trovare fondo alla opera dello avere).
20 Iuvenes viderunt lumen et habitaverunt super terram;
viam autem disciplinae non cognoverunt
20 Li giovani viddeno lume, e abitarono sopra la terra; e non seppono la via della disciplina.
21 nec intellexerunt semitas eius;
neque susceperunt eam filii eorum,
a via eorum longe facti sunt.
21 E non seppono li suoi sentieri, ne i loro figliuoli riceverono lei; ed è fatta dalla lunga [dal]la loro faccia.
22 Neque audita est in Chanaan
neque visa est in Theman.
22 E non è udita nella terra di Canaan, e non è veduta nella terra di Teman.
23 Filii quoque Agar, qui exquirunt sapientiam super terram,
negotiatores Merran et Theman
et fabulatores et inquisitores prudentiae:
viam autem sapientiae non cognoverunt
neque commemorati sunt semitas eius.
23 Ma li figliuoli di Agar, i quali (addomandano e) cercano la prudenza la quale è della terra, e sono mercatanti della Merra [e di Teman], e ragionatori, e addomandatori della prudenza e della intelligenza, ma la via della sapienza non seppono, e non si ricordarono de' suoi sentieri.
24 O Israel, quam magna est domus Dei,
et ingens locus possessionis eius!
24 O Israel, come è grande la casa di Dio, e come soprasta lo (suo) luogo della sua possessione!
25 Magnus est et non habet finem,
excelsus est et immensus.
25 Ella è grande, e non hae fine; grande e alta; (cioè non dicano le genti: come copriranno le genti il cielo? però che è sì grande, che ogni uomo vi puote avere luogo, s' egli adopera bene).
26 Ibi fuerunt gigantes nominati illi, qui ab initio fuerunt,
statura magna, scientes bellum.
26 Ivi furono nominati li giganti, quelli che furono dal cominciamento, di grande statura, e sapevano di battaglia.
27 Non illos elegit Deus
neque viam disciplinae dedit illis;
27 Iddio non elesse questi, e non trovarono la via della disciplina; e perciò perirono.
28 et perierunt, quia non habuerunt prudentiam,
perierunt propter insipientiam suam.
28 E però che non ebbono sapienza, egli perirono per la loro sciocchezza.
29 Quis ascendit in caelum et accepit eam
et deduxit eam de nubibus?
29 Chi salio in cielo, e tolse quella, e menolla dalli nuvoli?
30 Quis transfretavit mare et invenit eam
et apportabit eam auro electo?
30 E chi passò lo mare, e trovoe quella, e portò quella sopra l' oro eletto?
31 Non est qui noverit viam eius,
neque qui cogitet semitam eius.
31 Non è chi possa sapere le vie sue, e non è chi cerchi li suoi sentieri.
32 Sed qui scit omnia, novit eam,
adinvenit eam prudentia sua;
qui composuit terram in aeternum tempus,
implevit eam iumentis quadrupedibus;
32 Ma quello che sa tutte le cose, conobbe quella; e con la sua prudenza la trovò quello che apparecchiò la terra nel tempo eterno, e riempiella di pecore e d'animali quadrupedi.
33 qui mittit lumen et vadit,
vocavit illud, et oboedivit ei in tremore.
33 Il quale mette fuori lo lume, e va; e chiamollo, e ubbidillo con paura.
34 Stellae autem splenduerunt in custodiis suis
et laetatae sunt.
34 E le stelle diedono lume nelle loro guardie, e sonsi rallegrate.
35 Vocavit eas, et dixerunt: “Adsumus”;
luxerunt cum laetitia ei, qui fecit eas.
35 E sono chiamate, e dissono: noi siamo presenti; e piansono a lui con allegrezza, il quale fece quelle.
36 Hic est Deus noster,
non aestimabitur alter adversus eum.
36 Questo è lo nostro Iddio, e non sarà pensato altri incontro a lui.
37 Invenit omnem viam disciplinae
et dedit eam Iacob puero suo
et Israel dilecto suo.
37 Questo trovò ogni via di disciplina, e diedela a Iacob suo servo, e a Israel suo diletto.
38 Post haec super terram visa est
et inter homines conversata est.
38 E dopo questo fu veduto in terra, e conversò (e stette) colli uomini (e colle genti).