Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Geremia 12


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Iustus quidem tu es, Domine, si disputem tecum;
verumtamen de iudiciis loquar ad te.
Quare via impiorum prosperatur?
Bene est omnibus, qui praevaricantur et inique agunt.
1 Signore Iddio, vera cosa è che tu se' giusto, avvegna ch' io disputi teco; certo io parlerò a te pure cose vere: per che la via delli empii (e delli malvagi) sì è prospera (e avventurata), ed è bene a tutti quelli che sono prevaricatori, e adòperano malvagità?
2 Plantasti eos, et radicem miserunt,
proficiunt et faciunt fructum;
prope es tu ori eorum
et longe a renibus eorum.
2 Tu li piantasti, e misono radice; fanno pro', e misono frutto; tu se' presso alla bocca loro, e da lunga delle reni loro.
3 Et tu, Domine, nosti me, vidisti me
et probasti cor meum tecum;
segrega eos quasi gregem ad victimam
et sanctifica eos in diem occisionis.
3 E tu, Signore, m' hai conosciuto, tu mi hai veduto, e hai provato lo mio cuore teco; raduna[li] come si fanno le greggie allo macello dello sacrificio, e falli santi nel dì della loro uccisione.
4 Usquequo lugebit terra,
et herba omnis regionis siccabitur
propter malitiam habitantium in ea?
Consumptum est animal et volucre,
quoniam dixerunt: “Non videbit novissima nostra”.
4 Infino a quando piagnerà la terra, e l'erba d'ogni contrada seccherà per la malizia di coloro i quali àbitano in lei? consumato è l' animale e l' uccello, però che dissono: lui non vedrà le cose nostre novissime.
5 “ Si cum peditibus currens laborasti,
quomodo contendere poteris cum equis?
Cum autem in terra pacis securus fueris,
quid facies in silva condensa Iordanis?
5 Or se tu correndo con pedoni, tu t' affatichi, come potrai contendere colli cavalli? E quando tu (non) sarai securo nella terra della pace, che farai nella superbia del Giordan? (Giordano sì è lo fiume dove fu battezzato Cristo).
6 Nam et fratres tui et domus patris tui,
etiam ipsi fraudulenter egerunt adversum te
et clamaverunt post te plena voce;
ne credas eis, cum locuti fuerint tibi bona ”.
6 Imperò che li tuoi fratelli, e anche la casa del tuo padre, sì combatterono incontro a te, e gridarono contro a te in piena voce: non credere loro, conciosia cosa che t'abbino parlato buone cose.
7 “ Reliqui domum meam,
dimisi hereditatem meam;
dedi dilectam animae meae
in manu inimicorum eius.
7 Io ho abbandonato la casa mia, e lasciai la eredità mia; diedi la diletta anima mia nella mano de' suoi nemici.
8 Facta est mihi hereditas mea
quasi leo in silva;
dedit contra me vocem, ideo odivi eam.
8 La mia ereditade così è fatta a me come lo leone nella selva; ha dato contra a me la voce, e perciò io l' hoe avuto in odio.
9 Numquid avis discolor hereditas mea mihi?
Numquid aves in circuitu contra eam?
Venite, congregamini, omnes bestiae campi,
properate ad devorandum.
9 Or non è la mia eredità uccello scolorato avendo il color mutato di quello che solea avere? or non è egli uccello tinto per tutto? o bestie della terra, venite e radunatevi tutte, e apprestatevi a divorare.
10 Pastores multi demoliti sunt vineam meam,
conculcaverunt partem meam;
dederunt portionem meam desiderabilem
in desertum solitudinis.
10 Molti pastori sì hanno sforzata la mia vigna, e hanno conculcata la parte mia; diedono la mia porzione desiderabile nel deserto della solitudine.
11 Posuerunt eam in dissipationem;
lugetque coram me desolata,
vastata est omnis terra,
quia nullus est qui recogitet corde ”.
11 Puosonla in desolazione, e pianse sopra me; con desolazione è desolata tutta la terra, però che niuno è che ripensi col cuore.
12 Super omnes colles in deserto venerunt vastatores,
quia gladius Domini devorat
ab extremo terrae usque ad extremum eius;
non est pax universae carni.
12 Sopra tutte le vie del deserto vennero guastatori, però che lo coltello del Signore divorò dall' una estremità della terra insino all' altra; non è pace tra tutta la università degli uomini.
13 Seminaverunt triticum et spinas messuerunt,
laboraverunt, et non eis proderit;
confundemini a fructibus vestris
propter iram furoris Domini.
13 Seminarono lo grano, e hanno mietute le spine; e hanno tolta l'ereditade, e non farà prode loro; confondetevi de' vostri frutti per l'ira del furore del Signore.
14 Haec dicit Dominus adversum omnes vicinos meos pessimos, qui tangunthereditatem, quam distribui populo meo Israel: “Ecce ego evellam eos de terrasua et domum Iudae evellam de medio eorum.14 Questo dice lo Signore Iddio incontro a tutti (amici e) vicini miei pessimi, i quali toccano la ereditade la quale io hoe distribuita al mio populo d' Israel: ecco io li caverò della terra loro, e la casa di Giuda caverò di mezzo di loro.
15 Et erit: cum evulsero eos,convertar et miserebor eorum et reducam eos, virum ad hereditatem suam et virumin terram suam.15 E quando io li averò cavati, allora mi convertirò, e averò misericordia di loro; e riducerò loro, l'uomo nella sua ereditade, e l' uomo nella sua terra (e saranno dirizzati).
16 Et erit: si eruditi didicerint vias populi mei, ut iurent innomine meo: “Vivit Dominus!”, sicut docuerunt populum meum iurare in Baal,aedificabuntur in medio populi mei.16 E se ammaestrati impareranno le vie del populo mio, acciò che giurino nel mio nome: vive Iddio, siccome ammaestrarono il mio populo giurare in Baal (cioè in quello idolo); saranno edificati (e posti) nel mezzo del populo mio.
17 Quod si non audierint, evellam gentemillam evulsione et perditione ”, ait Dominus.
17 E se non udiranno (me), io caverò quella gente con evulsione sempiterna, e saranno tutti in perdizione.