Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Siracide 7


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Noli facere mala, et mala non te apprehendent;
1 Non fare male, e il male non ti piglierae.
2 discede ab iniquitate, et deficiet abs te.
2 Pàrtiti dal malvagio, e li mali si partiranno da te.
3 Fili, non semines in sulcis iniustitiae
et non metes ea in septuplum.
3 Non seminare mali nelli solchi d' ingiustizia, e non li mieterai sette per uno.
4 Noli quaerere a Domino ducatum
neque a rege cathedram honoris.
4 Non domandare dall' uomo il ducato, nè dal re la sedia dello onore.
5 Non te iustifices ante Deum,
quoniam agnitor cordis ipse est;
et penes regem noli velle videri sapiens.
5 Non ti giustificherai dinanzi da Dio, però ch' egli è conoscitore del cuore; e non volerti mostrare savio appresso il re.
6 Noli quaerere fieri iudex,
nisi valeas virtute irrumpere iniquitates;
ne forte extimescas faciem potentis
et ponas scandalum in aequitate tua.
6 Non volere diventare giudice, se tu non puoi per le tue bontadi rompere le iniquitadi acciò che tu non impaurisca dalla faccia del potente, e metta scandalo nella tua levità.
7 Non pecces in multitudinem civitatis
nec te immittas in populum.
7 E non peccare nella moltitudine della (tua) cittade, nè non ti mescolare infra il popolo.
8 Neque alliges duplicia peccata;
nec enim in uno eris immunis.
8 E non legare insieme doppi peccati; però che tu non saresti sanza peccato.
9 Noli esse pusillanimis in oratione tua;
9 E non essere pusillanimo nell' anima tua.
10 exorare et facere eleemosynam ne despicias.
10 Non dispregiare d' adorare e di fare limosina.
11 Ne dicas: “ In multitudine munerum meorum respiciet Deus
et, offerente me Deo altissimo, munera mea suscipiet ”.
11 Non dire: nella moltitudine Iddio guarderà il numero de' miei meriti, e la misericordia sua riceverae me offendente a Dio altissimo.
12 Non irrideas hominem in amaritudine animae;
est enim, qui humiliat et exaltat, circumspector Deus.
12 Non dileggiare l' uomo nell' amaritudine dell' anima sua; Domenedio riguardatore è colui il quale umilia ed esalta.
13 Noli arare mendacium adversus fratrem tuum
neque in amicum similiter facias.
13 Non amare la bugia contro al fratello tuo; nè contro allo amico farai lo somigliante.
14 Noli velle mentiri omne mendacium,
assiduitas enim illius non est bona.
14 Non dire ogni dì bugia; il dire continuo bugia non è buono.
15 Noli verbosus esse in multitudine presbyterorum
et non iteres verbum in oratione tua.
15 Non essere pieno di parole nella moltitudine de' preti, e non reiterare la parola nel tuo dire.
16 Non oderis laboriosa opera
et rusticationem creatam ab Altissimo.
16 Non odiare le faticose opere, e l'agricoltura [che] fu da Dio trovata.
17 Non te reputes in multitudine indisciplinatorum;
17 Non ti gittare nella moltitudine de' non ammaestrati.
18 memento irae, quoniam non tardabit.
18 Ricordati dell' ira (di Dio), però che non tarderà.
19 Humilia valde spiritum tuum,
quoniam vindicta carnis impii ignis et vermis.
19 Umilia molto l'animo tuo; però che la vendetta della carne ne viene incontro alli rei in fuoco e in vermi.
20 Noli commutare amicum cum pecunia
neque fratrem carissimum cum auro Ophir.
20 Non fallire contro allo amico che ti recherae in guardia pecunia; nè per oro ti dispartirai dal tuo fratello carissimo.
21 Noli discedere a muliere sensata et bona,
quam sortitus es in timore Domini;
gratia enim verecundiae illius super aurum.
21 Non ti partire dalla savia femina e buona, la quale t'è venuta in parte nel timore di Dio; la grazia della onestade di colei è sopra tutto oro.
22 Non laedas servum operantem in veritate
neque mercennarium dantem animam suam.
22 Non offenderai il servo operante nella veritade, nè il mercenario dante l'anima sua.
23 Servus sensatus sit tibi dilectus quasi anima tua;
non defraudes illum libertate
neque inopem derelinquas illum.
23 Il savio servo sia amato da te, quasi come l'anima tua; non li fraudare la libertade, e non lo lasciare povero.
24 Pecora tibi sunt? Attende illis,
et, si sunt utilia, perseverent apud te.
24 Tu hai bestie? attendi a quelle; e s'elle ti sono utili, persèverino appo teszon out ah al fons)
25 Filii tibi sunt? Erudi illos
et curva a pueritia cervicem illorum.
25 Se tu hai figliuoli, ammaestragli (che sieno ubbidienti), e fiaccali dalla loro puerizia.
26 Filiae tibi sunt? Serva corpus illarum
et non ostendas hilarem faciem tuam ad illas.
26 Se tu hai figliuole, guarda il corpo loro, e non mostrare loro la faccia tua allegra.
27 Trade filiam, et grande opus feceris,
et homini sensato da illam.
27 Dà la figliuola tua a marito, e averai fatta grande opera; e dàlla ad uomo savio.
28 Mulier si est tibi secundum animam tuam, non proicias illam,
sed odibili non credas teipsum.
In toto corde tuo
28 Se tu averai moglie secondo l'anima tua, non la cacciare; e non ti commettere tutto a quella che è da avere in odio.
29 honora patrem tuum
et gemitus matris tuae ne obliviscaris.
29 Onora il padre tuo, e non dimenticare il pianto della madre tua.
30 Memento quoniam, nisi per illos, natus non fuisses;
et quid retribues illis, quomodo et illi tibi?
30 Ricordati che se non fosse per coloro, tu non saresti nato; e fa che tu rimeriti coloro, sì come eglino te.
31 In tota anima tua time Dominum
et sacerdotes illius sanctifica.
31 In tutta l'anima tua temi Iddio, e santifica li sacerdoti suoi.
32 In omni virtute tua dilige eum, qui te fecit,
et ministros eius ne derelinquas.
32 In ogni tua forza ama colui che fece te, e non abbandonare li ministri suoi.
33 Honora Deum ex tota anima tua
et honorifica sacerdotes.
33 Onora Iddio con tutta l'anima tua, e onora li sacerdoti (suoi); e ispurga te colla tua fatica.
34 Da illis partem, sicut mandatum est tibi,
primitiarum et purgationis et de neglegentia
34 Dà a loro la parte delle primizie, sì come è comandamento a te; e pùrgati della negligenza tua con poche cose.
35 et armum in oblationem
et sacrificium sanctificationis et primitias sanctorum.
35 Offeri a Dio il frutto della tua fatica, e il sacrificio della santificazione, e' principii de' santi.
36 Et pauperi porrige manum tuam,
ut perficiatur propitiatio et benedictio tua.
36 E porgi la mano tua al povero, acciò che si compia la preghiera tua e la benedizione tua.
37 Gratia dati in conspectu omnis viventis,
sed et mortuo non prohibeas gratiam.
37 La grazia del dato in conspetto d' ogni vivente, e non dinegare la grazia al morto.
38 Non desis plorantibus in consolatione
et cum lugentibus luge.
38 Non fallire a coloro che piangono nella consolazione, e va con coloro che amano.
39 Non te pigeat visitare infirmum,
ex his enim in dilectione firmaberis.
39 Non t'incresca di visitare lo infermo; con queste opere ti confermerai in dilezione.
40 In omnibus operibus tuis memorare novissima tua
et in aeternum non peccabis.
40 In tutte le tue opere ti ricorderai della morte tua, e in eterno non peccherai.