Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Cantico 7


font
NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Convertere, convertere, Sula mitis;
convertere, convertere, ut intueamur te.
Quid aspicitis in Sulamitem,
cum saltat inter binos choros?
1 (LA VOCE DELLA SINAGOGA) Che vederai tu in questa Sulamite, se non compagnie d'armati capi? (LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA) Come sono belli li passi tuoi ne' calzamenti (tuoi), o figliuola di principe! Le giunture de' fianchi tuoi, sì come gli ornamenti pettorali, fabbricati per mano dello artefice.
2 Quam pulchri sunt pedes tui in calceamentis,
filia principis!
Flexurae femorum tuorum sicut monilia,
quae fabricata sunt manu artificis.
2 L' ombellico tuo, coppa torniata che mai ha bisogno di nappi. Lo ventre tuo, sì come uno monte di grano, attorniato di gigli.
3 Gremium tuum crater tornatilis:
numquam indigeat vino mixto;
venter tuus sicut acervus tritici
vallatus liliis.
3 Le tue mammelle, sì come due caprioli gemelli d'una cervia.
4 Duo ubera tua sicut duo hinnuli,
gemelli capreae,
4 Lo collo tuo, sì come torre d' avorio. Li occhi tuoi, sì come piscine in Esebon, le quali sono nella porta della figlia della moltitudine. Lo naso tuo, sì come la torre del Libano, che guarda contro a Damasco.
5 collum tuum sicut turris eburnea.
Oculi tui sicut piscinae in Hesebon,
quae sunt ad portam Bathrabbim;
nasus tuus sicut turris Libani,
quae respicit contra Damascum.
5 Lo capo tuo, sì come monte Carmelo; e li capelli del capo tuo, sì come porpora di re, posta nelli canali.
6 Caput tuum ut Carmelus,
et comae capitis tui sicut purpura;
rex vincitur cincinnis.
6 Come se' bella, e come se' adorna, carissima, in delicatezze!
7 Quam pulchra es et quam decora,
carissima, in deliciis!
7 La statura tua è assimigliata alla palma, ? le mammelle tue alli granelli dell' uve. (LO SPOSO PARLA DI SANTA CROCE)
8 Statura tua assimilata est palmae,
et ubera tua botris.
8 Io dissi saliroe in sulla palma, io piglieroe li frutti suoi; e le mammelle tue, sì come granelli d' uve, e l'odore della bocca tua, sì come odore di pomi.
9 Dixi: “ Ascendam in palmam
et apprehendam fructus eius ”.
Et erunt ubera tua sicut botri vineae,
et odor oris tui sicut malorum.
9 La gola tua sì come vino ottimo, (LA CHIESA DI CRISTO) degno di bere dal diletto mio, e da ruminare alli labbri e alli denti suoi. (LA SPOSA DEL SPOSO)
10 Guttur tuum sicut vinum optimum,
dignum dilecto meo ad potandum,
labiisque et dentibus illius ad ruminandum.
10 Io al diletto mio mi volgo, ed elli si volge [a me]. (LA CHIESA A CRISTO)
11 Ego dilecto meo,
et ad me appetitus eius.
11 Vieni, diletto mio, usciamo nel campo dimoriamo insieme nelle ville.
12 Veni, dilecte mi, egrediamur in agrum,
commoremur in villis;
12 La mattina leviamo alle vigne; veggiam o se la vigna fiorì, e se li fiori partoriscono frutti, e s'elle fiorirono le melagranate; quivi ti daroe le mammelle mie.
13 mane properabimus ad vineas,
videbimus; si floruit vinea,
si flores aperiuntur,
si floruerunt mala punica;
ibi dabo tibi amores meos.
13 Le mandragore dierono lo suo odore; nelle porte nostre tutti li pomi novelli e li vecchi ti serbai, amore mio.
14 Mandragorae dederunt odorem;
in portis nostris omnia poma optima,
nova et vetera,
dilecte mi, servavi tibi.