Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 21


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1 E allorchè distaccatici da essi avemmo fatto vela, andammo a dirittura a Coo, e il dì seguente a Rodi, e di lì a Patara.1 Ed entrando nella nave, e navigando per diritto corso, pervenimmo a Coo, e il dì seguente (giungemmmo) a Rodi, e quindi (poi andammo) a Patara, (e poi a Mirra).
2 E trovata una nave, che passava nella Fenicia, ci imbarcammo, e facemmo vela.2 E (quivi) trovando una nave che andava in Fenice, salimmo su.
3 E avendo in vista Cipro, lasciatala alla sinistra, tirammo verso la Siria, e arrivammo a Tiro: perché quivi dovea la nave lasciare il suo carico.3 E approssimandoci a Cipro, lassammolo da mano manca, e navigammo in Siria, e pervenimmo a Tiro; però che quivi doveva la nave scaricare il suo peso.
4 E avendo trovato dei discepoli, ci fermammo ivi sette giorni. Questi essendo ispirati, dicevano a Paolo, che non andasse a Gerusalemme.4 Equivi, trovando alquanti discepoli (cristiani), stemmovi sette dì. E quelli (discepoli pure) profetavano a Paulo, che molte avversitati doveva patire in Ierusalem; e però l' inducevano che non andasse.
5 E finiti que' giorni ci partivamo, accompagnandoci tutti con le mogli, e i figliuoli sin fuori della città: e piegate le ginocchia sul lido, facemmo orazione.5 Ma Paulo di ciò non curandosi, uscimmo della città, accompagnandoci quelli con le mogli e con li figliuoli insino al mare; e quivi (con molta devozione) inginocchiandoci tutti, orammo.
6 E abbracciatici scambievolmente, entrammo noi nella nave: e quelli tornarono alle case loro.6 E togliendo comiato da loro, salimmo in su la nave; e quelli tornorono a casa loro.
7 E noi terminando la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide: e abbracciati i fratelli, ci fermammo con essi un giorno.7 E noi lassando Tiro navigammo, e ascendemmo in Tolemaide; e quivi salutando li fedeli scendemmo, e rimanemmovi uno giorno.
8 E partiti il di seguente andammo a Cesarea, ed entrati in casa di Filippo Evangelista (che era uno dei sette), ci fermammo da lui.8 E l'altro dì andammo in Cesarea, ed entrammo in casa di quello Filippo ch' era uno de' VII (diaconi, del quale di sopra fecimo menzione, che battezzò l'eunuco della regina di Etiopia).
9 Questi avea quattro figliuole vergini, che profetavano.9 Il quale aveva III figliuole vergini che profetavano.
10 Ed essendoci trattenuti più giorni, arrivò dalla Giudea un certo profeta per nome Agabo.10 E rimanemmo con lui alquanti giorni; e (stando quivi) sopravenne di Iudea uno profeta (cristiano) che aveva nome Agabo.
11 E venuto da noi prese la cintola di Paolo: e legandosi i piedi, e le mani, disse: Lo Spirito santo dice così: l'uomo, di cui è questa cintola, lo legheranno così i Giudei in Gerusalemme, e lo daranno nelle mani de' Gentili.11 Ed entrando a noi, (e udendo che Paulo pur voleva andare in Ierusalem, prevedendo per ispirito le molte tribulazioni che avere vi doveva) sì prese la sua correggia, cioè di Paulo; e ligandosi li piedi e le mani, sì disse: questo dice il Spirito Santo: quell' uomo, di cui è questa correggia, così ligharanno li Iudei in Ierusalem, e menaranlo in mano de' (signori) pagani.
12 Udita la qual cosa, e noi, e quelli, che eran di quel luogo, lo pregavamo, che non andasse a Gerusalemme.12 Le quali parole noi udendo, pregammo Paulo che gli piacesse di non andare in Ierusalem.
13 Allora rispose Paolo, e disse: Che fate voi piagnendo, e affliggendo il mio cuore? Conciossiachè io per me son pronto non solo a esser legato, ma anche a morire in Gerusalemme per il nome del Signore Gesù.13 Allora Paulo (con grande fervore ci) rispose e disse or che fate, fratelli miei? (or che fate) per che così piangete e affiiggete il cuore mio? Or sappiate che io sono apparecchiato d'essere, non solamente ligato in Ierusalem, ma eziandio morto per il nome di Iesù.
14 E non potendo persuaderlo, ci chetammo, dicendo: La volontà del Signore sia fatta.14 E non potendolo noi altramente mutare, dicemmo: la volontà di Dio sia fatta.
15 Passati que' giorni ci ponemmo in ordine, e partimmo per Gerusalemme.15 E dopo alquanti dì, apparecchiati (di morire insieme con lui, ci partimmo e) andammo in Ierusalem.
16 E venner con noi anche alcuni de' discepoli da Cesarea, conducendo seco colui, che ci dovea alloggiare, Mnasone Cipriotto, antico discepolo.16 E alquanti fedeli cristiani di Cesarea ci accompagnorono, avendo con seco uno di Cipri, che avea nome Mnasone, antico discepolo (che stava in Ierusalem), il quale pregammo che ci ricevesse ad albergo, (e così fece).
17 E quando fummo in Gerusalemme, ci ricevettero con piacere i fratelli.17 E pervenuti che noi fossimo in Ierusalem, ricevettenci con grande allegrezza gli apostoli e li cristiani tutti che v' erano.
18 E il dì vegnente entrò Paolo con noi in casa di Giacomo, e tutti i seniori si raunarono.18 E il seguente di Paulo insieme con noi entrò a visitare Iacobo (Alfei, ch' era vescovo in Ierusalem), col quale erano congregati gli altri prelati e maggiori (de' cristiani).
19 E salutati che gli ebbe, esponeva egli una per una le cose, che Dio aveva fatto per suo ministero tralle genti.19 Li quali poi ch' ebbe salutati, incominciò loro a narrare le mirabili cose che Dio per lui aveva fatte fra le genti (pagane).
20 Ed eglino, udito ciò, magnificarono il Signore, e gli dissero: Tu vedi, o fratello, quante migliaja di Giudei vi sono, che hanno creduto, e tutti sono zelatori della legge.20 Le quali cose udendo, ringraziarono molto Dio, e poi li dissero: vedi, fratello nostro, quante migliara di Iudei sono convertiti alla fede, ma tutti hanno mirabile zelo della legge.
21 Or essi hanno udito, che tu insegni a tutti i Giudei, che sono tra le genti, a separarsi da Mosè, dicendo, che non circoncidano i figliuoli, né vivano secondo le consuetudini.21 Onde però che hanno udito di te, che tu predichi che la predetta legge non si dee più osservare, e che non è più bisogno di circoncisione.
22 Che è adunque questo? Certamente bisogna, che si aduni la moltitudine; imperocché sapranno, che sei arrivato.22 ...
23 Fa' adunque quello, che ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra di se.23 Parci che tu facci a nostro senno, cioè che (per non scandalizzarli) vadi al tempio insieme con IIII uomini che sono appo noi, che hanno certo voto, (al tempio);
24 Prendi teco costoro, e santificati con essi: e spendi per loro, che si radano il capo: e sappiano tutti, che di quello, che hanno udito di te, non è nulla, ma cammini tu ancora nell'osservanza della legge.24 e santificati (secondo il modo giudaico) insieme con loro, e raditi il capo come elli, sì che per questo veggiano tutti, che quelle cose che sono dette di te non sono vere, ma che se' osservatore della legge.
25 Quanto poi a que' Gentili che hanno creduto, noi abbiamo scritto, determinando, che si astengano dalle cose offerte agli idoli, dal sangue, dal soffogato, e dalla fornicazione.25 Ma quanto è da' pagani che si convertono, sai che noi abbiamo già scritto e determinato, che s' astengano di mangiare carne immolata agl' idoli, e da sangue e da animali affogati e dalla fornicazione.
26 Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il di seguente purificato con essi entrò nel tempio, dando parte del compimento de' giorni della purificazione, sino a tanto che si offerisse per ciascheduno di essi l'obblazione.26 Alli quali Paulo (credendo e) acconsentendo, andò con li predetti IIII uomini Iudei, ed entrò nel tempio per purificarsi insieme con loro, e stettevi insino a compiuta la purificazione per VII giorni, insin che fu fatta certa oblazione per ciascuno di loro (secondo la legge).
27 Ma quando erano sul finire i sette giorni, i Giudei dell'Asia, vedutolo nel tempio, concitarono tutto il popolo, e gli miser le mani addosso, gridando:27 E dopo li predetti VII dì, vedendo (e conoscendo) Paulo certi Iudei ch' erano venuti di Asia (in Ierusalem) al tempio, concitorono il popolo (e le turbe contra lui), e prèserolo in persona, gridando (con grande furore):
28 Uomini Israeliti, aiuto: questi è quell'uomo, il quale insegna a tutti per ogni dove contro il popolo, e la legge, e questo luogo; e di più ha introdotto de' Gentili nel tempio, e ha contaminato questo luogo santo.28 O voi tutti Israeliti, (soccorrete e) aiutateci; ecco questo rio uomo, ch' è andato predicando (contro a Moisè e) contra a questo luogo e la legge, e ch' è peggio, eziandio li pagani ha messo nel tempio, (e corrotto) e vituperato questo santo luogo.
29 (Imperocché avean veduto con lui per la città Trofimo Efesio, il quale credettero, che Paolo avesse introdotto nel tempio.)29 E questo disseno, perchè avevano veduto in la città Trofimo Efesiano e pensaronsi ch' egli l'avesse messo nel tempio.
30 E si mosse a rumore tutta la città, e accorse il popolo. E preso paolo lo strascinaron fuora del tempio: e subito furon chiuse le porte.30 Per la quale grida tutta la città fu in (mirabile) sedizione (e divisione). E (a furore) presero Paulo e trassero fuori del tempio, e chiusero immantinente le porte.
31 E mentre cercavan d'ucciderlo fù avvisato il tribuno della coorte, come tutta Gerusalemme era in tumulto.31 E cercando pure d' ucciderlo, fu annunziato al tribuno ch' era sopra la masnada (de' Romani), e dettoli: (soccorri soccorri) che tutta la città è in (tremore e in) confusione.
32 Il quale subito presi seco i soldati, e i centurioni, corse a coloro. I quali visto il tribuno, e i soldati, si ristettero dal batter Paolo.32 Onde elli incontanente corse là con sue genti a piedi e a cavallo. Li quali quelli Iudei vedendo (e temendo), cessarono di percuotere Paulo.
33 Allora accostatosi il tribuno lo prese, e ordinò, che fosse legato con due catene: e domandò, chi egli fosse, o quel, che avesse fatto.33 E il predetto tribuno il fece prendere e legare (strettamente) con due catene; e dimandavalo (ed esaminava) chi elli fosse, e che elli avesse fatto.
34 Della turba chi gridava una cosa, e chi un'altra. E non potendo sapere il certo per causa del tumulto, ordinò, che fosse condotto agli alloggiamenti.34 E li giudei (diverse e molto gravi cose gli opponevano, e) gridavano contra a lui nella turba. E non potendo investigare per il tumulto (e per il rumore) nulla verità, fecelo trarre (della turba, e diedelo) in guardia a certi suoi soldati masnadieri.
35 E quando e' fu arrivato ai gradini, convenne, che fosse portato da' soldati a cagione della violenza del popolo.35 E giunto che fu Paulo alli gradi, quelli masnadieri il presero e portaronlo, temendo che la turba nol togliesse loro, e non l'uccidesse.
36 Imperocché la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Levalo dal mondo.36 La quale li seguitava gridando: toglilo, toglilo; (muora, muora).
37 E stando Paolo per entrare negli alloggiamenti, disse al tribuno: Mi è egli permesso di dirti qualche cosa? È quegli disse: Sai il Greco?37 E poi che la masnada (del tribuno) l' ebbe. messo in certa custodia, disse Paulo al tribuno: piaIceti di darmi audienza? E il tribuno disse: sai tu parlare in lingua greca?
38 Non se'tu quell'Egiziano, il quale ne' di passati movesti sedizione, e conducesti al deserto quattromila sicarj?38 Or non se' tu quello rio uomo (ingannatore) di Egitto, il quale non è ancora grande tempo concitasti (e facesti tumulto) e menasti teco nel deserto bene quattro milia malandrini armati?
39 E Paolo dissegli: Io sono certamente uomo Giudeo, cittadino di Tarso nella Cilicia, città non ignota. Ma pregoti, permettimi di parlare al popolo.39 Allora Paulo (scusandosi, e volendo mostrare che non era di Egitto), sì gli (rispose e) disse: io sono uomo giudeo, nato di Tarso di Cilicia, la quale è contrada conosciuta da tutti. Onde io ti prego che mi dia licenzia di parlare a questo popolo.
40 E avendoglielo quegli permesso, Paolo stando in piedi su la scalinata, fece cenno con mano al popolo, e fattosi un gran silenzio, parlò loro in lingua Ebrea, dicendo;40 La quale cosa quello concedendoli, Paulo salì in su certi gradi; fe' segno con la mano al popolo, che tacesse; e tacendo tutti, incominciò a parlare in lingua ebrea (per scusarsi), e disse così: