Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 2


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 E alcuni giorni dopo entrò nuovamente in Cafarnaum.1 E dopo alcuni giorni un' altra volta entrò in Cafarnao.
2 E si riseppe, ch'egli era nella casa, e si radunò molta gente; dimodoché non capivano nemmeno nello spazio d'intorno alla porta: e predicava loro la parola.2 E fu udito come egli era in casa, e molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo non poteva capire, etiam insino alla porta; e a loro predicava.
3 E venner da lui alcuni, che conducevano un paralitico portato da quattro persone.3 Al quale vennero quattro uomini, portanti uno paralitico.
4 E non potendo presentarglielo per la folla, scoprirono il palco dalla parte, dov'egli stava: e fatta un'apertura, calarono il lettuccio, nel quale giaceva il paralitico.4 E quelli non potendo appresentarlo davanti a lui per la molta turba, scoprittero il tetto della casa nella quale egli era; e avendola discoperta, calorono giuso il letto nel quale il paralitico giaceva.
5 E Gesù veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, ti son rimessi i tuoi peccati.5 E vedendo Iesù la loro fede, disse al paralitico: figliuolo, ti sono perdonati li tuoi peccati.
6 Eran ivi a sedere alcnni degli Scribi, i quali andavano discorrendo in cuor loro:6 Ed erano alcuni Scribi, sedendo ivi, li quali pensavano ne' suoi cuori:
7 Perché cosi parla costui? egli bestemmia. Chi può perdonare i peccati, fuorichè il solo Dio?7 Costui come parla a tale modo? egli blasfema. Chi può perdonare le peccata, salvo solo Dio?
8 Ma avendo subito Gesù col suo spirito conosciuto, che in tal modo la discorrevano dentro di se, disse loro: Per qual motivo tali cose andate ruminando ne' vostri cuori?8 La quale cosa incontanente conosciuta Iesù per il suo spirito, come a tal modo pensavano dentro da sè, dice Jesù a quelli: il perchè pensate voi queste cose nelli vostri cuori?
9 Che cosa è più facile, il dire al paralitico: ti son rimessi i tuoi peccati: oppure il dire: Alzati, prendi il tuo letticciuolo e cammina?9 Quale è più facile, dire al paralitico: a te sono perdonati li tuoi peccatî, ovvero dire: lèvati, togli il letto tuo, e vattene (nella casa tua)?
10 Or affinchè voi sappiate, che il Figliuol dell'uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati, (disse al paralitico):10 Ma acciò che voi sappiate che lo Figliuolo dell' uomo ha podestade in terra di perdonare le peccata, disse allo paralitico:
11 Dico a te: Sorgi, prendi il tuo letticciuolo, e vattene a casa tua.11 Io ti dico: sta su, togli lo letto tuo, e vanne a casa tua.
12 E immantinenti quegli si alzò: e preso il suo letticciuolo a vista di tutti, se ne andò; talmente che tutti restarono stupefatti, e glorificaron Dio, dicendo: Non mai abbiam visto simil cosa.12 E levossi il paralitico incontanente, e in presenza di tutti tolse il suo letto, e partissi quindi, per modo che tutti maraviglioronsi, e onorificorono Iddio, dicendo: come? giammai non abbiamo veduto simil cosa.
13 Ed egli se ne andò di nuovo verso il mare: e lutto il popolo andava da lui, ed ei gli instruiva.13 E ancora uscitte fuori al mare; e tutta la turba veniva a lui, ed egli gli predicava.
14 E in passando vide Levi figliuolo d'Alfeo, che sedeva al banco, e gli disse: Seguimi. Ed egli alzatosi lo seguitò.14 E passando quindi, vide Levi di Alfeo sedente nel banco da cambio, e dissegli: vieni dopo me. Ed egli levato andò dopo lui.
15 E avvenne, che, essendo egli a tavola nella casa di lui, molti pubblicani, e peccatori erano a mensa con Gesù, e con i suoi discepoli: imperocché molti (di quelli) v' erano, che lo seguivano.15 E fatto è, ch' essendo a mangiare nella casa di colui, insieme con Iesù sedevano a mangiare molti pubblicani e peccatori, ed etiam li suoi discepoli; eranvi etiam molti altri che il seguitavano.
16 Or gli Scribi, e i Farisei al vederlo mangiare con i pubblicani, e i peccatori dicevano a' suoi discepoli: Per qual motivo il vostro Maestro mangia, e beve co' pubblicani, e peccatori?16 Onde vedendo li Scribi e Farisei come egli mangiava con li pubblicani e peccatori, dissero alli suoi discepoli: il perchè il maestro vostro manduca e beve con li pubblicani e peccatori?
17 Il che avendo udito Gesù, disse loro: Non han bisogno del medico i sani, ma i malati: imperocché non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.17 Udito questo, Iesù dissegli: li uomini sani non hanno bisogno del medico, ma sì beni li infermi; certo non sono venuto a chiamare li giusti, ma li peccatori.
18 E i discepoli di Giovanni, e i Farisei facevano de' digiuni: vanno adunque, e dicono a lui: Per qual motivo i discepoli di Giovanni, e de' Farisei digiunano; e i tuoi discepoli non digiunano?18 Onde li discepoli di Ioanne e li Farisei erano ivi, li quali digiunavano; e vennero, e li dissero: il perchè li discepoli di Ioanne e li Farisei digiunano, ma li tuoi discepoli non digiunano?
19 E Gesù disse loro: possono forse i compagni dello sposo digiunare, fino a tanto che lo sposo è con essi? Mentre hanno con seco lo sposo, non possono digiunare.19 Alli quali disse Iesù: adunque possono li figliuoli delle nozze, mentre ch' egli è il sposo con quelli, digiunare? Mentre che hanno seco il sposo, non possono digiunare.
20 Ma tempo verrà, che sarà loro tolto lo sposo: e allora per quel tempo digiuneranno.20 Ma verranno gli giorni che gli sarà levato il sposo da loro; e allora in quelli giorni digiuneranno.
21 Nissuno cuce a un vestito vecchio un pezzo di panno nuovo: altrimenti la nuova giunta strappa del vecchio, e lo sdrucio diventa maggiore.21 Niuno aggiugne, cucendo, il panno nuovo al vecchio vestimento; altrimenti egli levarà il supplimento nuovo dal vecchio, e farassi maggiore squarcione.
22 E nissuno mette il vino nuovo in otri vecchi: altrimenti il vino rompe gli otri, e il vino si versa, e gli otri vanno in malora; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.22 E nullo puone il vino nuovo nelli otri vecchi; altrimenti il vino rompe li otri, e spargerassi il vino, e periranno li otri; ma si deve ponere il vino nuovo negli otri nuovi.
23 Successe ancora, che, camminando il Signore in giorno di sabato pei seminati, i suoi discepoli cominciavano a inoltrarsi, e cogliere delle spighe.23 E fatto è un'altra fiata: andando egli per le biade nel giorno del sabbato, e gli suoi discepoli cominciorono andare e cavare le spiche.
24 E i Farisei dicevano a lui: Ecco, perchè fanno eglino in giorno di sabato quello, che non è lecito?24 Onde vedendo gli Farisei, gli dicevano: ecco quel che fanno li tuoi discepoli nel giorno del sabbato! loro fanno cosa che a nullo è lecita a fare.
25 Ed egli disse loro: Non avete mai letto o quello, che fece Davidde, trovandosi in necessità, e avendo fame egli, e i suoi compagni?25 Alli quali disse Iesù: non avete mai letto quel che fece David, quando fu costretto per necesrità, essendo affamato co' suoi ch' erano con lui?
26 Come entrò nella casa di Dio, essendo sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani della proposizione, de' quali non era lecito mangiare, se non a' soli sacerdoti, e ne dette a' suoi compagni?26 Come egli entrò nella casa di Dio sotto Abiatar, principe de' sacerdoti, e manucò il pane della proposizione, il quale a nullo era lecito manducare, salvo alli sacerdoti, ed egli sì lo dette a quelli che erano con lui?
27 E disse loro: Il sabato è stato fatto per l'uomo, e non l'uomo pel sabato.27 E ancora dicevali: egli è fatto il sabbato per lo uomo, e non lo uomo per il sabbato.
28 E adunque il Figliuolo dell'uomo padrone anche del sabato.28 E però il Figliuolo dell' uomo è signore etiam del sabbato.