Scrutatio

Mercoledi, 12 giugno 2024 - San Gaspare Luigi Bertoni ( Letture di oggi)

Michea 7


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Guai a me, che son divenuto come colui, che in autunno cerca di raspollare dopo la vendemmia: non v'è un gradinolo da mangiare: ha desiderato l'anima mia de' fichi primaticci.1 Guai a me, però ch' io sono fatto come quello che coglie li rappoli della vendemmia nello autunno; e non hanno grani da mangiare; e la mia anima ebbe desiderio di fichi freschi.
2 Non v'ha più un santo sopra la terra, e non havvi un giusto tragli uomini: tutti tendono insidie alla vita altrui; il fratello va a caccia del fratello per ammazzarlo.2 Perì lo santo della terra, e non si trova uomo diritto intra li uomini; tutti pongono le insidie nel sangue; l'uomo caccia lo suo fratello alla morte.
3 Il male delle loro mani lo chiamano un bene. Il principe domanda, e il giudice rende il suo debito. Il grande manifesta il desiderio dell'anima sua: hanno messa in iscompiglio la terra.3 E lo male delle loro mani dicono ch' è bene; lo principe addomanda lo giudice per rendere ragione; e lo grande parlò lo desiderio dell' anima sua, e conturbarono quella.
4 Il migliore di costoro è come un paliuro; e il più giusto è come la spina delle siepi. E' venuta la giornata di tue sentinelle, e la tua visita: adesso quelli saranno spersi.4 Però che quello ch' è l'ottimo di loro, sì è come uno cardo; e lo diritto, come la spina della siepe. Lo di della tua speculazione, cioè della tua visitazione, sì venne; ora sarà lo loro guastamento.
5 Non credete all'amico, e non vi fidate di chi governa: tieni chiusa la tua bocca con quella, che dorme con te.5 Non vogliate credere all' amico, e non vi confidate nella guida; da colei che ti dorme in grembo, guarda li chiostri della bocca tua.
6 Perocché il figliuolo fa oltraggio al padre, e la figliuola si ribella contro la madre, la nuora contro la suocera: nemici dell'uomo sono quelli di sua famiglia.6 Però che lo figliuolo fac vergogna al padre, e la figliuola si leva incontro alla madre, e la nuora contro alla sua suocera; e li nimici dello uomo saranno i suoi domestici (e quelli della casa).
7 Ma io volgerò il mio sguardo al Signore: aspetterò Dio mio Salvatore: mi ascolterà il mio Dio.7 Ma io ragguarderò al Signore, e aspetterò Iddio mio salvatore; e lo mio Iddio udirà me.
8 Non rallegrarti di mia caduta, o mia nemica: io mi rialzerò, e mentre sarò nelle tenebre, il Signore è mia luce.8 Non ti rallegrare, o nimica mia, sopra me, però ch' io caddi; io mi leverò suso; quando sarò seduto nelle tenebre, lo Signore sarà la mia luce.
9 Porterò l'ira del Signore, perchè ho peccato contro di lui, fino a tanto ch'egli giudichi la causa mia, e sentenzi in mio favore: egli mi ritornerà in luce, e io vedrò la mia giustizia.9 Io porterò la ira del Signore, però ch' io commisi peccato contro a lui, insino a tanto ch' egli giudichi la causa mia, e faccia lo mio giudicio; egli menerà me nella luce, e io vederò la sua giustizia.
10 E vedrà ciò la mia nemica, e sarà coperta di confusione, ella, che dice a me: Dov'è il Signore Dio tuo? Io la guarderò d'alto in basso: ella adesso sarà conculcata come il fango delle piazze.10 E la mia nimica ragguarderà, e sarà coperta di confusione, la quale dice a me: dove è lo tuo Signore Iddio? Li miei occhi mireranno in lei; ora sarà conculcata, come lo luto delle piazze.
11 Il giorno, in cui saran ristorate le tue rovine, in quel giorno anderà lungi la tirannia.11 (Tu dirai che) venga lo dì acciò che le tue case sieno edificate; e in quello di sarà la luce dalla Junga.
12 In quel giorno verranno dall'Assiria fino a te, e fino alle città forti: e dalle città forti fino al fiume, e dall'un mare fino all'altro, e dal monte fino all'altro monte.12 In quello dì verrà a te [di] Assur, e insino alle cittadi armate; e dalle cittadi armate verrà al fiume, e al mare del mare, e al monte del monte.
13 E quella terra sarà desolata per colpa de' suoi abitatori, e per frutto de' loro pravi pensieri13 E la terra (sua) sarà desolata per li suoi abitatori, e per lo frutto delle loro cogitazioni.
14 Governa in mezzo al Carmelo col la tua verga il tuo popolo, il gregge di tuo retaggio, che solingo abita nella foresta: pascoleranno in Basan, e in Galaad come ne' giorni antichi.14 Pasci lo tuo popolo con la tua verga, la greggia della tua ereditade, quelli i quali àbitano soli nello bosco, nel mezzo di Carmelo; si pasceranno quelli di Basan e quelli di Galaad appo li di antichi.
15 Io farogli veder prodigj, come nel tempo di loro uscita dalla terra d'Egitto.15 Secondo lo dì del partimento tuo della terra di Egitto dimostrerò a lui (le mie) maravigliose cose.
16 Ciò vedranno le genti, e saran confuse con tutta la lor possanza; si metteranno il dito alla bocca, e diverranno sorde le loro orecchie.16 Le genti vedranno, e saranno confuse sopra tutta la sua fortezza; porranno le mani sue sopra la loro bocca; le loro orecchie saranno sorde.
17 Leccheranno la terra come le serpi, e quasi insetti della terra saranno sbigottite nelle lor case: temeranno il Signore Dio nostro, e avran paura di te.17 Leccheranno la polvere, come fanno li serpenti; come li animali che si graffino sopra la terra si turberanno nelle loro case; lo Signore Iddio nostro non desidereranno, e temeranno te.
18 Chi, o Dio, è simile a te, che togli l'iniquità, e passi sopra il peccato delle reliquie di tua eredità? Egli non darà più libero il corso al suo furore, perche è amante della misericordia.18 Chi è, Dio, simile a te, il quale rimuovi la iniquitade, e transferisci il peccato dello rimanente della tua ereditade? Non manderà oltra il suo furore, però ch' egli vuole misericordia.
19 Egli si volgerà a noi, e avrà pietà: seppellirà le nostre iniquità, e getterà tutti i nostri peccati nel profondo del mare.19 Ritornerà, e avrà misericordia di noi; deponerà le nostre iniquitadi, e getterà nel profondo del mare tutti li peccati nostri.
20 Tu ti mostrerai verace a Giacobbe, misericordioso ad Abramo, come giurasti a' padri nostri ab antico.20 Darai la verità a Iacob, la misericordia ad Abraam; le quali tu promettendo giurasti alli padri nostri.