Scrutatio

Martedi, 11 giugno 2024 - San Barnaba ( Letture di oggi)

Geremia 16


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1 Il Signore parlommi, dicendo:1 E disse Iddio a me:
2 Tu non prenderai moglie, e non avrai figliuoli, né figlie in questo luogo;2 Non torrai moglie, e non saranno figliuoli nè figliuole a te in questo luogo.
3 Imperocché queste cose dice il Signore sopra i figliuoli, e le figliuole, che verranno alla luce in questo luogo, e sopra le madri, che gli avran partoriti, e sopra i padri, da' quali saranno nati in questa terra,3 Però che questo dice lo Signore sopra li figliuoli e le figliuole, che sono generati in questo luogo, e sopra le loro madri le quali generarono loro, e sopra li loro padri, della schiatta delli quali sono nati in questa terra:
4 Morranno di varj mali; e non saranno pianti, né seppelliti, saran come sterco sopra la terra, e saran consunti dalla spada, e dalla fame; e i loro cadaveri saran pasto degli uccelli dell'aria, e delle bestie della terra.4 morranno di morte d' infirmitadi, e non saranno pianti, nè seppelliti; saranno nella feccia sopra la faccia della terra; saranno consumati di coltello e di fame, e saranno li loro corpi in esca alli uccelli del cielo e alle bestie della terra.
5 Imperocché queste cose dice il Signore: Tu non entrerai nella casa, dov'è convito, né anderai a piangere, e a far l'ufficio di consolazione: perocché io ho, tolta da questo popolo la mia pace, (dice il Signore) la misericordia, e la clemenza.5 Questo dice Iddio: non entrare nella casa del convito, e non andare a piagnere, e non li consolare; per ciò che io ho tolta la mia pace da questo popolo, dice Iddio, misericordia e misericordie.
6 E moranno i grandi, e i piccoli in questa terra: non saranno seppelliti, né pianti, e niuno si farà incisioni, né si toserà i capelli per loro.6 E morranno grandi e piccoli in questa terra; e non saranno pianti, e non saranno seppelliti; e non si raderanno, e niuno se ne scapeglierà.
7 Né alcuno tra loro spezzerà il pane per consolare colui, che piange un morto, e non gli daranno da bere per consolarlo della perdita del padre suo, e della madre.7 E non romperanno tra loro il pane a colui che piagne a consolarli sopra lo suo morto; e non li daranno beveraggio di calice a consolarsi sopra lo suo padre e sopra la sua madre.
8 E non entrerai nella casa, dove sibanchetta per sedere in compagnia, emangiare, e bere;8 E casa di convito non entrerai, acciò che tu segga con loro, e che tu mangi e che tu bea.
9 Imperocché queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Ecco che io da questo luogo, veggenti voi, e ne' vostri giorni torro la voce di gaudio, la voce di letizia, i canti dello sposo, e i canti della sposa.9 Però che questo dice lo Signore delli esèrciti, Iddio d'Israel: ecco, io torrò di questo luogo, ne' vostri occhi e nelli vostri dì, la voce d'allegrezza e la voce di letizia, e la voce di sposo e di sposa.
10 E quando tu avrai annunziate a questo popolo tutte queste parole, ed ei ti diranno: Per qual motivo il Signore annunzia a noi tutto questo gran male? qual è mai la nostra iniquità? e qual è il nostro peccato, che abbiam commesso contro il Signore Dio nostro?10 E quando tu averai annunciato a questo populo tutte queste cose, e loro abbino detto a te: 0 per che hae parlato il Signore sopra a noi tutto questo grande male? quale è la iniquità nostra? o quale è lo peccato nostro lo quale noi abbiamo commesso allo nostro Signore Iddio?
11 Tu dirai loro: Perchè i padri vostri mi abbandonarono: dice il Signore; e andaron dietro a dei stranieri, e li servirono, e gli adorarono abbandonaron me, e non osservarono la mia legge.11 dirai a loro: per che li vostri padri hanno abbandonato me, dice Iddio, e andarono dietro alli iddii stranieri, e servirono loro, e adorarono loro, e me lasciarono, e non guardarono la mia legge.
12 Ma voi ancora avete fatto peggio, che i padri vostri: imperocché ecco, che ognun di voi va dietro alla corruzione del cattivo suo cuore, per non dar retta a me.12 Ma voi avete adoperato peggio che i vostri padri; ecco, ciascuno va dirieto alla pravitade del suo mal cuore, acciò che non m' intenda.
13 Ed io vi caccerò da questa terra ad un'altra non conosciuta da voi, né da' padri vostri: ed ivi servirete dì, e notte a' dei stranieri, i quali non vi daranno requie.13 E io vi caccerò di questa terra, e manderovvi in terra la quale voi non sapete, nè voi nè i vostri padri; e servirete ivi alli altri iddii di dì e di notte, i quali non vi daranno riposo (e non vi lasceranno istare).
14 Per questo ecco, che viene il tempo, dice il Signore, quando non si dirà più: Vive il Signore, che trasse i figliuoli d'Israele dalla terra d'Egitto,14 Per ciò ecco li dì vegnono, dice Iddio, e non si dirà più: vive Iddio, il quale menò i figliuoli d' Israel della terra d' Egitto (e da tutto l'universo);
15 Ma: Vive il Signore, che ha tratti i figliuoli d'Israele dalla terra di settentrione, e da tutti i paesi, pe' quali io gli avrò dispersi, e li ricondurrò nella loro terra data da me a' loro padri.15 ma: vive Iddio, il quale menò i figliuoli d' Israel della terra d' aquilone, e di tutte l' universe terre alle quali io li cacciai; e riducerolli nella terra loro, la quale io diedi alli loro padri
16 Ecco, che io manderò molti pescatori, dice il Signore, i quali li pescheranno; e dipoi manderò loro molti cacciatori, i quali anderanno a caccia di essi per tutti i monti, e per tutti i colli, e nelle tane de' massi;16 Ecco, dice Iddio, io manderò molti pescatori, e pescheranno loro; e dopo questo manderò loro molti cacciatori, e cacceranno loro d' ogni monte e d'ogni colle, e delle caverne delle pietre.
17 Imperocché gli occhi miei osservano tutti i loro passi; e nulla n'è ascoso a' miei sguardi, come non fu ascosa agli occhi miei la loro iniquità.17 Però che li miei occhii sono sopra tutte le vie sue; non sono nascoste (le loro vie) dalla faccia mia, e la loro malvagitade non è occulta (a me nè) alli miei occhii.
18 E prima io renderò il contraccambio alle duplicate iniquità, e peccati loro: perocché hanno contaminato la mia terra co' corpi de' morti sagrificati a' loro idoli, e han ripiena delle loro abbominazioni la mia eredità.18 E renderò prima in doppio le loro iniquitadi e li loro peccati; però che hanno contaminata (e corrotta) la terra mia colla uccisione delli animali de' suoi idoli, ed empierono la mia ereditade colle loro abominazioni.
19 Signore mia fortezza, mio sostegno, e mio rifugio nel giorno della tribolazione: a te veranno le genti da' confini ultimi della terra, e diranno: Veramente i padri nostri ereditarono la menzogna, e la vanità, che nulla ad essi giovò.19 O Signore, fortezza mia e mio rifugio nel dì della tribulazione, a te verranno le genti dalle estreme parti della terra, e diranno: veramente li nostri padri possederono bugia, e vanitade la quale non giovò loro.
20 Forse l'uomo potrà fare i suoi dei? Ed egli stesso non è un dio.20 Or farà l' uomo li iddii a sè, e non saranno iddii?
21 Per questo ecco, che io mostrerò loro questa volta, mostrerò loro la mia possanza, e la mia virtù, e conosceranno, che io ho nome il Signore.21 Però, ecco, io mostrerò loro, per questa volta, la mia mano e la mia virtù; e sapranno che lo mio nome sì si chiama Signore.