Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Geremia 10


font
BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Udite la parola, che il Signore ha detta sopra di voi, o casa di Israele.1 Ascoltate la parola che il Signore ha pronunciato per voi, o casa di Israele.
2 Queste cose dice il Signore: Non andate a imparare i costumi delle nazioni; e non temete i segni celesti, de' quali hanno timore le nazioni:2 Così dice il Signore: "Non imparate la condotta delle nazioni e dei segni del cielo non spaventatevi, perché di essi hanno paura le nazioni.
3 Perocché le leggi de' popoli sono vane: conciossiachè l'artefice tronca colla scure una pianta nel bosco, e la lavora,3 Sì, la credenza dei popoli è vanità: infatti, è legno che uno taglia dal bosco, prodotto di mano d'artefice per mezzo dell'ascia.
4 La adorna d'oro, e d'argento, unendo il tutto per via di chiovi, e di martello, affinchè non si scompagini.4 D'argento e d'oro lo adornano, con chiodi e con martelli lo rafforzano perché non si muova.
5 Ella è fatta come una palma, e non parla: Ella si alza, e si porta, perchè non può dar un passo. Non temete adunque cose tali, che non posson fare né mal, né bene.5 Essi sono come spauracchio nel cocomeraio: infatti, non parlano! Bisogna portarli perché non camminano. Non abbiate paura di essi: non faranno male, né fare del bene è in loro potere".
6 Non è chi somigli te, o Signore: grande se' tu, e grande il nome tuo in possanza.6 Nessuno è simile a te, o Signore! Tu sei grande e grande è il tuo nome, potente.
7 Chi non avrà timore di te, o Re delle genti? imperocché tua è la gloria: tra tutti i sapienti delle nazioni, e in tutti i loro regni niuno è simile a te.7 Chi non ti temerà, o re delle nazioni? Sì, ciò a te è dovuto. Infatti, tra tutti i sapienti delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te.
8 Con questo si mostrerà, che ei sono stolti, e insensati: argomento della loro vanita è il legno.8 Con la stessa cosa essi fanno fuoco e diventano stupidi: la dottrina delle vanità è legno.
9 Si porta da Tharsis l'argento ridotto in lamine, e l'oro di Ophaz: si mette in opera dall'artefice, dalla mano dell'argentiere: si veste (la statua) di giacinto, e di porpora. Tutto questo è lavoro d'artefici.9 Argento laminato portato da Tarsis e oro da Ofir, prodotto d'artefice e di mani d'orefice, porpora e scarlatto è il loro vestito: tutti essi son lavoro di sapienti.
10 Ma il Signore è il Dio vero; egli è il Dio vivo, e il Rege eterno: dall'ira di lui sarà scommossa la terra, e i popoli non reggeranno alle sue minacce.10 Ma il Signore è Dio vero! Egli è Dio vivente e re eterno. Davanti al suo sdegno trema la terra e non sopportano le nazioni la sua collera.
11 Voi adunque direte loro così: Gli dei, che non hanno fatto il cielo, e la terra, periscano dalla faccia della terra, e dal numero delle cose, che sono sotto del cielo.11 Così direte loro: "Gli dèi che i cieli e la terra non hanno fatto, spariranno dalla terra e di sotto il cielo: tutti!".
12 Egli con sua possanza fece la terra, regola il mondo colla sua sapienza, e colla intelligenza sua distende i cieli.12 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha steso i cieli.
13 A una sua voce aduna nel cielo una gran massa di acque, solleva dalle estremità della terra le nuvole: scioglie i folgori in pioggia, e da' suoi tesori ne tragge il vento.13 Quando emette la sua voce è un rumoreggiare d'acque in cielo, fa salire nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi ripostigli.
14 Del proprio sapere diventò stolto ogni uomo; la statua stessa confonde ogni artefice: perchè cosa falsa è quella, che egli ha fatto, e spirito in lei non è.14 Si stupisce ogni uomo quando riflette; si vergogna ogni orefice per il suo idolo, perché menzogna è la sua fusione e spirito non c'è in essi.
15 Elle son cose vane, e opere degne di riso: al tempo della loro visita, periranno.15 Essi sono vanità, opera ridicola, nel tempo della loro visita periranno.
16 Non è come queste colui, che è la porzione di Giacobbe: imperocché egli è, che ha fatte tutte le cose, e Israele è la sua eredità: il suo nome egli è: Signor degli eserciti.16 Non è così la porzione di Giacobbe, perché lui plasma ogni cosa e Israele e la tribù della sua eredità: Signore degli eserciti è il suo nome.
17 Metti insieme da tutta la terra i tuoi obbrobri, o tu, che se' assediata:17 Raduna dal paese la tua mercanzia tu che abiti nella fortezza.
18 Perocché queste cose dice il Signore: Ecco che io questa volta getterò lontano gli abitatori di questa terra, e darò loro tribolazione tale, che li troverà.18 Così, infatti, dice il Signore: "Eccomi a scagliare lontano gli abitanti del paese, questa volta: farò loro provare angustia, affinché ritrovino se stessi".
19 Me infelice nella mia afflizione! la mia piaga è atroce. Ma io ho detto: Questo male veramente è mio, e io dovrò portarlo.19 Guai a me, a causa della mia ferita, incurabile è la mia piaga mentre io dico: "Ebbene, questo è il mio male; lo sopporterò!".
20 Il mio padiglione è atterrato: tutte le corde sono rotte: i miei figliuoli si sono partiti da me, ed ei più non sono: non v'ha più chi rizzi la mia tenda, e innalzi i miei padiglioni.20 La mia tenda è distrutta e tutti i miei tiranti sono spezzati; i miei figli sono andati via da me e non ci sono più. Non c'è più chi raddrizzi la mia tenda e rialzi i miei teloni.
21 Imperocché i pastori si son di portati da stolti, e non han cercato il Signore: per questo non ebber saggezza, e il loro gregge è stato tutto disperso.21 Sì! sono istupiditi i pastori, perciò non ricercano il Signore! Per questo non hanno successo, perciò tutto il loro gregge è stato disperso.
22 Voce, che si fa sentire, e tumulto grande ecco che viene dalla parte di settentrione: per cangiare le città di Giuda in deserti, e in abitazione di dragoni.22 Una voce è stata udita: "Ecco, viene un frastuono grande dal paese del nord, per ridurre le città di Giuda a una devastazione, a una tana di sciacalli".
23 Io so, o Signore, che non è dell'uomo il seguir la sua strada, e non è dell'uomo il camminare, e il regolare i suoi andamenti.23 Io so, o Signore, che non è in potere dell'uomo la sua via, non è in potere dell'uomo andare e stabilire i propri passi.
24 Castigami, o Signore, ma con misura, e non nel tuo furore, affinchè tu non mi ritorni nel nulla.24 Correggimi, o Signore, ma secondo giustizia, non secondo il tuo sdegno per non ridurmi al nulla.
25 Versa la tua indegnazione sopra le genti, che non ti conoscono, e sopra le provincie, che non invocano il nome tuo: perocché elle hanno mangiato Giacobbe, e lo han divorato, e l'han consunto, ed han dissipata la sua magnificenza.25 Riversa il tuo furore sulle nazioni che non ti conoscono e sopra le famiglie che non invocano il tuo nome, perché hanno divorato Giacobbe, l'hanno divorato e consumato e il suo pascolo hanno devastato.