Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Isaia 50


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Queste cose dice il Signore: Che libello di ripudio è quello, con cui ho ripudiato la vostra madre? o chi è quel mio creditore, a cui io vi ho venduti? ecco, che voi per le vostre scelleraggini siete stati venduti, e per le vostre scelleraggini ho io ripudiata la madre vostra.1 Questo dice lo Signore Iddio: quale è questo libro di rifiuto della vostra madre, dove io lasciai lei? e quale è lo mio creditore, a cui io vendei voi? (però che ecco io vi mostrerò che) voi siete venduti nelle vostre malvagitadi, e per le vostre follie io abbandonai (e lasciai) la vostra madre.
2 Perocché io venni, e anima non vi era: chiamai, e non fu chi mi ascoltasse. E ella forse accorciata, ed è divenuta piccola la mano mia, talmente che io non possa redimere? o non è in me possanza per liberare? Ecco, che alla mia minaccia renderò deserto il mare, asciugherò i fiumi: marciranno senz'acqua i pesci, e periranno di sete.2 Però ch' io venni, e non ci era uomo; (lo) chiamai, e non fu chi mi udisse. Or è abbreviata e fatta piccola la mia mano, sì ch' io non possa ricomperare? o non è in me virtude, ch' io possa liberare? Ecco, io farò deserto il mare colla mia riprensione, e farò li fiumi secchi; e li pesci infracideranno, però che saranno sanza acqua, e morranno per la sete.
3 Vestirò a nero i cieli, e li cuoprirò di cilicio.3 Vestirò li cieli di tenebre, e per loro coprimento porrò uno sacco.
4 Il Signore mi ha dato una lingua erudita, affinchè io sappia sostenere colla parola i caduti: egli al mattino mi tocca, tocca a me al mattino le orecchie, affinchè io l'ascolti come maestro.4 Lo Signore diede a me la lingua dirizzata, per che io sappia sostenere colui il quale è discorso con la parola, (cioè a mal fare); è levato suso la mattina, e dirizza la mattina a me l'orecchie, acciò ch' io l'oda come maestro (cioè lievato la mattina, s' intende per lo primo tempo, chè dobbiamo apparare nella giovinezza).
5 Il Signore Dio mi ha aperta l'orecchia, ed io non contraddico: non mi tiro indietro.5 Lo Signore Iddio aperse a me le orecchie, e io non li contradico; e non andai a ritroso.
6 Ho dato il corpo mio a que', che mi percuotevano, e le mie guancie a que, che mi strappavan la barba: non ho ascoso il mio volto a quegli, che mi schernivano, e mi sputacchiavano.6 E diedi lo mio corpo a quelli che mi percotevano, e a quelli che con le mani percotevano le mie gote (cioè che mi davano le grandi guanciate); e non rivolsi (me, nè fuggì) la mia faccia dalle riprensioni, e da quelli che mi sputavano nel volto.
7 Il Signore Dio è mio aiuto, per questo io non son restato confuso: per questo ho renduta la mia faccia come selce durissima, e so, che io non rimarrò confuso.7 Ma lo Signore è mio aiutatore, e però io non potrei ricevere confusione; e però io puosi la mia faccia come pietra durissima, e so ch' io non sarò confuso.
8 Mi sta dappresso colui, che mi giustifica, chi sarà mio contraddittore? Stiamo insieme in giudizio, chi è il mio avversario? si accosti a me.8 Egli è appo me quello che mi fa giusto; e chi sarà che mi contradica? Stiamo insieme; e chi sarà lo mio avversario? vèngasene a me.
9 Ecco, che il Signore Dio è mio aiuto, chi è, che mi condanni? Ecco, che tutti (questi) saran consunti come un vestimento, il verme li mangerà.9 Ecco che Iddio è il mio aiutatore; adunque chi è colui il quale dispregerà me? (Certo) ecco che così si romperanno quasi come fusse uno vestimento, e la tignuola li si mangerà.
10 Chi è tra voi, che tema il signore, e ascolti la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre, ed è senza luce, speri nel nome del Signore, e si appoggi al suo Dio.10 Quale è di voi che tema Iddio, e che oda la voce del suo servo? chi è colui il quale andò nelle tenebre, e non vidde lume? abbia speranza nel nome di Dio, e sforzisi a Dio.
11 Voi tutti però, ecco, che accendete fuoco, siete in mezzo alle fiamme, camminate al lume del vostro fuoco, e delle fiamme accese da voi: dalla mano mia è stato a voi fatto questo; voi dormirete in mezzo ai dolori.11 Ecco, tutti voi che accendete (voi medesimi) lo fuoco, e siete cinti di fiamme, andate nel lume del vostro fuoco, e nelle fiamme le quali voi accendeste; della mano mia fatto è a voi questo; dormirete ne' (vostri) dolori.