Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 31


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Le vigilie dell'avarizia consuman le carni, e le sue cure levano il sonno.1 La vigilia della onestade macererae le carni; e il pensiero di lei toglie il sonno.
2 I pensieri dell'avvenire sturbano la quiete, come la grave malattia fa vegliar l'uomo.2 Il pensiero della prescienza stravolge il senno; e la grande infermitade fece l'anima sobria (e ricordarsi di Dio).
3 Faticò il ricco per adunare ricchezze, e nel suo riposo è ricolmo di beni.3 Affaticossi il ricco in radunare avere; nell'ozio suo riempierae di beni (temporali).
4 Lavora il povero per bisogno di vitto, e se fa fine di lavorare diventa mendico.4 Affaticossi il povero nella diminuzione del mangiare (e bere e vestire), e nella fine sarà bisognoso.
5 Chi è amante dell'oro, non sarà giusto, e chi va dietro alla corruzione, di essa sarà ripieno.5 Colui che ama oro, non sarà giustificato; e colui che sèguita il consumamento, si niempierà, di quello.
6 Molti sono andati in precipizio a causa dell'oro, e la bellezza di lui fu la loro perdizione.6 Molti sono dati nelli cadimenti dell' oro; e nella speranza dell' oro si è fatto il perdimento loro.
7 Legno d'inciampo è l'oro per quelli, che a lui fan sagrifizio: guai a quelli, che gli van dietro; ma tutti gli imprudenti periranno per esso.7 Legno d' offensione sì è sacrificare oro; guai a coloro che il sèguitano, e ciascuno [imprudente] perirà in quello.
8 Beato il ricco, che è trovato senza colpa, ed il quale non va dietro all'oro né sua speranza ripone nel denaro, e nei tesori.8 Beato è il ricco che è trovato sanza macula, e che non andoe dietro all' oro, e che non speroe nelli tesori della pecunia.
9 Chi è costui, e gli darem lode? perché egli ha fatto cose mirabili nella sua vita.9 Chi è costui, e loderemo lui? però ch' egli fece maraviglie in sua vita.
10 Egli fu provato per mezzo dell'oro, e trovato perfetto; ed avranne gloria eterna. Egli potea peccare, e non peccò, far del male, e nol fece:10 Chi è stato provato in quello, è stato trovato perfetto, e sarà lui in gloria eterna; chi potee travalicare, e non travalicoe (i comandamenti di Dio), e potè fare male, e non lo fece.
11 Per questo i beni di lui sono stabili nel Signore, e le sue limosine saran celebrate da tutta la congregazione de' santi.11 Però li beni suoi sono stabiliti nel Signore, e ogni chiesa di santi parlerae le limosine di colui.
12 Se' tu assiso a splendida mensa? non essere tu ivi il primo a spalancare la gola.12 Sedesti alla grande mensa? non essere il primo che apra la bocca sopra quella.
13 Non dire: molta è la roba, che è in tavola.13 Non dire che le cose, che sono sopra quella, sono sì molte.
14 Ricordati, che una mala cosa è l'occhio cattivo.14 Ricorditi che l'occhio reo è malvagio.
15 Non v'ha di peggio di quest'occhio tralle cose create? per questo egli in veggendo, piange con tutto il suo volto.15 Quale cosa è più rea che l' occhio (malvagio)? però (che) da ogni faccia lacrimerae, quand' egli vederà.
16 Non essere il primo a stendere la mano, affinchè maltrattato dall'invidioso tu non abbi ad arrossire.16 Non sarai tu primo a stendere la mano, ne poi per invidia contaminato tu ti vergogni.
17 Nel prendere le vivande non urtare cogli altri.17 Non essere oppresso nel convito (dal vino).
18 Giudica del genio del tuo prossimo dal tuo.18 Considera le cose del prossimo tuo da te medesimo.
19 Serviti da uomo frugale di quelle cose, che li son messe davanti, affinchè non avvenga, che col molto mangiare tu ti renda odioso.19 Usa quelle cose che ti sono messe inanzi, sì come uomo deve usare; e non divorare, acciò che tu non sii molto odiato.
20 Sii il primo a finire per verecondia, e non essere smoderato per non disgustare veruno.20 Resta prima per cagione di disciplina; e non essere troppo lungo (mangiatore), acciò che tu non offenda alli altri.
21 E se siedi in mezzo a molti, non istender la mano prima di quelli, e non essere il primo a chiedere da bere.21 E se tu sedesti nel mezzo di molti, non istendere tu prima che coloro la mano, e non domandare tu prima bere.
22 Quanto poco vino è sufficiente ad un uomo bene educato! e in dormendo non ne sarai inquietato, e non ne sentirai incomodo.22 Oh come poco vino basta all' uomo ammaestrato! e non sarai gravato dormendo da quello (uno poco), e non sentirai dolore.
23 Le vigilie, la colica, e i dolori sono per l'uomo intemperante.23 Vigilia é collera e tortura nel sonno all' uomo sfrenato;
24 Il sonno salubre è per l'uomo parco: egli dorme sino al mattino, e l'anima di lui sarà lieta con esso.24 lo sonno della sanità sarà nell' uomo temperato; elli dormirà infino alla mattina, e l'anima sua diletterassi con lui.
25 Che se tu se' stato forzato a mangiar molto, vattene dalla conversazione, vomita, e ti troverai sollevato, e non cagionerai malattia al tuo corpo.25 E se tu sarai costretto pure un dì di molto mangiare, lièvati di mezzo di loro, getta fuori, e refrigera il corpo tuo; e non accumulerai al corpo tuo infermitadi.
26 Figliuolo ascoltami, e non disprezzarmi, e da ultimo conoscerai quel, che siano le mie parole.26 Odimi, figliuolo, e non mi dispregiare; e in fine troverai le parole mie vere.
27 In tutte le operazioni tue sii diligente, e non si accosterà a te nissun malore.27 Sia veloce in tutte le (buone) opere tue, e nulla infirmità ti si farà incontro.
28 Colui, che è liberale nel dar del pane, è benedetto dalle labbra di molti e la testimonianza, che rendesi alla bontà di lui, è sicura.28 Le lingue di molti benediceranno colui che sarà splendente nel pane; e ...
29 Contro di chi è spilorcio nel dar del pane mormora tutta la città, e la testimonianza renduta alla spilorceria di lui è verace.29 ... e la testimonianza di colui (della malizia) sarà vera.
30 Non provocare i bravi bevitori: perocché molti sono stati sterminati dal vino.30 Non provocare coloro che sono solleciti al vino; però che il vino molti ne stermina.
31 Il fuoco prova la durezza del ferro; così il vino bevuto fino all'ebbrezza manifesta i cuori de' superbi.31 Sì come il fuoco prova il duro ferro, così il vino bevuto in ebbrezza batte li cuori de' superbi.
32 Buona vita per gli uomini è il vino usato con sobrietà: sarai sobrio, se ne berai con moderazione.32 Ben complessionata vita è alli uomini bere il vino temperatamente; se tu il berai temperatamente, sarai sobrio.
33 Qual vita è quella di chi sta senza vino?33 Che vita è quella che si diminuisce per lo vino?
34 Che è quello, che ci priva della vita? la morte.34 Che è quello che defrauda la vita? la morte.
35 Il vino da principio fa creato per giocondità, non per l'ubbriachezza.35 Dal cominciamento fu creato il vino per allegrare, non per inebriare.
36 Il vino bevuto moderatamente rallegra l'anima, e il cuore.36 Il vino bevuto temperatamente sì allegra l'anima e il corpo.
37 Il ber temperato è salute dell'anima, e del corpo.37 Il temperato bere sì è sanitade dell' anima e del corpo.
38 Il troppo vino fa le contese, e l'ira, e molte rovine.38 Il vino molto bevuto fae commovimento e ira e rovine molte.
39 Il vino bevuto in copia è l'amarezza dell'anima.39 Il molto bere è amaritudine dell' anima.
40 L'ubbriacchezza fa ardito lo stolta ad offendere, snerva le forze, ed è cagion di ferite.40 La animosità della ebrietà, dello imprudente (e dello sciocco) è offensione, scemante la forza, e che fa ferite.
41 In un convito dove si beve, non riprendere il prossimo, e noi disprezzare nella sua allegria:41 Nel convito del vino non riprendere il prossimo, e nella gioconditade sua nollo dispregiare.
42 Non dirgli parola di ingiuria, e noi pressare col chiedergli il tuo.42 E non li dire parole di reo uomo, e non lo stringere in ripetere.