SCRUTATIO

Sonntag, 22 Juni 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Sapienza 4


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1 Quanto è bella la nazione casta con gloria! perocché la memoria di lei è, immortale, perché ella è conosciuta dinanzi a Dio, e dinanzi agli uomini.1 Come è bella la generazione casta con chiaritade! però che la sua memoria sì è immortale; per che ella sì è manifestata appo Dio e appo li uomini.
2 La imitano quand'ella è presente; e la desiderano quand'ella è partita, e coronata trionfa nell'eternità, vinto il premio de' casti combattimenti.2 Quando la castità è presente, li uomini la persèguitano; e desideranla quando ella si dilunga; e in perpetuo corona?a trionfa, vincendo il merito delle battaglie di quelli che non sono contaminati (nè sozzi).
3 Ma la moltiplica la turba degli empj non è più buona a nulla, e le piante bastarde non gettaran profonde radici, e non avranno stabile fondamento.3 Ma la moltitudine variata (si è di molte generazioni) de' malvagi non fia utile; e li piantoni adulterini non fanno radici alte, nè averanno stabile firmamento.
4 Che se per un tempo nei rami loro germogliano, avendo debile appoggio, sono scosse dal vento, e sbarbate da turbine violento.4 .
5 Onde saranno spezzati i loro rami in sul crescere, e i loro frutti saran cattivi, e acerbi al gusto, e non buoni a nulla.5 Fieno spezzati li rami non compiuti, e li loro frutti fieno disutili, e acerbi a mangiare; e a nulla fieno acconci.
6 Imperocché i figliuoli, che nascono da illegittima unione, son testimoni, che accusano la impudicizia de' genitori ogni volta, che siano interrogati.6 Però che tutti li figliuoli che nascono de' malvagi, sì sono testimonii di malignitade contro alli padri loro, quando sono esaminati.
7 Ma il giusto quando avanti tempo egli muoia, trova sua requie;7 Ma il giusto, s'egli fia occupato dalla morte, sarae in refrigerio.
8 Perocché venerabil vecchiezza si è non quella di lunga durata, e che dal numero degli anni si estima;8 La vecchiezza è da onorare, non computata per longhezza di tempo, nè per numero d' anni; canuti sono li sensi dell' uomo,
9 Ma la canizie dell'uomo ne' sentimenti di lui si ritrova, e la vita senza macchia è vecchiezza.9 e la etade della vecchiezza fia la vita immaculata.
10 Ivi ch'ei piacque a Dio, fu amato da lui, e perché trai peccatori vivea, altrove fu traportato:10 Colui che piace a Dio, è fatto diletto; e vivendo egli tra li peccatori è translatato.
11 Fu rapito, affinché la malizia non alterasse il suo spirito, o la seduzione non inducesse l'anima di lui in errore.11 Egli è rapito acciò che la malizia non mutasse lo intendimento suo, ovvero che loro figmenti non ingannassero l'anima sua.
12 Perocché l'affascinamento della vanità oscura il bene, e la vertigine della concupiscenza sovverte l'animo sincero.12 Però che lo ammaliamento delle beffe e delle derisioni oscura li beni, e la mobilitade della concupiscenza travolge il senno che è sanza malizia.
13 Stagionato egli in breve tempo compiè una lunga carriera;13 Colui che è pervenuto al fine in breve compiè molti tempi.
14 Conciossiacbe era cara a Dio l'anima di lui: per questo egli si affrettò di trarlo di mezzo alle iniquità. Le genti poi veggono queste cose, e non le comprendono, né in cuor loro riflettono,14 Però che l'anima sua era piaciuta a Dio; per questo affrettò (Iddio) di trarlo di mezzo le iniquitadi. Li popoli che veggiono e non intendono, che non pongono nelli loro cuori cotali cose;
15 Come beneficio di Dio egli è questo, e misericordia verso i suoi santi, e come egli ha cura de' suoi eletti.15 però che la grazia di Dio e la misericordia sua si è nelli santi suoi, e riguardamento nelli eletti suoi.
16 Ma il giusto morto condanna gli empj che vivono, e la giovinezza loro sì presto estinta condanna la lunga vita del peccatore.16 Il giusto morto condanna li vivi rei, e la gioventù inanzi tempo consumata condanna la disensata vecchiezza (de' quali dissi sopra).
17 Quelli però vedranno la fine dell'uomo saggio, e non comprenderanno quali siano stati i disegni di Dio sopra di lui, né perché il Signore lo abbia messo in sicuro.17 (Quelli popoli) vederanno la morte del savio, e non conosceranno quello che Iddio pensoe (fare) di colui, e per che Iddio l' amoe.
18 Vedranno, e lo avranno in dispregio; ma il Signore si burlerà di loro:18 Elli lo vedranno, e dispregeranno; ma Iddio si farà beffe di coloro.
19 Ed eglino dipoi anderanno vergognosamente per terra, e trai morti saranno in eterna ignominia; perocché Dio conquiderà i superbi fatti già mutoli, e gli scuoterà dai fondamenti, e li ridurrà in estrema desolazione, ed ei saranno in gemiti, e anderà in fumo la loro memoria.19 E saranno dopo queste cose caggenti sanza onore, e saranno in vituperio e in abominazione tra li morti in perpetuo; però che Iddio fiaccherae coloro enfiati sanza parole, e moveralli dalli fondamenti, e fieno desolati infino alla parte di sopra; e saranno piagnenti, e la memoria loro perirae.
20 Verran fuori tutti paura, rammentandosi i lor peccati, e le loro iniquità stando a petto di essi li convinceranno.20 Li timidi verranno ne' pensieri de' suoi peccati; e le loro iniquitadi li meneranno a contrario.