Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Salmi 20


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Il popolo rende grazie per le vittorie del suo Re, viene a dire, In Chiesa ringrazia Dio pei trionfi di Cristo sopra l'inferno: imperocché e il Parafraste Caldeo, e gli antichi Rabbini, ed alcuni ancor de' moderni, e generalmente i Padri non dubitano, che nel primo senso letterale questo salmo spetti interamente al Messia.

1Salmo di David.
Signore, nella tua possanza riporrà il re la sua consolazione, e nella salute, che vien da te, esulterà grandemente. -
2Tu hai adempiuti i desiderj del suo cuore, e non hai renduti vani i voti delle sue labbra.3Imperocché tu lo hai prevenuto colle benedizioni di tua bontà: hai posta a lui sulla testa una corona di pietre preziose.4Egli domandò a te la vita, e tu gli hai dato lunghezza di giorni pe' secoli, e in sempiterno.5Gloria grande egli ha nella salute avuta da te: di gloria, e di splendore grande lo ammanterai.6Perocché tu lo farai benedizione per tutti i secoli: lo letificherai col tuo gaudio nel tuo cospetto.7Imperocché il re ha sua fidanza nel Signore; e sopra la misericordia dell'Altissimo poserà sempre immobile.8Incappino nella tua mano tutti i tuoi nemici: incappino nella tua destra tutti color, che ti odiano.9Li ridurrai come ardente fornace, allorché ti farai conoscere: il Signore nell'ira sua li conquiderà, e li divoreranno le fiamme.10I loro frutti sperderai dalla terra, e la loro posterità (torrai) dal numero de' figliuoli degli uomini.11Perocché ei ti caricarono di mali: formarono de' disegni, ai quali non poterono dar sussistenza.12Tu farai loro volgere il dorso: degli avanzi, che tu lascerai, preparerai alle percosse la faccia.13Innalzati, o Signore, secondo la tua possanza: noi celebreremo con cantici, ed inni le tue meraviglie.

Note:

20,1:Signore, nella tua possanza ec. Signore, il Re, cui tu desti agli uomini, è ripieno di consolazione, ed esulta di gaudio, perchè tu colla tua possanza lo hai salvato, lo hai renduto vincitor della morte e dell'inferno, e lo hai glorificato colla risurrezione da morte.

20,2:Hai adempiuti i desideri ec. Abbiam veduto nel salmo precedente, vers. 6. 7., quello che Cristo avea desiderato, e domandato: or egli stesso dice: io so, o Padre, che tu sempre mi esaudisci, Jo. XI. 42.

20,3:Lo hai prevenuto ec. Con liberalità grande e senza misura lo hai ricolmo di tutte le benedizioni e di tutte le grazie; lo hai costituito re e giudice, e lo hai collocato nel trono della tua gloria, e gli hai posto sul capo un preziosissimo diadema come a Re de' Regi, e dominatore dei dominanti. In cambio di corona di pietre preziose s. Girolamo tradusse corona d'oro purissimo.

20,4:Domando a te la vita, e tu gli hai dato ec. Domando di essere richiamato da morte ad una vita immortale, e tu gli concedesti quel che egli ti domandò: perocchè un risorto da morte non muore più, la morte non avrà più dominio sopra di lui. Rom. VI. 9.

20,5:Gloria grande egli ha ec. È gloria grande del Cristo, che tu, o Dio, lo abbi salvato dalla morte, e in cambio della vita temporale gli abbi data una vita eterna nel trono stesso della tua maestà e della tua gloria.

20,6:Tu lo farai benedizione ec. Non solo egli sarà benedetto in se stesso, ma sarà principio di benedizione e di ogni felicità per gli altri uomini. Tu farai, che egli sia benedizione e beatitudine, talmente che per lui gli altri tutti sieno benedetti, e fatti beati. Uno de' più dotti Rabbini moderni dice, che si allude in questo luogo a quelle parole, Gen. XXII. 16. Nel seme tuo (cioè nel Cristo, che nascerà del tuo sangue) saran benedette tutte le genti.
Lo letificherai ec. Lo ricolmerai di letizia e di gaudio e di felicità, allorché egli vinto l'inferno e la morte si presenterà dinanzi a te, e tu lo esalterai per le umiliazioni sofferte nel procurar la tua gloria e la salute degli uomini.

20,7:E sopra la misericordia ec. Dio non cesserà giammai di rimirare, con occhio di bontà e di amore il suo Cristo e il corpo mistico, di cui egli e capo; per questo il regno di lui sarà sempre fermo, e non soggetto a perire come dei regni della terra talvolta accade.

20,8:Incappino nella tua mano ec. Ma tu o Signore, coll'una e coll'altra mano percuoterai i nemici tuoi, i nemici del tuo Cristo.

20,9:Allorché ti farai conoscere: ec. Saranno arsi e arroventati dal fuoco, come lo è una fornace che sempre arde, allorché farai vedere a' tuoi nemici il tuo volto irato, e ti farai conoscere vendicatore degli oltraggi fatti al tuo Cristo. Questo versetto può intendersi o dell'incendio di Gerusalemme e del tempio, o del fuoco dell'inferno, con cui, dice il profeta, che Dio punirà i persecutori del Messia.

20,10:I loro frutti sperderai ec. Per nome di frutto e intesa la discendenza; Perocchè frutto dell'utero sono detti i figliuoli, Gen. XXX. 2., e altrove. Quindi vuol dire il profeta, che gli Ebrei omicidi del Cristo periranno colla loro posterità.

20,11:Ti caricarono di mali: formarono dei disegni, ec. Questo è scritto non tanto pei crudeli trattamenti fatti al Cristo, quanto ancora per l'atroce e arrabbiata persecuzione mossa dagli Ebrei contro la Chiesa nascente col vano e temerario disegno di rovinare l'opera di Dio.

20,12:Tu farai loro volgere il dorso. Li metterai in fuga, li dispergerai. E degli avanzi, che tu lascerai ec. Gl'infelici avanzi della nazione dispersa, e sterminata, il piccol numero degli Ebrei, a' quali nella generale rovina della sinagoga tu lascerai la vita, avranno a star preparati a provar sempre gli effetti dell'ira tua, e ad essere puniti coll'ignominia e coll'obbrobrio, eglino e i posteri loro.

20,13:Innalzati, o Signore, ec. Fa' mostra di tua possanza, da' a conoscere la tua grandezza mandando il Figliuol tuo ad eseguire tutto quello, che di lui e predetto; e noi canterem le tue glorie.