Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 14


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 L'anno centosettantadue il re Demetrio messe insieme il suo esercito, e andò nella Media per adunare soccorsi, affin di vincere Trifone.1 E nel CLXXII anno (del regno de' Greci) lo re Demetrio sì radunòe la sua oste, e andonne in Media per aiuto, e per combattere con Trifone.
2 E Arsace re della Persia e della Media avendo udito come Demetrio era entrato sui suoi confini, mandò uno de' suoi capitani, perché lo prendesse vivo, e gliel conducesse.2 E Arsace, lo re di Persia e de' Medi, intese come Demetrio era entrato in suo paese; e mandò (contro a lui) uno degli suoi prìncipi a pigliarlo vivo, e menarlo dinanzi da lui.
3 E quegli andò, e mise in rotta l'esercito di Demetrio, e lo prese, e lo condusse ad Arsace, il quale lo fece mettere in prigione.3 E partissi il principe, e assalì il campo di Demetrio, e prese lui in persona, e menollo ad Arsace re, ed egli il mise in prigione.
4 Or tutto il paese di Giuda fu in pace a tempo di Simone. Egli cercò i vantaggi di sua nazione, la quale vide sempre con piacere la sua possanza, e la sua gloria.4 E (come avete inteso per adietro, in questo modo) fu pace nella terra de' Giudei in tutti i dì (della signoria) di Simone; ed egli si studiò di ben fare (e di ben volere) alla sua gente, per tal modo che a ciascuno piaceva la sua signoria per tutti li tempi.
5 E oltre tutto le altre cose gloriose fatte da lui, egli ridusse Joppe a porta, che servisse di scala pe' paesi marittimi.5 E poi con tutta gloria prese Ioppen (e ricevette quella cittade) per suo porto, e fece l'entrata nell' isole del mare.
6 E ampliò i confini della sua gente, e fu padrone del paese.6 E (accrebbe e) allargò i confini della gente sua, e acquistò il paese.
7 E raunò gran numero di prigionieri, ed ebbe il dominio di Gazara e di Bethsara e della cittadella e ne tolse via le immondezze, e non vi fù chi contrastasse con lui.7 E radunòe molti prigionieri, e signoreggiò Gazara e Betsura e la rocca; e trassene fuori le brutture, e non era chi lo contrariasse.
8 E ciascheduno coltivava in pace la sua terra: e la terra di Giuda dava le sue raccolte, e le piante de' campi davano il loro frutto.8 E ciascuno fruttava la sua terra in pace; e la terra di Giudea dava (e rendeva) i suoi frutti, e gli arbori de' campi rendevano i loro pomi.
9 I sentori si stavan sedendo nelle piazze, e trattavano delle utilità del paese, e la gioventù, si vestiva di splendide vesti e di abiti militari.9 Gli vecchi sedevano tutti per le piazze (in riposo), e ragionavano de' beni della terra; e li giovani si vestivano (di colore) di gloria, e di stole di battaglia.
10 Egli distribuiva de' viveri nelle città, e le rendeva come tante fortezze, talmente che il suo nome, e la sua gloria si sparse sino agli ultimi confini del mondo.10 E alla cittade sì dava gli alimenti, e ordinavala acciò che fosse vaso di difensione, infino a tanto che il suo nome fue magnificato di gloria insino alle stremitadi della terra.
11 Egli diede la tranquillità al paese, e Israele n'ebbe grande allegrezza.11 Ed egli fece pace sopra la terra, e il popolo. d' Israel fu ripieno di grande letizia.
12 Onde ciascheduno potea stare assiso all'ombra della sua vite e della sua ficaia, senta che ci fosse chi gli desse timore.12 E ciascuno sì sedea sotto la sua vite e sotto il suo fico; e non era chi lo ispaventasse.
13 Non restava sulla terra chi li molestasse: i regi in quel tempo erano abbattuti.13 Però che venne meno chi gli combatteva sopra la terra; in quel tempo si tritarono (e furono abbassati e umiliati) li re.
14 Egli fa il protettore dei piccoli del suo popolo, fu zelante dell'onor della legge, e sterminò gl'iniqui e i malvagj:14 E (Iddio) confermò tutti gli umili del suo popolo, e conservò la legge, e tolse via ogni malvagio e rio.
15 Ornò di gloria il santuario, e accrebbe il numero dei vasi santi.15 E gli luoghi santi glorificòe, e li vaselli del santo luogo (cioè del tempio) multiplicòe.
16 Or la nuovo della morte di Gionata pervenne sino a Roma e a Sparta, e arrecò loro gran dispiacere.16 In questo tempo intesono i Romani, che Ionata era morto, e della sua morte fue la fama insino agli Spartiati; e loro se ne dolsono.
17 Ma avendo udito come Simone suo fratello era stato fatto sommo Sacerdote in luogo di lui, ed egli avea la signoria del paese e di quelle città;17 Ma quando seppono che Simone suo fratello era fatto sommo sacerdote in suo luogo, e ch' egli teneva tutto il paese e le sue cittadi (in pace),
18 Scrissero a lui in tavole di bronzo per rinnovare l'amicizia e la confederazione fatta con Giuda e con Gionata suoi fratelli.18 sì gli scrissono in tavole di metallo, per rinnovellare l' amistade e la compagnia, la quale aveano fatta con Giuda e con Ionata suoi fratelli.
19 E le lettere furon lette in Gerusalemme davanti a tutta la moltitudine. E questa é la copia della lettera scritta dagli Sparziati:19 E furono lette (le lettere) nella faccia della chiesa di Ierusalem. E lo esemplo delle lettere le quali mandarono [gli Spartiati] dissono così:
20 I principi e le città degli Sparziati a Simone sommo Sacerdote e ai seniori e a sacerdoti e a tutto il popolo de' Giudei fratelli, salute.20 Il principe degli Spartiati e (rettori del) le cittadi a Simone grande sacerdote, agli antichi e a' sacerdoti e a tutto l'altro popolo de' Giudei, nostri fratelli, salute.
21 Gli ambasciadori mandati da voi al nostro popolo ci hanno dato parte della gloria e della felicità e contentezza vostra, e la loro venuta ci ha fatto molto piacere.21 Gli ambasciatori che furono mandati al nostro popolo, annunziarono a noi della vostra gloria e onore e letizia; e rallegrammoci dello avvenimento loro.
22 E abbiam fatto descrivere quello che essi han detto nell'adunanza del popolo in questi termini: Numenio di Antioco e Antipatro figliuolo di Giasone ambasciadori dei Giudei, sono venuti a noi per rinnovare l'antica nostra amicizia.22 E scrivemmo quelle cose che dissono ne' concilii del popolo, così: Numenio di Antioco, e Antipatre figliuolo di Iasone, ambasciatori de' Giudei, vennono a noi, rinnovellando con noi la prima amistade.
23 E il popolo ha creduto ben fatto di accogliere quegli uomini orrevolmente, e di far registro delle loro parole nè libri originali del popolo per memoria del popolo degli Sparziati: e una copia di questa scrittura l'abbiam mandata a Simone sommo Sacerdote.23 E piacque al popolo di ricevere quegli ambasciadori gloriosamente, e porre lo esemplo de' loro sermoni ne' libri secreti del popolo, acciò che sia a memoria degli Spartiati; e lo esemplo di queste cose scrivemmo a Simone grande sacerdote.
24 Indi Simone mandò a Roma Numenio con un brocchiere di oro, che pesava mille mine per confermare l'alleanza con essi.24 Dopo queste cose mandò Simone, Numenio a Roma con uno scudo d' oro di peso di mille libbre, a ordinare con loro compagnia. E intendendo il popolo di Roma
25 E il popolo Romano avendo udite tali cose disse: Quali ringraziamenti renderem noi a Simone e ai suoi figliuoli?25 questi sermoni, sì dissono: quale proferenza di grazie renderemo noi a Simone e agli suoi figliuoli?
26 Perocchè egli rimesse in piedi i suoi fratelli, e sterminò i nemici d'Israele dal suo paese. E decretarono a lui la libertà. E questo fu scritto in tavole di bronzo poste tra i monumenti nel monte di Sion.26 Egli ci appresenta i suoi fratelli; egli hae per battaglia cacciati i suoi nimici dalla sua gente. Di che allora gli concedettono libertade, e iscrissono in tavole di metallo; e puosele in titoli sopra il monte di Sion.
27 E lo scritto era di tal tenore: A diciotto del mese di Elul, l'anno cento settantadue, il terzo anno di Simone sommo Sacerdote, in Asaramel.27 E questo è lo esemplo della scrittura: a dì XVIII del mese che gli Ebrei chiamano Elul (cioè agosto) nelli CLXXII anni (del regno de' Greci) il terzo anno sotto Simone grande sacerdote in Asaramel,
28 Nella grande adunanza de' sacerdoti e del popolo e dei capi della nazione e dei seniori del paese ella è cosa notoria, come molte guerre sono state nel nostro paese.28 nel grande convento de' sacerdoti e del popolo, e de' principi della gente e degli antichi del paese, manifestate sono queste cose: però che (per queste cose) sono spesse volte state fatte battaglie nella nostra contrada;
29 E Simone figliuolo di Mathathia della stirpe di Jarib e i suoi fratelli si esposero ai pericoli, opponendosi ai nemici della loro nazione in difesa del toro santuario e della legge, ed hanno fatto grand'onore alla loro nazione.29 e Simone figliuolo di Matatia, figliuolo di Iarib, e li suoi fratelli si diedono al pericolo, e contrariarono agli avversarii della gente loro per mantenere i luoghi loro santi (cioè il tempio) e la legge; e di grande gloria glorificarono la loro gente.
30 E come Gionata rimesse insieme la sua nazione, e fu sommo Sacerdote di essa, e andò a riunirsi alla sua gente.30 E radunò Ionata la sua gente, e divenne loro grande sacerdote, e (morendo, il corpo suo) fue apportato al suo popolo.
31 E i loro nemici tentarono di opprimere e distruggere il loro paese, e mettere le mani sopra il loro santuario.31 E volsono i loro nimici conculcare e abbattere la loro regione, e offendere i loro santi.
32 E allora si oppose lara Simone, e combatte pel suo popolo, e spese molto denaro armando i soldati di sua nazione, e dando loro la paga.32 E allora contrastette Simone, e combattè per la gente sua, e donò molte pecunie, e armò gli uomini virtudiosi della gente sua, e diede loro soldo.
33 E l'ortificò le città della Giudea e Bethsura ai confini della Giudea, che prima era occupata dall'armi nemiche: ed egli vi pose presidio di Giudei.33 E armò le cittadi di Giudea, e Betsura ch' era ne' confini di Giudea, ove era prima l'armi de' nimici; e quivi per sicurtade puose uomini Giudei.
34 E fortificò Joppe sulla spiaggia del mare e Gazara, che è ai confini di Azoto, dove prima erano postati i nemici, ed egli vi pose de' Giudei con tutto quello che potea servir loro per difendersi.34 E armò Ioppen, ch' era alla marina, e Gazara la quale è ne' confini d' Azoto, nella quale i nimici abitavano inanzi; e misevi li Giudei; e dentro vi mise ciò ch' era atto (e per bisogno) a loro correggimento (cioè de' nimici).
35 E il popolo veggendo le cose operate da Simone, e il bene, ch'ei procurava di fare alla sua gente, lo dichiarò suo condottiere e principe de' sacerdoti per aver fatto tutto questo in pro del suo popolo, e per la sua giustizia e per la fedeltà serbala alla sua gente, e per aver cercate tutte le vie d'ingrandire il suo popolo.35 E vidde il popolo l'atto di Simone, e la gloria ch' egli pensava di concedere alla sua gente, e fecerlo loro duca e principe de' sacerdoti, perciò ch' egli facesse tutte quelle cose che bisognasse, e la giustizia e la fede, la quale egli conservò alla sua gente; e studiossi per molti modi d'aggrandire il suo popolo.
36 E nel tempo del suo governo tale si é goduta prosperità per mezzo di lui, che sono state dal loro paese discacciate le genti, e quelli che erano nella città di David, e nella cittadella di Gerusalemme, donde uscivano a profanare tutti i luoghi attorno al santuario, e facevano oltraggi grandi alla santità di esso.36 E ne' di suoi fu migliorata la condizione nelle sue mani (maguifiche), e furono scacciate le strane genti del loro paese, le quali erano nella cittade di David in Ierusalem, e nella ròcca; della quale uscivano, e contaminavano tutte le cose ch' erano nel cerchio de' santi luoghi, e facevano grande male alla cittade.
37 Ed egli vi pose de' Giudei a difesa del paese e della città, e rialzo le mura di Gerusalemme.37 E alloggiovvi dentro uomini Giudei a defensione del paese e della cittade, e innalzòe le mura di Ierusalem.
38 E il re Demetrio lo confermò nel sommo sacerdozio.38 E lo re Demetrio gli concedette il sommo sacerdozio.
39 E dipoi la fece suo amico, e gli fece grandissimi onori.39 E secondo queste cose il fece suo amico, glorificollo di grande gloria.
40 Perocchè egli sapevo come i Giudei erano stati dichiarati amici e confederali e fratelli da' Romani, e come questi aveano accolto onorevolmente gli ambasciadori di Simone:40 Imperciò ch' egli intese che gli Giudei erano chiamati da' Romani, amici e compagni e fratelli, e che aveano ricevuti gli ambasciadori di Simone gloriosamente;
41 E come i Giudei e i loro sacerdoti di comun consenso lo avean creato loro condottiere, e sommo sacerdote in perpetuo sino alla venuta del profeta fedele:41 e che gli Giudei e gli loro sacerdoti avevano consentito, ch' egli fosse loro duca e sommo sacerdote in eterno, infino a tanto che si levi profeta fedele;
42 E che egli sia loro capo, e abbia cura delle cose sante, e crei deputati per le opere pubbliche, e sopra il paese e sopra le cose della guerra, e sopra i presidj:42 e che sia sopra loro duca, e che fosse cura a lui per gli santi, e ordinasse proposti sopra l' opere loro e sopra la contrada, e sopra l'arme, e sopra le fortezze :
43 E amministrì le cose del santuario, e sia egli obbedito da tutti, e che tutti gli atti nel paese si scrivano sotto il suo nome, ed egli abbia l'uso della porpora, e porti la fibbia d'oro.43 e sia cura a lui de' santi, e che sia udito da tutti, e che nel suo nome si scriva tutte le conscrizioni nel paese; e ch' egli sia vestito di rosato e d'oro;
44 E che a nissuno del popolo, ne dei sacerdoti sia permesso di alterare alcuno di questi ordini, o contradire a quello ch' egli avrà stabilito, o convocar l'adunanze nel paese senza di lui, o vestir porpora o portare la fibbia d'oro.44 e che non sia lecito ad alcuno del popolo, e de' sacerdoti, dannare alcuna di queste cose, e di contraddire ad alcuna cosa che per lui si dica, nè di radunare lo convento nella regione sanza lui; e deve essere vestito di rosato, e usare fibbia d' oro.
45 E che chiunque farà casa contro questi ordini, ad alcuno ne violerà, sarà in colpa.45 E per ciò chi farà (alcuna cosa, ovvero) altrimenti che queste cose dette', o dannarà alcuna di queste cose, sarà colpevole.
46 E piacque a tutto il popolo di dare tal potestà a Simone, e che tutto questo si eseguisse.46 E piacque a tutto il popolo di fare Simone signore, e di fare secondo queste parole.
47 E Simone accettò con gradimento le funzioni del sommo Sacerdozio, e di essere capo e principe della nazione Giudea e de' sacerdoti, e di avere autorità sopra tutte le cose.47 E ricevette Simone (il sacerdozio), e piacque ch' egli usasse il sommo sacerdozio, e ch' egli fosse principe della gente de' Giudei e de' sacerdoti, e fusse sopra tutti.
48 E quelli ordinarono, che questo decretò fosse scritto in tavole di bronzo, le quali si mettessero nel portico del tempio in luogo distinto:48 E ordinarono di porre questa scritta in tavole di metallo, e porle nel memoriale de' santi, luogo onorevole;
49 E copia di esso si metta nell'erario del tempio tralle mani di Simone e dei suoi figliuoli.49 e lo esemplo di queste cose sia nella Camera del Comune, acciò che l'abbia Simone e li figliuoli.