Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Neemia 6


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Ma avendo udito Sanaballath, e Tobia, e Gossem Arabo, e gli altri nostri nemici, com'io avea fabbricate le mura: e come non vi restava più apertura (non si eran però ancora messe le imposte alle porte;)1 Quando Sanballàt, Tobia e Ghesem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici sentirono che io avevo edificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene a quel momento ancora non avessi messo i battenti alle porte,
2 Sanaballath, e Gossem mi mandarono a dire: Vieni, e facciamo alleanza, tra noi in qualcheduno de' villaggi della campagna di Ono: ma eglino pensavano a farmi del male.2 Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: «Vieni, incontriamoci a Chefirìm, nella valle di Ono». Essi pensavano di farmi del male.
3 Io pertanto mandai gente a dir loro: Ho per le mani un gran lavoro, e non posso venire, aftinché non resti trascurato, s' io parto per venire a voi.3 Ma io inviai loro messaggeri a dire: «Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?».
4 Ed ei mandarono per ben quattro volte a dirmi la stessa cosa: e io risposi loro, come da prima.4 Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
5 E Sanaballath mi mandò per lo stesso fine di prima la quinta volta un suo servo, che portava una lettera di questo tenore:5 Allora Sanballàt, per la quinta volta, mi mandò a dire la stessa cosa per mezzo del suo servo, che aveva in mano una lettera aperta,
6 Si è divulgato tralle genti, e Gossem lo afferma, che tu, e i Giudei meditate ribellione, e per questo tu rialzi le mura, e vuoi farti loro re: e che a questo fine6 nella quale stava scritto: «Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmu lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu costruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re
7 Tu hai pronti de' profeti, i quali ti vadano encomiando per Gerusalemme, e dicano: Egli è il re della Giudea. Queste cose il re le saprà: per questo vieni tosto, affinchè consultiamo insieme.7 e avresti inoltre stabilito profeti, perché proclamino di te a Gerusalemme: “Vi è un re in Giuda!”. Ora questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci insieme».
8 Ma io gli mandai a dire: La cosa non istà, come tu dici: perocché tu crei in cuor tuo queste cose.8 Ma io gli feci rispondere: «Non è come tu dici. Tu inventi!».
9 Conciossiachè tutti coloro ci mettevano degli spauracchi, sperando di ritrarci dal lavoro, e di farcelo abbandonare. Ma io per questo stesso mi animai maggiormente,9 Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: «Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà». Io invece irrobustii le mie mani!
10 E andai di nascosto a casa di Semaia figliuolo di Dalai, figliuolo di Metabeel. Il quale disse: Andiamo a discorrerla tra di noi nella casa di Dio nel mezzo del tempio, e chiudiamo le porte: perocché coloro sono per venire a ucciderti, e verranno di notte per darti morte.10 Io andai a casa di Semaià, figlio di Delaià, figlio di Meetabèl, perché era impedito; egli disse: «Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti; di notte verranno ad ucciderti».
11 Ma io dissi: Forse un uomo come me si dà alla fuga? e un uomo qual son io, potrà entrare nel tempio, e salvarsi? io non vi anderò.11 Ma io risposi: «Un uomo come me può darsi alla fuga? E chi nella mia condizione entrerebbe nel santuario per salvare la vita? No, non entrerò».
12 E io compresi, ch'ei non era mandato da Dio, e mi avea parlato quasi fosse uomo ispirato, ma Tobia, e Sanaballath lo aveano comperato:12 Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunciato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l’avevano pagato.
13 Perocché egli era stato pagato per atterrirmi, e farmi peccare, onde quegli avesser ragione di rimproverarmi.13 Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, così avrebbero avuto un capo di accusa per screditarmi.
14 Ricordati di me, o Signore, per riguardo ai raggiri di Tobia, e di Sanaballath, e anche di Noadia profeta, e degli altri profeti, i quali mi facevano paura.14 Mio Dio, ricòrdati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere, e anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
15 Or le mura furon condotte a fine ai venticinque del mese di Elul, in cinquantadue giorni.15 Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.
16 Or quando ebber saputo questo tutti i nostri nemici, s'intimorirono tutte le nazioni circonvicine, e si sbigottirono in cuor loro, conoscendo che questa era opera fatta da Dio.16 Quando lo seppero, tutti i nostri nemici ebbero paura, tutte le nazioni che stavano intorno a noi si sentirono molto umiliate e dovettero riconoscere che quest’opera si era compiuta per l’intervento del nostro Dio.
17 E per quel tempo andavano, e venivano lettere molte de' magnati Giudei a Tobia, e di Tobia a quelli.17 In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano;
18 Perocché molti erano nella Giudea, che gli avean giurata amistà, perchè egli era genero di Sechenia figliuolo di Area, e Johanan suo figliuolo avea sposata la figliuola di Mosollam figliuolo di Barachia:18 infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania, figlio di Arach, e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm, figlio di Berechia.
19 Ed ei ne facevano encomi in mia Presenza, e a lui riferivano quel, ch'io diceva. E Tobia scriveva lettere per atterrirmi.19 Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole, mentre Tobia mandava lettere per intimorirmi.