Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Neemia 1


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1 Storia di Nehemia figliuolo di Helcia. Io mi trovava l'anno ventesimo, il mese di Chasleu, nel castello di Susa;1 Le parole di Neemia figliuolo di Elchia. E fatto è nel mese Casleu (cioè dicembre) nell' anno vigesimo; e io era in uno castello chiamato Susis.
2 Quando venne Hanani, uno de' miei fratelli, con alcuni uomini di Giuda: e io domandai ad essi nuove riguardo' ai Giudei, che restavano, ed erano avanzati alla cattività, e riguardo a Gerusalemme.2 E venne Anani, uno de' miei fratelli, lui e alcuni uomini di Giuda; e dimanda'gli de' Giudei i quali erano rimasti di quelli che furono presi, e di Ierusalem.
3 E quelli mi dissero: Quelli, che sono rimasi dalla cattività, e sono stati lasciati nella provincia, sono in afflizione, e ignominia: e le mura di Gerusalemme sono per terra, e le sue porte sono state consunte dalle fiamme.3 E dissero a me: quelli li quali sono rimasti e sono restati, di quelli che furono presi ivi nella provincia, sono in grande afflizione e obbrobrio; e il muro di Ierusalem si è dissipato, e le porte sue sono combuste al fuoco.
4 Udite queste parole io mi posi a sedere, e piansi, e mi afflissi per molti giorni: e digiunava, e faceva orazione dinanzi al Dio del cielo;4 E con ciò sia cosa ch' io udissi queste parole, sedei e piansi molti dì; e digiunava e orava nel cospetto di Dio del cielo.
5 E diceva: Io ti prego, o Signore Dio del cielo, forte, grande, e terribile che mantieni il patto con quei, che ti amano, e osservano i tuoi comandamenti:5 E dissi: io ti priego, Signore Iddio del cielo, forte, grande e terribile, lo quale osservi il patto e la misericordia con quelli che ti amano, e servano. li comandamenti tuoi,
6 Porgi le tue orecchie, e apri gli occhi tuoi, e ascolta l'orazione del tuo servo, la quale io in questo tempo a te rivolgo di giorno, e di notte pe' figliuoli d'Israele tuoi servi, confessando i peccati dei figliuoli a Israele, co' quali hanno offeso te: io, e la casa del padre mio abbiamo peccato.6 sia fatta la tua orecchia ascoltante, e gli occhii tuoi aperti, acciò che tu odi la orazione del servo tuo, con la quale io orerò dinanzi a te oggi, notte e dì, per i figliuoli d' Israel tuoi servi; e confesso per li peccati [de' figliuoli] d' Israel, per li quali peccarono a te; e io e la casa del padre mio peccammo.
7 La vanità ci sedusse, e noi non osservammo i tuoi comandamenti, e le ceremonie, e i precetti intimati da te a Mosè tuo servo.7 Vanamente siamo sedotti, e non osservammo lo comandamento e le cerimonie e li giudicii, li quali comandasti a Moisè servo tuo.
8 Ricordati della parola data da te a Mosè tuo servo, quando dicesti: Se voi sarete prevaricatori, io vi dispergerò tralle genti.8 Ricòrdati di quello che tu notificasti a Moisè tuo servo, dicendo: quando voi avrete trapassati i miei comandamenti, io vi disperderò nelli popoli.
9 Ma se tornerete a me, e osserverete i miei precetti, e gli adempirete, quand'anche foste trasportati agli ultimi confini del mondo, io di là vi riunirò, e vi ricondurrò al luogo eletto da me, perchè portasse il mio nome.9 E se voi ritornerete a me, e osserverete li miei comandamenti, facendo l'opere; anco se voi sarete menati alle estremità del cielo, di quelli luoghi vi congregherò, e indurrovvi nel luogo ch' io ho eletto, dove debbe abitare il mio nome.
10 Or questi son servi tuoi, e tuo popolo redento dalla tua gran possanza, e dal robusto tuo braccio.10 E loro saranno tuoi servi, e tuo popolo, li quali redimesti nella tua grande fortezza, e nella mano valida.
11 Io ti prego, o Signore, sian le tue orecchie intente alla orazione del tuo servo, e alle preghiere de' servi tuoi, i quali son risoluti di temere il nome tuo: e assisti oggi il tuo servo, e fa, ch'ei trovi misericordia presso quest' uomo Perocché io era coppiere del re.11 Priegoti, Signore; sia la tua orecchia attenta alla orazione del servo tuo, e alla orazione de' servi tuoi, i quali voleno temere lo nome tuo; e dirizza il servo tuo oggi, e dàlli misericordia dinanzi a questo uomo. Io certamente era servitore del re a darli a bere.