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Giovedi, 16 maggio 2024 - San Simone Stock ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Naaman capitano delle milizie del re di Siria era uomo in grande stima, ed onore presso il suo padrone: perocché per mezzo di lui il Signore avea salvata la Siria: ed egli era uom valoroso, e ricco, ma lebbroso.1 Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo grande presso il suo signore, e onorato, perchè per mezzo di lui il Signore aveva salvata la Siria; ma quest'uomo valoroso e ricco era lebbroso.
2 Or dalla Siria erano usciti dei ladroncelli, i quali avean condotta prigioniera dalla terra d'Israele una piccola fanciulla, la quale era al servizio della moglie di Naaman:2 Or avendo dei predoni, usciti dalla Siria, condotta prigioniera dalla terra d'Israele una piccola fanciulla che fu addetta al servizio della moglie di Naaman,
3 Or questa disse alla sua padrona: Volesse Dio, che il mio signore fosse andato a trovar il profeta, che è in Samaria: certamente questi lo avrebbe guarito dalla sua lebbra.3 questa disse alla sua signora: « Oh! se il mio signore fosse stato dal profeta che è in Samaria, certamente egli l'avrebbe guarito dalla lebbra ».
4 Naaman pertanto andò a trovare il suo signore, e gli diede tal nuova, e disse: In questa, e questa maniera ha parlato una figlia nata in Israele.4 Naaman andò a riferir la cosa al suo signore, dicendogli: « Così e così ha parlato una figlia della terra d'Israele ».
5 E il re di Siria gli disse: Va, che io scriverò al re d'Israele. E quegli si parti, e portò seco dieci talenti d'argento, e seimila pezze d'oro, e dieci mute di abiti,5 Il re di Siria gli disse: « Va pure, chè io manderò una lettera al re d'Israele ». Naaman partì prendendo seco dieci talenti d'argento, sei mila sicli d'oro, e dieci mute di abiti,
6 E portò lettera al re d'Israele di questo tenore: Quando riceverai questa lettera, sappi, che ho mandato a te Naaman mio servo, affinchè tu il guarisca dalla sua lebbra.6 e portò al re d'Israele la lettera ov'era detto: « Quando riceverai questa lettera, sappi che ho mandato a te Naaman mio servo affinchè tu lo guarisca dalla sua lebbra ».
7 Or il re d'Israele, letta questa lettera, stracciò le sue vesti, e disse: Sono forse un Dio, onde io possa uccidere, e risuscitare, mentre colui mi manda un uomo, perchè io lo guarisca dalla sua lebbra? Ponete mente, e vedrete, ch'ei cerca pretesti contro di me.7 Il re d'Israele, letta quella lettera, stracciò le sue vesti e disse: « Son forse Dio io, da poter far morire e vivere, ch'egli mi manda un uomo, affinchè io lo guarisca dalla sua lebbra? Considerate la cosa, e vedrete che egli cerca pretesti contro di me ».
8 La qual cosa essendo giunta alle orecchie dell'uom di Dio Eliseo, viene a dire, che il re d'Israele avea stracciate le sue vesti, mandò a dirgli: Per qual motivo hai tu stracciate le tue vesti? Venga colui da me, e sappia, che v'ha un profeta in Israele.8 Quando Eliseo, uomo di Dio, venne a sapere che il re d'Israele aveva stracciate le sue vesti, mandò a dirgli: « Perchè tu hai stracciate le tue vesti? Venga egli da me, e saprà che v'è un profeta in Israele ».
9 Andò adunque Naaman co' suoi cavalli, e co' suoi cocchi, e si fermò alla porta della casa di Eliseo:9 Naaman allora andò con i suoi cavalli e coi suoi carri, e si fermò alla porta della casa d'Eliseo.
10 Ed Eliseo mandò un uomo a dirgli: Va, e lavati sette volte nel Giordano, e la tua carne tornerà sana, e tu sarai mondato.10 Ma Eliseo mandò un messo a dirgli: « Va a lavarti per sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana, e tu sarai mondato ».
11 Naaman si partiva sdegnato, e diceva: Io avea creduto, che egli sarebbe venuto a me, e stando in piedi avrebbe invocato il nome del Signore Dio suo, e avrebbe toccate colla sua mano le parti, dov' è la lebbra, e mi avrebbe guarito.11 Naaman se ne partì sdegnato e dicendo: « Credevo ch'egli uscisse verso di me, e, stando in piedi, invocasse il nome del Signore suo Dio, e colla mano toccasse il luogo della lebbra e mi guarisse!
12 Non son eglino di tutte le acque d'Israele migliori i fiumi di Damasco Abana, e Pharphar per lavarmi, ed essere mondato? Mentre egli adunque volgea le spalle, e se n'andava sdegnato.12 I fiumi di Damasco, l'Abana e il Farfar non son migliori di tutte le acque d'Israele, per lavarmi in esse ed esser mondato? » Or mentre egli, voltatosi, se ne andava sdegnato,
13 I suoi servi se gli appressarono, e dissero a lui: Padre, quand' anche il profeta avesse ordinata a te una qualche cosa difficile, tu certo dovresti farla: quanto più ora, che egli ti ha detto: Lavati, e sarai mondato?13 i suoi servi gli si accostarono e gli dissero: « Padre, se il profeta avesse chiesto una gran cosa, certamente avresti dovuto farla; e quanto più ora che ti ha detto: Lavati e sarai mondato? »
14 Ando egli, e lavossi sette volte nel Giordano secondo l'ordine dell'uomo di Dio, e la sua carne tornò come la carne di un piccol fanciullo, e restò mondo.14 Egli discese, e si lavò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne tornò come quella d'un piccolo fanciullo, e fu mondato.
15 E tornò con tutto il suo accompagnamento all'uom di Dio, e si presentò inanzi a lui, e disse: Veramente io conosco, che non v'ha altro Dio in tutta la terra, fuorché quello d'Israele. Io ti prego adunque dì accettare l'offerta del tuo servo.15 Allora tornò con tutto il suo seguito dall'uomo di Dio, e, giunto che fu, si fermò davanti a lui, e disse: « Or so la verità, che non v'è altro Dio in tutta la terra, ma soltanto quello che è in Israele. Ora ti prego di accettare un dono dal tuo servo ».
16 E quegli rispose: Viva il Signore, al cospetto del quale io sto; non la accetterò. E per quanto quegli lo pressasse, non si arrendè in verun modo.16 Ma Eliseo rispose: « Viva il Signore davanti al quale io sto! Non l'accetterò ». Nonostante le pressioni di Naaman, non volle in nessun modo accettare.
17 E Naaman disse: Sia come vuoi: ma ti prego, che permetta a me tuo servo di prendere tanta terra, quanta ne portano due muli: perocché il tuo servo non offerirà più olocausti, e vittime a dei stranieri, ma solo al Signore.17 Naaman allora disse: « Come tu vuoi; ma almeno, te ne scongiuro, permetti a me tuo servo di prendere della terra, quanto ne portan due muli, perchè il tuo servo non offrirà più olocausti o vittime a dèi stranieri; ma soltanto al Signore.
18 La sola cosa, della quale pregherai tu il Signore pel tuo servo, si è, che quando il mio padrone entrerà nel tempio di Remmon, per fare adorazione, appoggiandosi sulla mia mano, se io adoro nel tempio di Remmon, mentre egli adora nel luogo stesso, il Signore perdoni a me tuo servo tal cosa.18 La sola cosa per la quale tu pregherai il Signore a favore del tuo servo, si è che quando il mio signore entrerà nel tempio di Remmon, per adorare, appoggiato sulla mia mano, se io adoro nel tempio di Remmon mentre vi adora lui, il Signore perdoni tal cosa a me tuo servo ».
19 E quegli disse a lui: Va in pace. Egli adunque se n'andò nella stagion migliore della terra.19 Eliseo gli rispose: « Va in pace ». Egli adunque partì da lui nel miglior tempo della terra.
20 Ma Giezi servitore dell'uomo di Dio, disse: Il mio padrone è stato troppo buono con questo Siro Naaman, non accettando da lui quel, che gli avea presentato: viva il Signore; io gli correrò dietro, e qualche cosa ne caverò.20 Ma Giezi servo dell'uomo di Dio disse: « Il mio signore ha risparmiato questo Siro Naaman fino al punto di non accettare ciò che egli aveva portato. Viva il Signore! Gli correrò dietro, per ricevere da lui qualche cosa ».
21 E Giezi andò dietro a Naaman: e questi avendolo veduto correre dietro a se, saltò giù dal cocchio, e andogli incontro, e disse: Va egli tutto bene?21 Giezi andò dietro a Naaman, il quale, vedutolo corrergli dietro, saltò giù dal cocchio, gli andò incontro e disse: « Non va tutto bene? »
22 E quegli disse: Benissimo: il miopadrone mi manda perchè io dica a te, come or ora sono arrivati da lui due giovinotti de' figliuoli de' profeti dal monte Ephraim: dà loro un talento d'argento, e due mute di vesti.22 Giezi rispose: « Ottimamente; ma il mio padrone mi ha mandato da te a dirti: Son giunti or ora a me dal monte d'Efraim due giovani dei figli dei profeti: dà loro un talento d'argento e due mute di vesti ».
23 E Naaman disse: E' meglio, che tu prenda due talenti: e sforzollo a prenderli, e legò i due talenti d'argento in due sacchi colle due mute di vesti, e li fece porre sulle spalle di due de' suoi servi, i quali li portarono andando avanti a Giezi.23 Naaman disse: « E' meglio che tu prenda due talenti ». Dopo averlo forzato a prenderli, legò i due talenti d'argento in due sacelli con le due muto di vesti, e li pose sulle spalle di due dei suoi servi che li portarono seguiti da Giezi,
24 E giunto (a casa) che era già sera, li prese dalle lor mani, e li ripose nella casa, e licenziò quegli uomini, i quali se n'andarono:24 il quale, giunta la sera, li prese dalle loro mani, e, ripostili nella sua casa, licenziò quegli uomini, che se ne andarono.
25 Ed egli andò, e si presentò dinanzi al suo padrone. Ed Eliseo disse: Donde vieni, o Giezi? Ed ci rispose: Il tuo servo non è andato in verun luogo.25 Egli poi andò a presentarsi al suo padrone. Ma Eliseo disse: « Donde vieni, o Giezi? » Egli rispose: « Il tuo servo non è andato in nessun posto ».
26 Ma quegli disse: Non era forse presente il mio spirito, quando queir uomo scese dal suo cocchio per venirti incontro? Orsù, tu hai ricevuto dell'argento, e delle mute di abiti, per comperare degli uliveti, e delle vigne, e delle pecore, e de' buoi, e degli schiavi, e delle schiave.26 E Eliseo a lui: « Il mio spirito non era forse presente quando quell'uomo ti venne incontro dal suo cocchio? Ed ora che hai ricevuto l'argento, e hai ricevute le vesti per comprare uliveti, vigne, pecore, buoi, servi e serve,
27 Ma anche la lebbra di Naaman si appiccherà a te, e alla tua stirpe in eterno. E quegli si partì da lui con lebbra simile alla neve.27 s'attaccherà a te e alla tua discendenza in eterno anche la lebbra di Naaman ». Giezi partì da Eliseo con una lebbra simile alla neve.