Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 18


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 Molto tempo dopo il Signore parlò ad Elia l'anno terzo, e disselli: Va, e fatti vedere ad Achab, affinchè io faccia cadere la pioggia sopra la terra.1 Dopo molti giorni la parola del Signore fu rivolta a Elia, nell’anno terzo: «Va’ a presentarti ad Acab e io manderò la pioggia sulla faccia della terra».
2 Andò adunque Elia a farsi vedere ad Achab. Or la fame era gagliarda in Samaria.2 Elia andò a presentarsi ad Acab.
A Samaria c’era una grande carestia.
3 E Achab chiamò a se Abdia maggiordomo di sua casa. Or Abdia era molto timorato del Signore.3 Acab convocò Abdia, che era il maggiordomo. Abdia temeva molto il Signore;
4 Imperocché quando Jezabele facea morire i profeti del Signore, prese egli cento profeti, e li nascose cinquanta in una, e cinquanta in un'altra caverna, e li sostentò con del pane, e dell'acqua.4 quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, Abdia aveva preso cento profeti e ne aveva nascosti cinquanta alla volta in una caverna e aveva procurato loro pane e acqua.
5 Disse adunque Achab ad Abdia: Fa un giro pel paese verso tutte le fontane, e per tutte le valli, se mai potessimo trovar dell'erba, e salvare i cavalli, e i muli, onde non periscano affatto le bestie.5 Acab disse ad Abdia: «Va’ nella regione verso tutte le sorgenti e tutti i torrenti; forse troveremo erba per tenere in vita cavalli e muli, e non dovremo uccidere una parte del bestiame».
6 E si spartirono le regioni, per farne il giro: Achab andava da una parte, e Abdia separatamente dall'altra.6 Si divisero la zona da percorrere; Acab andò per una strada da solo e Abdia per un’altra da solo.
7 E mentre era Abdia in viaggio, Elia andogli incontro; e quegli avendolo conosciuto, si prostrò boccone, gli disse: Se' tu, signor mio, Elia?7 Mentre Abdia era in cammino, ecco farglisi incontro Elia. Quello lo riconobbe e cadde con la faccia a terra dicendo: «Sei proprio tu il mio signore Elia?».
8 E quegli rispose: Son io. Va, e di al tuo Signore: E' qua Elia.8 Gli rispose: «Lo sono; va’ a dire al tuo signore: “C’è qui Elia”».
9 Ma quegli: Che male ho fatt'io, disse, che tu dia me tuo servo nelle mani di Achab, perch'ei mi uccida?9 Quello disse: «Che male ho fatto perché tu consegni il tuo servo in mano ad Acab per farmi morire?
10 Viva il Signore Dio tuo; non havvi nazione, ne regno, dove il signor mio non abbia mandato a cercarti; ed essendogli da tutti risposto: Ei non è qui: egli non trovandoti ha scongiurati i regni ad uno ad uno, e le nazioni;10 Per la vita del Signore, tuo Dio, non esiste nazione o regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti. Se gli rispondevano: “Non c’è!”, egli faceva giurare la nazione o il regno di non averti trovato.
11 E ora tu vieni a dirmi: Va, e di al tuo Signore: E' qui Elia.11 Ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”.
12 Or quand'io sarò partito da te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in luogo ignoto a me, e fatta da me l'imbaasciata, Achab non ritrovandoti mi ucciderà: or il tuo servo teme il Signore fin dall'infanzia.12 Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab, egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza.
13 Non è egli stato ridetto a te, signor mio, quel, ch'io feci allorché Jezabele uccideva i profeti del Signore, com'io ascosi cento profeti del Signore, cinquanta in una caverna, e cinquanta in un'altra, e li sostentai con del pane, e dell'acqua?13 Non fu riferito forse al mio signore ciò che ho fatto quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua?
14 E ora tu dici: Va a dire al tuo signore: Elia è qui: affinchè egli mi uccida.14 E ora tu comandi: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia”? Egli mi ucciderà».
15 Ma Elia disse: Viva il Signore degli eserciti, di cui io son servo: oggi io mi farò vedere a lui.15 Elia rispose: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, oggi stesso io mi presenterò a lui».
16 Andò pertanto Abdia a trovar Achab, e fecegli l'imbasciata: e Achab andò incontro ad Elia.16 Abdia andò incontro ad Acab e gli riferì la cosa. Acab si diresse verso Elia.
17 E avendolo veduto, disse: Non se' tu colui, che mette sossopra Israele?17 Appena lo vide, Acab disse a Elia: «Sei tu colui che manda in rovina Israele?».
18 E quegli rispose: Non io ho messo sossopra Israele, ma tu, e la casa del padre tuo, perchè avete negletti i comandamenti del Signore, e siete andati dietro a Baal.18 Egli rispose: «Non io mando in rovina Israele, ma piuttosto tu e la tua casa, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito i Baal.
19 Contuttociò manda adesso a far raunare tutto Israele dinanzi a me sul monte del Carmelo, e i quattrocento cinquanta profeti di Baal, e i quattro cento profeti dei boschetti, i quali sono pasciuti da Jezabele.19 Perciò fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele».
20 Mandò Achab a chiamare tutti i figliuoli d'Israele, e raunò i profeti sul monte del Carmelo.20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo.
21 Ed Elia appressatosi a tutto il popolo, disse: Fino a quando zoppicate voi da due lati? Se il Signore è Dio, tenete da lui: se poi lo è Baal, seguite lui. Ma il popolo non gli rispose parola.21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». Il popolo non gli rispose nulla.
22 E di nuovo disse Elia al popolo: Son rimaso io solo de' profeti del Signore: e i profeti di Baal sono quattro cento cinquanta uomini.22 Elia disse ancora al popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta.
23 Siano dati a noi due bovi, e quelli scelgano un bue per loro, e fattolo in pezzi lo mettano sopra la legna, ma senza appiccarvi il fuoco: e io sagrificherò altro bue, e porrollo sopra le legna, ma non vi appiccherò il fuoco.23 Ci vengano dati due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l’altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco.
24 Invocate voi i nomi de' vostri dei, e io invocherò il nome del Signor mio? e quel Dio, che esaudirà mandando il fuoco, egli sia Dio. E tutto il popolo rispose, e disse: Ottima proposizione.24 Invocherete il nome del vostro dio e io invocherò il nome del Signore. Il dio che risponderà col fuoco è Dio!». Tutto il popolo rispose: «La proposta è buona!».
25 Disse adunque Elia ai profeti di Baal: Sceglietevi il bue, e fate voi i primi, perchè voi siete in maggior numero; e invocate i nomi de' vostri dei, senza appiccare il fuoco.25 Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco».
26 E quelli, preso il bue, che egli avea dato loro, lo immolarono, e invocavano il nome di Baal dalla mattina sino al mezzodì, dicendo: Baal ascoltaci. E non si sentiva alito, né chi ripondesse: e saltavan di là dall'altare, che avean fatto.26 Quelli presero il giovenco che spettava loro, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: «Baal, rispondici!». Ma non vi fu voce, né chi rispondesse. Quelli continuavano a saltellare da una parte all’altra intorno all’altare che avevano eretto.
27 Ed essendo già mezzodì, Elia si burlava di loro, dicendo: Gridate con voce più sonora: perocché egli è un dio, e forse è in qualche ragionamento, od è all'osteria, o per viaggio, o almeno dorme, fatelo svegliare.27 Venuto mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà».
28 Eglino adunque gridavano ad alta voce, e si facevano delle incisioni secondo il rito loro con coltelli, e lancette sino a bagnarsi tutti di sangue.28 Gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue.
29 Ma passato che fu il mezzodì, mentre quelli profetavano, e venuto il tempo, in cui suole offerirsi il sagrifizio, senza che si sentisse nissuna voce, né anima che rispondesse, o desse retta a quei, che predavano,29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione.
30 Disse Elia a tutto il popolo: Accostatevi a me. E appressato che fu a lui il popolo, egli ristaurò l'altare del Signore, che era stato rovesciato.30 Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Tutto il popolo si avvicinò a lui e riparò l’altare del Signore che era stato demolito.
31 E prese dodici pietre secondo il numero delle tribù de figliuoli di Giacobbe, a cui il Signore parlò, e disse: Il nome tuo sarà Israele.31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome».
32 E con quelle pietre edificò l'altare nel nome del Signore, e vi fece una fossa come due piccoli solchi attorno all'altare,32 Con le pietre eresse un altare nel nome del Signore; scavò intorno all’altare un canaletto, della capacità di circa due sea di seme.
33 E aggiustovvi le legna, è spezzò il bue membro per membro, e lo pose sopra le legna,33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna.
34 E disse: Empiete quattro idrie d'acqua, e gettatela sopra l'olocausto, e sopra le legna: e di nuovo disse: Fatelo anche un' altra volta. E avendo quelli ciò fatto per due volte, disse: Fate lo stesso ancora per la terza volta: e lo fecero per la terza volta:34 Quindi disse: «Riempite quattro anfore d’acqua e versatele sull’olocausto e sulla legna!». Ed essi lo fecero. Egli disse: «Fatelo di nuovo!». Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: «Fatelo per la terza volta!». Lo fecero per la terza volta.
35 E correva l'acqua attorno all'altare, e la fossa restò piena.35 L’acqua scorreva intorno all’altare; anche il canaletto si riempì d’acqua.
36 Ed essendo già tempo di offerir l'olocausto, si appressò il profeta Elia, e disse: Signore Dio d'Abramo, e d'Isacco, e d'Israele, fa oggi conoscere,come tu se' il Dio d'Israele, e io son tuo servo, e tutte queste cose ho fatte per ordine tuo.36 Al momento dell’offerta del sacrificio si avvicinò il profeta Elia e disse: «Signore, Dio di Abramo, di Isacco e d’Israele, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose sulla tua parola.
37 Esaudiscimi, o Signore, esaudìscimi; affinchè questo popolo impari,che tu se' il Signore Dio, e tu hai convertiti di bel nuovo i loro cuori.37 Rispondimi, Signore, rispondimi, e questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!».
38 E scese il fuoco del Signore, e divorò l'olocausto, e le legna, e le pietre, e la polvere ancora, e bevve l'acqua, che era nella fossa.38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l’acqua del canaletto.
39 La qual cosa avendo veduta tutto il popolo, si prostrò boccone, e disse: Il Signore egli e Dio, il Signore egli è Dio.39 A tal vista, tutto il popolo cadde con la faccia a terra e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!».
40 Ed Elia disse loro: Mettete le mani addosso ai profeti di Baal, e nemmen uno di essi abbia scampo. E presi che furono, Elia li condusse al torrente di Cison, e ivi li fece morire.40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi neppure uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere al torrente Kison, ove li ammazzò.
41 Ed Elia disse ad Achab: Va,mangia, e bevi; perocché fischia il rumor di gran pioggia.41 Elia disse ad Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale».
42 Achab pertanto andò a mangiare, e bere: ed Elia salì sulla cima del Carmelo, e inginocchiatosi pose la sua faccia tralle sue ginocchia.42 Acab andò a mangiare e a bere. Elia salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia.
43 E disse al suo servo: Va, e guarda dalla parte del mare. E quegli essendo andato, e avendo osservato, disse: Non vi è nulla. E quegli di nuovo gli disse: Tornavi fino a sette volte.43 Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte».
44 E la settima volta comparve una piccola nuvoletta come un piede di uomo, che saliva dal mare. Ed (Elia) disselli: Va, e dì ad Achab: Attacca i cavalli al tuo cocchio, e vattene, affin chè non sii sorpreso dalla pioggia44 La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dal mare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”».
45 E mentre quegli si volgeva da un lato all'altro, ecco, che subitamente si oscurarono i cieli, e cadde una gran pioggia; e Achab salito (sul cocchio) se n' andò a Jezrael.45 D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl.
46 E la mano del Signore fu sopra Elia, il quale cintosi i fianchi correva innanzi ad Achab, fino che arrivò a Jezrael.46 La mano del Signore fu sopra Elia, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl.