Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 12


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1 E Roboamo si portò a Sichem, perocché ivi si era raunato tutto Israele per dichiararlo re.1 E Roboam venne in Sichem; però che ivi era raunato tutto Israel per fare lui re.
2 Ma Geroboam figliuolo di Nabath essendo tutt' ora in Egitto, dove era fuggito per paura del re Salomone, avendo inteso, com' egli era morto, se ne tornò dall'Egitto;2 Ed essendo ancora Ieroboam figliuolo di Nabat in Egitto, fuggito dal cospetto di Salomone, audita la morte sua, ritornò di Egitto.
3 Perocché aveano mandato a richiamarlo: andò adunque Geroboam, e tutta la moltitudine d'Israele a parlare a Roboamo, e gli dissero:3 E mandarono e chiamaronlo; e venne Ieroboam, e tutta la moltitudine d' Israel, e dissero a Roboam:
4 Il padre tuo ci ha messo addosso un giogo asprissimo; ora tu mitiga alcun poco la durezza del governo del padre tuo, e il giogo asprissimo, ch'ei ci ha messo addosso, e noi saremo tuoi servi.4 Il tuo padre impuose a noi giogo durissimo; ora iscema un poco del durissimo comandamento del tuo padre, e del gravissimo giogo che il tuo padre c'impuose, e noi ti serviremo.
5 Ed egli disse loro: Andate, e tornate da me di qui a tre giorni: e ritiratosi il popolo,5 Il quale respuose: andate insino al terzo dì, e tornerete a me. E andato che fu il popolo,
6 Il re Roboamo tenne consiglio coi seniori, i quali stavano attorno a Salomone suo padre, mentre era vivo, e disse: Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?6 il re Roboam fece consiglio con gli antichi, i quali solevano stare nel cospetto di Salomone suo padre, essendo vivo, e disse loro: che consiglio mi date voi, ch' io responda al popolo?
7 E quelli dissero a lui: Se tu oggi farai a modo di questo popolo, e ti adatterai, e ti piegherai alle loro dimande, e farai loro buone parole, ei saranno per sempre tuoi servi.7 I quali dissero a lui: se tu oggi obbedirai a questo popolo, e servirai, e consentirai alla petizione loro, e parlerai loro parole morbide, saranno tuoi servi d'ogni tempo.
8 Ma egli abbandonò il consiglio datogli dai vecchi e consultò i giovani, che erano stati allevati con lui, e gli stavano intorno;8 E lasciò il consiglio che i vecchi gli aveano dato, e chiamò a sè giovani ch' erano [stati] governati con esso lui, e istavano dinanzi a lui.
9 E disse loro: Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo, il quale mi ha detto: Aleggia il giogo messo addosso a noi dal padre tuo?9 E disse loro: che consiglio mi date voi, ch' io risponda a questo popolo, il quale mi dice: fa che il giogo, il quale il tuo padre puose sopra di noi, sia (per te) più leggiero?
10 E que' giovani, che erano stati allevati con lui, gli dissero: A questa gente, la quale ti ha detto: Il padre tuo a posto un giogo pesante sopra di noi, alleggialo tu: risponderai in tal guisa: E più grosso il mio dito mignolo, che il dorso del padre mio.10 E dissero i giovani, ch' erano [stati] nutricati con esso lui: di' al popolo che dice: il tuo padre aggravò il giogo nostro, tu l'alleggerire; dira'gli così: il minore dito mio è più grosso che il dorso del mio padre.
11 Or il padre mio vi ha messo addosso un giogo pesante, e io aggraverò il vostro giogo: il padre mio vi ha battuti colle verghe, e io vi strazierò con gli scorpioni.11 Il padre mio puose sopra voi uno giogo grave, e io arrogerò sopra il vostro giogo; il mio padre vi battette con esso i flagelli, e io vi batterò con esso lo scorpione.
12 Andò adunque Geroboam con tutto il popolo a trovare Roboamo il terzo giorno, conforme aveva ordinato il re, quando disse: Tornate da me fra tre giorni.12 E il terzo dì venne Ieroboam e tutto il popolo a Roboam, così come il re gli avea detto: ritornate a me il terzo dì.
13 E il re diede aspra risposta al popolo, abbandonando il consiglio dato a lui da' seniori;13 E il re rispose parole dure al popolo, lasciato il consiglio che gli antichi gli avevano dato.
14 Perocché egli parlò loro secondo il consiglio de' giovani, dicendo: Il padre mio vi ha imposto un giogo pesante, ma io aggraverò il vostro giogo: il padre mio vi battè colle verghe, e io vi strazierò cogli scorpioni.14 E disse loro secondo il consiglio de' giovani: se il padre mio vi tenne sotto grave giogo, e io augerò il vostro giogo; il padre mio vi battè colli flagelli, e io vi batterò cogli scorpioni.
15 E il re non si piegò ai voti del popolo, perchè il Signore gli avea voltate le spalle, per adempiere la parola detta da lui per mezzo di Ahia Silonita, a Geroboam figliuolo di Nabath.15 E non consentì il re al popol, però che Iddio l' avea avversato (dal popolo) acciò ch' egli facesse la sua parola, la quale avea detto per mano di Aia di Silo a Ieroboam figliuolo di Nabat.
16 Il popolo adunque veggendo, come il re non avea voluto ascoltarli, prese a dire: Che abbiam noi da fare con Davidde? Che abbiam di comune col figliuolo d'Isai? Vattene alle tue tende, o Israele: governa ora la tua casa, o Davidde. È Israele se n' andò alle sue tende.16 E veggendo il popolo, che il re non gli avea voluto udire, respose a lui dicendo: che parte abbiamo noi in David? e che eredità nel figliuolo d' Isai? Vattene, Israel, alla casa tua; ora vedi la casa tua, David. E andò Israel nelle case sue.
17 Ma di tutti i figliuoli d'Israele, che abitavano nelle città di Giuda, fu dichiarato re Roboamo.17 E Roboam regnò sopra tutti questi della casa d' Israel, i quali abitavano nelle città di Giuda.
18 Indi in re Roboamo mandò Aduram, che era soprintendente de' tributi, e tutto Israele lo lapidò, e restò morto. Allora il re Roboamo salì in fretta sul suo cocchio, e fuggi a Gerusalemme:18 E Roboam mandò Aduram, il quale era sopra i tributi; e tutto Israel il lapidò, e morio. E Roboam di fretta montò nel carro, e fuggio in Ierusalem.
19 E Israele rimase diviso dalla casa di Davidde, com'è anche in oggi.19 E Israel si partio della casa di David, insino al presente dì.
20 E avendo tutto Israele sentito dire, come Geroboam era tornato, raunatisi insieme mandarono a chiamarlo, e lo dichiararono re di tutto Israele; e nissuno tenne il partito della casa di Davidde, eccettuata la sola tribù di Giuda.20 E udito tutto Israel, che Ieroboam era ritornato, intervenne che mandarono per lui, e raunata alquanta moltitudine (li quali) il fecero re sopra Israel; e non fu persona che seguitasse la casa di David, se non la tribù di Giuda.
21 Ma Roboamo arrivato che fu a Gerusalemme raunò tutta la casa di Giuda, e la tribù di Beniamin in numero di cento ottanta mila scelti combattenti, perchè facessero guerra alla casa d'Israele, e rendessero il regno a Roboamo figliuolo di Salomone.21 E Roboam venne in Ierusalem, e congregò tutta la casa di Giuda, e tutta la tribù di Beniamin, CLXXX milia di uomini eletti, per combattere contro alla casa d'Israel, e per ridurre il regno a Roboam figliuolo di Salomone.
22 Ma il Signore parlò a Semola uomo di Dio, e disse:22 E la parola di Dio fu fatta a Semeia, uomo di Dio; e disse:
23 Parla a Roboamo figliuolo di Salomone, re di Giuda, e a tutta la casa di Giuda, e di Beniamin, e a tutto il resto del popolo, e dirai:23 Favella a Roboam figliuolo di Salomone re di Giuda, e a tutta la casa di Giuda e di Beniamin, e a tutti gli altri del popolo, e dirai:
24 Queste cose dice il Signore: Voi non vi moverete, né verrete a battaglia contro i vostri fratelli i figliuoli d'Israele: torni ciascuno a casa sua: perocché questa è cosa fatta da me. Ascoltaron quelli la parola del Signore, e se n' andarono, come avea comandato loro il Signore.24 Questo dice il Signore: non anderete, e non combatterete contro a' vostri fratelli figliuoli d' Israel; e ogni uomo ritorni in casa sua, però che questo è fatto da me. E udirono la parola di Dio, e ritornarono di quello cammino, sì come il Signore avea comandato.
25 Or Geroboam edificò Sichem sul monte Ephraim, e ivi abitò; e lasciata quella edificò Phanuel.25 E Ieroboam edificò Sichem nel monte d' Efraim, e abitò ivi; e uscito indi edificò Fanuel.
26 Andava però dicendo Geroboam in cuor suo: Or ora tornerà il regno alla casa di Davidde,26 E disse Ieroboam nel suo cuore: ora ritornerà il regno alla casa di David,
27 Se questo popolo va a Gerusalemme, per offerir sagrifizj nella casa del Signore, si volterà il cuore di questo popolo verso il suo signore Roboamo re di Giuda, e mi uccideranno, e torneranno a lui.27 se questo popolo ascenderà a fare sacrificii alla casa di Dio in Ierusalem; e convertirassi il cuore di questo popolo al suo signore Roboam re di Giuda, e ritornando a lui, uccideranno me.
28 E dopo molti pensieri fece fare due vitelli d'oro, e disse al popolo: Non andate più a Gerusalemme: ecco gli dei tuoi, o Israele, i quali ti trassero dalla terra d'Egitto.28 E per pensato consiglio fece due vitelli d'oro, e disse al popolo: da ora innanzi non ascendiate in Ierusalem, però che questi sono gli dii tuoi, che trassero te, Israel, della terra d'Egitto.
29 E ne pose uno a Bethel, e uno a Dan:29 E l'uno puose in Betel, e l'altro in Dan.
30 E questo fu occasion di peccato; perocché il popolo andava sino a Dan ad adorare il vitello.30 E questo fu fatto in peccato; e andava il popolo ad adorare il vitello in Dan.
31 Ed egli fece degli adoratori ne' luoghi elevati, e de' sacerdoti della feccia del popolo, i quali non erano della stirpe di Levi.31 E fece il tempio nel luogo alto; e degl' infimi del popolo ordinò sacerdoti, i quali non erano de' figliuoli di Levi.
32 E stabili un di solenne nell'ottavo mese, ai quindici del mese, a somiglianza della solennità, che si celebrava in Giuda; e salito all'altare, che egli avea fatto in Bethel, v' immolò ancor delle vittime ai vitelli fatti da lui, e in Bethel stabili sacerdoti de' luoghi eccelsi eretti da lui.32 E ordinò il dì solenne nell' ottavo mese, nel quinto decimo dì del mese, in similitudine della solennitade che si fa in Giuda. E ascendendo nello altare, simigliantemente fece in Betel, acciò che sacrificasse ai vitelli ch' egli avea fatti; e ordinò in Betel sacerdoti di eccelsi, ch' egli avea fatto.
33 E il di quindici dell'ottavo mese, giorno che egli di suo capriccio rendè solenne pe' figliuoli d'Israele, salì all'altare, cui egli aveva eretto in Bethel, per abbruciarvi l'incenso.33 E ascese sopra lo altare il quale avea fatto in Betel, il quintodecimo di del mese [ottavo], il quale avea ordinato di suo cuore; e fece festa ai figliuoli d' Israel, e montò sopra l'altare per offerire l' incenso.