Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 14


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1 Ma Gioab figliuolo di Sarvia avvedutosi, come il cuore del re si piegava verso di Assalonne,1 E conoscendo Ioab figliuolo di Sarvia, che il cuore di David era convertito ad Assalom,
2 Mandò gente a Thecua, e fece di là venire una donna prudente, e dissele: Fingi di essere in lutto, e prendi una veste da duolo, e non ungerti con olio, affinchè tu rassembri a una donna che pianga da molto tempo un morto.2 mandò a Tecua, e tolse indi una savia femina, e disse a lei: infìgniti di piagnere, e vèstiti di vestimenta di pianto, e non ti ugnere d'olio, acciò che tu appari sì come femina che molto tempo pianga morto.
3 E ti presenterai al re, e gli parlerai così, e così. E Gioab la imboccò.3 Ed entrerai al re, e dira'gli queste parole. E Ioab gli disse le parole.
4 Presentatasi adunque al re la donna di Thecua, si prostrò colla fronte per terra dinanzi a lui, e lo adorò, e disse: Salvami, o re.4 Ed essendo entrata al re quella femina di Tecua, cadde in terra dinanzi al re, e disse: salvami, re.
5 E il re le disse: Che hai tu? Ed ella rispose: Ahi! io sono una donna vedova, e mi è morto il marito.5 E il re disse a lei che cagione n' hai (femina)? Ed ella respuose: Omè! io sono una femina vedova; il mio marito morìo.
6 E la tua serva avea due figliuoli, i quali son venuti tra di loro a contesa alla campagna dove non era alcuno che potesse attenergli: e un di loro diede un colpo all'altro, e lo uccise.6 E la serva tua avea due figliuoli, li quali s'azzuffarono nel campo, e non era persona che gli potesse dividere; onde che l'uno percosse l'altro, e ucciselo.
7 E ora tutta la parentela se la prende contro la tua serva, e dicono: Dà nelle mani a noi colui che ha ucciso il fratello, affinchè lo facciamo morire per vendicare la morte del fratello, cui egli ha ucciso, e leviamo dal mondo l'erede. E cercano di spegnere una scintilla, che mi era rimasa, onde non resti più nome, nè reliquia di mio marito sopra la terra.7 E tutto il parentado si levò contro la tua serva, e dice: dacci colui che ha morto il suo fratello, che uccidiamo lui per l'anima del fratello il quale egli uccise, e togliamo via lo erede; e cercano di spegnere quello poco lume che m' è rimaso, acciò che al mio marito non rimanga nome nè reliquia sopra la terra.
8 E il re disse alla donna: Vattene a casa tua; e io darò gli ordini opportuni per te.8 E disse il re alla femina: vattene alla tua casa, e io comanderò per te.
9 Ma la donna di Thecua disse al re: Sopra di me cada la colpa, o re mio signore, e sopra la casa del padre mio: ma il re, e il suo trono sieno senza reato.9 E la femina di Tecua disse al re: signore mio, questa iniquità sia in me e in casa del padre mio, e il re e la sedia sua innocente.
10 E il re disse: Se alcuno vorrà inquietarti, fallo venire dinanzi a me, e non avrà più ardire di darti noja.10 E il re disse: qualunque persona ti contraddice, menala a me, e farò che non ti toccherà più.
11 E quella disse: Pel Signore Dio suo ricordisi il re di far sì che, non cresca il numero di coloro che cercan di far vendetta del sangue de' loro parenti, e che costoro non uccidano il mio figliuolo. Diss'egli: Viva il Signore: non cadrà a terra un capello del tuo figliuolo.11 Ed ella disse: ricordisi il re del suo Signore Iddio, acciò che non moltiplichinsi gli prossimi a fare la vendetta, e non uccidano il figliuolo mio. Il quale disse: vive il Signore, che de' capegli del tuo figliuolo non ne cadrà uno in terra.
12 Disse allora la donna: Sia lecito alla tua serva di dire una parola al re mio signore. Ed egli disse: Parla.12 E disse la femina: piacciati che la tua serva favelli al mio signore. E' disse: di'.
13 E la donna soggiunse: Per qual motivo hai tu presa tal risoluzione in disvantaggio del popol di Dio, e perchè ha egli il re determinato di far questo male, di non richiamare il suo (figliuolo) sbandito?13 E la femina disse: perchè hai tu pensata così fatta cosa contra il popolo di Dio? e ha detto il re parola di peccato, e non revoca il suo reietto?
14 Tutti siam mortali, e ci sperdiamo nella terra come l’acqua che non può più raccogliersi, e Dio non vuole che alcun uomo perisca, ma è inclinato a mutar sentenza, affinchè non perisca interamente colui che giace per terra.14 Noi moriamo tutti, e come l'acqua sopra la terra scorremo, la quale non ritorna; e non vuole Iddio, che persona perisca; ma retratta, pensando che quello che è iscacciato non perisca in tutto.
15 Ora io son venuta per dir questo al mio signore in presenza del popolo. E la tua serva disse: parlerò al re (per tentare) se mai il re facesse quello che dirà a lui la sua serva.15 E imperò venni, e favellerò al re mio signore, presente il popolo. E disse la serva tua: io favellarò al re, s'egli forse facesse la parola della sua ancilla.
16 E il re mi ha esaudita, e ha liberata la sua serva dalle mani di tutti quei che volevano togliere me, e insieme il mio figlio dall'eredità di Dio.16 E audì il re la serva sua, volendola liberar delle mani di tutti coloro che mi voleano togliere via della eredità di Dio, e il mio figliuolo con meco insieme.
17 Dica adunque la tua serva, che la parola del re mio signore sia qual sacrifizio. Imperocché il re mio signore egli è come un Angelo di Dio, il quale nè pel bene, nè pel male non si commuove: per la qual cosa anche il Signore Dio tuo è con te.17 Onde dica la tua ancilla, che la parola del signore mio re sia fatta sì come sacrificio. Però che il mio signore re si è come l'angelo di Dio, che non si muove per [benedizione nè per] maledizione; però il tuo Signore è teco.
18 Ma il re rispose, e disse alla donna: Non, celarmi quello ch'io ti domanderò. E la donna disse: Parla, ore signor mio.18 E respondendo il re, disse alla femina: non mi celare quello di che io ti addimanderò. Ed ella disse: [parla], signore mio.
19 E il re disse: Non ti ha egli dato mano Gioab in tutto questo? Rispose la donna, e disse: Per la vita tua, o re mio signore, tu hai dato addirittura nel segno in tutto quello che hai detto, o re mio signore: perocché Gioab tuo servo egli stesso mel comandò, e mise in bocca della tua serva tutte queste parole.19 E il re disse: è la mano di Joab teco in tutte queste cose? E quella respuose, e disse: per la salute dell' anima tua, signore mio re, che nè da parte sinistra nè diritta è nulla di quello che detto ha il mio signore; però che il servo tuo Ioab mi comandò, ed egli puose nella bocca della tua serva tutte queste parole.
20 Il tuo servo Gioab fu quegli che mi comandò di valermi di questa parabola: ma tu, o re mio signore, tu sei saggio come è saggio un Angelo di Dio, onde tutte intendi le cose del mondo.20 Ch'io volgessi la figura di questo sermone, il servo tuo Ioab comandò questo: e tu re, signore mio, se'savio, come ha sapienza l'angelo di Dio, a conoscere tutte le cose sopra la terra.
21 E il re disse a Gioab: Ecco ch'io son placato, e fo tutto quello che chiedi: va adunque, e richiama il figliuolo Assalonne.21 E disse il re a Ioab: ecco ch' io, riposato, hoe udite ed esaudite le tue parole; e però va e revoca il giovane Assalom.
22 E Gioab prostratosi boccone per terra adorò, e ringraziò il re, e disse: Oggi il tuo servo ha riconosciuto, come ha trovato grazia negli occhi tuoi, o re mio signore; perocché hai esaudite le parole del tuo servo.22 E cadendo Ioab sopra il suo viso in terra, adorò e benedisse il re; e disse Ioab: oggi ha conosciuto il tuo servo, ch' io hoe trovata grazia negli occhii tuoi, signore mio re; perchè hae esaudita la parola del tuo servo.
23 E Gioab si alzò, e andò a Gessur, e condusse Assalonne a Gerusalemme.23 E levossi Ioab, e andossene in Gessur, e rimenò Assalom in Ierusalem.
24 Or il re avea detto: Tornì a casa sua, ma non mi comparisca davanti. E Assalonne tornò a casa sua, ma non comparì davanti al re.24 E disse il re: ritornisi in casa sua, e non veggia il mio viso. E Assalom ritornò in casa sua, e non vidde la faccia del re.
25 E non eravi alcuno in tutto Israele così bello, e avvenente formisura, come era Assalonne: dalle piante dei piedi fino alla cima del capo egli era senza difetto.25 E in tutto Israel non era così bello uomo come Assalom, e formoso troppo, dalla pianta del piede insino. alla sommità del capo; e non era in lui alcuna macula.
26 E quando si tagliava la cappelliera (Io che faceva una volta l’anno, perchè essa lo incomodava), i capelli della sua testa pesavano dugento sicli al peso comune.26 E quando si tondea i capegli, li quali tondea una volta l'anno, però che gli aggravava la zazzera, pesavano i suoi capegli a pubblico peso ducento sicli.
27 Or Assalonne ebbe tre figliuoli, e una figlia per nome Thamar, che era molto avvenente.27 E nacquero ad Assalom tre figliuoli; e una figliuola, la quale ebbe nome Tamar, di bella forma.
28 E dimorò Assalonne in Gerusalemme due anni, ma non vide la faccia del re.28 E istette Assalom in Ierusalem due anni, e non vidde la faccia del re.
29 Mandò egli pertanto a chiamar Gioab per farlo andare a trovar il re: ma quegli non volle venire a lui. E avendo mandato per la seconda volta, e quegli avendo ricusato di venire,29 E mandò a Ioab per mandarlo al re, il quale non volse andare a lui; e mandato la seconda volta per lui, ed eglì non andò a lui.
30 Diss'egli a’ suoi servi: voi conoscete il campo di Gioab vicino al mio campo, dov'è l’orzo da mietere: andate pertanto, e mettetevi il fuoco. I servi adunque di Assalonne detter fuoco alla messe. E i servi di Gioab andarono a lui avendo stracciate le loro vesti, e dissero: I servI di Assalonne han messo fuoco a una parte del tuo campo.30 Disse ai servi suoi: sapete voi il campo di Ioab presso al campo mio, il quale è pieno d' orzo? andate, e ardetelo. E arsero gli servi di Assalom quella biada. E vennero gli servi di Ioab colle vestimenta squarciate, e dissero: gli servi di Assalom hanno arso una parte del campo.
31 Allora Gioab si mosse, e andò alla casa dI Assalonne, e disse: Per qual ragione i tuoi servi hanno eglino dato fuoco alla mia messe?31 E Ioab si levò, e andò a casa di Assalom, e disse a lui perchè gli servi tuoi hanno arso il mio biado?
32 E Assalonne disse a Gioab: Mandai a pregarti di venire a me per mandarti a dire al re: Perchè son io venuto da Gessur? Era meglio per me che stessi colà: fa adunque, ti prego, ch’io vegga la faccia del re: che se egli si ricorda del mio peccato, mi uccida.32 E respuose Assalom a Ioab: io ti mandai pregando che tu venissi a me per mandarti al re, e perchè tu dicesti a lui; perchè venni io di Gessur? egli m'era meglio essere ivi; onde io priego ch' io possa vedere la faccia del re; e s' egli si ricorda della mia iniquità, uccidami.
33 Allora Gioab presentatosi al re fece a lui l’ambasciata: e Assalonne fu chiamato ed entrò dove era il re, e prostrato per terra dinanzi a lui, lo adorò: e il re baciò Assalonne.33 Ed entrato Ioab al re, dissegli queste cose; e chiamato Assalom, entrò al re, e adorò in terra dinanzi a lui; e il re basciò Assalom.