Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Apocalisse 16


font
DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Ed io udii una gran voce dal tempio, che diceva a’ sette angeli; Andate, versate nella terra le coppe dell’ira di Dio.1 Ed udii una voce grande dal tempio, che diceva ai sette Angeli: andate, e versate le sette ampolle dell'ira di Dio sulla terra.
2 E il primo andò, e versò la sua coppa in su la terra; e venne un’ulcera maligna, e dolorosa, agli uomini che aveano il marchio della bestia, ed a quelli che adoravano la sua immagine.2 E andò il primo, e versò la sua ampolla sulla terra, e ne venne ferita crudele, e pessima agli uomini, che avevano il carattere della bestia, e a quelli, che adoraron l'immagine di essa.
3 Poi, il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue, come di corpo morto; ed ogni anima vivente morì nel mare.3 E il secondo Angelo versò la sua ampolla nel mare, e divenne come sangue di cadavere: e tutti gli animali viventi nel mare, perirono.
4 Poi, il terzo angelo versò la sua coppa ne’ fiumi, e nelle fonti dell’acque; e divennero sangue.4 E il terzo Angelo versò la sua ampolla nei fiumi, e nelle fontane d'acque, e diventarono sangue.
5 Ed io udii l’angelo delle acque, che diceva: Tu sei giusto, o Signore, che sei, e che eri, che sei il Santo, d’aver fatti questi giudicii.5 E udii l'Angelo delle acque, che diceva: giusto sei, o Signore, che sei, e che eri santo, perché hai sentenziato cosi:
6 Poichè essi hanno sparso il sangue de’ santi, e de’ profeti, tu hai loro altresì dato a bere del sangue; perciocchè ben ne son degni.6 Perché hanno sparso il sangue de' santi, e de' profeti, e hai dato loro a bever sangue: imperocché lo meritano.
7 Ed io ne udii un altro, dal lato dell’altare, che diceva: Sì certo, Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudicii son veraci, e giusti7 E ne udii un altro dall'altare, che diceva: si certamente, o Signore Dio onnipotente, (sono) giusti, e veri i tuoi giudizi.
8 Poi, il quarto angelo versò la sua coppa sopra il sole; e gli fu dato d’ardere gli uomini con fuoco.8 E il quarto Angelo versò la sua ampolla nel sole, e fugli dato di affliggere gli uomini col calore, e col fuoco:
9 E gli uomini furono arsi di grande arsura; e bestemmiarono il nome di Dio, che ha la podestà sopra queste piaghe; e non si ravvidero, per dargli gloria.9 E gli uomini bollivano pel gran calore, e bestemmiarono il nome di Dio, che ha podestà sopra di queste piaghe, né fecero penitenza, per dare a lui gloria.
10 Poi, il quinto angelo versò la sua coppa in sul trono della bestia; e il suo regno divenne tenebroso, e gli uomini si mordevano le lingue per l’affanno;10 E il quinto Angelo versò la sua ampolla sul trono della bestia: e il regno di lei diventò tenebroso, e pel dolore si mangiavano le proprie lor lingue:
11 e bestemmiarono l’Iddio del cielo, per i lor travagli, e per le loro ulcere; e non si ravvidero delle loro opere11 E bestemmiarono il Dio del cielo a motivo dei loro dolori, e ferite, e non si convertirono dalle opere loro.
12 Poi, il sesto angelo versò la sua coppa in sul gran fiume Eufrate, e l’acqua di esso fu asciutta; acciocchè fosse apparecchiata la via dei re, che vengono dal sol levante.12 E il sesto Angelo versò la sua ampolla nel gran fiume, l'Eufrate: e s'asciugarono le sue acque, affinchè si preparasse la strada ai Re d'Oriente.
13 Ed io vidi uscir della bocca del dragone, e della bocca della bestia, e della bocca del falso profeta, tre spiriti immondi, a guisa di rane;13 E vidi (uscire) dalla bocca del dragone, e dalla bocca della bestia, e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili alle rane.
14 perciocchè sono spiriti di demoni, i quali fan segni, ed escon fuori ai re di tutto il mondo, per raunarli alla battaglia di quel gran giorno dell’Iddio onnipotente.14 Imperocché sono gli spiriti de' demoni, che fanno prodigi, e sen vanno ai Re di tutta la terra per congregarli a battaglia nel giorno grande di Dio onnipotente.
15 Ecco, io vengo come un ladrone; beato chi veglia, e guarda i suoi vestimenti, acciocchè non cammini nudo, e non si veggano le sue vergogne.15 Ecco che io vengo, come viene il ladro. Beato, chi veglia, e tien cura delle sue vesti, per non andare ignudo, onde veggano la sua bruttezza.
16 Ed essi li raunarono in un luogo, detto in Ebreo Armagheddon16 E gli ragunerà nel luogo chiamato in Ebraico Armagedon.
17 Poi, il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e una gran voce uscì dal tempio del cielo, dal trono, dicendo: È fatto.17 E il settimo Angelo versò la sua ampolla per l'aria, e voce grande uscì dal tempio, e dal trono, che disse: è fatto.
18 E si fecero folgori, e tuoni, e suoni, e gran tremoto; tale che non ne fu giammai un simile, nè un così grande, da che gli uomini sono stati sopra la terra.18 E ne seguirono folgori, e voci, e tuoni, e gran tremuoto successe, quale non fu mai, dacché uomini furon sulla terra: tal tremuoto, sì grande.
19 E la gran città fu divisa in tre parti, e le città delle genti caddero; Dio si ricordò della gran Babilonia, per darle il calice dell’indegnazione della sua ira.19 E la città grande si squarciò in tre parti: e le città delle genti caddero a terra: e fu fatta dinanzi a Dio ricordanza della gran Babilonia, per dare a lei il calice del vino dell'indignazione dell'ira di esso.
20 Ed ogni isola fuggì, e i monti non furon trovati.20 E le isole tutte fuggirono, e sparirono i monti.
21 E cadde dal cielo, in su gli uomini, una gragnuola grossa come del peso d’un talento; e gli uomini bestemmiarono Iddio per la piaga della gragnuola; perciocchè la piaga d’essa era grandissima21 E grandine grossa come un talento cadde dal cielo sopra degli uomini: e gli uomini bestemmiarono Dio per la piaga della grandine: attesoché fu sommamente grande.