Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 8


font
DIODATIBIBBIA CEI 1974
1 ORA, fratelli, noi vi facciamo assapere la grazia di Dio, ch’è stata data nelle chiese della Macedonia;1 Vogliamo poi farvi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia:
2 cioè: che in molta prova d’afflizione, l’abbondanza della loro allegrezza, e la lor profonda povertà è abbondata nelle ricchezze della loro liberalità.2 nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità.
3 Poichè, secondo il poter loro, io ne rendo testimonianza, anzi, sopra il poter loro, sono stati volonterosi.3 Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente,
4 Pregandoci, con molti conforti, d’accettar la grazia, e la comunione di questa sovvenzione che è per li santi.4 domandandoci con insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore dei santi.
5 Ed hanno fatto, non solo come speravamo; ma imprima si son donati loro stessi al Signore; ed a noi, per la volontà di Dio.5 Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio;
6 Talchè noi abbiamo esortato Tito che, come innanzi ha cominciato, così ancora compia eziandio presso voi questa grazia6 cosicché abbiamo pregato Tito di portare a compimento fra voi quest'opera generosa, dato che lui stesso l'aveva incominciata.
7 Ma, come voi abbondate in ogni cosa, in fede, e in parola, ed in conoscenza, e in ogni studio, e nella carità vostra inverso noi; fate che abbondiate ancora in questa grazia.7 E come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest'opera generosa.
8 Io non lo dico per comandamento; ma per lo studio degli altri, facendo prova ancora della schiettezza della vostra carità.8 Non dico questo per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri.
9 Perciocchè voi sapete la grazia del Signor nostro Gesù Cristo, come, essendo ricco, si è fatto povero per voi; acciocchè voi arricchiste per la sua povertà.9 Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
10 E do consiglio in questo; perciocchè questo è utile a voi, i quali non soltanto avete cominciato a fare, ma già ne avevate l’intenzione, fin dall’anno passato.10 E a questo riguardo vi do un consiglio: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dall'anno passato siete stati i primi, non solo a intraprenderla ma a desiderarla.
11 Ora, compiete dunque eziandio il fare; acciocchè, come vi è stata la prontezza del volere, così ancora vi sia il compiere secondo il vostro avere.11 Ora dunque realizzatela, perché come vi fu la prontezza del volere, così anche vi sia il compimento, secondo i vostri mezzi.
12 Perciocchè, se vi è la prontezza dell’animo, uno è accettevole secondo ciò ch’egli ha, e non secondo ciò ch’egli non ha.12 Se infatti c'è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede.
13 Poichè questo non si fa acciocchè vi sia alleggiamento per altri, ed aggravio per voi; ma, per far par pari, al tempo presente le vostra abbondanza sarà impiegata a sovvenire alla loro inopia.13 Qui non si tratta infatti di mettere in ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza.
14 Acciocchè altresì la loro abbondanza sia impiegata a sovvenire alla vostra inopia; affinchè vi sia ugualità; secondo che è scritto:14 Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto:

15 Chi ne avea raccolto assai, non n’ebbe di soverchio; e chi poco, non n’ebbe mancamento15 'Colui che raccolse molto non abbondò,
e colui che raccolse poco non ebbe di meno'.

16 Ora, ringraziato sia Iddio, che ha messo nel cuor di Tito lo stesso studio per voi.16 Siano pertanto rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito!
17 Poichè egli ha accettata l’esortazione; e in gran diligenza si è volonterosamente messo in cammino, per andare a voi.17 Egli infatti ha accolto il mio invito e ancor più pieno di zelo è partito spontaneamente per venire da voi.
18 Or noi abbiam mandato con lui questo fratello, la cui lode nell’evangelo è per tutte le chiese.18 Con lui abbiamo inviato pure il fratello che ha lode in tutte le Chiese a motivo del vangelo;
19 E non sol questo; ma ancora è stato dalle chiese eletto, per esser nostro compagno di viaggio con questa sovvenzione, ch’è da noi amministrata alla gloria del Signore stesso, ed al servigio della prontezza dell’animo vostro;19 egli è stato designato dalle Chiese come nostro compagno in quest'opera di carità, alla quale ci dedichiamo per la gloria del Signore, e per dimostrare anche l'impulso del nostro cuore.
20 schivando noi questo: che niuno ci biasimi in quest’abbondanza, che è da noi amministrata;20 Con ciò intendiamo evitare che qualcuno possa biasimarci per questa abbondanza che viene da noi amministrata.
21 procurando cose oneste, non solo nel cospetto del Signore, ma ancora nel cospetto degli uomini.21 'Ci preoccupiamo' infatti 'di comportarci bene' non soltanto 'davanti al Signore', ma 'anche' davanti 'agli uomini'.
22 Or noi abbiam mandato con loro questo nostro fratello, il quale abbiamo spesse volte, in molte cose, sperimentato esser diligente, ed ora lo è molto più, per la molta confidanza che si ha di voi.22 Con loro abbiamo inviato anche il nostro fratello, di cui abbiamo più volte sperimentato lo zelo in molte circostanze; egli è ora più zelante che mai per la grande fiducia che ha in voi.
23 Quant’è a Tito, egli è mio consorte, e compagno d’opera inverso voi; quant’è a’ fratelli, sono apostoli delle chiese, gloria di Cristo.23 Quanto a Tito, egli è mio compagno e collaboratore presso di voi; quanto ai nostri fratelli, essi sono delegati delle Chiese e gloria di Cristo.
24 Dimostrate adunque inverso loro, nel cospetto delle chiese, la prova della vostra carità, e di ciò che ci gloriamo di voi24 Date dunque a loro la prova del vostro affetto e della legittimità del nostro vanto per voi davanti a tutte le Chiese.