Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 22


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 Uomini fratelli, e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa.1 Uomini fratelli, e padri, udite la mia difesa, la quale io fo adesso dinanzi a voi.
2 Ora, quando ebbero udito ch’egli parlava loro in lingua ebrea, tanto più fecero silenzio. Poi disse:2 E avendo quelli sentito, che parlava loro in lingua Ebrea, tanto più gli prestaron silenzio.
3 Io certo son uomo Giudeo, nato in Tarso di Cilicia, ed allevato in questa città a’ piedi di Gamaliele, ammaestrato secondo l’isquisita maniera della legge de’ padri, zelatore di Dio, come voi tutti siete oggi.3 Ed egli disse: Io sono uomo Giudeo nato in Tarso della Cilicia, ma allevato in questa città ai piedi di Gamaliele, istruito secondo la verità della paterna legge, zelator della legge, come tutti voi oggi siete:
4 Ed ho perseguitata questa professione sino alla morte, mettendo ne’ legami, ed in prigione uomini e donne.4 Il quale ho perseguitato fino a morte questa scuola, legando, e mettendo in prigione uomini, e donne,
5 Come mi son testimoni il sommo sacerdote, e tutto il concistoro degli anziani; da cui eziandio avendo ricevute lettere a’ fratelli, io andava in Damasco, per menar prigioni in Gerusalemme quegli ancora ch’erano quivi, acciocchè fosser puniti.5 Come ne è a me testimone il principe de' sacerdoti, e tutti i seniori, da' quali ricevute lettere per Damasco ai fratelli, io me ne andava per condurli di colà legati in Gerusalemme, perché fosser puniti.
6 Or avvenne che, mentre io era in cammino, e mi avvicinava a Damasco, in sul mezzodì, di subito una gran luce mi folgorò d’intorno dal cielo.6 Or avvenne, che, mentre faceva strada, e mi avvicinava a Damasco, di mezzogiorno repentinamente mi folgoreggiò d'intorno una gran luce dal cielo:
7 Ed io caddi in terra, ed udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?7 E caduto sul suolo, udii una voce, che a me dicea: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
8 Ed io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io son Gesù il Nazareo, il qual tu perseguiti.8 E io risposi: Chi se' tu, Signore? E dissemi: Io sono Gesù il Nazareno, cui tu perseguiti.
9 Or coloro che eran meco videro ben la luce, e furono spaventati; ma non udiron la voce di colui che parlava meco.9 E quelli, che eran meco, vider la luce, ma non sentiron la voce di lui, che meco parlava.
10 Ed io dissi: Signore, che debbo io fare? E il Signor mi disse: Levati, e va’ in Damasco; e quivi ti sarà parlato di tutte le cose che ti sono ordinate di fare.10 Ed io dissi: Che farò io, o Sgnore? E il Signore mi disse: Alzati, va' in Damasco: e quivi ti sarà parlato di tutto quello, che dei fare.
11 Ora, perciocchè io non vedeva nulla, per la gloria di quella luce, fui menato per la mano da coloro ch’erano meco; e così entrai in Damasco.11 E non avendo uso degli occhi per cagione del chiarore di quella luce, menato a mano da' compagni giunsi a Damasco.
12 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano in Damasco rendevano buona testimonianza, venne a me,12 E un certo Anania, uomo pio secondo la legge, lodato per testimonianza di tutti i Giudei, che ivi dimorano,
13 ed essendo appresso a me, disse: Fratello Saulo, ricovera la vista. E in quello stante io ricoverai la vista, e lo riguardai.13 Venuto da me, e standomi davanti, disse: Saulo fratello apri gli occhi. E io nello stesso punto lo mirai.
14 Ed egli mi disse: L’Iddio de’ nostri padri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, ed a vedere il Giusto, e ad udire una voce dalla sua bocca.14 Ed egli disse: il Dio de' padri nostri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, e a vedere il giusto, e a udire la voce della sua bocca:
15 Perciocchè tu gli devi essere presso tutti gli uomini testimonio delle cose che tu hai vedute, ed udite.15 Conciossiachè sarai testimone a lui presso tutti gli uomini di quelle cose, che hai vedute, e udite.
16 Ed ora, che indugi? levati, e sii battezzato, e lavato de’ tuoi peccati, invocando il nome del Signore.16 E ora che aspetti tu? Sorgi, e sii battezzato, e lava i tuoi peccati, invocato il nome di lui.
17 Or avvenne che, dopo che io fui ritornato in Gerusalemme, orando nel tempio, mi venne un ratto di mente.17 Ed essendo io ritornato in Gerusalemme mi avvenne, che orando nel tempio, fui rapito fuor di me stesso,
18 E vidi esso Signore che mi diceva: Affrettati, ed esci prestamente di Gerusalemme; perciocchè essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me.18 E vidi lui, che a me diceva: spicciati, ed esci presto di Gerusalemme: perché non riceveranno la tua testimonianza riguardo a me.
19 Ed io dissi: Signore, eglino stessi sanno che io incarcerava, e batteva per le raunanze coloro che credono in te.19 E io dissi: Signore, eglino sanno, che era io, che metteva in prigione, e batteva per le sinagoghe quelli, che credevano in te:
20 E quando si spandeva il sangue di Stefano, tuo martire, io ancora era presente, e acconsentiva alla sua morte, e guardava i vestimenti di coloro che l’uccidevano.20 E mentre spargevasi il sangue di Stefano tuo testimone, io era presente, e consenziente, e custodiva le vesti di coloro, che lo uccidevano.
21 Ed egli mi disse: Vattene, perciocchè io ti manderò lungi a’ Gentili21 Ed ei disse a me: va', che io ti spedirò alle nazioni rimote.
22 Or essi l’ascoltarono fino a questa parola; ma poi alzarono la lor voce, dicendo: Togli via di terra un tal uomo; perciocchè ei non conviene ch’egli viva.22 E fino a questa parola lo ascoltavano, ma allora alzaron la voce, dicendo: togli dal mondo costui: imperocché non e giusto, ch'ei viva.
23 E, come essi gridavano, e gettavano i lor vestimenti, e mandavano la polvere in aria,23 E gridando essi, e scagliando via le loro vesti, e gettando la polvere in aria,
24 il capitano comandò che Paolo fosse menato dentro alla rocca, ordinando che si facesse inquisizion di lui per flagelli, per sapere per qual cagione gridavano così contro a lui.24 Comandò il tribuno, che egli fosse menato negli alloggiamenti, e fosse flagellato, e interrogato affin di scoprire, per qual motivo così gridassero contro di lui.
25 Ma, come l’ebbero disteso con le coregge, Paolo disse al centurione ch’era quivi presente: Evvi egli lecito di flagellare un uomo Romano, e non condannato?25 E legato che l'ebbero con corregge, disse Paolo al centurione, che gli stava davanti: è egli lecito a voi di flagellare un uomo romano non condannato?
26 E il centurione, udito ciò, venne, e lo rapportò al capitano, dicendo: Guarda ciò che tu farai, perciocchè quest’uomo è Romano.26 La qual cosa avendo udita, il centurione andò dal tribuno, e diegliene avviso, dicendo: che è quello, che tu sei per fare? mentre quest'uomo è cittadino Romano.
27 E il capitano venne a Paolo, e gli disse: Dimmi, sei tu Romano?27 E portatosi da lui il tribuno, gii disse: dimmi, sei tu Romano? Ed egli disse: sì veramente.
28 Ed egli disse: Sì, certo. E il capitano rispose: Io ho acquistata questa cittadinanza per gran somma di danari. E Paolo disse: Ma io l’ho anche di nascita.28 E il tribuno rispose: io a caro prezzo ho ottenuto questa cittadinanza. E Paolo disse: io poi tale anche sono nato.
29 Laonde coloro che doveano far l’inquisizion di lui si ritrassero subito da lui; e il capitano stesso ebbe paura, avendo saputo ch’egli era Romano; perciocchè egli l’avea legato.29 Subito adunque si ritiraron da lui quelli, che stavan per batterlo. E lo stesso tribuno ebbe paura, dopo che seppe esser lui cittadino Romano, anche perché lo aveva legato.
30 E IL giorno seguente, volendo saper la certezza di ciò onde egli era accusato da’ Giudei, lo sciolse da’ legami, e comandò a’ principali sacerdoti, ed a tutto il lor concistoro, di venire. E, menato Paolo a basso, lo presentò davanti a loro30 E il dì seguente volendo cerziorarsi del motivo, per cui fosse accusato da' Giudei, lo disciolse, e ordinò, che si adunassero i sacerdoti, e tutto il sinedrio, e menato fuora Paolo, lo pose loro dinanzi.