Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 15


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 OR alcuni, discesi di Giudea, insegnavano i fratelli: Se voi non siete circoncisi, secondo il rito di Mosè, voi non potete esser salvati.1 E (dopo le predette cose) vennero (da Giudea in Antiochia) alquanti iudei (convertiti alla fede, e incominciorono) a predicare (e a dogmatizzare) a' fedeli, che se non si circoncidesseno secondo la legge di Moisè, non si potevano salvare.
2 Onde essendo nato turbamento e quistione non piccola di Paolo e di Barnaba contro a loro, fu ordinato che Paolo, e Barnaba, ed alcuni altri di loro, salissero in Gerusalemme agli apostoli, ed anziani, per questa quistione.2 E levandosi di ciò grande controversia (e discordia fra loro), e contradicendo loro Paulo e Barnaba, ordinorono tutti insieme, che Paulo e Barnaba andassero in Ierusalem, con certi altri di ciascuna delle parti, agli apostoli e agli altri principali a dichiarare questa questione.
3 Essi adunque, accompagnati dalla chiesa fuor della città, traversarono la Fenicia, e la Samaria, raccontando la conversion dei Gentili; e portarono grande allegrezza a tutti i fratelli.3 Onde elli, partendosi, passarono per Fenicia e per Samaria, e narravano (alli fedeli delle predette terre) la conversione delle genti (che Dio per loro avea recate alla fede); della quale cosa li fedeli molto se ne rallegravano.
4 Ed essendo giunti in Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, e dagli apostoli, e dagli anziani; e rapportarono quanto gran cose Iddio avea fatte con loro.4 E giunti che furono in Ierusalem, furono ricevuti dagli apostoli e da' seniori e da tutta la Chiesa (con grande gaudio); ed elli raccontorono le grandi cose che Dio avea fatto per loro (infra pagani, e il molto frutto che n' era seguito).
5 Ma, dicevano, alcuni della setta de’ Farisei, i quali hanno creduto, si son levati, dicendo che convien circoncidere i Gentili, e comandar loro d’osservar la legge di Mosè5 E allora si levorono (ad aringare) alquanti della (setta ed) eresia de' Farisei ch' erano fatti cristiani; e dicevano che pur si conveniva che si circoncidessero, e osservasseno le altre cerimonie. della legge di Moisè.
6 Allora gli apostoli e gli anziani si raunarono, per provvedere a questo fatto.6 ...
7 Ed essendosi mossa una gran disputazione, Pietro si levò in piè, e disse loro: Fratelli, voi sapete che già da’ primi tempi Iddio elesse fra noi me, acciocchè per la mia bocca i Gentili udissero la parola dell’evangelo, e credessero.7 Contra li quali si levò Pietro, e disse: frategli miei, voi sapete che già sono più anni, che Dio mi fece predicare alle genti l' evangelio; e (Cornelio e) molti (altri) credettero.
8 E Iddio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, come ancora a noi.8 E Dio, che conosce li cuori, (in segno e) in testimonio che ciò li piaceva mandò in loro il Spirito Santo, come fece a noi.
9 E non ha fatta alcuna differenza tra noi e loro; avendo purificati i cuori loro per la fede.9 E in nulla cosa (mostrò e) fece differenza tra noi e loro, purificando per la sua fede li cuori loro.
10 Ora dunque, perchè tentate Iddio, mettendo un giogo sopra il collo de’ discepoli, il qual nè i padri nostri, nè noi, non abbiam potuto portare?10 Perchè adunque tentate Dio di ponere sopra noi il grave giogo (delle osservanze legali), il quale nè noi nè li nostri padri potemmo portare?
11 Ma crediamo di esser salvati per la grazia del Signor Gesù Cristo, come essi ancora.11 (E però dico che non per le osservanze della legge, ma) per sola grazia di Cristo ci crediamo salvare.
12 E tutta la moltitudine si tacque, e stavano ad ascoltar Barnaba, e Paolo, che narravano quanti segni e prodigi Iddio avea fatti per loro fra i Gentili.12 E li iudei e li gentili (udite le predette parole), tutti tacettero, e (le parti furono contente, e lasciando di più questionare) intendevano (con grande letizia) pure a udire Paulo e Barnaba, li quali raccontavano le grandi cose e meraviglie che Dio avea fatte per loro fra le genti pagane.
13 E dopo ch’essi si furon taciuti, Giacomo prese a dire:13 E dopo queste parole levossi Iacobo (il quale era Vescovo in Ierusalem; e volendo al tutto conchiudere la verità della detta questione, sì aringò e come prelato e pontefice di tutti), e disse: fratelli miei, udite me.
14 Fratelli, ascoltatemi. Simeone ha narrato come Iddio ha primieramente visitati i Gentili, per di quelli prendere un popolo nel suo nome.14 (Come voi avete udito,) Simone (Pietro il quale) v' ha raccontato, come Dio per lui cominciò a prendere (e a ricevere in suo e) per suo popolo le genti pagane,
15 Ed a questo si accordano le parole de’ profeti, siccome egli è scritto:15 sì come di ciò parlorono (e profetorono) molti antichi profeti, massimamente quella profezia, la quale dice:
16 Dopo queste cose, io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridirizzerò.16 dopo queste cose ternerò, ed edificherò il tabernacolo di David, il qual è caduto; e riedificherò le sue rovine, e leverollo in alto,
17 Acciocchè il rimanente degli uomini, e tutte le genti che si chiamano del mio nome, ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose.17 acciò che gli uomini cerchino (la casa di) Dio, e tutte le genti sopra le quali è invocato il nome mio
18 A Dio son note ab eterno tutte le opere sue.18 Onde ab eterno Dio conobbe le opere sue.
19 Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a coloro che d’infra i Gentili si convertono a Dio.19 E però io giudico (e determino) che quelli che sono stati di paganesimo, convertendosi a Cristo, non siano molestati, (nè siano loro imposte altre cerimonie),
20 Ma, che si mandi loro che si astengano dalle cose contaminate per gl’idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffogate, e dal sangue.20 se non che si scriva loro, che si astengano dalle contaminazioni de' simulacri (cioè degli idoli) e dalle fornicazioni e dagli animali soffocati e dal sangue.
21 Perciocchè, quant’è a Mosè, già dalle età antiche egli ha persone che lo predicano per ogni città, essendo ogni sabato letto nelle sinagoghe21 Moisè dalli tempi antiqui in qualunque città ha chi il predica nelle sinagoghe, dove si legge per ogni sabbato.
22 Allora parve bene agli apostoli, ed agli anziani, con tutta la chiesa, di mandare in Antiochia, con Paolo e Barnaba, certi uomini eletti d’infra loro, cioè: Giuda, soprannominato Barsaba, e Sila, uomini principali tra i fratelli;22 E (detta e ricevuta da tutti questa sentenza come definitiva) piacque (e parve) agli apostoli e alli seniori e a tutto il collegio della Chiesa di eleggere alquanti uomini (maturi e discreti), e mandarli in Antiochia insieme con Paulo e Barnaba (li quali per questa questione determinare erano venuti); ed elessero e mandorono Iuda, il quale era chiamato Barsaba, e Sila, uomini molto principali di senno tra gli altri;
23 scrivendo per lor mani queste cose: Gli apostoli, e gli anziani, e i fratelli, a’ fratelli d’infra i Gentili, che sono in Antiochia, in Siria, ed in Cilicia, salute.23 e (sì li mandorono) con loro mano [scrissono] (alla Chiesa di Antiochia) e dissono così: gli apostoli e li seniori (della Chiesa di Ierusalem) a' cari fratelli (in Cristo), li quali sono in Antiochia e in Cilicia e Siria, convertiti dal paganesimo, salute.
24 Perciocchè abbiamo inteso che alcuni, partiti d’infra noi, vi hanno turbati con parole, sovvertendo le anime vostre, dicendo che conviene che siate circoncisi, ed osserviate la legge; a’ quali però non ne avevamo data alcuna commissione;24 Perciò che abbiamo udito che alcuni di noi vennero a voi, li quali per verità noi non mandammo, e perturbarono l'anime vostre per loro nuova e stolta dottrina;
25 essendoci raunati, siamo di pari consentimento convenuti in questo parere, di mandarvi certi uomini eletti, insieme co’ cari nostri Barnaba, e Paolo;25 egli è piaciuto di eleggere di noi uomini discreti (e dotti e degni di fede), e mandarli a voi con li vostri carissimi Barnaba e Paulo,
26 uomini, che hanno esposte le vite loro per lo nome del Signor nostro Gesù Cristo.26 uomini li quali (tutto il dì) pongono la vita per il nome di Cristo (li quali vi declarino sopra la questione ch' è levata).
27 Abbiamo adunque mandati Giuda, e Sila, i quali ancora a bocca vi faranno intendere le medesime cose.27 E però vi mandammo Iuda e Sila, li quali (non pure per nostre lettere, ma molto meglio) a bocca vi diranno la verità (e la determinazione della detta questione).
28 Perciocchè è parso allo Spirito Santo, ed a noi, di non imporvi alcuno altro peso, se non quel ch’è necessario; che è di queste cose:28 Onde sappiate che allo Spirito Santo e a noi è piaciuto di non v' imponere altra gravezza, se non questa che pure di necessità si conviene osservare;
29 Che vi asteniate dalle cose sacrificate agl’idoli, dal sangue, dalle cose soffogate, e dalla fornicazione; dalle quali cose farete ben di guardarvi. State sani.29 cioè che voi vi astegnate dalle cose immolate agli idoli, e da animali (e da uccelli) soffocati, e da sangue e da fornicazione; (e che quelle cose che non volete che altri faccia a voi, non le facciate ad altri;) dalle quali cose guardandovi, farete bene (e potretevi salvare). Dio vi salvi.
30 Essi adunque, essendo stati accommiatati, vennero in Antiochia; e, raunata la moltitudine, renderono la lettera.30 E andando li predetti (discreti uomini), e giungendo in Antiochia, diedero a leggere la (predetta) epistola dinanzi alla moltitudine (de' fedeli).
31 E quando que’ di Antiochia l’ebber letta, si rallegrarono della consolazione.31 La quale quelli udendo, furono tutti consolati e contenti.
32 E Giuda, e Sila, essendo anch’essi profeti, con molte parole confortarono i fratelli, e li confermarono.32 E (li predetti) Iuda e Sila, avendo dono di profeti, (predicorono e) dissero a' fedeli molto buone cose, confermandoli nella fede di Cristo.
33 E dopo che furono dimorati quivi alquanto tempo, furono da’ fratelli rimandati in pace agli apostoli.33 E stati che ivi furono certo tempo, li lassorono in pace (però che pareva loro di) ritornare a coloro che li mandorono.
34 Ma parve bene a Sila di dimorar quivi.34 Ma parendo a Sila di rimanere (ancora uno poco), ritornò solo Iuda in Ierusalem.
35 OR Paolo e Barnaba rimasero qualche tempo in Antiochia, insegnando, ed evangelizzando, con molti altri, la parola del Signore35 E Paulo e Barnaba rimanseno (insieme con Sila) in Antiochia, predicando con molti altri l' evangelio di Cristo.
36 Ed alcuni giorni appresso, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora, e visitiamo i nostri fratelli in ogni città, dove abbiamo annunziata la parola del Signore, per veder come stanno.36 E dopo alquanti dì, dicendo Paulo a Barnaba che li pareva che ritornassero (per quelle e) a quelle cittadi (e contrade) nelle quali elli avevano predicato, per confermare e confortare li discepoli e li convertiti di nuovo alla fede;
37 Or Barnaba consigliava di prender con loro Giovanni detto Marco.37 Barnaba volendo menare seco Giovanni, chiamato Marco (suo consobrino);
38 Ma Paolo giudicava che non dovessero prender con loro colui che si era dipartito da loro da Panfilia e non era andato con loro all’opera.38 non parve a Paulo per nullo modo, dicendo che poi che a sua posta s' era partito da loro di Panfilia, e non era voluto andare con loro a predicare, non si dovea più ricevere.
39 Laonde vi fu dell’acerbità, talchè si dipartirono l’un dall’altro; e Barnaba, preso Marco, navigò in Cipri.39 E per questa cagione discordandosi (insieme, però che Barnaba il voleva pure menare), partissi l'uno dall' altro, (benche ciascuno avea buono rispetto); onde Barnaba con il detto Giovanni andorono in Cipro.
40 MA Paolo, eletto per suo compagno Sila, se ne andò, raccomandato da’ fratelli alla grazia di Dio.40 E Paulo, prendendo per compagno il predetto Sila, raccomandandosi a' fratelli,
41 E andava attorno per la Siria, e Cilicia, confermando le chiese41 andò in Siria e in Cilicia, (predicando e) confermando li fedeli della Chiesa, e comandando loro che osservassero li comandamenti degli apostoli e degli altri loro prelati.