Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 5


font
DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OR avvenne che, essendogli la moltitudine addosso, per udir la parola di Dio, e stando egli in piè presso del lago di Gennesaret;1 Or mentre la gente si affollava intorno a lui per udir la parola di Dio, egli stava presso il lago di Genezaret.
2 vide due navicelle ch’erano presso della riva del lago, delle quali erano smontati i pescatori, e lavavano le lor reti.2 E vide due barelle fermò alla riva del lago, essendone i pescatori scesi a lavar le reti.
3 Ed essendo montato in una di quelle, la quale era di Simone, lo pregò che si allargasse un poco lungi da terra. E postosi a sedere, ammaestrava le turbe d’in su la navicella.3 Salito in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po' da terra. E, sedutosi, dalla barca ammaestrava la folla.
4 E come fu restato di parlare, disse a Simone: Allargati in acqua, e calate le vostre reti per pescare.4 E come ebbe finito di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le vostre reti per la pesca.
5 E Simone, rispondendo, gli disse: Maestro, noi ci siamo affaticati tutta la notte, e non abbiam preso nulla; ma pure, alla tua parola, io calerò la rete.5 Ma Simone gli rispose: Maestro, ci siam affaticati tutta la notte e non abbiamo preso niente: nonostante, sulla tua parola calerò le reti.
6 E fatto questo, rinchiusero gran moltitudine di pesci; e la lor rete si rompeva.6 E fatto così, presero tanta quantità di pesci che la rete loro si rompeva.
7 Ed accennarono a’ lor compagni, ch’erano nell’altra navicella, che venissero per aiutarli. Ed essi vennero, ed empierono amendue le navicelle, talchè affondavano.7 Ed allora essi fecero segno ai compagni dell'altra barca di venirli ad aiutare. E, venuti quelli, riempirono tutte e due le barche da farle quasi affondare.
8 E Simon Pietro, veduto questo, si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me; perciocchè io son uomo peccatore.8 Veduto questo Simon Pietro si gettò ai ginocchi di Gesù dicendo: Signore, allontanati da me, perchè sono uomo peccatore.
9 Poichè spavento aveva occupato lui, e tutti coloro che eran con lui, per la presa de’ pesci che aveano fatta.9 In verità, egli e quelli che erano con lui rimasero storditi della presa dei pesci che avevano fatta.
10 Simigliantemente ancora Giacomo, e Giovanni, figliuol di Zebedeo, ch’eran compagni di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere; da ora innanzi tu sarai prenditore d’uomini vivi.10 Così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, ch'eran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere, d'ora innanzi tu sarai pescatore d'uomini.
11 Ed essi, condotte le navicelle a terra, lasciarono ogni cosa, e lo seguitarono11 Ed essi, tirate a riva le barche, abbandonata ogni cosa, lo seguirono.
12 OR avvenne che mentre egli era in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù, e gettatosi sopra la faccia in terra, lo pregò, dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.12 Or avvenne che trovandosi lui in una di quelle città, un uomo coperto di lebbra, visto Gesù, si gettò bocconi per terra, e lo pregò dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.
13 Ed egli, distesa la mano, lo toccò, dicendo: Sì, io lo voglio, sii netto. E subito la lebbra si partì da lui.13 Ed egli, stesa la mano, lo toccò dicendo: Sì, lo voglio, sii mondato. E subito la lebbra sparì da lui.
14 Ed egli gli comandò di non dirlo ad alcuno; anzi va’, diss’egli, mostrati al sacerdote, ed offerisci, per la tua purificazione, secondo che Mosè ha ordinato in testimonianza a loro.14 E, comandatogli di non palesarlo a nessuno gli disse: Va', presentati al sacerdote, o fa l'offerta per la tua purificazione, secondo quello che ha prescritto Mosè, in testimonianza per essi.
15 E la fama di lui si spandeva vie più; e molte turbe si raunavano per udirlo, e per esser da lui guarite delle loro infermità.15 Intanto più che mai si spargeva la sua fama, e molte, genti accorrevano per udirlo e per essere guarite dai loro mali.
16 Ma egli si sottraeva ne’ deserti, ed orava16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.
17 ED avvenne un di que’ giorni, ch’egli insegnava; e quivi sedevano de’ Farisei, e de’ dottori della legge, i quali eran venuti di tutte le castella della Galilea, e della Giudea, e di Gerusalemme; e la virtù del Signore era quivi presente, per sanarli.17 E avvenne un giorno che egli stava insegnando; o c'erano a sedere dei Farisei e dottori della legge, venuti da ogni paese della Galilea e di Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era lì a sanarli.
18 Ed ecco certi uomini, che portavano sopra un letto un uomo paralitico, e cercavano di portarlo dentro, e di metterlo davanti a lui.18 Ed ecco degli uomini portar sopra un letticciuolo un paralitico, e cercavano di introdurlo per posarglielo davanti.
19 E non trovando onde lo potessero metter dentro, per la moltitudine, salirono sopra il tetto della casa, e lo calaron pe’ tegoli, insieme col letticello, ivi in mezzo, davanti a Gesù.19 E non trovando da qual parte introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e, di fra i tegoli, lo calarono giù col letticciuolo, in mezzo, davanti a Gesù.
20 Ed egli, veduta la lor fede, disse a colui: Uomo, i tuoi peccati ti son rimessi.20 Egli, veduta la loro fede, disse: Uomo, ti son rimessi i tuoi peccati.
21 E gli Scribi e i Farisei presero a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? chi può rimettere i peccati, se non Iddio solo?21 Allora gli Scribi e i Farisei cominciarono a pensare e dire: Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?
22 Ma Gesù, riconosciuti i lor ragionamenti, fece lor motto, e disse: Che ragionate voi ne’ vostri cuori?22 Ma Gesù, conosciuti i loro pensieri, prese a dir loro: Che andate pensando nei vostri cuori?
23 Quale è più agevole, dire: I tuoi peccati ti son rimessi, ovver dire: Levati, e cammina?23 Cos'è più facile dire: Ti son rimessi i peccati, o dire: Levati su e cammina?
24 Ora, acciocchè voi sappiate che il Figliuol dell’uomo ha autorità in terra di rimettere i peccati: Io ti dico disse egli al paralitico: Levati, e togli il tuo letticello, e vattene a casa tua.24 Or affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati, dico a te — disse ai paralitico — levati su, piglia il tuo lettocelo e vattene a casa tua.
25 Ed egli, in quello stante, levatosi nel lor cospetto, e tolto in su le spalle ciò sopra di che giaceva, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.25 E quello, rizzatosi sull'atto, in presenza di loro, prese il suo giaciglio e se ne andò a casa, glorificando Dio.
26 E stupore occupò tutti, e glorificavano Iddio, ed eran pieni di paura, dicendo: Oggi noi abbiam vedute cose strane26 E tutti, colmi di maraviglia, glorificavano Dio e, invasi dallo spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto delle cose meravigliose.
27 E DOPO queste cose, egli uscì, e vide un pubblicano, detto per nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguitami.27 E dopo questi fatti uscì e vide un pubblicano di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e disse: Seguimi;
28 Ed egli, lasciato ogni cosa, si levò, e lo seguitò.28 e quello, abbandonata ogni cosa, si alzò e lo seguì.
29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e la moltitudine di pubblicani, e di altri, ch’eran con loro a tavola, era grande.29 Poi Levi gli fece un gran banchetto in casa sua, e tra gli altri che erano a mensa con essi c'era gran folla di pubblicani.
30 E gli Scribi e i Farisei di quel luogo mormoravano contro a’ discepoli di Gesù, dicendo: Perchè mangiate, e bevete co’ pubblicani, e co’ peccatori?30 E i Farisei ed i loro Scribi ne mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù: Perchè mangiate e bevete coi pubblicani e i peccatori?
31 E Gesù, rispondendo, disse loro: I sani non han bisogno di medico, ma i malati.31 Ma Gesù rispose loro; Non han bisogno del medico i sani, ma gli ammalati.
32 Io non son venuto per chiamare i giusti, anzi i peccatori, a ravvedimento.32 Non son venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a penitenza.
33 ED essi gli dissero: Perchè i discepoli di Giovanni, e simigliantemente que’ de’ Farisei, digiunano eglino, e fanno spesso orazioni, ed i tuoi mangiano, e bevono?33 Ma quelli gli replicarono: Perchè, mentre 1 discepoli di Giovanni digiunano spesso e fan preghiera, come parimenti quelli dei Farisei, i tuoi mangiano e bevono?
34 Ed egli disse loro: Potete voi far digiunare quei della camera delle nozze, mentre lo sposo è con loro?34 E rispose loro: Potete forse far digiunare i compagni dello sposo mentre lo sposo è con essi?
35 Ma i giorni verranno, che lo sposo sarà loro tolto, ed allora in que’ giorni digiuneranno.35 verranno poi i giorni quando sarà loro tolto lo sposo; allora, in quei giorni digiuneranno.
36 Disse loro, oltre a ciò, una similitudine: Niuno straccia un pezzo da un vestimento nuovo per metterlo sopra un vestimento vecchio; altrimenti, egli straccia quel nuovo, e la pezza tolta dal nuovo non si confà al vecchio.36 E portò loro un paragone: Nessuno taglia da un vestito nuovo una toppa per metterla su un vestito vecchio, perchè romperebbe il nuovo senza poter adattare il pozzo nuovo ai vecchio.
37 Parimente, niuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti, il vin nuovo rompe gli otri, ed esso si spande, e gli otri si perdono.37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, perché il vino nuovo rompe gli otri e si versa, mentre gli otri vanno a male.
38 Ma convien mettere il vin nuovo in otri nuovi, ed amendue si conserveranno.38 Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi, per conservare così l'uno e gli altri.
39 Niuno ancora, avendo bevuto del vin vecchio, vuol subito del nuovo; perciocchè egli dice: Il vecchio val meglio39 E nessuno che beve vin vecchio desidera ad un tratto del nuovo; perchè dice: Il vecchio è migliore.