Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 12


font
DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 Intanto, essendosi raunata la moltitudine a migliaia, talchè si calpestavano gli uni gli altri, Gesù prese a dire a’ suoi discepoli: Guardatevi imprima dal lievito de’ Farisei, ch’è ipocrisia.1 Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia.
2 Or niente è coperto, che non abbia a scoprirsi; nè occulto, che non abbia a venire a notizia.2 Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
3 Perciò, tutte le cose che avete dette nelle tenebre saranno udite alla luce; e ciò che avete detto all’orecchio nelle camerette sarà predicato sopra i tetti delle case.3 Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
4 OR a voi, miei amici, dico: Non temiate di coloro che uccidono il corpo, e, dopo ciò, non possono far altro di più.4 Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla.
5 Ma io vi mostrerò chi dovete temere: temete colui, il quale, dopo aver ucciso, ha la podestà di gettar nella geenna; certo, io vi dico, temete lui.5 Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
6 Cinque passere non si vendono elleno per due quattrini? e pur niuna di esse è dimenticata appo Iddio.6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
7 Anzi eziandio i capelli del vostro capo son tutti annoverati; non temiate adunque; voi siete da più di molte passere.7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!
8 Or io vi dico: Chiunque mi avrà riconosciuto davanti agli uomini, il Figliuol dell’uomo altresì lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio.8 Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio;
9 Ma chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10 Ed a chiunque avrà detta alcuna parola contro al Figliuol dell’uomo sarà perdonato; ma, a chi avrà bestemmiato contro allo Spirito Santo non sarà perdonato.10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
11 Ora, quando vi avranno condotti davanti alle raunanze, e a’ magistrati, ed alle podestà, non istate in sollecitudine come, o che avrete a rispondere a vostra difesa, o che avrete a dire.11 Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire,
12 Perciocchè lo Spirito Santo, in quell’ora stessa, v’insegnerà ciò che vi converrà dire12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
13 OR alcuno della moltitudine gli disse: Maestro, di’ a mio fratello che partisca meco l’eredità.13 Uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità».
14 Ma egli disse: O uomo, chi mi ha costituito sopra voi giudice, o partitore?14 Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
15 Poi disse loro: Badate, e guardatevi dall’avarizia; perciocchè, benchè alcuno abbondi, egli non ha però la vita per li suoi beni.15 E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
16 Ed egli disse loro una parabola: Le possessioni d’un uomo ricco fruttarono copiosamente.16 Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante.
17 Ed egli ragionava fra sè medesimo, dicendo: Che farò? poichè io non ho ove riporre i miei frutti.17 Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti?
18 Poi disse: Questo farò: io disfarò i miei granai, e ne edificherò di maggiori, e quivi riporrò tutte le mie entrate, e i miei beni.18 Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
19 E dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni, riposti per molti anni, quietati, mangia, bevi, e godi.19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”.
20 Ma Iddio gli disse: Stolto, questa stessa notte, l’anima tua ti sarà ridomandata; e di cui saranno le cose che tu hai apparecchiate?20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”.
21 Così avviene a chi fa tesoro a sè stesso, e non è ricco in Dio21 Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
22 POI disse a’ suoi discepoli: Perciò io vi dico: Non siate solleciti per la vita vostra, che mangerete; nè per lo corpo vostro, di che sarete vestiti.22 Poi disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete.
23 La vita è più che il nudrimento, e il corpo più che il vestimento.23 La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito.
24 Ponete mente a’ corvi, perciocchè non seminano, e non mietono, e non hanno conserva, nè granaio; e pure Iddio li nudrisce; da quanto siete voi più degli uccelli?24 Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi!
25 E chi di voi può, con la sua sollecitudine, aggiungere alla sua statura pure un cubito?25 Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
26 Se dunque non potete pur ciò ch’è minimo, perchè siete solleciti del rimanente?26 Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?
27 Considerate i gigli, come crescono; essi non lavorano, e non filano; e pure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito al par dell’uno di essi.27 Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
28 Ora, se Iddio riveste così l’erba che oggi è nel campo, e domani è gettata nel forno, quanto maggiormente rivestirà egli voi, o uomini di poca fede?28 Se dunque Dio veste così bene l’erba nel campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede.
29 Voi ancora non ricercate che mangerete, o che berrete, e non ne state sospesi.29 E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia:
30 Perciocchè le genti del mondo procacciano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno.30 di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno.
31 Anzi, cercate il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32 Non temere, o piccola greggia, perciocchè al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno.32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
33 Vendete i vostri beni, e fatene limosina; fatevi delle borse che non invecchiano; un tesoro in cielo, che non vien giammai meno; ove il ladro non giunge, ed ove la tignuola non guasta.33 Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma.
34 Perciocchè, dov’è il vostro tesoro, quivi eziandio sarà il vostro cuore.34 Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
35 I VOSTRI lombi sieno cinti, e le vostre lampane accese.35 Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese;
36 E voi, siate simili a coloro che aspettano il lor signore, quando egli ritornerà dalle nozze; acciocchè, quando egli verrà, e picchierà, subito gli aprano.36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
37 Beati quei servitori, i quali il Signore troverà vegliando, quando egli verrà. Io vi dico in verità, ch’egli si cingerà, e li farà mettere a tavola, ed egli stesso verrà a servirli.37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
38 E s’egli viene nella seconda vigilia, o nella terza, e li trova in questo stato, beati que’ servitori.38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
39 Or sappiate questo, che se il padron della casa sapesse a quale ora il ladro verrà, egli veglierebbe, e non si lascerebbe sconficcar la casa.39 Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
40 Ancora voi dunque siate presti, perciocchè, nell’ora che voi non pensate, il Figliuol dell’uomo verrà40 Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
41 E Pietro gli disse: Signore, dici tu a noi questa parabola, ovvero anche a tutti?41 Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
42 E il Signore disse: Qual è pur quel dispensator leale ed avveduto, il quale il suo signore abbia costituito sopra i suoi famigliari, per dar loro a suo tempo la porzione del viver loro?42 Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito?
43 Beato quel servitore il quale il suo signore troverà facendo così, quando egli verrà.43 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così.
44 Io vi dico in verità, ch’egli lo costituirà sopra tutti i suoi beni.44 Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
45 Ma, se quel servitore dice nel cuor suo: Il mio signore mette indugio a venire; e prende a battere i servitori, e le serventi;45 Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,
46 ed a mangiare, ed a bere, e ad inebriarsi, il signore di quel servitore verrà nel giorno ch’egli non l’aspetta, e nell’ora ch’egli non sa; e lo riciderà, e metterà la sua parte con gl’infedeli.46 il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
47 Or il servitore che ha saputa la volontà del suo signore, e non si è disposto a far secondo la volontà d’esso, sarà battuto di molte battiture.47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse;
48 Ma colui che non l’ha saputa, se fa cose degne di battitura, sarà battuto di poche battiture; ed a chiunque è stato dato assai sarà ridomandato assai; ed appo cui è stato messo assai in deposito, da lui ancora sarà tanto più richiesto.48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
49 IO son venuto a mettere il fuoco in terra; e che voglio, se già è acceso?49 Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!
50 Or io ho ad esser battezzato d’un battesimo; e come son io distretto, finchè sia compiuto!50 Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
51 Pensate voi che io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico, anzi discordia.51 Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione.
52 Perciocchè, da ora innanzi cinque saranno in una casa, divisi tre contro a due, e due contro a tre.52 D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre;
53 Il padre sarà diviso contro al figliuolo, e il figliuolo contro al padre; la madre contro alla figliuola, e la figliuola contro alla madre; la suocera contro alla sua nuora, e la nuora contro alla sua suocera53 si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
54 OR egli disse ancora alle turbe: Quando voi vedete la nuvola che si leva dal Ponente, subito dite: La pioggia viene; e così è.54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade.
55 E quando sentite soffiar l’Austro, dite: Farà caldo; e così avviene.55 E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade.
56 Ipocriti! voi sapete discerner l’aspetto del cielo e della terra, e come non discernete voi questo tempo?56 Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
57 E perchè da voi stessi non giudicate ciò ch’è giusto?57 E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
58 Perciocchè, quando tu vai col tuo avversario al rettore, tu dei dare opera per cammino che tu sii liberato da lui; che talora egli non ti tragga al giudice, e il giudice ti dia in man del sergente, e il sergente ti cacci in prigione.58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione.
59 Io ti dico, che tu non ne uscirai, finchè tu abbia pagato fino all’ultimo picciolo59 Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».