Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 12


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DIODATIVULGATA
1 POI egli prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna, e le fece attorno una siepe, e cavò in essa un luogo da calcar la vendemmia, e vi edificò una torre, e l’allogò a certi lavoratori; e poi se ne andò in viaggio.1 Et cœpit illis in parabolis loqui : Vineam pastinavit homo, et circumdedit sepem, et fodit lacum, et ædificavit turrim, et locavit eam agricolis, et peregre profectus est.
2 E nella stagion de’ frutti, mandò a que’ lavoratori un servitore, per ricever da loro del frutto della vigna.2 Et misit ad agricolas in tempore servum ut ab agricolis acciperet de fructu vineæ.
3 Ma essi, presolo, lo batterono, e lo rimandarono vuoto.3 Qui apprehensum eum ceciderunt, et dimiserunt vacuum.
4 Ed egli di nuovo vi mandò un altro servitore; ma essi, tratte anche a lui delle pietre, lo ferirono nel capo, e lo rimandarono vituperato.4 Et iterum misit ad illos alium servum : et illum in capite vulneraverunt, et contumeliis affecerunt.
5 Ed egli da capo ne mandò un altro, e quello uccisero; poi molti altri, de’ quali alcuni batterono, alcuni uccisero.5 Et rursum alium misit, et illum occiderunt : et plures alios : quosdam cædentes, alios vero occidentes.
6 Perciò, avendo ancora un suo diletto figliuolo, mandò loro anche quello in ultimo, dicendo: Avranno riverenza al mio figliuolo.6 Adhuc ergo unum habens filium carissimum, et illum misit ad eos novissimum, dicens : Quia reverebuntur filium meum.
7 Ma que’ lavoratori disser tra loro: Costui è l’erede, venite, uccidiamolo, e l’eredità sarà nostra.7 Coloni autem dixerunt ad invicem : Hic est hæres : venite, occidamus eum : et nostra erit hæreditas.
8 E, presolo, l’uccisero, e lo gettaron fuor della vigna.8 Et apprehendentes eum, occiderunt : et ejecerunt extra vineam.
9 Che farà dunque il padron della vigna? Egli verrà, e distruggerà que’ lavoratori, e darà la vigna ad altri.9 Quid ergo faciet dominus vineæ ? Veniet, et perdet colonos, et dabit vineam aliis.
10 Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone;10 Nec scripturam hanc legistis : Lapidem quem reprobaverunt ædificantes, hic factus est in caput anguli :
11 ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri?11 a Domino factum est istud, et est mirabile in oculis nostris ?
12 Ed essi cercavano di pigliarlo; perciocchè si avvidero ch’egli avea detta quella parabola contro a loro; ma temettero la moltitudine; e, lasciatolo, se ne andarono12 Et quærebant eum tenere : et timuerunt turbam : cognoverunt enim quoniam ad eos parabolam hanc dixerit. Et relicto eo abierunt.
13 POI gli mandarono alcuni de’ Farisei, e degli Erodiani, acciocchè lo cogliessero in parole.13 Et mittunt ad eum quosdam ex pharisæis, et herodianis, ut eum caperent in verbo.
14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che tu non ti curi di alcuno; perciocchè tu non hai riguardo alla qualità delle persone degli uomini, ma insegni la via di Dio in verità. È egli lecito di dare il censo a Cesare o no? glielo dobbiamo noi dare, o no?14 Qui venientes dicunt ei : Magister, scimus quia verax es, et non curas quemquam : nec enim vides in faciem hominum, sed in veritate viam Dei doces. Licet dari tributum Cæsari, an non dabimus ?
15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perchè mi tentate? portatemi un denaro, che io lo vegga.15 Qui sciens versutiam illorum, ait illis : Quid me tentatis ? afferte mihi denarium ut videam.
16 Ed essi gliel portarono. Ed egli disse loro: Di chi è questa figura, e questa soprascritta? Ed essi gli dissero: Di Cesare.16 At illi attulerunt ei. Et ait illis : Cujus est imago hæc, et inscriptio ? Dicunt ei : Cæsaris.
17 E Gesù, rispondendo, disse loro: Rendete a Cesare le cose di Cesare, e a Dio le cose di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui17 Respondens autem Jesus dixit illis : Reddite igitur quæ sunt Cæsaris, Cæsari : et quæ sunt Dei, Deo. Et mirabantur super eo.
18 POI vennero a lui de’ Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione; e lo domandarono, dicendo:18 Et venerunt ad eum sadducæi, qui dicunt resurrectionem non esse : et interrogabant eum, dicentes :
19 Maestro, Mosè ci ha scritto, che se il fratello di alcuno muore, e lascia moglie senza figliuoli, il suo fratello prenda la sua moglie, e susciti progenie al suo fratello.19 Magister, Moyses nobis scripsit, ut si cujus frater mortuus fuerit, et dimiserit uxorem, et filios non reliquerit, accipiat frater ejus uxorem ipsius, et resuscitet semen fratri suo.
20 Vi erano sette fratelli; e il primo prese moglie; e, morendo, non lasciò progenie.20 Septem ergo fratres erant : et primus accepit uxorem, et mortuus est non relicto semine.
21 E il secondo la prese, e morì; ed esso ancora non lasciò progenie; simigliantemente ancora il terzo.21 Et secundus accepit eam, et mortuus est : et nec iste reliquit semen. Et tertius similiter.
22 E tutti e sette la presero, e non lasciarono progenie; ultimamente, dopo tutti, morì anche la donna.22 Et acceperunt eam similiter septem : et non reliquerunt semen. Novissima omnium defuncta est et mulier.
23 Nella risurrezione adunque, quando saranno risuscitati, di chi di loro sarà ella moglie? poichè tutti e sette l’hanno avuta per moglie.23 In resurrectione ergo cum resurrexerint, cujus de his erit uxor ? septem enim habuerunt eam uxorem.
24 Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non errate voi per ciò che ignorate le scritture, e la potenza di Dio?24 Et respondens Jesus, ait illis : Nonne ideo erratis, non scientes Scripturas, neque virtutem Dei ?
25 Perciocchè, quando gli uomini saranno risuscitati da’ morti, non prenderanno, nè daranno mogli; ma saranno come gli angeli che son ne’ cieli.25 Cum enim a mortuis resurrexerint, neque nubent, neque nubentur, sed sunt sicut angeli in cælis.
26 Ora, quant’è a’ morti, che essi risuscitino, non avete voi letto nel libro di Mosè, come Iddio gli parlò nel pruno, dicendo: Io son l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco, e l’Iddio di Giacobbe?26 De mortuis autem quod resurgant, non legistis in libro Moysi, super rubum, quomodo dixerit illi Deus, inquiens : Ego sum Deus Abraham, et Deus Isaac, et Deus Jacob ?
27 Iddio non è Dio de’ morti, ma Dio de’ viventi. Voi adunque errate grandemente27 Non est Deus mortuorum, sed vivorum. Vos ergo multum erratis.
28 ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare, e riconoscendo ch’egli avea loro ben risposto, si accostò e lo domandò: Quale è il primo comandamento di tutti?28 Et accessit unus de scribis, qui audierat illos conquirentes, et videns quoniam bene illis responderit, interrogavit eum quod esset primum omnium mandatum.
29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è: Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;29 Jesus autem respondit ei : Quia primum omnium mandatum est : Audi Israël, Dominus Deus tuus, Deus unus est :
30 e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza. Quest’è il primo comandamento. E il secondo, simile, è questo:30 et diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, et ex tota anima tua, et ex tota mente tua, et ex tota virtute tua. Hoc est primum mandatum.
31 Ama il tuo prossimo come te stesso. Non vi è altro comandamento maggior di questi.31 Secundum autem simile est illi : Diliges proximum tuum tamquam teipsum. Majus horum aliud mandatum non est.
32 E lo Scriba gli disse: Maestro, bene hai detto secondo verità, che vi è un solo Iddio, e che fuor di lui non ve ne è alcun altro;32 Et ait illi scriba : Bene, Magister, in veritate dixisti, quia unus est Deus, et non est alius præter eum.
33 e che amarlo con tutto il cuore, e con tutta la mente, e con tutta l’anima, e con tutta la forza; ed amare il suo prossimo come sè stesso, è più che tutti gli olocausti, e sacrificii.33 Et ut diligatur ex toto corde, et ex toto intellectu, et ex tota anima, et ex tota fortitudine, et diligere proximum tamquam seipsum, majus est omnibus holocautomatibus, et sacrificiis.
34 E Gesù, vedendo che egli avea avvedutamente risposto, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva più fargli alcuna domanda34 Jesus autem videns quod sapienter respondisset, dixit illi : Non es longe a regno Dei. Et nemo jam audebat eum interrogare.
35 E GESÙ, insegnando nel tempio, prese a dire: Come dicono gli Scribi, che il Cristo è Figliuol di Davide?35 Et respondens Jesus dicebat, docens in templo : Quomodo dicunt scribæ Christum filium esse David ?
36 Poichè Davide stesso, per lo Spirito Santo, ha detto: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de’ tuoi piedi.36 Ipse enim David dicit in Spiritu Sancto : Dixit Dominus Domino meo : Sede a dextris meis, donec ponam inimicos tuos scabellum pedum tuorum.
37 Davide stesso adunque lo chiama Signore; come adunque è egli il suo figliuolo? E la maggior parte della moltitudine l’udiva volentieri.37 Ipse ergo David dicit eum Dominum, et unde est filius ejus ? Et multa turba eum libenter audivit.
38 ED egli diceva loro nella sua dottrina: Guardatevi dagli Scribi, i quali amano di passeggiare in robe lunghe, e le salutazioni nelle piazze,38 Et dicebat eis in doctrina sua : Cavete a scribis, qui volunt in stolis ambulare, et salutari in foro,
39 ed i primi seggi nelle raunanze, ed i primi luoghi ne’ conviti.39 et in primis cathedris sedere in synagogis, et primos discubitus in cœnis :
40 I quali divorano le case delle vedove, e ciò, sotto specie di lunghe orazioni; essi ne riceveranno maggior condannazione40 qui devorant domos viduarum sub obtentu prolixæ orationis : hi accipient prolixius judicium.
41 E GESÙ, postosi a sedere di rincontro alla cassa delle offerte, riguardava come il popolo gettava denari nella cassa; e molti ricchi vi gettavano assai.41 Et sedens Jesus contra gazophylacium, aspiciebat quomodo turba jactaret æs in gazophylacium, et multi divites jactabant multa.
42 Ed una povera vedova venne, e vi gettò due piccioli, che sono un quattrino.42 Cum venisset autem vidua una pauper, misit duo minuta, quod est quadrans,
43 E Gesù, chiamati a sè i suoi discepoli, disse loro: Io vi dico in verità, che questa povera vedova ha gettato più di tutti quanti hanno gettato nella cassa delle offerte.43 et convocans discipulos suos, ait illis : Amen dico vobis, quoniam vidua hæc pauper plus omnibus misit, qui miserunt in gazophylacium.
44 Poichè tutti gli altri vi hanno gettato di ciò che soprabbonda loro; ma essa, della sua inopia, vi ha gettato tutto ciò ch’ella avea, tutta la sua sostanza44 Omnes enim ex eo, quod abundabat illis, miserunt : hæc vero de penuria sua omnia quæ habuit misit totum victum suum.