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Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 13


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 ORA in quel giorno stesso, Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso del mare.1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
2 E molte turbe si raunarono appresso di lui, talchè egli, entrato in una navicella, si pose a sedere; e tutta la moltitudine stava in piè in su la riva.2 Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3 Ed egli ragionava loro molte cose, in parabole, dicendo: Ecco, un seminatore uscì fuori a seminare.3 Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
4 E mentre egli seminava, una parte della semenza cadde lungo la strada, e gli uccelli vennero, e la mangiarono tutta.4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
5 Ed un’altra cadde in luoghi pietrosi, ove non avea molta terra, e subito nacque, perciocchè non avea profondo terreno;5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo,
6 ma, essendo levato il sole, fu riarsa; e, perciocchè non avea radice, si seccò.6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7 Ed un’altra cadde sopra le spine, e le spine crebbero, e l’affogarono.7 Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono.
8 Ed un’altra cadde in buona terra, e portò frutto, qual granel cento, qual sessanta, qual trenta.8 Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno.
9 Chi ha orecchie da udire, oda.9 Chi ha orecchi, ascolti».
10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: Perchè parli loro in parabole?10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
11 Ed egli, rispondendo, disse loro: Perciocchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno de’ cieli, ma a loro non è dato.11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
12 Perciocchè, a chiunque ha, sarà dato, ed egli soprabbonderà; ma, a chiunque non ha, eziandio quel ch’egli ha gli sarà tolto.12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
13 Perciò, parlo io loro in parabole, perchè veggendo non veggono, udendo non odono, e non intendono.13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
14 E si adempie in loro la profezia d’Isaia, che dice: Bene udirete, ma non intenderete; ben riguarderete, ma non vedrete.14 Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15 Perciocchè il cuore di questo popolo è ingrassato, e odono gravemente con gli orecchi, e chiudono gli occhi; acciocchè non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani.15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16 Ma, beati gli occhi vostri, perchè veggono; e le vostre orecchie, perchè odono.16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
17 Perciocchè, io vi dico in verità, che molti profeti e giusti hanno desiderato di veder le cose che voi vedete e non le hanno vedute; e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite.17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore.18 Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore.
19 Quando alcuno ode la parola del regno, e non l’intende, il maligno viene, e rapisce ciò ch’era stato seminato nel cuor di esso. Un tale è la semenza seminata lungo la strada.19 Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
20 E colui che è seminato in luoghi pietrosi è colui che ode la parola, e subito con allegrezza la riceve;20 Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia,
21 ma non ha radice in sè, anzi è di corta durata: ed avvenendo tribolazione, o persecuzione, per la parola, incontanente è scandalezzato.21 ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno.
22 E colui che è seminato fra le spine è colui che ode la parola; ma la sollecitudine di questo secolo e l’inganno delle ricchezze, affogano la parola; ed essa diviene infruttuosa.22 Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.
23 Ma colui che è seminato nella buona terra è colui che ode la parola, e l’intende; il quale ancora frutta, e fa qual cento, qual sessanta, qual trenta23 Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
24 EGLI propose loro un’altra parabola, dicendo: Il regno de’ cieli è simile ad un uomo che seminò buona semenza nel suo campo.24 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
25 Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico, e seminò delle zizzanie per mezzo il grano, e se ne andò.25 Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
26 E quando l’erba fu nata, ed ebbe fatto frutto, allora apparvero eziandio le zizzanie.26 Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
27 E i servitori del padron di casa vennero a lui, e gli dissero: Signore, non hai tu seminata buona semenza nel tuo campo? onde avvien dunque che vi son delle zizzanie?27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”.
28 Ed egli disse loro: Un uomo nemico ha ciò fatto. E i servitori gli dissero: Vuoi dunque che andiamo, e le cogliamo?28 Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”.
29 Ma egli disse: No; che talora, cogliendo le zizzanie, non diradichiate insieme con esse il grano.29 “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
30 Lasciate crescere amendue insieme, infino alla mietitura; e nel tempo della mietitura, io dirò a’ mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci, per bruciarle; ma accogliete il grano nel mio granaio.30 Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».
31 EGLI propose loro un’altra parabola, dicendo: Il regno de’ cieli è simile ad un granel di senape, il quale un uomo prende, e lo semina nel suo campo.31 Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
32 Esso è bene il più piccolo di tutti i semi; ma quando è cresciuto è la maggiore di tutte l’erbe, e divien albero, talchè gli uccelli del cielo vengono, e si riparano ne’ suoi rami.32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
33 Egli disse loro un’altra parabola: Il regno de’ cieli è simile al lievito, il quale una donna prende, e lo ripone dentro tre staia di farina, finchè tutta sia levitata.33 Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
34 Tutte queste cose ragionò Gesù in parabole alle turbe; e non parlava loro senza parabola;34 Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole,
35 acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta: Io aprirò la mia bocca in parabole; io sgorgherò cose occulte fin dalla fondazione del mondo.35 perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
36 ALLORA Gesù, licenziate le turbe, se ne ritornò a casa, e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: Dichiaraci la parabola delle zizzanie del campo.36 Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
37 Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza è il Figliuol dell’uomo.37 Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
38 E il campo è il mondo, e la buona semenza sono i figliuoli del regno, e le zizzanie sono i figliuoli del maligno.38 Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno
39 E il nemico che le ha seminate è il diavolo, e la mietitura è la fin del mondo, e i mietitori son gli angeli.39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli.
40 Siccome adunque si colgono le zizzanie, e si bruciano col fuoco, così ancora avverrà nella fin del mondo.40 Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
41 Il Figliuol dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali, e gli operatori d’iniquità;41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità
42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.42 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
43 Allora i giusti risplenderanno come il sole, nel regno del Padre loro. Chi ha orecchie da udire, oda43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!
44 DI nuovo, il regno de’ cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, il quale un uomo, avendolo trovato, nasconde; e per l’allegrezza che ne ha, va, e vende tutto ciò ch’egli ha, e compera quel campo.44 Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45 Di nuovo, il regno de’ cieli è simile ad un uomo mercatante, il qual va cercando di belle perle.45 Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose;
46 E trovata una perla di gran prezzo, va, e vende tutto ciò ch’egli ha, e la compera.46 trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
47 Di nuovo, il regno de’ cieli è simile ad una rete gettata in mare, la qual raccoglie d’ogni maniera di cose.47 Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
48 E quando è piena, i pescatori la traggono fuori in sul lito; e postisi a sedere, raccolgono le cose buone ne’ lor vasi, e gettan via ciò che non val nulla.48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
49 Così avverrà nella fin del mondo: gli angeli usciranno, e metteranno da parte i malvagi d’infra i giusti;49 Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti.50 e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51 Gesù disse loro: Avete voi intese tutte queste cose? Essi gli dissero: Sì, Signore.51 Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
52 Ed egli disse loro: Perciò ogni Scriba, ammaestrato per lo regno de’ cieli, è simile ad un padrone di casa, il qual trae fuori dal suo tesoro cose vecchie, e nuove52 Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
53 ORA, quando Gesù ebbe finite queste parabole si dipartì di là.53 Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
54 Ed essendo venuto nella sua patria, li insegnava nella lor sinagoga, talchè essi stupivano, e dicevano: Onde viene a costui cotesta sapienza, e coteste potenti operazioni?54 Venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
55 Non è costui il figliuolo del falegname? sua madre non si chiama ella Maria? e i suoi fratelli Giacomo, e Iose, e Simone, e Giuda?55 Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
56 E non son le sue sorelle tutte appresso di noi? onde vengono dunque a costui tutte queste cose?56 E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
57 Ed erano scandalizzati di lui. E Gesù disse loro: Niun profeta è sprezzato, se non nella sua patria, e in casa sua.57 Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
58 Ed egli non fece quivi molte potenti operazioni, per la loro incredulità58 E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.