Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Levitico 13


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 IL Signore parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:1 Parlò Iddio a Moisè e ad Aaron, e disse loro: ·
2 Quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà tumore, o rogna, o bolla, o tacca tralucente; e ciò diventerà nella pelle della sua carne come piaga di lebbra; sia colui condotto al Sacerdote Aaronne, ovvero ad uno de’ suoi figliuoli sacerdoti.2 L'uomo a cui nascerà nella carne e nella cotica diversi colori, ovvero apostema, ovver qualche cosa lucente, cioè di specie di lepra, sarà menato ad Aaron, ovver ad uno de' suoi figliuoli.
3 E riguardi il sacerdote la piaga nella pelle della carne di esso; e se il pelo della piaga ha mutato colore, ed è divenuto bianco, e la piaga apparisce più profonda della pelle della carne di esso, è piaga di lebbra; perciò, dopo che il sacerdote l’avrà riguardato, dichiarilo immondo.3 Ed egli, quando vedrà la lepra nella pelle, o peli mutati in bianco, e che siano la pelle e la carne in quella parte più umili, specie è di lepra; e all'arbitrio suo lo faccia separare.
4 Ma, se è una tacca tralucente, e bianca, nella pelle della carne di esso, senza apparir più profonda della pelle, e senza che il suo pelo abbia mutato colore, nè sia divenuto bianco; rinchiuda il sacerdote colui che avrà quella piaga, per sette giorni.4 Ma se nella pelle fosse alcuno lucente colore, e di ciò non fosse più umile la carne in quella parte che nell'altra, e i peli nel colore consueto, lo sacerdote lo richiuderà per sette di.
5 E se, al settimo giorno, al sacerdote, riguardandolo, parrà che la piaga si sia arrestata, e non si sia allargata nella pelle, rinchiudalo di nuovo per sette giorni.5 E poi considererà se è peggiorato; e se la lepra non cresce, e non passerà nella cotica i primi termini, richiuderallo altri sette dì.
6 Che se, al settimo giorno, il sacerdote, riguardandolo di nuovo, vede che la piaga si sia ristretta, e non si sia allargata nella pelle, dichiarilo netto; è rogna; e lavi colui i suoi vestimenti; e sarà netto.6 E lo settimo dì lo guarderà; e se (non peggiora e starà pure a quello modo, e se) la lepra sarà più oscura, e non crescerà nella cotica, il sacerdote lo libererà, però che è rogna; e quello uomo laverà le vestimenta sue, e sarà mondo.
7 Ma, se pur quella rogna si è allargata nella pelle, dopo che colui si sarà fatto riguardare al sacerdote, per esser dichiarato netto; e sarà stato riguardato la seconda volta dal sacerdote;7 E poscia che lo sacerdote l'avrà liberato, se la lepra cresce, sarà menato allo sacerdote,
8 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la rogna si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è lebbra.8 e sarà messo fra li leprosi.
9 Quando vi sarà in alcuno piaga di lebbra, sia condotto al sacerdote.9 E se manifesto sarà l'uomo esser leproso, sarà menato al sacerdote.
10 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco vi è alcun tumore bianco nella pelle, e il pelo di essa ha mutato colore, ed è divenuto bianco, e vi è qualche rimanente di carne viva nel tumore;10 E vedrà lui. E se nella pelle vedrà imbiancato, e lo pelo mutato, e quella carne apparirà viva,
11 è lebbra invecchiata nella pelle della carne di colui; perciò, dichiarilo il sacerdote immondo; non rinchiudalo; conciossiachè egli sia immondo.11 sarà giudicata antichissima lepra, e (sarà) in nata nella pelle. E lo sacerdote lo condannerà (perciò che lepra è), e non lo recluderà, però che chia ramente si vede che è immondizia.
12 Ma, se la lebbra germoglia largamente nella pelle, e copre tutta la pelle di colui che avrà la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote potrà vedere con gli occhi;12 Ma se l'uomo avesse quello colore in tutta la persona, che nella faccia, dal capo insino ai piedi, tutto quello che si vede,
13 allora, se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la lebbra ha coperta tutta la pelle di esso, dichiarilo netto; la piaga è tutta divenuta bianca; egli è netto.13 considererà lo sacerdote; e non sarà reputata lepra, perciò quello colore è naturale cosa; ed imperciò sarà liberato.
14 Ma, al giorno che apparirà in lui alcuna carne viva, sia immondo.14 Quando apparisce in lui la carne viva,
15 E il sacerdote, avendo veduta la carne viva, dichiarilo immondo; la carne viva è immonda; è lebbra.15 lo sacerdote lo giudicherà fra li immondi, e fra li immondi sarà reputato. Vero è che se avesse la carne viva, e fosse di lepra maculata, sarà messo fra li leprosi.
16 Che se la carne viva si muta di nuovo, e diviene bianca, venga colui al sacerdote.16 E se tornasse in bianco, e avrà coperto tutto l'uomo,
17 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco, la piaga ha mutato colore, ed è divenuta bianca, dichiari netto colui che avrà la piaga; egli è netto17 lo sacerdote porrà mente (dal capo a' piedi; e se sarà così), sarà giudicato per mondo.
18 Quando vi sarà stato nella pelle della carne di alcuno ulcera, la qual sia guarita;18 La carne e la pelle, nella quale sarà nata piaga e sanata,
19 e poi, nel luogo dell’ulcera nascerà tumor bianco, o tacca tralucente, bianca, rosseggiante; sia mostrato al sacerdote.19 e nel luogo della piaga la cicatrice apparerà bianca ovver rosseggiante, sarà l'uomo menato al prete.
20 E se, riguardandolo il sacerdote, ecco, quella apparisce più bassa che la pelle, e il pelo di essa ha mutato colore, ed è divenuto bianco; dichiari colui immondo; è piaga di lebbra, la quale è germogliata nell’ulcera.20 E s'egli vede in quello luogo la carne più molle, e li peli mutati in bianchezza, giudicherallo contaminato, perciò che lepra è.
21 Ma se, riguardandolo il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco, ed ella non è più bassa che la pelle, ed ella s’è ristretta; rinchiudalo il sacerdote per sette giorni.21 Ma se il pelo non è mutato, e la carne della cicatrice è scura, e fosse siccome è quella da lato, lo sacerdote lo rinchiuderà per sette dì.
22 Ma, se pur quella si è allargata nella pelle, dichiarilo il sacerdote immondo; è piaga di lebbra.22 E se quelle bolle crescono, giudicherallo leproso.
23 Ma, se la tacca tralucente si è arrestata nel suo luogo, e non si è allargata; è la crosta dell’ulcera; perciò, dichiarilo il sacerdote netto.23 Ma se vi stesse la margine come prima, sarà liberato.
24 Parimente, quando nella pelle della carne di alcuno vi sarà arsura di fuoco, e in quella parte guarita dell’arsura vi sarà tacca tralucente, bianca, rosseggiante, o sol bianca;24 La carne e la cotica, che fosse arsa dal fuoco, e la margine rimanesse bianca o rossa,
25 e, riguardandola il sacerdote, ecco, il pelo nella tacca ha mutato colore, ed è divenuto bianco, ed essa apparisce più profonda che la pelle; è lebbra ch’è germogliata nell’arsura; perciò, dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra.25 lo sacerdote lo debba guardare: s'ell ' è voltata in bianchezza, e se quello luogo sarà più umile (cioè molle) che altro, giudicherallo contaminato; perciò che nella margine sì è nata la lepra.
26 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, non vi è alcun pelo bianco nella tacca, ed ella non è punto più bassa che la pelle, e si è ristretta; rinchiuda il sacerdote colui per sette giorni.26 Ma se li peli non sono mutati, e la carne non è più molle che altrove, sarà occultamente specie di lepra; e lo sacerdote lo rinchiuderà sette dì.
27 Ma se pure, riguardando il sacerdote quella tacca al settimo giorno, ella si è allargata nella pelle; dichiari il sacerdote colui immondo; è piaga di lebbra.27 E se lo settimo dì vedrà che la lepra sia uscita nella pelle, sarà giudicato leproso.
28 Ma, se la tacca si è arrestata nel suo luogo, e non si è allargata nella pelle, anzi si è ristretta; è una sobbollitura di arsura; perciò, dichiarilo il sacerdote netto; conciossiachè sia crosta di arsura.28 E se la carne si starà nel suo luogo non troppo rossa, sarà per l'arditura dinnanzi; e perciò sarà liberato, però che è proceduto dal fuoco.
29 E se un uomo, o una donna, ha alcuna piaga, nel capo, o nella barba;29 L'uomo o la donna a cui nascerà nel capo o nella barba la lepra, sarà menato al prete.
30 e, riguardando il sacerdote la piaga, ecco, ella apparisce più profonda che la pelle; e vi è in essa alcun pelo giallo sottile; dichiari il sacerdote colui immondo; è tigna, è lebbra di capo, o di barba.30 E se la carne è in quello luogo più molle che altro, e il pelo sarà biondo e più sottile che non suole essere, sì sarà specie di lepra; però ch' el l'è lepra di capo o di barba.
31 Ma se, riguardando il sacerdote quella piaga della tigna, ecco, ella non apparisce più profonda che la pelle, ma non vi è alcun pelo bruno; rinchiuda il sacerdote colui che avrà la piaga della tigna, per sette giorni.31 E s'egli vederae la carne fatta come l'altra carne, e lo capello nero, (il prete) lo richiuderà sette dì.
32 E se, riguardando il sacerdote quella piaga al settimo giorno, ecco la tigna non si è allargata, e non vi è nato alcun pelo giallo, e la tigna non apparisce più profonda che la pelle;32 E lo settimo dì lo guarderà. E se la carne e lo pelo istà in quello medesimo modo, e il luogo della piaga sarà eguale all'altra carne,
33 radasi colui, ma non rada la tigna; poi rinchiudalo il sacerdote di nuovo per sette giorni.33 sarà raso l'uomo, senza il luogo della macula; e rinchiuderallo il prete altri sette dì.
34 E se, riguardando il sacerdote la tigna al settimo giorno, ecco, la tigna non si è allargata nella pelle, e non apparisce punto più profonda della pelle; dichiari il sacerdote colui netto; e lavi egli i suoi vestimenti, e sarà netto.34 E se ancora non si muta, e la carne non sarà più molle dell' altra, mondato sarà; e laverà le vestimenta sua, e sarà mondo.
35 Ma se pure, dopo che sarà stato dichiarato netto, la tigna si allarga nella sua pelle;35 E se dopo a questa mondazione la macula cresce nella pelle,
36 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la tigna si è allargata nella pelle: non cerchi il sacerdote del pelo giallo; colui è immondo.36 non cerchi più, se lo capello sii fatto biondo; però che apertamente egli è immondo (cioè macolato).
37 Ma, se gli pare che la tigna si sia arrestata, e il pelo bruno vi è nato, la tigna è guarita; colui è netto; dichiarilo adunque il sacerdote netto37 Ma se sta in quello modo la macola, e lo capillo nero sarà, sappi che l'uomo è sanato; e sicuramente lo pronunci mondo.
38 E se un uomo, o una donna, ha alcune tacche tralucenti, bianche, nella pelle della sua carne;38 E all'uomo e alla donna, che apparirà nella pelle rossore,
39 e, riguardandolo il sacerdote, ecco, nella pelle della lor carne vi sono delle tacche bianche, tralucenti, raggrinzate; son broffole, che son germogliate nella pelle; quella persona è netta.39 ragguardilo lo prete; e s'egli vedrà una bianchezza oscura e lucida nella pelle, sappi non esser lepra, ma macula di color bianco, e l'uomo esser mondo.
40 E se il capo di alcuno è tutto senza peli, egli è calvo; è netto.40 L'uomo a cui caderanno i capelli, cioè calvo, sano sarà.
41 E s’egli ha la testa pelata dalla parte della faccia, egli è calvo dalla fronte; è netto.41 E se nella fronte caderanno i peli, calvo di dietro e mondo sarà.
42 Ma, se nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte, v’è piaga bianca rosseggiante, è lebbra, che germoglia nel capo tutto senza peli, o calvo dalla fronte.42 Ma se nella calvizia sua dinnanzi o di dietro nascerà bianco o rosso,
43 Se adunque, riguardandolo il sacerdote, ecco un tumore di piaga bianca rosseggiante nel capo, tutto senza peli, o calvo dalla fronte, simile in vista alla lebbra della pelle della carne;43 e il prete il vederà, giudicherallo; chè senza dubbio quella sì è lepra, la quale sì è nata nella calvizia.
44 colui è lebbroso; egli è immondo; del tutto dichiarilo il sacerdote immondo; egli ha la sua piaga nel capo.44 Chiunque sarà macolato di lepra, e sarà se parato dal comandamento del sacerdote,
45 Or abbia il lebbroso, in cui sarà piaga di lebbra, i vestimenti sdruciti, e il capo scoperto, e velisi il labbro disopra; e vada gridando: L’immondo! l’immondo!45 avrà vestimenta dai lati aperte (sotto le braccia), lo capo ignudo e la bocca coperta; e chiame rassi contaminato (e immondo).
46 Sia immondo tutto il tempo che quella piaga sarà in lui; egli è immondo; dimori in disparte, sia la sua stanza fuor del campo46 Ogni tempo che sarà leproso e immondo, solo abiterà fuori delle castella.
47 E se vi è piaga di lebbra in alcun vestimento di lana o di lino;47 Lo vestimento di lino o di lana, lo quale avrà avuta la lepra
48 ovvero in istame, o in trama di lino, o di lana, o in pelle; ovvero in qualunque lavorio di pelle;48 nell'ordimento del panno e nella trama, ovver di qualunque altra pelle sia fatto,
49 ed essa piaga è verdeggiante, o rosseggiante, nel vestimento, o nella pelle, o nello stame, o nella trama, o in qualunque cosa fatta di pelle; è piaga di lebbra; sia adunque mostrata al sacerdote.49 se sarà lo vestimento infetto di macula bianca ovver rossa, sarà reputata lepra; e sia dimostrato allo sacerdote;
50 E il sacerdote, dopo averla riguardata, rinchiuda quello in che sarà la piaga, per sette giorni.50 lo qual, considerata, lo recluderà sette dì.
51 E se, al settimo giorno, egli vede che la piaga si sia allargata nel vestimento, o nello stame, o nella trama, o nella pelle, in qualunque lavorio s’adoperi pelle; quella piaga è lebbra rodente; quella cosa è immonda.51 E lo dì settimo un' altra volta lo guardi; se troverà ch' ella sia cresciuta, sarà lepra perseverante; e giudicherà lo vestimento contaminato, e tutto quello dove tal macula si troverà.
52 Perciò, faccia bruciar quel vestimento, o quello stame, o quella trama, di lana, o di lino, ovvero qualunque cosa fatta di pelle nella quale sia quella piaga; conciossiachè sia lebbra rodente; brucisi col fuoco.52 E però s'abbruci al fuoco.
53 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, la piaga non si è allargata nel vestimento, nello stame, nella trama, ovvero in qualunque cosa fatta di pelle;53 E se vedrà non essere cresciuta,
54 comandi che si lavi ciò in che sarà la piaga; e rinchiudalo il sacerdote per sette altri giorni.54 comanderà; e laveranno quella parte dello vestimento dove era la lepra; e racchiuderallo anco sette altri dì.
55 Ma se, dopo che ciò in che sarà la piaga sarà stato lavato; e, riguardandolo il sacerdote, ecco, la piaga non ha mutato colore, benchè non si sia allargata; quella cosa è immonda; brucisi col fuoco; è una rosura che fa cava, o nel diritto, o nel rovescio di quella cosa.55 E se dopo questo vederà la faccia sua prima non esser ritornata, e non esser cresciuta la lepra, lo giudicherà immondo, e (lo vestimento) abbrucerà; però che la lepra è infusa sopra la superficie dello vestimento, ovver per tutto.
56 Ma se, riguardandola il sacerdote, ecco, la piaga si è arrestata, dopo essere stata lavata, stracci quella parte, dove sarà la piaga, dal vestimento, o dalla pelle, o dallo stame, o dalla trama.56 Ma se lo luogo della lepra sarà dubbio, dopo che lo vestimento è lavato, rompa quella parte macolata, e lievila dallo sodo.
57 E se apparisce ancora nel vestimento, o nello stame, o nella trama, ovvero in qualunque cosa fatta di pelle; è lebbra germogliante; bruciate col fuoco ciò in che sarà la piaga.57 E se dopo questo apparirà in quelli luoghi che prima erano immaculati, la è lepra volatile e instabile, e debbesi abbruciare al fuoco.
58 Ma il vestimento, o lo stame, o la trama, o qualunque cosa fatta di pelle, dalla quale, dopo che tu l’avrai lavata, la piaga sarà dipartita, lavisi di nuovo; e sarà netta.58 S'ella cesserà, laverà quelle che sono nette la seconda volta, e saranno monde.
59 Quest’è la legge della piaga della lebbra nel vestimento di lana, o di lino, o nello stame, o nella trama, o in qualunque cosa fatta di pelle; per dichiararla o netta, o immonda59 Questa è la legge [ della lepra ] dello vestimento di lana ovver di lino ordito e tramato, e di ogni veste di pelle, per che modo si de' mondare, ovver contaminare.