Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Isaia 41


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DIODATIVULGATA
1 ISOLE, fatemi silenzio; e rinforzinsi le nazioni; accostinsi, ed allora parlino; veniamo insieme a giudicio.1 Taceant ad me insulæ,
et gentes mutent fortitudinem :
accedant, et tunc loquantur ;
simul ad judicium propinquemus.
2 Chi ha eccitata la giustizia dall’Oriente? chi l’ha chiamata, perchè lo seguiti a passo a passo? chi mette davanti a sè le genti, e signoreggia i re, e rende le spade loro come polvere, e i loro archi come stoppia agitata?2 Quis suscitavit ab oriente Justum,
vocavit eum ut sequeretur se ?
Dabit in conspectu ejus gentes,
et reges obtinebit :
dabit quasi pulverem gladio ejus,
sicut stipulam vento raptam arcui ejus.
3 Egli li persegue, e passa oltre pacificamente, per una strada, per la quale non è venuto coi suoi piedi.3 Persequetur eos, transibit in pace :
semita in pedibus ejus non apparebit.
4 Chi ha operato, e fatto questo? Colui, che fin dal principio chiama le generazoni; io, il Signore, che sono il primiero, ed anche son con gli ultimi; io son desso.4 Quis hæc operatus est, et fecit,
vocans generationes ab exordio ?
Ego Dominus :
primus et novissimus ego sum.
5 Le isole hanno veduto, ed hanno temuto; le estremità della terra hanno tremato, si sono appressate, e son venute.5 Viderunt insulæ, et timuerunt ;
extrema terræ obstupuerunt :
appropinquaverunt, et accesserunt.
6 Ciascuno aiuta il suo prossimo, e dice al suo fratello: Fa’ animo.6 Unusquisque proximo suo auxiliabitur,
et fratri suo dicet : Confortare.
7 Il fabbro conforta l’orafo; colui che tocca l’opera col martello conforta colui che colpisce su l’incudine; l’uno dice: Quest’è buono per esser saldato; l’altro ferma il lavoro con chiodi, acciocchè non si smuova.7 Confortavit faber ærarius
percutiens malleo
eum, qui cudebat tunc temporis,
dicens : Glutino bonum est ;
et confortavit eum clavis, ut non moveretur.
8 Ma tu, Israele, mio servitore; e tu, Giacobbe, che io ho eletto; progenie d’Abrahamo, mio amico8 Et tu, Israël, serve meus,
Jacob quem elegi,
semen Abraham amici mei :
9 conciossiachè io ti abbia preso dalle estremità della terra, e ti abbia chiamato d’infra i maggiori di essa, e ti abbia detto: Tu sei mio servitore; io ti ho eletto, e non ti ho riprovato;9 in quo apprehendi te ab extremis terræ,
et a longinquis ejus vocavi te,
et dixi tibi : Servus meus es tu :
elegi te, et non abjeci te.
10 non temere, perciocchè io son teco; non ismarrirti, perciocchè io sono il tuo Dio; io t’ho fortificato, anzi aiutato, anzi sostenuto con la destra della mia giustizia.10 Ne timeas, quia ego tecum sum ;
ne declines, quia ego Deus tuus :
confortavi te, et auxiliatus sum tibi,
et suscepit te dextera Justi mei.
11 Ecco, tutti quelli che sono attizzati contro a te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno.11 Ecce confundentur et erubescent
omnes qui pugnant adversum te ;
erunt quasi non sint, et peribunt
viri qui contradicunt tibi.
12 Tu cercherai quelli che contendono teco, e non li troverai; quelli che ti fanno guerra saranno ridotti a nulla, e consumati.12 Quæres eos, et non invenies,
viros rebelles tuos ;
erunt quasi non sint, et veluti consumptio
homines bellantes adversum te.
13 Perciocchè io sono il Signore Iddio tuo, che ti tengo per la man destra; che ti dico: Non temere, io ti aiuto.13 Quia ego Dominus Deus tuus,
apprehendens manum tuam,
dicensque tibi : Ne timeas :
ego adjuvi te.
14 Non temere, o verme di Giacobbe, uomini d’Israele; io ti aiuto, dice il Signore; e il tuo Redentore è il Santo d’Israele.14 Noli timere, vermis Jacob,
qui mortui estis ex Israël :
ego auxiliatus sum tibi, dicit Dominus,
et redemptor tuus Sanctus Israël.
15 Ecco, io ti farò essere come una trebbia, come una erpice a denti nuova; tu trebbierai i monti, e li triterai; e renderai i colli simili a della pula.15 Ego posui te quasi plaustrum triturans novum,
habens rostra serrantia ;
triturabis montes, et comminues,
et colles quasi pulverem pones.
16 Tu li sventolerai, e il vento li porterà via, e li turbo li dispergerà; ma tu giubilerai nel Signore, tu ti glorierai nel Santo d’Israele.16 Ventilabis eos, et ventus tollet,
et turbo disperget eos ;
et tu exsultabis in Domino,
in Sancto Israël lætaberis.
17 Quant’è a’ poveri e bisognosi, che cercano dell’acque, e non ne trovano alcune; la cui lingua spasima di sete; io, il Signore, li esaudirò; io, l’Iddio d’Israele, non li abbandonerà.17 Egeni et pauperes
quærunt aquas, et non sunt ;
lingua eorum siti aruit.
Ego Dominus exaudiam eos,
Deus Israël, non derelinquam eos.
18 Io farò sorgere de’ fiumi sopra i luoghi eccelsi, e delle fonti in mezzo delle campagne; io ridurrò il deserto in istagna d’acque, e la terra asciutta in rampolli d’acque.18 Aperiam in supinis collibus flumina,
et in medio camporum fontes :
ponam desertum in stagna aquarum,
et terram inviam in rivos aquarum.
19 Io metterò nel deserto il cedro, l’acacia, ed il mirto, e l’ulivo; il metterò nella solitudine l’abete, l’olmo, e il busso insieme.19 Dabo in solitudinem cedrum,
et spinam, et myrtum, et lignum olivæ ;
ponam in deserto abietem,
ulmum, et buxum simul :
20 Acciocchè tutti insieme veggano, e conoscano, e considerino, ed intendano, che la mano del Signore ha fatto questo, e che il Santo d’Israele l’ha creato20 ut videant, et sciant,
et recogitent, et intelligant pariter,
quia manus Domini fecit hoc,
et Sanctus Israël creavit illud.
21 Producete la vostra lite, dirà il Signore; recate le ragioni, delle quali voi vi fortificate, dirà il Re di Giacobbe.21 Prope facite judicium vestrum,
dicit Dominus ;
Afferte, si quid forte habetis,
dicit rex Jacob.
22 Facciano pure accostare i lor dii, e ci annunzino essi le cose che avverranno; annunziate quali saranno le primiere, e noi vi porrem mente, e conosceremo le cose che seguiranno dopo quelle; ovvero anche, fateci intendere quelle che verranno appresso.22 Accedant, et nuntient nobis
quæcumque ventura sunt ;
priora quæ fuerunt, nuntiate,
et ponemus cor nostrum,
et sciemus novissima eorum ;
et quæ ventura sunt, indicate nobis.
23 Annunziate le cose che avverranno ne’ tempi appresso, e noi conosceremo che siete dii; ovvero anche fate qualche bene, o qualche male, e noi lo mireremo con diletto, e lo vedremo tutti insieme.23 Annuntiate quæ ventura sunt in futurum,
et sciemus quia dii estis vos ;
bene quoque aut male, si potestis, facite,
et loquamur et videamus simul.
24 Ecco, voi siete di niente, e l’opera vostra è di nulla; chi vi elegge è abbominazione.24 Ecce vos estis ex nihilo,
et opus vestrum ex eo quod non est :
abominatio est qui elegit vos.
25 Io ho suscitato colui dall’Aquilone, ed egli verrà; egli prediccherà il mio Nome dal sol levante; egli calpesterà i potentati come fango, ed a guisa che il vasellaio calca l’argilla.25 Suscitavi ab aquilone, et veniet ab ortu solis :
vocabit nomen meum,
et adducet magistratus quasi lutum,
et velut plastes conculcans humum.
26 Chi ha annunziate queste cose da principio, e noi lo riconosceremo? ed ab antico, e noi lo pronunzieremo giusto? Ma certo non vi è stato alcuno che le abbia dichiarate, nè che le abbia pur fatte intendere; ed anche non vi è alcuno che ne abbia uditi i vostri ragionamenti.26 Quis annuntiavit ab exordio ut sciamus,
et a principio ut dicamus : Justus es ?
Non est neque annuntians, neque prædicens,
neque audiens sermones vestros.
27 Il primiero verrà a Sion, dicendo: Ecco, ecco quelle cose; ed io manderò a Gerusalemme un messo di buone novelle.27 Primus ad Sion dicet : Ecce adsunt,
et Jerusalem evangelistam dabo.
28 Or io ho riguardato, e non vi è alcuno; eziandio fra coloro, e non vi è alcuno che dia consiglio, il quale, quando io lo domando, dia alcuna risposta.28 Et vidi,
et non erat neque ex istis quisquam
qui iniret consilium,
et interrogatus responderet verbum.
29 Ecco, essi tutti son vanità; le opere loro son nulla; le loro statue di getto son vento, e cosa vana29 Ecce omnes injusti,
et vana opera eorum ;
ventus et inane simulacra eorum.