Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Isaia 17


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DIODATIBIBBIA RICCIOTTI
1 ECCO, Damasco è tolto via, e ridotto a non essere più città; e sarà un monte di ruine.1 - Vaticinio su Damasco. Ecco che Damasco cesserà d'esser una città, e sarà un mucchio di macerie.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate; saranno per le mandre, le quali vi giaceranno; e non vi sarà alcuno che le spaventi.2 Le città di Aroer saranno abbandonate alle mandre delle pecore, ivi si riposeranno senza che alcuno le disturbi.
3 E le fortezze verranno meno in Efraim, e il regno in Damasco, e nel rimanente della Siria; saranno come la gloria de’ figliuoli d’Israele, dice il Signor degli eserciti.3 Ed Efraim resterà senza difesa, e Damasco senza regno; e sarà degli avanzi della Siria come della gloria dei figli di Israele, dice il Signore degli eserciti.
4 Ed avverrà in quel giorno che la gloria di Giacobbe sarà scemata, e la grassezza della sua carne dimagrerà.4 E in quel giorno Giacobbe vedrà la sua gloria illanguidirsi e la pinguedine della sua carne emaciarsi.
5 Ed avverrà loro, come quando il mietitore raccoglie le biade, e col suo braccio miete le spighe; avverrà, dico, come quando si raccolgono le spighe ad una ad una nella valle de’ Rafei5 E sarà come uno che raccoglie dopo la mèsse ciò che è rimasto e affastella una bracciata di spighe; e sarà come chi va spigolando nella vallata di Rafaim.
6 E pur vi resteranno in esso alcuni grappoli; come quando si scuote l’ulivo, restano due o tre ulive nella cima delle vette, e quattro o cinque ne’ rami madornali, dice il Signore Iddio d’Israele.6 In esso resterà poco da racimolare, come un olivo bacchiato: due o tre bacche sulla punta dei rami; e sulla cima, quattro o cinque, e saranno tutti i suoi frutti, dice il Signore Dio d'Israele.
7 In quel giorno l’uomo riguarderà a colui che l’ha fatto, e gli occhi suoi guarderanno verso il Santo d’Israele.7 In quel giorno l'uomo si rivolgerà al suo fattore e i suoi occhi riguarderanno verso il Santo di Israele;
8 E non riguarderà più verso gli altari, opera delle sue mani; e non guarderà a quello che le sue dita avranno fatto, nè a’ boschi, nè a’ simulacri8 e non si volgerà più agli altari che hanno fatto le sue mani, e i boschi e le are che furono opera delle sue dita non vorrà più vederli.
9 In quel giorno, le sue città forti saranno come rami e vette abbandonate; perciocchè saranno abbandonate dalla presenza de’ figliuoli d’Israele; e vi sarà desolazione.9 In quel giorno le sue città forti saranno abbandonate, come gli aratri e le biade furono abbandonate all'apparire dei figli di Israele: e sarai deserta.
10 Perciocchè tu hai dimenticato l’Iddio della tua salute, e non ti sei ricordato della Rocca della tua fortezza; perciò, pianterai piante bellissime, e porrai magliuoli forestieri.10 Perchè ti sei dimenticata di Dio tuo salvatore, e del tuo forte difensore non ti sei ricordata: perciò tu pianterai piante di buona qualità, seminerai specie rara e forestiera.
11 Di giorno farai crescere quello che avrai piantato, e la mattina farai germogliar quello che avrai posto; ma i rami ne saranno scossi al giorno del fiaccamento, e della doglia incurabile11 Nel dì della piantagione infittiranno come l'uva spina, di buon'ora il tuo seme farà il fiore, ma il giorno che vorrai godere la tua eredità, la mèsse sarà portata via con grave tuo rincrescimento.
12 GUAI alla turba de’ gran popoli i quali romoreggiano come i mari; ed alla turba risonante delle nazioni, che risuonano a guisa di acque grosse!12 Guai alla moltitudine dei popoli numerosi, come i molti flutti del risonante mare; e alle turbe rumoreggianti, come rumoreggeranno molte acque!
13 Le nazioni risuonano a guisa di grandi acque; ma Iddio le sgriderà, e fuggiranno lontano, e saranno perseguite come la pula de’ monti dinanzi al vento, e come una palla dinanzi al turbo.13 Rumoreggerranno i popoli col rumore d'acque straripanti; ma Dio li sgriderà, e fuggiranno lontano, e saranno travolti come la polvere dei monti dinanzi al vento, e come un vortice di nubi dinanzi alla bufera.
14 Al tempo della sera ecco turbamento, e innanzi alla mattina non saranno più. Quest’è la parte di quelli che ci predano, e la sorte di quelli che ci rubano14 Sarà la sera, ed ecco lo sbigottimento: al giunger del mattino non ci saranno più. Questa sarà la parte che toccherà a coloro che ci hanno devastati, e la sorte riserbata ai nostri saccheggiatori.