Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Giobbe 1


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 V’ERA nel paese di Us, un uomo, il cui nome era Giobbe; e quell’uomo era intiero e diritto, e temeva Iddio, e si ritraeva dal male.1 Uno uomo era nella terra di Us, il quale uomo avea nome Iob; ed era questo Iob puro e diritto, temente Iddio; e molto gli dispiacea il male.
2 E gli erano nati sette figliuoli, e tre figliuole.2 E nacqueli sette figliuoli, e tre figliuole.
3 E il suo bestiame era di settemila pecore, e di tremila cammelli, e di cinquecento paia di buoi, e di cinquecento asine, con una molto gran famiglia. E quell’uomo era il più grande di tutti gli orientali3 Il quale Iob avea l'avere suo in sette milia pecore e tre milia cammelli e cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e in molta e grande famiglia; e sì era quello uomo potente e ricco intra tutti quelli d' oriente.
4 Or i suoi figliuoli andavano, e facevano conviti in casa di ciascun di loro, al suo giorno; e mandavano a chiamare le lor tre sorelle, per mangiare, e per bere con loro.4 (E avea sette figliuoli e tre figliuole) e ciaschedumo di questi suoi (sette) figliuoli sì facea convito, per le case loro, il suo di della settimana; e mandavano e chiamavano le loro tre sorelle, ch' elle (fossero al convito loro, e) mangiassero e bevessero con loro.
5 E quando aveano compiuta la volta de’ giorni del convito, Giobbe mandava a santificarli; poi si levava la mattina, ed offeriva olocausti, secondo il numero di essi tutti; perciocchè Giobbe diceva: I miei figliuoli avranno forse peccato, ed avranno parlato male di Dio nei cuori loro. Così faceva sempre Giobbe5 E conciosia cosa che nel mondo passasse il dì del convito, mandava a loro Iob, e santificava loro, e levandosi per tempo offeriva a Dio sacrificio per ciascuno. E dicea: in verità che forse peccassero i figliuoli miei, e non benedicessero Iddio nelli cuori loro. Così faceva Iob ogni dì.
6 Or avvenne un dì, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi dinanzi al Signore; e Satana venne anch’egli per mezzo loro.6 Ma alcuno dì, conciosia cosa che venissero i figliuoli di Dio, e stessero dinanzi al Signore, fuvvi ancora fra loro Satana.
7 E il Signore disse a Satana: Onde vieni? E Satana rispose al Signore, e disse: Da aggirar la terra, e da passeggiar per essa.7 Al quale disse lo Signore: Satana, donde vieni? Satana rispose, e disse: hoe intorniata la terra, e andai per tutta quella.
8 E il Signore disse a Satana: Hai tu posto mente al mio servitore Giobbe? come nella terra non vi è uomo intiero e diritto, e che tema Iddio, e si ritragga dal male, come esso?8 E disse lo Signore a lui: or non hai tu considerato lo servo mio Iob, che non è nella terra simile a lui, uomo purissimo e dirittissimo, temendo Iddio; e partesi dal male (il quale gli dispiace)?
9 E Satana rispose al Signore, e disse: Giobbe teme egli Iddio indarno?9 E rispose Satana al Signore, e disse: non indarno teme Iob Iddio.
10 Non hai tu intorniato, come di un riparo, lui, e la casa sua, ed ogni cosa sua? Tu hai benedetta l’opera delle sue mani, e il suo bestiame è sommamente moltiplicato nella terra.10 (Dimmi Signore :) or non l' hai (tu gradito e) circondato, e la casa sua e tutta la sostanza sua, intorno intorno? E l'opera delle mani sue hai benedetto, e la possessione sua è cresciuta in terra.
11 Ma stendi pur ora la tua mano, e tocca tutte le cose sue, e vedrai se non ti maledice in faccia.11 Ma istendi uno poco la mano tua, e tocca ogni cosa ch' ello possiede, se non nella faccia; allora vederai se ti benedirà.
12 E il Signore disse a Satana: Ecco, tutto quello ch’egli ha è in mano tua; sol non metter la mano sopra lui. E Satana si partì dal cospetto del Signore12 Allora disse lo Signore a Satana: ecco ogni cosa, ch' egli hae, nelle mani tue sieno; ma a lui non mettere le mani (e non lo toccare). E partissi Satana dalla faccia del Signore.
13 Ed avvenne un dì, mentre i figliuoli e le figliuole di Giobbe mangiavano, e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore,13 Conciosia cosa che alcuno die i figliuoli e le figliuole di Iob mangiassero e bevessero vino nella casa del loro fratello primogenito,
14 che un messo venne a Giobbe, e gli disse: I buoi aravano, e le asine pasturavano allato ad essi;14 uno messo venne a Iob, il quale gli disse: i buoi aravano, e gli asini pascevano appresso loro.
15 ed i Sabei sono scorsi, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.15 E vennero li Sabei, e portàrne ogni cosa, e li guardiani uccisero con coltelli; e non n'è scampato (solamente) altro ch' io solo, acciò ch' io te l'annunciassi.
16 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: Il fuoco di Dio è caduto dal cielo, e si è appreso al minuto bestiame, ed a’ servitori, e li ha consumati; ed io tutto solvo sono scampato per rapportartelo.16 E conciosia cosa che ancora quello messo favellasse a Iob, venne un altro messo, e disse: lo fuoco di Dio cadde dal cielo. cadde dal cielo, e toccò le pecore e' guardiani, e arse ogni cosa; e fuggi' io solo, acciò ch' io lo t'annunciassi.
17 Mentre costui parlava ancora, ne venne un altro, che disse: De’ Caldei, in tre schiere, sono scorsi sopra i cammelli, e li hanno rapiti, ed hanno messi a fil di spada i servitori; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo.17 E favellando questo secondo messo ancora, venne un altro messo, e disse: li Caldei fecero tre turme, e assalirono li cammelli, e menaronli via, e li guardiani uccisero con coltella; e io solo scampai, per ch' io te l'annunciassi.
18 Mentre costui parlava, ne venne un altro, che disse: I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del lor fratel maggiore;18 E favellante questo terzo messo, simile giunse un altro messo, ed entrò dentro a Iob, e disse: li figliuoli tuoi e le figliuole tue mangiavano insieme e beveano vino nella casa del loro fratello primogenito (con molta allegrezza, istando in canti, in suoni di chitarre e salteri; di che quello che è intervenuto io lo ti vengo ad annunciare, perchè niuno non rimase se non io proprio).
19 ed ecco, un gran vento è venuto di là dal deserto, il quale ha dato ne’ quattro canti della casa, ed ella è caduta sopra i giovani, onde son morti; ed io tutto solo sono scampato per rapportartelo19 E (nuncioe che) repentemente uno vento grandissimo venne dalla parte del deserto, e percosse li quattro canti della casa, la quale (è ruinata e) cadde sopra i figliuoli tuoi, donde che tutti (sette i tuoi figliuoli e tre tue figliuole) sono morti; e fuggi' io solo, acciò ch' io te lo nunciassi.
20 Allora Giobbe si levò, e stracciò il suo mantello, e si tondè il capo, e si gittò a terra, e adorò.20 Allora si levoe Iob, e stracciossi le vestimenta sue, e tondessi li capelli del capo, e chinossi in terra, e adorò.
21 E disse: Io sono uscito ignudo del seno di mia madre, ignudo altresì ritornerò là. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore.21 E disse: (Signore mio) ignudo venni del ventre della mia madre; ignudo ritorneroe; lo Signore me lo diede, lo Signore se l'ha tolto; sì come al Signore piacque, così si è fatto; e sia lo nome di Dio benedetto
22 In tutto ciò Giobbe non peccò, e non attribuì a Dio nulla di mal fatto22 In tutte queste cose non peccò Iob colle labbra sue, e niuna cosa sciocca disse contro lo Signore; (tanta fu la sua buona volontà e mansuetudine, la quale è a noi di grande esempio nelle nostre tribulazioni, le quali Iddio ci dà per farci conoscere quello che può fare, e che noi ci conosciamo).