Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Neemia 1


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 IL libro di Neemia, figliuolo di Hacalia. Egli avvenne l’anno ventesimo, al mese di Chisleu, che, essendo io in Susan,1 Le parole di Neemia figliuolo di Elchia. E fatto è nel mese Casleu (cioè dicembre) nell' anno vigesimo; e io era in uno castello chiamato Susis.
2 stanza reale, arrivò di Giudea Hanani, uno de’ miei fratelli, con alcuni altri uomini di Giuda. Ed io domandai loro dei Giudei, ch’erano scampati, e rimasti della cattività; domandai loro ancora di Gerusalemme.2 E venne Anani, uno de' miei fratelli, lui e alcuni uomini di Giuda; e dimanda'gli de' Giudei i quali erano rimasti di quelli che furono presi, e di Ierusalem.
3 Ed essi mi dissero: Quelli che son rimasti della cattività son là nella provincia, in gran miseria e vituperio; e le mura di Gerusalemme restano rotte, e le sue porte arse col fuoco.3 E dissero a me: quelli li quali sono rimasti e sono restati, di quelli che furono presi ivi nella provincia, sono in grande afflizione e obbrobrio; e il muro di Ierusalem si è dissipato, e le porte sue sono combuste al fuoco.
4 E quando io ebbi intese quelle parole, io mi posi a sedere, e piansi, e feci cordoglio per molti giorni; e digiunai, e feci orazione, davanti all’Iddio del cielo,4 E con ciò sia cosa ch' io udissi queste parole, sedei e piansi molti dì; e digiunava e orava nel cospetto di Dio del cielo.
5 e dissi: Ahi! Signore Iddio del cielo, Dio grande e tremendo, che osservi il patto e la benignità a quelli che t’amano ed osservano i tuoi comandamenti;5 E dissi: io ti priego, Signore Iddio del cielo, forte, grande e terribile, lo quale osservi il patto e la misericordia con quelli che ti amano, e servano. li comandamenti tuoi,
6 deh! sia l’orecchia tua attenta, e sieno gli occhi tuoi aperti, per ascoltar l’orazione del tuo servitore, la quale io fo al presente davanti a te, giorno e notte, per li figliuoli d’Israele, tuoi servitori; facendo anche confessione de’ peccati de’ figliuoli d’Israele, i quali abbiamo commessi contro a te; io ancora, e la casa di mio padre, abbiam peccato.6 sia fatta la tua orecchia ascoltante, e gli occhii tuoi aperti, acciò che tu odi la orazione del servo tuo, con la quale io orerò dinanzi a te oggi, notte e dì, per i figliuoli d' Israel tuoi servi; e confesso per li peccati [de' figliuoli] d' Israel, per li quali peccarono a te; e io e la casa del padre mio peccammo.
7 Noi ci siamo del tutto corrotti inverso te, e non abbiamo osservati i comandamenti, gli statuti e le leggi, che tu desti a Mosè, tuo servitore.7 Vanamente siamo sedotti, e non osservammo lo comandamento e le cerimonie e li giudicii, li quali comandasti a Moisè servo tuo.
8 Deh! ricordati della parola che tu ordinasti a Mosè, tuo servitore, di dire: Voi commetterete misfatti, ed io vi dispergerò fra i popoli.8 Ricòrdati di quello che tu notificasti a Moisè tuo servo, dicendo: quando voi avrete trapassati i miei comandamenti, io vi disperderò nelli popoli.
9 Ma se allora voi vi convertite a me, ed osservate i miei comandamenti, e li mettete in opera; avvegnachè voi foste stati scacciati fino all’estremità del cielo, io vi raccoglierò di là, e vi condurrò al luogo, il quale io avrò eletto per istanziarvi il mio nome.9 E se voi ritornerete a me, e osserverete li miei comandamenti, facendo l'opere; anco se voi sarete menati alle estremità del cielo, di quelli luoghi vi congregherò, e indurrovvi nel luogo ch' io ho eletto, dove debbe abitare il mio nome.
10 Ora, coloro son tuoi servitori, e tuo popolo, il quale tu hai riscosso con la tua gran forza, e con la tua possente mano.10 E loro saranno tuoi servi, e tuo popolo, li quali redimesti nella tua grande fortezza, e nella mano valida.
11 Ahi! Signore; deh! sia l’orecchia tua attenta all’orazione del tuo servitore, ed all’orazione degli altri tuoi servitori, i quali hanno buona volontà di temere il tuo Nome; e fa’, ti prego, oggi prosperare il tuo servitore, e fa’ ch’egli trovi pietà appo quest’uomo. Or io era coppiere del re11 Priegoti, Signore; sia la tua orecchia attenta alla orazione del servo tuo, e alla orazione de' servi tuoi, i quali voleno temere lo nome tuo; e dirizza il servo tuo oggi, e dàlli misericordia dinanzi a questo uomo. Io certamente era servitore del re a darli a bere.