Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 6


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 ALLORA Salomone disse: Il Signore ha detto ch’egli abiterebbe nella caligine.1 Allora Salomone disse: « Il Signore ha promesso di abitare nella caligine,
2 Dunque io ti ho edificata una Casa per abitacolo, ed una stanza per tua abitazione in perpetuo.2 e io ho edificata una casa al suo nome, affinchè vi abiti in eterno ».
3 Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d’Israele, ch’era in piè;3 Poi il re, voltata la sua faccia, benedisse tutta la moltitudine d'Israele (tutto il popolo stava in piedi attento), e disse:
4 e disse: Benedetto sia il Signore Iddio d’Israele, il quale con la sua bocca parlò a Davide, mio padre, e con le sue mani ha adempiuto ciò ch’egli avea pronunziato, dicendo:4 « Benedetto il Signore Dio d'Israele, il quale ha condotto ad effetto tutto ciò che promise a David mio padre, dicendo:
5 Dal giorno che io trassi il mio popolo fuor del paese di Egitto, io non ho scelta alcuna città d’infra tutte le tribù d’Israele, per edificarvi una Casa, nella quale il mio Nome dimorasse; e non ho eletto uomo alcuno per esser conduttore sopra il mio popolo Israele;5 Dal giorno in cui trassi il mio popolo dalla terra d'Egitto, io fra le tribù d'I­sraele non scelsi una città per farvi edificare una casa al mio nome, non scelsi verun uomo per farlo capo del mio popolo Israele;
6 ma io ho scelta Gerusalemme, acciocchè il mio Nome dimori quivi; ed ho eletto Davide, acciocchè egli governi il mio popolo Israele.6 ma elessi Gerusalemme, perchè vi dimori il mio nome, elessi David per farlo re sul mio popolo d'Israele.
7 E Davide, mio padre, ebbe in cuore di edificare una Casa al nome del Signore Iddio d’Israele.7 Or avendo David mio padre avuta la volontà di edificare una casa al nome del Signore Dio d'Israele,
8 Ma il Signore disse a Davide, mio padre: Quant’è a quello che tu hai avuto in cuore, di edificare una Casa al mio Nome, bene hai fatto di averlo avuto in cuore;8 il Signore gli disse: D'aver avuta la volontà d'edificare una casa al mio nome, hai fatto bene ad averla questa volontà;
9 nondimeno, tu non edificherai essa Casa; anzi il tuo figliuolo che uscirà de’ tuoi lombi, sarà quel ch’edificherà la Casa al mio Nome.9 però non sarai tu quello che edificherai questa casa; ma il tuo figlio che nascerà da te, egli edificherà la casa al mio nome.
10 Il Signore adunque ha attenuta la sua parola ch’egli avea pronunziata; ed io sono sorto in luogo di Davide, mio padre, e son seduto sopra il trono d’Israele, come il Signore ne avea parlato; ed ho edificata questa Casa al Nome del Signore Iddio d’Israele;10 Il Si­gnore ha dunque adempiuta la sua parola da lui detta: io, venuto in luogo di David mio padre, mi sono assiso sul trono d'Israele, come disse il Signore, ed ho edificata la casa al nome del Signore Dio d'Israele.
11 ed ho posta in essa l’Arca nella quale è il Patto del Signore, che egli ha fatto co’ figliuoli d’Israele11 In essa ho collocato l'arca, dentro cui sta il patto del Signore, da lui fatto coi figli d'Israele ».
12 Poi Salomone si presentò davanti all’Altare del Signore, in presenza di tutta la raunanza d’Israele, e spiegò le palme delle sue mani.12 Poi Salomone stette in piedi dinanzi all'altare del Signore, al­la presenza di tutta la moltitudine d'Israele, e stese le sue mani
13 Perciocchè Salomone avea fatto un pergamo di rame, lungo cinque cubiti, e largo cinque cubiti, e alto tre cubiti; e l’avea posto in mezzo del Cortile. Egli adunque si presentò sopra esso, e si mise inginocchione in presenza di tutta la raunanza d’Israele, e spiegò le palme delle sue mani verso il cielo,13 (stava in piedi sopra una predella di rame, lunga cinque cubiti, cinque cubiti larga e tre cubiti alta, che aveva fatta fare e porre nel mezzo del portico) e poi, inginocchiatosi in faccia a tutta la moltitudine d'Israele, e alzate le mani al cielo,
14 e disse: O Signore Iddio d’Israele, non vi è alcun dio pari a te, nè in cielo, nè in terra, che osservi il patto e la benignità inverso i tuoi servitori, che camminano davanti a te con tutto il cuor loro;14 disse: « Signore Dio d'Israele, non vi ha un Dio simile a te nè in cielo, nè in terra! Tu, che mantieni il patto e la misericordia coi tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore,
15 che hai attenuto a Davide, mio padre, tuo servitore, ciò che tu gli avevi detto; e ciò che tu avevi pronunziato con la tua bocca, tu l’hai adempiuto con la tua mano, come oggi appare.15 tu, che mantenesti al tuo servo David, mio padre, tutto quello che gli dicesti, tutto ciò che dicesti colla bocca lo compisti colle opere, come ben dimostra questo giorno.
16 Ora dunque, o Signore Iddio d’Israele, osserva al tuo servitore Davide, mio padre, ciò che tu gli hai promesso, dicendo: Ei non ti verrà giammai meno, nel mio cospetto, uomo che segga sopra il trono d’Israele; purchè i tuoi figliuoli prendano guardia alla via loro, per camminar nella mia Legge, come tu sei camminato nel mio cospetto.16 Or dunque, Signore Dio d'I­sraele, mantieni al tuo servo David, mio padre, tutto quello che hai promesso dicendo: Dinanzi a me non ti mancherà mai un uomo di tua stirpe che segga sul trono d'Israele, purché però i tuoi figli veglino sulla loro condotta e camminino nella mia legge, come tu hai camminato dinanzi a me.
17 Ora dunque, o Signore Iddio d’Israele, sia verificata la tua parola che tu hai pronunziata a Davide, tuo servitore.17 Or dunque si compia, o Signore Dio d'Israele, la tua parola detta da te a David tuo servo.
18 Ma pur veramente abiterà Iddio con gli uomini in su la terra? ecco, i cieli, ed i cieli de’ cieli, non ti possono comprendere; quanto meno questa Casa, la quale io ho edificata?18 E dovrà dunque credersi che Dio abiti cogli uomini sopra la terra? Se il cielo e i cieli dei cieli non ti possono contenere, quanto meno questa casa che io ho edificata?
19 Ma pure, o Signore Iddio mio, riguarda alla preghiera, ed alla supplicazione del tuo servitore, per ascoltare il grido, e l’orazione la quale il tuo servitore fa nel tuo cospetto;19 Ma essa è stata fatta soltanto per questo, perchè tu, o Signore Dio mio, riguardi la preghiera e la supplica del tuo servo, e ascolti le preghiere che il tuo servo effonde dinanzi a te.
20 acciocchè gli occhi tuoi sieno aperti giorno e notte verso questa Casa; verso il luogo nel quale tu hai detto di mettere il tuo Nome; per esaudir l’orazione che il tuo servitore farà, volgendosi verso questo luogo.20 Tieni aperti i tuoi occhi giorno e notte sopra questa casa, sopra questo luogo, nel quale hai promesso di fare invocare il tuo nome,
21 Esaudisci adunque le supplicazioni del tuo servitore, e del tuo popolo Israele, quando ti faranno orazione, volgendosi verso questo luogo; esaudiscili, dal luogo della tua stanza, dal cielo; ed avendoli esauditi, perdona loro.21 di esaudire la preghiera in esso fatta dal tuo servo, di ascoltare le preghiere del tuo servo e del tuo popolo Israele. Chiunque pregherà in questo luogo, esaudiscilo dal luogo della tua dimora, dal cielo, e sii a lui propizio.
22 Quando alcuno avrà peccato contro al suo prossimo, ed esso avrà da lui chiesto il giuramento, per farlo giurare; e il giuramento sarà venuto davanti al tuo Altare in questa Casa,22 Se uno avrà peccato contro il prossimo e verrà pronto a giurare contro di lui, e si legherà con imprecazione dinanzi all'altare in questa casa,
23 porgi le orecchie dal cielo, ed opera, e giudica i tuoi servitori, per far la retribuzione al colpevole, e fargli ritornare in su la testa ciò ch’egli avrà fatto; e per assolvere il giusto, e rendergli secondo la sua giustizia.23 tu ascolta dal cielo e rendi ragione ai tuoi servi, facendo cadere sul capo dell'iniquo la sua perfidia, facendo le vendette del giusto e rimunerandolo secondo la sua giustizia.
24 E quando il tuo popolo Israele sarà stato sconfitto dal nemico, perchè esso avrà peccato contro a te; se poi egli si converte, e dà gloria al tuo Nome, e ti fa orazione e supplicazione in questa Casa,24 Se il tuo popolo d'Israele sarà stato vinto dai suoi nemici (perchè peccherà contro di te), e convertito farà penitenza, invocherà il tuo nome, pregherà in questo luogo,
25 porgi le orecchie dal cielo, e perdona al tuo popolo Israele il suo peccato, e riconducilo al paese che tu desti a lui ed a’ suoi padri.25 tu esaudisci dal cielo, sii propizio al peccato del tuo popolo Israele, e riconducili nella terra da te data ad essi e ai loro padri.
26 Quando il cielo sarà serrato, e non vi sarà pioggia, perchè avranno peccato contro a te; se ti fanno orazione volgendosi verso questo luogo, e dànno gloria al tuo Nome, e si convertono dai lor peccati, dopo che tu li avrai afflitti,26 Se, chiuso il cielo, non cadrà la pioggia per i peccati del popolo, e ti pregheranno in questo luogo e confesseranno il tuo nome, convertendosi dai loro peccati, dopo che li avrai afflitti,
27 porgi le orecchie dal cielo, e perdona a’ tuoi servitori, ed al tuo popolo Israele, il lor peccato, dopo che tu avrai loro insegnato il buon cammino, per lo quale hanno da camminare; e manda la pioggia in su la tua terra che tu hai data al tuo popolo per eredità.27 esaudiscili dal cielo, o Signore, perdona i peccati dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, mostra loro la buona strada per cui devono camminare, e dona la pioggia alla terra che hai data in possesso al tuo popolo.
28 Quando vi sarà nel paese fame, o pestilenza, od arsura, o rubigine, o locuste, o bruchi; ovvero, quando i nemici del tuo popolo lo stringeranno nel paese della sua stanza; ovvero quando vi sarà qualunque piaga, e qualunque infermità;28 Se verrà nel pae­se la fame, la pestilenza, la ruggine, il carbone, la locusta, il bruco, se i nemici, desolate le terre, assedieranno le porte della città, qualunque flagello o malattia ci opprima,
29 ascolta ogni orazione, ed ogni supplicazione di qualunque uomo, ovvero di tutto il tuo popolo Israele, quando ciascuno avrà conosciuta la sua piaga, e la sua doglia, ed avrà spiegate le palme delle sue mani verso questa Casa,29 se uno del tuo popolo Israele pregherà e, riconoscendo la sua piaga e la sua infermità alzerà le sue mani in questa casa,
30 ascolta dal cielo, stanza della tua abitazione, e perdona, e rendi a ciascuno secondo ogni sua via, secondo che tu avrai conosciuto il suo cuore perciocchè tu solo conosci il cuore de’ figliuoli degli uomini;30 tu dal cielo, dalla tua eccelsa dimora, esaudiscilo, fa misericordia, e rendi a ciascuno secondo le sue opere che vedi avere egli nel cuore (chè tu solo conosci i cuori dei figli degli uomini);
31 acciocchè essi ti temano, per camminar nelle tue vie, tutto il tempo che viveranno in su la terra, che tu hai data ai nostri padri.31 affinchè essi ti temano e camminino nello tue vie tutto il tempo che vivranno sopra la terra da te data ai loro padri.
32 Ascolta eziandio il forestiere che non sarà del tuo popolo Israele, e sarà venuto di lontan paese, per cagione del tuo gran Nome, e della tua man possente, e del tuo braccio steso; quando sarà venuto, ed avrà fatta orazione, volgendosi verso questa Casa;32 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se verrà da lontano paese, per amor del tuo gran nome, della tua forte mano, e del tuo braccio steso, ad adorarti in questo luogo,
33 ascoltalo dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, e fa’ secondo tutto quello di che quel forestiere ti avrà invocato; acciocchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo Nome, per temerti come il tuo popolo Israele, e per conoscere che questa Casa che io ho edificata, si chiama del tuo Nome.33 tu, esaudiscilo dal cielo, dalla tua saldissima dimora, e fa tutto quel­lo che ti chiederà quello straniero; affinchè tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come il tuo popolo Israele, e riconoscano che il tuo nome è stato invocato sopra questa casa da me edificata.
34 Quando il tuo popolo sarà uscito in guerra contro a’ suoi nemici, per la via per la quale tu l’avrai mandato, e ti avrà fatta orazione, volgendosi verso questa città che tu hai eletta, e verso questa Casa che io ho edificata al tuo Nome,34 Se il tuo popolo, uscito in guerra contro i suoi nemici, dove tu l'avrai mandato, ti adorerà, rivolto a questa città da te eletta, alla casa da me edificata al tuo nome,
35 esaudisci dal cielo la sua orazione, e la sua supplicazione, e difendi la lor ragione.35 tu dal cielo esaudisci le loro preghiere, le loro suppliche, e fa le loro vendette.
36 Quando avranno peccato contro a te conciossiachè non vi sia niun uomo che non pecchi, e tu ti sarai adirato contro a loro, e li avrai messi in poter del nemico; e quelli che li avranno presi, li avranno menati in cattività, in alcun paese, lontano o vicino,36 Se poi essi peccheranno contro di te, (infatti non v'è uomo che non pecchi) e tu, irato contro di loro, li darai in potere dei loro nemici, che li meneranno schiavi in pae­se lontano o vicino,
37 se nel paese nel quale saranno stati menati in cattività, si ravveggono, e si convertono, e ti supplicano nel paese della lor cattività, dicendo: Noi abbiamo peccato, noi abbiamo operato iniquamente, e siamo colpevoli;37 nella terra ove furono condotti schiavi, convertitisi di cuore, faran penitenza, e nella terra della loro schiavitù ti supplicheranno, dicendo: Abbiamo peccato, abbiamo operato iniquamente, abbiamo agito ingiustamente;
38 se si convertono a te con tutto il cuor loro, e con tutta l’anima loro, nel paese della lor cattività, dove saranno stati menati prigioni; e fanno orazione, volgendosi verso il lor paese, che tu hai dato a’ lor padri, e verso questa città, che tu hai eletta, e verso questa Casa, che io ho edificata al tuo Nome;38 e ritorneranno a te con tutto il loro cuore, con tutta la loro anima, nella terra di loro schiavitù ove furon condotti, e ti adoreranno rivolti verso la terra da te data ai loro padri, verso la città da te eletta, verso la casa da me edificata al tuo nome,
39 esaudisci dal cielo, dalla stanza della tua abitazione, la loro orazione, e le lor supplicazioni, e difendi la lor ragione, e perdona al tuo popolo che avrà peccato contro a te.39 tu dal cielo, dalla tua saldissima dimora, esaudisci le loro preghiere, rendi loro ragione, e perdona al tuo popolo, benché sia peccatore.
40 Ora, o Dio mio, sieno, ti prego, gli occhi tuoi aperti, e le tue orecchie attente all’orazione fatta in questo luogo.40 Tu sei il mio Dio. Or dunque, mi raccomando, siano aperti i tuoi occhi, siano aperte le tue orecchie alla preghiera che si fa in questo luogo.
41 Ed ora, o Signore Iddio, levati per entrar nel tuo riposo, tu, e l’Arca della tua forza; o Signore Iddio, sieno i tuoi sacerdoti vestiti di vestimenti di salvezza, e rallegrinsi i tuoi santi del bene.41 Ed ora, o Signore Dio, levati ed entra nel tuo riposo, Tu e l'arca della tua potenza; i tuoi sacerdoti, o Signore Dio, sian vestiti di salute, i tuoi santi si rallegrino nei tuoi beni.
42 O Signore Iddio, non negare al tuo unto la sua richiesta; ricordati delle benignità promesse a Davide, tuo servitore42 Signore, non voltare la faccia dal tuo Cristo, ricordati delle misericordie del tuo servo David ».