Scrutatio

Martedi, 21 maggio 2024 - Santi Martiri Messicani (Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni) ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 19


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DIODATILA SACRA BIBBIA
1 E QUANDO il re Ezechia ebbe intese queste cose, stracciò i suoi vestimenti, e si coprì di un sacco, ed entrò nella Casa del Signore.1 Udita che ebbe la cosa, il re Ezechia si stracciò le vesti, si cinse di sacco ed entrò nel tempio del Signore.
2 E mandò Eliachim, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e i più vecchi de’ sacerdoti, coperti di sacchi, al profeta Isaia, figliuolo di Amos.2 Poi inviò il maestro di palazzo Eliakìm, lo scriba Sebna e gli anziani dei sacerdoti, cinti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amoz.
3 Ed essi gli dissero: Così ha detto Ezechia: Questo è un giorno d’angoscia, e di rimprovero, e di bestemmia; perciocchè i figliuoli son venuti fino all’apritura della matrice, ma non vi è forza da partorire.3 Questi gli dissero: "Così parla Ezechia: "Giorno di angoscia, di castigo e di obbrobrio è questo, perché i figli stanno per nascere ma la partoriente è priva di forza!
4 Forse che il Signore Iddio tuo avrà intese tutte le parole di Rab-sache, il quale il re degli Assiri, suo signore, ha mandato, per oltraggiar l’Iddio vivente, e per fargli rimprovero, con le parole che il Signore Iddio tuo ha udite; perciò mettiti a fare orazione per lo rimanente che si ritrova.4 Che il Signore, tuo Dio, possa aver udito tutte le parole del gran coppiere che il re di Assiria, suo signore, ha mandato per ingiuriare il Dio vivente e punisca a motivo delle parole che il Signore tuo Dio ha udito! Tu pertanto innalza una preghiera in favore del resto che ancora sussiste".
5 I servitori adunque del re Ezechia vennero ad Isaia.5 I servi del re Ezechia vennero da Isaia
6 Ed Isaia disse loro: Dite così al vostro signore: Così ha detto il Signore: Non temere per le parole che tu hai udite, con le quali i servitori del re degli Assiri mi hanno oltraggiato.6 e questi disse loro: "Direte al vostro signore: "Così parla il Signore: Non temere per le parole che hai udito e con le quali i servi del re di Assiria mi hanno oltraggiato.
7 Ecco, io di presente metterò un tale spirito in lui, che, intendendo un certo grido, egli ritornerà al suo paese, ed io lo farò cadere per la spada nel suo paese7 Ecco, io porrò in lui uno spirito ed egli, udita che avrà una certa notizia, ritornerà al suo paese dove lo farò cadere di spada".
8 Or Rab-sache, essendosene ritornato, e andato a trovare il re degli Assiri, che combatteva Libna perciocchè egli avea inteso ch’egli si era partito di Lachis,8 Il gran coppiere ritornò e trovò il re di Assiria impegnato in battaglia contro Libna. Aveva infatti udito che il suo re aveva levato il campo da Lachis,
9 esso ebbe novelle di Tirhaca, re di Etiopia, che dicevano: Ecco, egli è uscito per darti battaglia. Ed avendo ciò udito, mandò di nuovo messi ad Ezechia, dicendo:9 perché era venuto a sapere a proposito di Tiraca, re di Etiopia: "Ecco, è uscito per combattere contro di te". Di nuovo Sennàcherib inviò messaggeri ad Ezechia dicendo:
10 Dite così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio nel qual tu ti confidi, non t’inganni, dicendo: Gerusalemme non sarà data in mano del re degli Assiri.10 "Così direte ad Ezechia, re di Giuda: "Il tuo Dio, in cui tu riponi fiducia, non ti inganni col dirti: `Gerusalemme non verrà data in mano del re di Assiria!'.
11 Ecco, tu hai inteso quello che i re degli Assiri hanno fatto a tutti i paesi, distruggendoli; e tu scamperesti?11 Ecco, tu hai udito quello che i re di Assiria hanno fatto a tutti i paesi, votandoli alla distruzione; e tu solo saresti salvato?
12 Gl’iddii delle genti, che i miei padri distrussero, di Gozan, e di Haran, e di Resef, e de’ figliuoli di Eden, che sono in Telasar, le hanno essi liberate?12 Gli dèi delle genti che i miei padri hanno distrutto hanno forse liberato Gozan, Carran, Rezef e i figli di Eden che abitavano a Telassàr?
13 Dov’è il re di Hamat, e il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Hena e d’Ivva?13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Avva?".
14 Quando Ezechia ebbe ricevute quelle lettere, per mano di que’ messi, e le ebbe lette, egli salì alla Casa del Signore, e le spiegò nel cospetto del Signore;14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse. Poi salì al tempio del Signore, l'aprì davanti al Signore
15 e fece orazione davanti al Signore, e disse: O Signore Iddio d’Israele, che siedi sopra i Cherubini, tu solo sei l’Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.15 e pregò al suo cospetto dicendo: "Signore, Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra, tu solo hai fatto i cieli e la terra.
16 O Signore, inchina il tuo orecchio, e odi; o Signore, apri gli occhi tuoi e vedi; ed ascolta le parole di Sennacherib, il quale ha mandato questo, per oltraggiare l’Iddio vivente.16 Tendi l'orecchio, o Signore, e ascolta; apri gli occhi, o Signore, e guarda. Ascolta le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente.
17 Egli è vero, Signore, che i re degli Assiri hanno distrutte quelle genti ed i lor paesi;17 E' vero, o Signore, che i re di Assiria hanno distrutto le genti e i loro territori,
18 ed hanno gittati nel fuoco gl’iddii loro; perciocchè essi non erano dii, ma opera di mani d’uomini, pietra e legno; perciò li hanno distrutti.18 hanno dato alle fiamme i loro dèi, perché questi non erano veri dèi, bensì opera delle mani d'uomo, legno o pietra; per questo hanno potuto distruggerli.
19 Ma ora, o Signore Iddio nostro, liberaci, ti prego, dalla sua mano, acciocchè tutti i regni della terra conoscano che tu solo Signore, sei Dio19 Ora, o Signore, Dio nostro, salvaci dalle mani di lui; così tutti i regni della terra sapranno che tu solo sei Dio, o Signore!".
20 Allora Isaia, figliuolo di Amos, mandò a dire ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Io ho esaudita la tua orazione intorno a Sennacherib, re degli Assiri.20 Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: "Così parla il Signore, Dio d'Israele: "Ho udito la preghiera che tu mi hai rivolto a motivo di Sennàcherib, re di Assiria.
21 Questa è la parola che il Signore ha pronunziata contro a lui: La vergine, figliuola di Sion, ti ha sprezzato, e ti ha beffato; e la figliuola di Gerusalemme ha scossa la testa dietro a te.21 Questa è la parola che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti beffeggia la vergine figlia di Sion. Dietro di te scuote il capo la figlia di Gerusalemme.
22 Chi hai tu schernito ed oltraggiato? e contro a cui hai tu alzata la voce, e levati in alto gli occhi tuoi? contro al Santo d’Israele.22 Chi hai tu insultato e schernito, contro chi hai tu alzata la voce e hai levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele!
23 Tu hai, per li tuoi messi, schernito il Signore; e hai detto: Con la moltitudine de’ miei carri, io son salito in cima de’ monti, fino al sommo del Libano; io taglierò i suoi più alti cedri, ed i suoi scelti abeti, e perverrò fino alla stanza che è nella sommità di esso, al bosco del suo Carmelo.23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il mio Signore; hai detto: `Con moltitudine di carri sono salito in cima ai monti, sulle ultime cime del Libano. Ho tagliato i suoi cedri più alti, i suoi cipressi più belli. Sono giunto fino al suo rifugio più remoto, nella sua foresta lussureggiante.
24 Io ho cavati pozzi, ed ho bevute acque strane, ed ho asciutti con le piante de’ miei piedi tutti i rivi de’ luoghi assediati.24 Io ho scavato e ho bevuto acque straniere, ho disseccato sotto la pianta dei miei piedi tutti i fiumi d'Egitto'.
25 Non hai tu inteso che già da lungo tempo io ho fatto questo, e l’ho formato ab antico? ed ora l’ho fatto venire, ed è stato per desolare, e per ridurre in mucchi di ruine le città forti.25 Non l'hai tu forse udito? Da tempo l'ho preparato, dai tempi antichi l'ho progettato ed ora lo realizzo. Il tuo destino fu quello di ridurre in mucchi di rovine città fortificate.
26 E gli abitanti di esse, scemi di forza, sono stati spaventati e confusi; sono stati come l’erba de’ campi, e come la verzura dell’erbetta, e come l’erba de’ tetti, e le biade riarse dal vento, avanti che sieno salite in ispiga.26 I loro abitanti, stremati di forze, furono spaventati e confusi, divennero come l'erba del campo, come le foglioline dell'erbetta, come l'erba dei tetti e il maggese dinanzi al vento orientale.
27 Ma io conosco il tuo stare, e il tuo uscire, e il tuo entrare, e il tuo furore contro a me.27 Innanzi a me sei quando ti alzi e quando siedi; io ti conosco quando esci e quando entri.
28 Perciocchè tu sei infuriato contro a me, e il tuo strepito è salito a miei orecchi; perciò io ti metterò il mio raffio nelle nari, e il mio freno nelle mascelle, e ti farò ritornare indietro per la via stessa per la quale sei venuto.28 Poiché il tuo furore è contro di me e la tua arroganza mi è giunta alle orecchie, porrò il mio anello alle tue narici, il mio morso alle tue labbra, e ti ricondurrò per la strada per cui sei venuto!".
29 E questo, o Ezechia, ti sarà per segno: Quest’anno si mangerà quello che sarà nato de’ granelli caduti nella ricolta precedente; e l’anno seguente altresì si mangerà quello che sarà nato da sè stesso; ma l’anno terzo voi seminerete, e ricoglierete; e pianterete vigne, e mangerete del frutto.29 Questo sarà il segno per te: quest'anno si mangerà il raccolto cresciuto spontaneamente, l'anno prossimo quello che vi ricrescerà, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete i frutti.
30 E quello che sarà restato della casa di Giuda, e sarà scampato, continuerà a far radici disotto, ed a portar frutto disopra.30 Il resto superstite della casa di Giuda getterà nuove radici in basso e farà frutti in alto,
31 Perciocchè di Gerusalemme uscirà un rimanente, e del monte di Sion un residuo. La gelosia del Signore degli eserciti farà questo.31 perché da Gerusalemme uscirà un resto, e superstiti dal monte Sion. Lo zelo del Signore degli eserciti farà questo!
32 Perciò il Signore ha detto così intorno al re degli Assiri: Egli non entrerà in questa città, e non vi tirerà dentro alcuna saetta, e non verrà all’assalto contro ad essa con iscudi, e non farà alcun argine contro ad essa.32 Perciò così parla il Signore al re di Assiria: "Egli non entrerà in questa città né vi scoccherà una freccia; non l'affronterà con lo scudo né alzerà contro di essa un terrapieno.
33 Egli se ne ritornerà per la medesima via, per la quale è venuto, e non entrerà in questa città, dice il Signore.33 Per la strada onde è venuto se ne ritornerà, né entrerà in questa città, oracolo del Signore!
34 Ed io sarò protettore di questa città, per salvarla; per amor di me stesso, e di Davide, mio servitore34 Io proteggerò questa città e la salverò per amor mio e per amore di Davide, mio servo".
35 Or quella stessa notte avvenne che un Angelo del Signore uscì, e percosse centottantacinquemila uomini, nel campo degli Assiri; e quando si furono levati la mattina, ecco, non si vedeva altro che corpi morti.35 Ora, in quella notte, l'angelo del Signore uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando gli altri si levarono al mattino, ecco che quelli erano tutti cadaveri.
36 E Sennacherib, re degli Assiri, si partì di là, e se ne andò, e ritornò in Ninive, e vi dimorò.36 Allora Sennàcherib, re di Assiria, levò il campo e partì per far ritorno a Ninive dove rimase.
37 Ed avvenne che, mentre egli adorava nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec, e Sareser, suoi figliuoli, lo percossero con la spada; e poi scamparono nel paese di Ararat. Ed Esar-haddon, suo figliuolo, regnò in luogo suo37 Mentre egli si trovava in adorazione nel tempio del suo dio Nisroch, i suoi figli Adram-Mèlech e Sarèzer lo uccisero di spada e si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regnò suo figlio Assarhàddon.